SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 24/09/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FAVARA. LA PROPOSTA DI DISSESTO E' SERVITA. LA GIUNTA ALBA, ALL'INDOMANI DELL'APPROVAZIONE DEL CONSUNTIVO 2015, LA PRODUCE E FIRMA. L'ULTIMA PAROLA ADESSO SPETTA AL CONSIGLIO COMUNALE.

AGRIGENTO. IL LIBERO CONSORZIO COMUNALE RIDUCE LE PROPRIE SPESE DI OLTRE 17 MILIONI DI EURO.

PROCEDURA DI STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI DELL'ASP DI AGRIGENTO. DOPO LA PROTESTA ARRIVANO NUOVE INDICAZIONI DELLA DIREZIONE STRATEGICA. "STABILIZZEREMO SOLO QUELLI APPARTENENTI ALLE CATEGORIE A E B".

ANCORA UNA VOLTA LADRI TORNANO A RUBARE I TUBI INNOCENTI DAL DUOMO NORMANNO. L'APPELLO DEL SINDACO CREMONA AI LADRI SU FB: "MA VI RENDETE CONTO? NON MERITATE NESSUNA COMMISERAZIONE".

AVEVANO SCOLPITO IL VOLTO DI UN UOMO SULLA MARNA DI PUNTA BIANCA. ECCO CHE L'ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI RISPONDE ALL'APPELLO LANCIATO DA MAREAMICO E RIPRISTINA IL TRATTO DI MARNA.


Eccola qui la delibera di giunta che ufficialmente propone al consiglio comunale di Favara di dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente Comune. È la numero 115 del 22 settembre 2016 ed è stata prodotta dall’amministrazione comunale all’indomani dell’approvazione in consiglio del consuntivo 2015. Non c'ha voluto perdere tempo la giunta Alba. La proposta di dichiarazione di dissesto arriva a tre mesi esatti dall’insediamento della nuova giunta pentastellata. A firmarla il sindaco Anna Alba, il vice Lillo Attardo e gli assessori Crocetta Maida, Rossella Carlino e Amedeo Nicotra. Unico assente Umberto Rumolo. Il Comune di Favara avrebbe debiti per circa 40 milioni di euro, di cui oltre 2 milioni e 800 mila euro maturati solo nel corso del 2015. Nella proposta di deliberazione di dichiarazione di dissesto, portata in giunta dall’assessore al bilancio Crocetta Maida, viene fatto un excursus della situazione finanziaria del Comune a partire dal 2013 quando la relazione prodotta dai revisori dei conti sul rendiconto 2012 ha avuto delle osservazioni dal magistrato istruttore. 14 pagine, ivi compresi i pareri, dove si elencano le criticità riscontrate negli anni e le volontà di dichiarare il dissesto. Insomma la situazione economica del Comune si è aggravata quando a governare la città c’era la giunta dell’ex sindaco Manganella. Non sono stati in grado di recuperare somme e risanare le casse del Comune; anzi nel solo 2015 ha quasi prodotto debiti per altri 3 milioni di euro. È anche vero che i trasferimenti di Stato e Regione sono stati ogni anno sempre di meno, ma cosa si è fatto realmente per recuperare denaro in altri modi? Cosa si è fatto ad esempio per scovare gli evasori? La dirigente Carmela Russello aveva comunicato al sindaco Alba e all’Organo di revisione lo scorso 19 agosto le serissime difficoltà economiche dell’ente e di non essere in grado di predisporre lo schema di bilancio di previsione 2016/2018, ribadendo la sussistenza di tutte le condizioni previste per il dissesto finanziario. Ecco che lo scorso 1 settembre il sindaco e l’assessore alle Finanze invitano il Responsabile della Posizione Organizzativa n.3 a voler predisporre con immediatezza gli atti necessari per la dichiarazione di dissesto finanziario. Atti che sono stati prodotti e hanno avuto in data 14 settembre il parere positivo della dirigente Russello. Quindi ci viene da pensare… l’aver svolto 5 giorni dopo il parere positivo della Russello un consiglio comunale aperto con diversi interventi anche di cittadini a cosa è servito? Stando a queste date, prima di quella seduta tutti gli atti erano già stati preparati e firmati. La giunta Alba attendeva solo l’approvazione del consuntivo 2015 da parte del consiglio comunale, avvenuta poi qualche giorno dopo, e proporre ufficialmente il dissesto finanziario. Ed eccolo servito. L’ultima parola spetta al consiglio comunale che, se vorrà, potrà anche non votarlo, ma sfidiamo che con 14 consiglieri di maggioranza il punto non verrà esitato positivamente.


La Corte dei conti aveva chiesto al Libero Consorzio Comunale di Agrigento delle misure correttive per il bilancio 2014. Ebbene, dal 2010 ad oggi l’ente, attualmente gestito dal commissario Roberto Barberi, avrebbe ridotto le spese di oltre 17 milioni di euro. Il dato emerge dall’atto firmato nei giorni scorsi dal commissario. Per come si legge in un articolo pubblicato stamattina dal quotidiano “La Sicilia” a firma del collega Schicchi, a essere diminuita in modo verticale è stata la somma investita per i servizi, che è calata da oltre 10 milioni e seicentomila euro ad appena tre milioni e cinquantamila euro. Poi, in ordine sparso, tutte le altre voci, con i trasferimenti calati da 7 milioni ad appena un milione e qualche spicciolo. “L’ente - si legge nella determinazione di approvazione delle misure – ha intrapreso da diversi anni una rigorosa spending review, razionalizzando e riducendo tutte le spese, azzerando le partecipazioni in enti e società, tranne quelli obbligatori per legge”. In calo anche le spese del personale passate da 23 milioni e 200mila euro a oltre 19 milioni, frutto di procedure di efficentamento della spesa ma, anche, dei pensionamenti soprattutto di personale dirigente. Un bene, certo, ma anche un serio problema dato che al momento l’ente si trova ad esempio sprovvisto di dirigenti tecnici. Rispetto all’ottimizzazione delle entrate, l’ex Provincia si è messa a dare la caccia all’evasione dei canoni concessori – come quelli per le occupazioni di suolo pubblico e dei tabelloni pubblicitari – e a monitorare il patrimonio immobile disponibile per la valorizzazione dello stesso e il potenziamento delle entrate. Ma il peggio, si legge nell’articolo, ha da venire. In un’altra determina, quella che approva il bilancio previsionale 2016, emergerebbe un quadro più allarmante. Il documento infatti chiude con un disavanzo di gestione che sarà coperto, ancora una volta, utilizzando l’avanzo di amministrazione. In pratica, si va in pareggio indebitandosi.


C’era probabilmente la possibilità che i circa 240 lavoratori precari dell’ASP di Agrigento venissero stabilizzati. Nell’intento di stabilizzare tutti i precari infatti, l’Azienda Sanitaria Provinciale aveva intenzione di applicare la procedura di stabilizzazione in regime di part time, il che avrebbe consentito il passaggio a tempo indeterminato di tutti i lavoratori, senza distinzione alcuna di categoria, e non solo di alcuni. Ma non sarà più così e la colpa, secondo l’Azienda, è dei lavoratori. Sembra infatti che qualche “benpensante” a margine della recente visita a Ribera dell’assessore regionale alla Salute Gucciardi avrebbe svolto azioni di disapprovazione culminati in una inaudita protesta. Ed ecco che la conseguenza diretta, fanno sapere dall’ASP, “visto che non sono stati accolti e recepiti i buoni propositi della Direzione che nell’ottica della stabilizzazione omnicomprensiva avrebbe anche rischiato di risponderne dinanzi alla Corte dei Conti”, sarà quella che adesso “si procederà esclusivamente alla stabilizzazione dei lavoratori appartenenti alle categorie A e B, così come previsto nel protocollo assessoriale 2011 e nel rispetto delle graduatorie vigenti”. Niente quindi stabilizzazione per tutti. Una novantina di lavoratori rimarrebbero quindi fuori.


Sulla decisione del Direttore Generale dell’ASP di Ag, Salvatore Lucio Ficarra, di dare inizio alla stabilizzazione di 120 contrattisti della fascia A e B a 36 ore, così come stabilito dall’Assessorato Regionale alla Sanità, ne prende atto la segreteria provinciale del PD di Agrigento. “Al contempo –scrive il segretario Peppe Zambito- va sottolineato un comportamento gestionale da parte del Dott. Ficarra poco oculato e irrispettoso di quanto stabilito dalle direttive regionali, a volte rasentando la gratuita arroganza, con atteggiamenti poco consoni a un direttore generale di una ASP. Ci auguriamo che la scelta odierna di ritorno alla legalità e di buon senso in favore dei lavoratori, ancorché palesemente subita, -conclude Zambito- apra una nuova fase di confronto finalizzata al superamento delle conflittualità che hanno caratterizzato la sua gestione”. Infine la segreteria provinciale del PD auspica che si continui in un’azione di giustizia che conduca alla stabilizzazione di tutti i contrattisti, anche quelli di fascia C e D, consapevoli dell’importanza del lavoro che essi svolgono in favore dei cittadini garantendo un servizio sanitario di qualità.


Paura all’aba di oggi in via Cicerone ad Agrigento per l’incendio che ha devastato la sagrestia della Chiesa Santa Teresa del Bambino Gesù. Fortunatamente le fiamme non hanno raggiunto il locale di culto. Sul posto hanno operato i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento e i Carabinieri. La probabile causa dell’incendio potrebbe essere un’anomalia all’impianto elettrico. Sarebbe da escludere quindi la natura dolosa del rogo. Ricordiamo che il parroco don Giuseppe Giammuso nel settembre del 2013 era stato bersaglio di diverse scritte sui muri che lo accusavano di aver “protetto” l’ex carabiniere Salvatore Rotolo, l’uomo condannato per l’omicidio dell’ex compagna Antonella Alfano.


Pezzi di calcinacci sarebbero caduti dal soffitto di uno stabile di tre piani a Licata e avrebbero interessato due appartamenti. Il fatto è successo nei giorni scorsi in via Gela. Fortunatamente, a parte il frastuono causato dalla caduta dei calcinacci, non si registrano feriti. Sul posto i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza lo stabile.


Un 34enne camastrese, di fatto domiciliato a Naro, finisce ai domiciliari in quanto avrebbe violato la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Nel pomeriggio di ieri infatti i Carabinieri della Stazione di Naro hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento. Giuseppe Bruno sarebbe stato più volte sorpreso a violare le prescrizioni imposte ed è per questo che è stato arrestato dai carabinieri.


Dai ladri certo non c’è da aspettarsi sensibilità e attaccamento verso i beni artistici e monumentali ed ecco quindi che a Naro ignoti malviventi hanno asportato diversi tubi in ferro dalla struttura di contenimento che dal 2005 tiene in piedi il vecchio Duomo normanno. Quello successo l'altra notte non è il primo furto subito dal monumento eretto nel 1089 dal conte Ruggero D’Altavilla. Negli anni scorsi infatti altri tubi innocenti erano stati prelevati. Il rischio naturalmente è quello che, qualora non si provvedesse alla sostituzione dei tubi mancanti, l’opera di puntellamento perda di efficacia, elevando così il rischio crolli nella struttura già pesantemente compromessa. L’amministrazione comunale di Naro ha già sporto denuncia contro ignoti ma, oltre alla richiesta di intervento delle autorità giudiziarie per risalire ai responsabili del furto, il sindaco, Calogero Cremona, dalla sua pagina Facebook si rivolge direttamente ai responsabili. “Signori ladri dei tubi innocenti – scrive il sindaco - sappiate che abbiamo già sporto denuncia alla Procura, ma sappiate anche che togliere quei sostegni mette a rischio crollo l'intero monumento, la vita di persone vicine al sito e anche la vostra. Se anche i ladri si dice abbiano una dignità, – aggiunge il primo cittadino di Naro - faccio appello a quella: ma vi rendete conto, per pochi euro, i danni che state determinando? Non meritate nessuna commiserazione" -conclude.


La marna di Punta Bianca su cui uno "scultore misterioso" aveva inciso un volto umano è stata ripristinata dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento. Nei giorni scorsi era stata l’associazione ambientalista MareAmico Agrigento a denunciare pubblicamente l’atto vandalico, battezzato con il nome di “Salvatore”. La stessa associazione aveva anche posto una ricompensa su chi dava informazioni per rintracciare il responsabile. L’Accademia “Michelangelo” di Agrigento aveva subito manifestato la volontà di occuparsi dei lavori di rispristino della marna, e dopo aver ottenuto i dovuti permessi dal Demanio, ieri una equipe formata da allievi e docenti ha provveduto alla copertura della scultura e del graffito riportante la scritta “Salvatore”, da cui poi ha preso il nome il volto che c’era raffigurato.


Diverse contravvenzioni sono state elevate ieri pomeriggio a Favara. Agenti di Polizia Municipale, coadiuvati dai Carabinieri della locale Tenenza, hanno svolto un servizio nella centrale via Roma e piazza Cavour. Diverse le auto parcheggiate lungo le strisce blu e anche sopra le strisce pedonali. L’attività di agenti e carabinieri si è concentrata proprio sui parcheggi selvaggi. Inutile dirvi che al passaggio delle Forze dell’ordine molte auto parcheggiate senza il contrassegno della park card si sono dileguate. Altri automobilisti invece sono andati alla ricerca dei tagliandi da esporre sulle vetture. Il bilancio è di circa 6-7 auto sanzionate.


Seduta di lavoro mattutina quella di ieri per gli uomini di Di Napoli che domani, domenica, affronteranno il Catania alle ore 20.30 allo stadio “Massimino”. Lavoro tecnico tattico per capitan Marino e compagni allo stadio Esseneto di Agrigento. È stato infatti l’ultimo allenamento prima della partenza di oggi per il ritiro pre-gara.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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