SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 21/09/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ARPA DI AGRIGENTO E POLIZIA PROVINCIALE OGGI A FAVARA. EFFETTUATI DEI CAMPIONAMENTI DELLE ACQUE DEL DEPURATORE. LE ANALISI SONO STATE CHIESTE DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

FAVARA, STRUTTURAZIONE E COMPOSIZIONE DELLE COMMISSIONI CONSIGLIERI. IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE CARAMAZZA NE CHIEDE LA MODIFICA PER GARANTIRE LA DEMOCRAZIA.

VOCE DEL CITTADINO. LA SEGNALAZIONE DI UN PERICOLO ARRIVA DA ALCUNI ABITANTI DI VIA ARIOSTO A FAVARA.

NESSUN INCENDIO ALL’OSPEDALE DI AGRIGENTO. COSì REPLICA IL DIRETTORE FICARRA. L’ASP VALUTA SE DENUNCIARE IL NURSIND PER PROCURATO ALLARME.

IL CDA DEL CUPA DI AGRIGENTO SI RIUNISCE E DISCUTE DEL RILANCIO DEL POLO UNIVERSITARIO.

RICORRE OGGI IL 26ESIMO ANNIVERSARIO DELL’UCCISIONE DEL GIUDICE CANICATTINESE ROSARIO LIVATINO. L’ANAS INTITOLA A LIVATINO UN CAVALCAVIA DELLA SS 640.


Personale dell’Arpa di Agrigento, in presenza della Polizia provinciale, stamattina a Favara per effettuare dei campionamenti delle acque del depuratore. Come ricorderete, il Nucleo Operativo Ecologico di Palermo nel mese di febbraio scorso aveva sequestrato l’impianto. Il sopralluogo di stamattina arriva dopo la richiesta fatta dall’amministrazione comunale di Favara. "Dopo averne fatto richiesta ai primi di luglio, stamattina –ci dice il vicesindaco Lillo Attardo- l’Arpa ha effettuato il campionamento. La nostra richiesta –ci dice Attardo- era partita in merito al “dubbioso” funzionamento dell’impianto, anche in funzione del sequestro. Attualmente l’amministrazione comunale non è in possesso della relazione completa sulle reali cause del sequestro effettuato. Pertanto la settimana scorsa ne abbiamo fatto ufficialmente richiesta tramite Pec. Non appena avremo le analisi dei campioni prelevati oggi dall’Arpa e la copia della relazione di sequestro del NOE, –conclude Attardo- in base ai risultati e in caso di violazioni, l’amministrazione avvierà immediatamente tutte le procedure legali di denuncia verso la ditta gestore dell’impianto”.


Si rinnova l’appuntamento con la rubrica “La Voce del Cittadino”. Oggi ci troviamo nel centro storico di Favara e più precisamente in via Ariosto, stradina di collegamento con piazza Commendatore Angelo Giglia. A chiamare in redazione alcuni abitanti della zona che chiedono la risoluzione di un problema con cui convivono da circa cinque mesi. Ci troviamo in prossimità dell’incrocio tra le vie Ludovico Ariosto e Giuseppe Verdi. Secondo quanto riferitoci dagli abitanti, nello scorso mese di aprile un parziale cedimento dell’asse stradale, probabilmente dovuto a una falla nella condotta idrica, aveva indotto gli operai di Girgenti Acque a delimitare l’area, collocando in zona una apposita segnaletica di pericolo. Da allora però, secondo quanto raccontatoci dagli stessi cittadini, niente è stato più fatto. Con il trascorrere del tempo la segnaletica ha quasi praticamente perso di efficacia. Dal varco apertosi in strada fuoriuscirebbero grossi ratti e poi, secondo quanto appreso, in caso di pioggia dal punto in questione fuoriesce l’acqua meteorica, provocando danni e disagi anche alle abitazioni limitrofe. Gli abitanti, che si sono rivolti anche all’assessore comunale Attardo, si dicono stanchi di convivere con questa problematica e lanciano un appello a Girgenti Acque affinchè, con la stagione delle piogge alle porte, la società intervenga urgentemente al ripristino della sicurezza, eseguendo in loco i dovuti lavori.


Commissioni consiliari a Favara: Sergio Caramazza consigliere comunale di opposizione punta l’indice sul regolamento che ne disciplina la strutturazione. In pratica il consigliere eletto nella lista “Favara Popolare” propone di modificare il regolamento in modo da garantire la democrazia. Nello specifico chiede che in ogni singola commissione vi sia la presenza di almeno un rappresentante per ogni partito presente in consiglio. Al momento la presenza nelle commissioni è dettata dalla consistenza del gruppo e quindi non tutti i gruppi sono presenti in ogni singola commissione. “È stranissimo – dichiara in una nota il consigliere Caramazza - che nessuno a Favara si sia accorto prima di oggi che l'applicazione letterale del Regolamento fino ad ora usata per la strutturazione delle commissioni non è in realtà quella corretta. Il rispetto del diritto di rappresentanza – aggiunge il giovane esponente di Aula Falcone e Borsellino - è fondamentale in democrazia”. Le considerazioni espresse dal consigliere comunale sono state anche inoltrate all’amministrazione. L’auspicio del consigliere Caramazza naturalmente è quello che il regolamento possa essere modificato.


Presunto incendio all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento. La notizia è di sabato scorso e adesso arriva la replica del direttore generale dell’ASP di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, al segretario territoriale NURSIND Angelo Amato. “L’eccessiva enfasi data dal segretario Angelo Amato all’evento contingente - afferma il direttore Salvatore Lucio Ficarra - ha destato non poche preoccupazioni sia alla numerosa utenza presente in ospedale che, più in generale, sull’opinione pubblica collettiva. Nel disegnare possibili esiti catastrofici le dichiarazioni di Amato - continua Ficarra - suscitano dubbi infondati in merito alla sicurezza dell’edificio ospedaliero e alle procedure attivabili in caso d’incendio. Per questo – conclude - la direzione Asp sta seriamente valutando l’opportunità di sporgere una denuncia alle autorità competenti per il reato di procurato allarme”. Intanto lo stesso Ficarra in una nota descrive i fatti accaduti sabato scorso nel nosocomio di c.da Consolida. “Nessun incendio è divampato presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento nel corso della giornata di sabato scorso. Si è trattato – scrive il direttore dell’ASP - di tracce di fumo provenienti dalla batteria surriscaldata di un gruppo di continuità in uso presso il reparto di fisica sanitaria. Il semplice propagarsi dei fumi – ha aggiunto Ficarra - ha comunque fatto scattare l’allarme". Nella sua nota il direttore Generale dell’ASP precisa anche che il protocollo di sicurezza previsto in questi casi è stato rispettato e che l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato dovuto a zelo e scrupolo precauzionale.


Risanamento e rilancio del Polo Universitario di Agrigento. Di questo ha discusso il Consiglio di amministrazione del CUPA riunitosi lunedì scorso. Il direttivo del consorzio universitario ha ribadito l’esigenza di definire urgentemente la posizione dell'ex provincia di Agrigento disponendo una ricognizione contabile, un vero e proprio report economico sino al 2016, da sottoporre al vaglio del presidente del Libero Consorzio Comunale. Il CDA del CUPA si è soffermato anche sui contributi regionali destinati al Consorzio stesso. Intanto il rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 del Polo Universitario non è stato ancora approvato a causa dei ritardi di insediamento del collegio dei revisori dei conti. Sul fronte costi del personale, il vicepresidente del CUPA dott. Giovanni Di Maida sarà il redattore di un piano di razionalizzazione delle spese volto al raggiungimento del patto di stabilità. Tra i tanti temi affrontati anche l’approvazione di un punto riguardante l’avvio dei “Corsi di Arbitrato e Mediazione” promossi dalla Camera di Commercio di Milano.


Ricorre oggi il 26esimo anniversario dell'assassinio del giudice canicattinese Rosario Livatino. Come ogni anno vogliamo riproporvi il video tributo della nostra emittente che affida alle immagini le vicende accadute quel tragico giorno.


In memoria del giudice Livatino l’ANAS nel giorno del 26 anniversario del barbaro assassinio ha intitolato il cavalcavia realizzato in c.da Petrusa proprio al magistrato canicattinese. I lavori di raddoppio della Strada Statale 640 hanno di fatto escluso il vecchio tracciato sul quale ha perso la vita il giudice Livatino e sul quale sorge una stele commemorativa. Per questo motivo i vertici di ANAS hanno deciso di intitolare il cavalcavia al giudice. Intanto le celebrazioni del 26 anniversario dell’omicidio Livatino hanno visto anche il tradizionale omaggio floreale sul luogo del delitto. Momento commemorativo svoltosi alla presenza delle autorità provinciali. “Lo ricordiamo – ha dichiarato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto - per il fortissimo senso del dovere e della legalità che lo ha contraddistinto nel lavoro e nella vita privata, per il suo esempio di coraggio, rigore, indipendenza e impegno, che lo rende simbolo di una Sicilia che non si rassegna".


Con l’accusa di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento il 40enne Francesco Di Stefano. L’empedoclino è stato fermato sulla SS 640 in contrada Gasena alla guida di un’auto. A seguito di perquisizione personale e veicolare i militari hanno trovato un involucro di 8,7 grammi di hashish e un altro involucro con all’interno 89 grammi di cocaina. Il 40enne è stato portato in carcere ad Agrigento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Nonostante gli arresti domiciliari a cui era sottoposto, Salvatore La Rocca, 38 anni di Licata, è stato sorpreso in strada dai Carabinieri del N.O.R.M. della città del Faro. L’uomo è stato notato da una pattuglia mentre si trovava in via Vivaldi. Dopo il trasferimento in caserma per gli accertamenti di rito, il 38enne è stato riaccompagnato nella sua abitazione, in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.


È stato costituito lunedì scorso a Favara il Comitato per il No chiamato “ANPI-LiberARCI” in vista del Referendum Costituzionale che si terrà fra qualche mese. Il Comitato è composto da Pasquale Cucchiara, Fabio Patti, Carmelo Castronovo, Antonella Morreale, Vincenzo Cassaro, Rosalva Contrino, Domenico Bruccoleri e Salvatore Bongiorno. Eletto presidente Fabio Patti, vice Carmelo Castronovo. “Ovviamente –ci dicono- il comitato è aperto a tutti quelli che vogliano dare un proprio contributo di impegno personale e di idee per tenere alto il livello di democrazia e di partecipazione in Italia“. Per chi volesse mettersi in contatto con il Comitato questo è il numero di telefono del presidente Patti 339.457.40.14


Era stata avanzata richiesta alla società Akragas Città dei Templi di poter disputare la partita di calcio Gela -Gladiator, in programma domenica pomeriggio, allo stadio Esseneto. Richiesta che purtroppo la società agrigentina, scusandosi con la dirigenza del Gela, ha rifiutato. “Ci dispiace tantissimo –afferma il Direttore generale Nino Di Giacomo- non poter aiutare e venire incontro alle esigenze logistiche della società del Gela, ma lo stato di salute del manto erboso dello stadio Esseneto non è ottimale e necessita di una continua e meticolosa manutenzione. La partita di domenica prossima ne potrebbe peggiorare le condizioni, come ci hanno anche riferito i responsabili della ditta che cura la manutenzione del terreno di gioco. Domenica, inoltre, -continua Di Giacomo- è prevista pioggia su Agrigento e il manto erboso, con la partita in corso, potrebbe subire gravi danni. L’Akragas sarebbe poi costretta ad allenarsi in un altro impianto di gioco in attesa degli interventi necessari per rimettere in sesto il manto erboso dell’Esseneto”.


Intanto prosegue la preparazione dell’Akragas in vista del posticipo serale di domenica prossima quando alle ore 20:30 allo stadio “Massimino” di Catania si gioca il derby tra i padroni di casa e la compagine biancazzurra. Il match è valevole per la sesta giornata del campionato di calcio di Lega Pro girone C. In casa Akragas gli allenamenti diretti da Mr. Di Napoli proseguono serrati. Seduta individuale invece per la punta Francesco Salvemini che lamenta qualche problema fisico.


Arriverà nel porto empedoclino sabato prossimo 24 settembre e rimarrà lì sino a lunedì 26. Parliamo della nave scuola Palimuro della Marina Militare. Sarà possibile visitarla sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e dalle 21.00 alle 23.00. Domenica dalle 10.00 alle 12.00, poi dalle 15.00 alle 18.00 e la sera dalle 21.00 alle 23.00.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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