SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/10/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

CANICATTì. DA OGGI DOPPI TURNI ALLE SCUOLE PIRANDELLO E LA CARRUBBA. QUESTA E' LA TEMPORANEA SOLUZIONE TROVATA PER FRONTEGGIARE L'EMERGENZA STRUTTURALE DI DUE PLESSI SCOLASTICI CITTADINI. ENTRO FINE NOVEMBRE LA SOLUZIONE DEFINITIVA.

MONTEVAGO. DIPENDENTI SENZA STIPENDIO DA SETTEMBRE, L'APPOSIZIONE ATTACCA IL SINDACO, CHE REPLICA RESPINGENDO AL MITTENTE OGNI ILLAZIONE "FRUTTO -DICE- DI MALAFEDE E DI STRUMENTALE POLEMICA FINE A SE' STESSA".

REVOCATO IL PROGRAMMA DI PROTEZIONE A IGNAZIO CUTRO'. IL M5S ALL'ARS CHIEDE L'IMMEDIATA REVOCA DI QUESTO PROVVEDIMENTO.

SCIAMI D'API AVVISTATI AL CIMITERO DI PIANA TRAVERSA A FAVARA. LA SEGNALAZIONE DEI CITTADINI CHE LAMENTANO ANCHE IL FURTO DI VASI E FIORI.

FAVARA, LITE TRA EX CONIUGI FINISCE IN RISSA CON IL COINVOLGIMENTO DI 6 PERSONE.

ULTIMO GIORNO DI PROIEZIONI OGGI DEL FILM "SUL'AMURI" DEL REGISTA GIOVANI VOLPE. NEL CAST 10 FAVARESI DOC


Da oggi le circa 650 persone tra alunni e personale scolastico delle scuole “Rapisardi” e “La Carrubba” di Canicattì tornano a scuola. Dopo qualche giorno di vacanza forzata, si ricomincia. Ricordiamo che i due plessi in questione erano stati chiusi dal sindaco Ettore Di Ventura dopo che dagli esiti del carotaggio eseguiti nei pilastri delle strutture risultavano costruiti con “cemento depotenziato”. La soluzione trovata è quella dei doppi turni pomeridiani che però, a differenza di quanto si era prospettato nel corso della riunione di venerdì scorso alla presenza della Giunta, non coinvolgeranno altre scuola della città. È stato deciso, infatti, di far svolgere i doppi turni all’interno dei plessi “Pirandello” e “La Carrubba”, sezione Infanzia, dello stesso istituto comprensivo “Rapisardi”. La soluzione comporterà naturalmente disagi ma dovrebbe essere una questione limitata a circa 40 giorni. Entro la fine di novembre il Comune dovrà impegnarsi a liberare l’immobile di via Allende, individuato come unica possibile soluzione. Soluzione che genitori e insegnanti delle due scuole sono disposti ad accettare. In questi locali, al momento, sono sistemati alcuni uffici comunali. L’amministrazione comunale quindi dovrà individuare altri locali dove trasferire il personale comunale e provvedere alla sistemazione di alunni e personale della scuola.


Il coordinatore provinciale del Movimento Politico “Noi Con Salvini” Giuseppe Di Rosa ha inoltrato al Comune di Agrigento una richiesta per rilascio di alcuni atti amministrativi. Nello specifico Di Rosa chiede il rilascio dei certificati di agibilità, con annessi verbali delle apposite commissioni, di tutti gli istituti scolastici di proprietà comunale e di tutti i fabbricati in locazione che occupano istituti scolastici per conto del Comune.


A Montevago i dipendenti comunali sono senza stipendio dallo scorso mese di settembre e il gruppo consiliare di opposizione “Uniti per crescere” lamenta il disinteressamento del sindaco Margherita La Rocca. "L'amministrazione La Rocca prima di pensare ad altre questioni dovrebbe prima di tutto - affermano i consiglieri di opposizione - salvaguardare le risorse umane che garantiscono il buon funzionamento del nostro Comune. Ravvisiamo un disinteressamento del primo cittadino al problema e ci chiediamo se quest'ultima riuscirà a garantire almeno l'ordinaria amministrazione. È quello che auspichiamo e sperano dipendenti comunali e cittadini tutti”, conclude il gruppo di "Uniti per crescere".


Immediata la replica del sindaco di Montevago Margherita La Rocca ai consiglieri di opposizione. Respinge al mittente –si legge nella nota- ogni illazione, frutto di malafede e di strumentale polemica fine a sé stessa. “Tuttavia –dichiara il sindaco- sento il dovere politico e civico di puntualizzare che al momento del mio insediamento ho ereditato una situazione debitoria di oltre 600 mila euro. Al passaggio di consegne, non ho potuto far altro che costatare che erano stati utilizzati, da gennaio 2016, i fondi vincolati e che il residuo degli stessi, al 7 giugno 2016, ammontava a meno di 70mila euro. Detto tutto ciò e considerati i ritardi dei trasferimenti regionali, viviamo una situazione drammatica, ma non siamo restati con le mani in mano. La sottoscritta ha posto in essere ogni azione utile al fine di sollecitare gli uffici regionali e ottenere l’accredito delle somme. Pur comprendendo il disagio dei dipendenti e delle rispettive famiglie e nel rispetto degli stessi, posso assicurare –afferma La Rocca- che, nel giro di qualche giorno, i dipendenti riscuoteranno lo stipendio del mese di settembre 2016. Ieri sono arrivati 195 mila euro. Con i dipendenti ho aperto un dialogo e più volte abbiamo affrontato il tema della stabilizzazione anche attraverso assemblee negli orari di lavoro. Pensare –conclude- che chiedano all'opposizione di intervenire per loro conto mi lascia perplessa! La sana e ordinaria amministrazione in questo Comune è una prerogativa che, per troppo tempo, è stata negata. Essere definita ordinaria dall’opposizione –dice- è motivo di vanto”.


Al bivonese Ignazio Cutrò sarebbe stato revocato il programma di protezione dalla Commissione Centrale. Secondo la commissione sono venute meno le esigenze che avevano determinato le misure di protezione nei confronti di Cutrò e della sua famiglia. L’avvocato di Cutrò, Katia La Barbera, una volta esaminato il provvedimento deciderà se presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio. A esprimere solidarietà e vicinanza a Ignazio Cutrò è l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia. “A breve, entro un anno, -scrivono dall’Associazione- arriverà la decisione del Prefetto di Agrigento che porterà al depotenziamento della scorta dapprima ai familiari e poi a Ignazio Cutrò. A questo punto –continuano- Cosa Nostra potrà compiere indisturbata la sua vendetta contro Cutrò così come ha fatto con Domenico Noviello, barbaramente assassinato. Lo Stato protegge i collaboratori di giustizia, molti persino da decenni, invece il testimone di giustizia Ignazio Cutrò viene punito perché la sua è una voce libera”. Intanto il gruppo dei 5 stelle all’ARS chiede il ritiro urgente del provvedimento di revoca del programma di protezione per Cutrò. “Il testimone di giustizia dell’agrigentino – afferma Mangiacavallo - rischia la vita ogni giorno per aver denunciato i soprusi della criminalità organizzata nel suo territorio, lo stesso territorio dove ha deciso di restare con tutta la famiglia, e oggi lo Stato lo abbandona, forse perché la sua è una voce scomoda”. E conclude: “Se dovesse succedere qualcosa a Ignazio Cutrò e alla sua famiglia, la politica tutta ne sarà responsabile”.


Sciami di api avvistati in diverse sezioni del cimitero di Piana Traversa, a Favara. Sono giunte di recente alla redazione alcune segnalazioni di un possibile vespaio all’interno del cimitero situato in via Capitano Callea. Dalle informazioni a noi giunte è stata registrata la presenza di api nelle sezioni 23 e 33. Stando a quanto comunicatoci, la notizia è stata riferita alle autorità competenti le quali, a detta dei cittadini, non opterebbero per un intervento tempestivo causa la mancanza di fondi pubblici. Giunti sul posto, si può notare come nugoli di api possono essere facilmente osservati non solo nelle due sezioni segnalateci ma anche in altre. La preoccupazione dei cittadini viene amplificata dall’imminente ricorrenza del 2 novembre, a motivo della maggiore affluenza lungo i viali del cimitero. L’apprensione è dovuta principalmente al rischio che questi insetti possano pungere i malcapitati. Manifestata la problematica all’assessore ai servizi cimiteriali Amedeo Nicotra, lo stesso rassicura che quanto prima verranno presi i dovuti provvedimenti. Altra segnalazione giuntaci riguarda il furto di piante e vasi dalle lapidi dei defunti, anche in questo caso è richiesta l’attenzione dell’amministrazione comunale affinché vengano effettuati maggiori controlli all’interno del sito.


Rimanendo in tema, una richiesta di manutenzione delle scale in ferro collocate al cimitero di Piana Traversa, a Favara, arriva dal consigliere comunale Calogero Castronovo al sindaco e all’assessore ai servizi cimiteriali. “Le scale in ferro mobili, collocate nelle sezioni cimiteriali attraverso le quali si raggiungono i loculi più alti, –dice Castronovo- hanno bisogno di interventi di manutenzione. In particolare – dice Castronovo – bisogna intervenire su quelle delle sezioni 49 e 50, evitando rischi di cadute da parte di chi si accinge a depositare i fiori ai propri cari”.


Una lite tra un uomo e una donna, in procinto di separazione, è sfociata in una rissa che ha visto coinvolte 6 persone. È quanto successo lunedì sera a Favara in via Bivona. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Tenenza di Favara i due, genitori di due bambini, da qualche tempo avrebbero dei dissidi dovuti probabilmente al fatto che la donna abbia un’altra relazione sentimentale con una donna. Lunedì sera l’uomo si era recato a casa dell’ex convivente per prendere i due figli quando tra i due continua la discussione iniziata poco prima al telefono sull’orario di arrivo. Insomma, dalle parole si è passati ai fatti. Ne è scaturita una rissa con il coinvolgimento di tutte e 5 le persone adulte presenti all’interno della casa più l’ex marito. Ad avere la peggio l’uomo, che avrebbe riportato diverse escoriazioni all’avambraccio e alla testa. Pare sia stato colpito anche con un bastone di legno. Arrivata la segnalazione al 112, immediato l’intervento dei carabinieri di via Olanda agli ordini del Tenente Nicolò Morandi che una volta arrivati sul posto hanno cercato di sedare gli animi. Tutti e sei sono stati portati in caserma per essere identificati dove poi sono arrivati anche i sanitari del 118 e personale della Guardia Medica per effettuare le cure del caso. I militari sono al lavoro per accertare eventuali responsabilità.


Continuano i controlli del territorio dei militari della Tenenza di Favara. Ieri sera, intorno alle 20.00, a seguito di un apposito servizio, i militari hanno segnalato un favarese per detenzione per uso personale di stupefacente. Nello specifico l’uomo, C.G. queste le iniziali del nome, stava percorrendo a piedi una strada del centro storico quando, notata la presenza di una pattuglia, avrebbe iniziato a mostrare atteggiamenti nervosi. È stato proprio lì che i carabinieri hanno deciso di bloccarlo. È stato trovato in possesso di una piccola quantità di hashish e per questo segnalato all'Autorità Competente.


È stata arrestata a Malta la latitante Donatella Concas. Legata al clan dei Casalesi, la donna era ricercata anche nel territorio di Sciacca, dove si sarebbe nascosta per due anni. Sulla 40enne, nata in provincia di Nuoro, pendeva un ordine di carcerazione emesso lo scorso 25 maggio 2015 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Venezia. Donatella Concas deve scontare la pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione a seguito di condanna definitiva per fatti accertati nell’ambito dell’operazione Serpe, condotta dal Centro Operativo D.I.A. di Padova. Nella circostanza, Concas è stata giudicata colpevole dei reati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, usura, estorsione e rapina.


È stato investito e lasciato a terra. Succede ancora una volta ad Agrigento in via Garibaldi. Vittima un giovane che si trovava a bordo di uno scooter. L’auto è riuscita a scappare. Il 16enne è stato immediatamente soccorso da un’ambulanza del 118 che lo ha trasportato all’ospedale di Agrigento per le cure. Il giovane non sarebbe gravemente ferito. Da segnalare anche come, durante le operazioni di soccorso, alla presenza anche degli agenti della Polizia, qualcuno tra gli avventori ha rubato lo scooter incidentato ed è riuscito a scappare via.


Nell'ambito degli interventi disposti per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elevatori in uso presso il presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II" di Sciacca, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha ripristinato il decoro e la funzionalità dei soffitti degli ascensori. Più volte vandalizzati con l'uso di pennarelli, spray e addirittura accendini, i soffitti delle cabine sono adesso tornati perfettamente puliti e integri. L'auspicio della direzione Asp è che l'intervento di ripristino induca gli utenti dell'ospedale a un uso corretto e civile del bene comune.


L’arte in genere a Favara sappiamo essere fonte di privilegio per la nostra città. Numerose sono le persone che nelle diverse forme d’arte esprimono il proprio sapere e la propria professionalità. Ed è il caso che si è registrato ultimamente con il film, tutto agrigentino, “Sul’Amuri” del regista Giovanni Volpe. Oggi al Cine Mezzano di Porto Empedocle è l’ultimo giorno nel quale si può vedere il film che esalta la bellezza selvaggia e autentica del territorio. Due le proiezioni: alle ore 18.00 e alle 20.30. Come detto, Favara, in questo cast, è stata presente con una decina di persone, tra attori, comparse, costumisti e truccatrici. È proprio per orgoglio di favaresi che vogliamo dirvi chi ha contribuito alla realizzazione di questo film, gli attori: Giuseppe Crapanzano, in arte Cioppino, Lia Tinaglia e Laura Pompeo, Francesco Simone e Totò Rizzo, questi ultimi due nel ruolo di “Picciotti”, Davide Castronovo e Giuseppe Di Stefano e poi la costumista Gemma Marotta e le truccatrici Stefania Bellavia e Cristina Crapanzano. Insomma un bel gruppetto che ha collaborato attivamente, insieme ad altri, alla buona riuscita del film. Quindi a loro va un bel BRAVI!


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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