Incidente sul lavoro ieri in c.da San Benedetto, zona Quattro Strade, a Favara. Un operaio 33enne stava eseguendo dei lavori sulla pavimentazione esterna di una struttura privata quando è stato folgorato da una scossa elettrica. Dalle prime ricostruzioni eseguite dai carabinieri della Tenenza di Favara l'uomo di Santo Stefano di Quisquina, ma residente a Cianciana, stava lavorando quando la pompa con la quale stava gettando il calcestruzzo ha toccato un cavo dell’alta tensione ed è stato folgorato. Ringraziando Dio, non sarebbe in pericolo di vita, avrebbe soltanto riportato delle escoriazioni alle mani e ai piedi. Il 33enne è stato immediatamente portato all’ospedale di Agrigento per le cure del caso.

Una maxi evasione fiscale da oltre 5 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza a Caltanissetta. A seguito di complesse e articolate indagini, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno messo in luce le attività fraudolente commesse da un’azienda che opera nel settore tessile. Nello specifico, le Fiamme Gialle hanno setacciato ogni singola operazione di compravendita e incrociato i dati delle fatture con i documenti di trasporto. Grazie agli accertamenti bancari operati sui conti correnti della società si è poi scoperto come tutte le operazioni commerciali effettuate dal 2010 ad oggi fossero avvenute “in nero”, ovvero nascondendo al fisco i redditi conseguiti. Una cifra considerevole quindi, oltre 5 milioni di euro tra ricavi ed iva evasa. Il responsabile legale della società è stato denunciato alle autorità giudiziarie per omesse dichiarazioni.

Le recenti elezioni amministrative di Favara hanno fatto praticamente spegnere i riflettori sull’ormai chiusa struttura del “Boccone del Povero” della collina San Francesco. Come ricorderete, dopo il trasferimento degli anziani ospiti e il successivo allontanamento delle suore, l’edificio donato alla città dal barone Antonio Mendola non è stato più utilizzato. Intanto Suor Augusta Vella, la religiosa 91enne trasferita in ambulanza da Favara lo scorso 13 novembre, è deceduta domenica scorsa. Sul Boccone del Povero di Favara oggi interviene il presidente onorario dell’Unione Italiana Ciechi sezione di Agrigento Calogero Zarcone. Quest’ultimo in una nota si dice preoccupato che la struttura abbandonata possa essere presa di mira dai vandali. Per questo motivo Zarcone auspica un riutilizzo della struttura. Dopo aver esposto il problema all’arciprete Giuseppe D’Oriente e al comandante della locale Tenenza Carabinieri Nicolò Morandi, Zarcone, unitamente al consigliere comunale Calogero Castronovo, ha incontrato il sindaco di Favara Anna Alba. Alla giovane amministratrice, che pare si sia dimostrata sensibile al problema, Zarcone avrebbe esposto il suo progetto, ovvero quello di adibire la struttura all’accoglienza di persone con disabilità gravi. Inoltre Calogero Zarcone avrebbe parlato anche dell’opportunità di avviare il servizio civile per i giovani. “Io – dichiara in merito Calogero Zarcone - la battaglia l’ho iniziata anche con l'aiuto del consigliere Calogero Castronovo, ma ho bisogno – conclude - del conforto delle istituzioni locali per raggiungere la meta”. Ricordiamo che la battaglia aveva preso inizio già lo scorso anno, quando ancora la struttura ospitava gli anziani. Battaglia partita proprio dai dipendenti dell'Opera Pia.

Ad Agrigento lo scorso 5 ottobre alcuni genitori degli alunni che frequentano il plesso scolastico “Esseneto” avrebbero segnalato dei problemi riguardanti la messa in sicurezza dell’edificio. Non avendo avuto risposte concrete dalle autorità comunali, gli stessi si dicono pronti a denunciare le problematiche alla Procura della Repubblica di Agrigento. Solidale con i genitori si dice il coordinatore provinciale del movimento “Noi con Salvini” Giuseppe Di Rosa. Quest’ultimo fa presente che trascorsi 3 giorni dalla nuova segnalazione effettuata lunedì scorso mediante PEC al Comune di Agrigento, in assenza di interventi, sarà lo stesso ex consigliere comunale, su delega dei genitori, a inoltrare denuncia scritta alle autorità giudiziarie.

La giornata di oggi potrebbe segnare per i prossimi anni la città di Porto Empedocle. Sarà infatti portata in consiglio comunale la proposta dell’amministrazione grillina di dichiarare il dissesto finanziario dell’ente. Ricordiamo che l’amministrazione Carmina aveva redatto la proposta lo scorso 23 settembre e oggi, alle ore 18.00, il punto sarà vagliato e votato dai consiglieri comunali. Come sappiamo a Porto Empedocle i dipendenti comunali non percepiscono gli stipendi da diversi mesi. Gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia per non aver ricevuto le loro mensilità, il Comune è fortemente debitore nei confronti delle ditte. Da un lato vi è l’amministrazione comunale che sostiene come la dichiarazione di dissesto permetterebbe a Porto Empedocle di ripartire da zero e di poter avere nelle proprie casse delle somme essenziali per poter erogare i servizi, dall’altro lato vi è l’opposizione che detiene la maggioranza in consiglio comunale e che nelle settimane scorse ha richiesto ulteriore documentazione per poter votare il dissesto. La parola adesso passa definitivamente ai sedici consiglieri per una seduta che si preannuncia importante per i destini della città.

L'associazione ambientalista MareAmico Agrigento in concomitanza con la ripresa delle esercitazioni militari presso il poligono di tiro di Drasy ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, per chiedere ancora una volta l’istituzione della riserva naturale di Punta Bianca e il relativo trasferimento in altro sito delle esercitazioni militari. L’associazione guidata da Claudio Lombardo ha inoltrato a Palazzo d’Orleans anche dei documenti video, con immagini realizzate con un drone e il servizio trasmesso dalla trasmissione “Le Iene” dove lo stesso si impegnava a trasferire le esercitazioni in altro luogo. “Oggi 11 ottobre –scrive Claudio Lombardo di MareAmico al Presidente Crocetta- iniziano per l’ennesimo anno consecutivo le esercitazioni militari presso il poligono di tiro di Drasy, ad Agrigento. E questo, nonostante il Ministero della Difesa abbia dato indicazioni alla Regione Sicilia di trovare un sito alternativo e diverso, al fine di permettere la tutela della vicina area di Punta bianca, di notevole pregio naturalistico. Negli scorsi anni Lei stesso, come anche il suo Assessore Croce e i vertici dell’Esercito, avevate dichiarato ampia disponibilità ad individuare una nuova area dove effettuare le esercitazioni; ma ad oggi non si è visto nulla! In questo mese di ottobre –continua ancora Lombardo- ricorre il ventesimo anniversario della presentazione, presso gli uffici dell’Assessorato al Territorio ed Ambiente, della richiesta di istituzione della riserva naturale di Punta bianca. Purtroppo anche questa proposta è ferma, nonostante ci era stato chiesto di modificare i confini dell’area di riserva, in modo tale da tenere fuori il poligono di tiro. In questa ricorrenza –conclude- ci auguriamo che qualcosa cambi e ci venga permesso di tutelare questo bene naturalistico e permettere la sua libera fruizione”.

In occasione del 3° anniversario delle tragedie in mare dove persero la vita tantissimi migranti domani, giovedì, verrà celebrata una Santa Messa al Camposanto di Piano Gatta, ad Agrigento. La Santa Messa delle ore 16.00 verrà celebrata dal nuovo cappellano di Piano Gatta don Gioacchino Sciumè e concelebrata da don Angelo Gambino. Sarà un momento di preghiera e solidarietà ai fratelli che persero la vita in queste tragiche traversate.

Sull’avvio della campagna di scavi per il rinvenimento di quello che potrebbe essere il teatro greco interviene lo scrittore, cittadino onorario di Agrigento, Andrea Camilleri. “Trovo questa notizia davvero straordinaria –scrive Camilleri- che porrebbe fine a decenni e decenni di ricerche senza esito. Doveva essere una cosa meravigliosa, la bellezza dell’antica città di Akragas! Sono anch’io esultante e commosso come agrigentino all’avvio della Campagna di scavi consapevole che tutto ciò non potrà che portare benefici ad Agrigento”.

Un film "tutto agrigentino" che esalta la bellezza selvaggia e autentica del territorio. “Sul’amuri”, scritto, oltreché diretto, da Giovanni Volpe, da domani giovedì è in programmazione al Cine Mezzano di Porto Empedocle con due proiezioni giornaliere, alle ore 18 e alle ore 20,30. “Sul’amuri” è liberamente tratto dalla “Lupa” di Verga. Prima lo spettacolo teatrale col titolo “Malerba e la Lupa” poi la versione cinematografica "Sul'amuri". Un lavoro pregevole che ha ricevuto premi e riconoscimenti a Verona, Arezzo e Pistoia. Nel film gli attori Giorgia Flora, la quale interpreta la "Lupa", e l'affascinante Angelo Costanza nel ruolo di “Nanni Lasca”. Una produzione indipendente che ha voluto scegliere attori, musicisti e maestranze locali, il tutto girato nei luoghi più belli della Sicilia. Il film racconta storie che, benché affondino le proprie radici nella letteratura di fine Ottocento, hanno ancora un forte legame con la contemporaneità. La Lupa è forte, fragile, generosa, appassionata, spietata. La figura femminile che ne emerge, con le violenze subite, con le sue contraddizioni, con la sua voglia di libertà e il senso di oppressione di una cultura patriarcale, è ancora di grandissima attualità. Anche Favara è rappresentata in questo film dall’attore Giuseppe Crapanzano, in arte Cioppino.

Si giocherà domenica prossima 16 ottobre il derby Pro Favara-Licata, gara valevole per la sesta giornata di andata del campionato dl’Eccellenza Sicilia girone A. Gara che certamente la Pro Favara cercherà di vincere, per regalare ai tifosi la prima gioia del campionato. Partita che si disputerà allo Stadio Bruccoleri e che vedrà arrivare a Favara la corazzata Licata. Prezzo del biglietto 7,00 euro.

Presentazione ad Agrigento de "Il mio Dio è nero" il romanzo della scrittrice Nicoletta Bona. L’incontro di promozione letteraria si svolge venerdì prossimo alle ore 18:00 presso Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco Archeologico della Valle dei Templi. Oltre alla presenza dell’autrice sono previsti anche gli interventi del critico letterario Gaspare Agnello e del sociologo e giornalista Francesco Pira.