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SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 07/07/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OPERAZIONI ANTIMAFIA NELL'AGRIGENTINO TRA CANICATTI E CAMASTRA - MENFI E SCIACCA. IN TUTTO 13 LE PERSONE ARRESTATE.

OPERAZIONE CRIMINAL DRINKS. TORNANO IN LIBERTA' I DUE AGRIGENTINI COINVOLTI NELL'INCHIESTA.

FAVARA, ANZIANO COLTO FA MALORE MUORE IN STRADA. E' SUCCESSO STAMATTINA IN PIAZZA GARIBALDI.

DROGA A PALMA DI MONTECHIARO. IN MANETTE MARITO E MOGLIE CON L'ACCUSA DI DETENZIONE E SPACCIO DI DROGA.

POLITICA . LA MINORANZA CONSILIARE DI FAVARA SI FA SENTIRE. NOTA DEI CONSIGLIERI CHIAPPARO E NOBILE. INTANTO ADICONSUM SCRIVE ALL'ENTE COMUNE. OGGI INSEDIAMENTO DEL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI CANICATTì. DOMANI SARA' IL TURNO DI PORTO EMPEDOCLE.


Un’operazione antimafia è stata eseguita all’alba di oggi dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento che, su ordinanza della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno arrestato 5 persone. Nel mirino degli inquirenti le famiglie mafiose di Canicattì e Camastra. In manette sono finiti: Calogero Di Caro, ritenuto un esponente di spicco della consorteria canicattinese e con una lunga carriera malavitosa alle spalle, e Rosario Meli, 68 anni di Camastra, detto “puparo”, già condannato per mafia. I poliziotti coordinati dal dirigente Giovanni Minardi questa mattina hanno anche bussato alle porte dei camastresi Vincenzo Meli, figlio di Rosario, Calogero Piombo e Angelo Prato. Solo a quest’ultimo sono stati concessi gli arresti domiciliari. Pesanti le accuse mosse dai magistrati palermitani. I reati contestati a vario titolo sono: associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti a mezzo incendio, detenzione illegale di armi comuni da sparo e da guerra.


Un’altra operazione antimafia, denominata “Opuntia”, è scattata sempre oggi nell’agrigentino, ovvero nella parte occidentale della provincia fra Sciacca e Menfi. In questo caso i fermi eseguiti dai carabinieri sono stati otto. Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, avviate nel 2014, sono il frutto di una complessa attività investigativa eseguita dai militari della Compagnia di Sciacca. Si è voluto indagare sugli affari della famiglia mafiosa di Menfi con Leo Sutera, ritenuto uno dei papabili boss della provincia di Agrigento, e con Pietro Campo, esponente di spicco della consorteria di Santa Margherita di Belìce. Grazie alle intercettazioni e appostamenti, gli investigatori sono riusciti a determinare i luoghi dei summit che gli stessi esponenti malavitosi svolgevano per pianificare le loro attività. Ecco i nomi degli arrestati: Vito Bucceri, 44 anni di Menfi, ritenuto il capo del clan locale; manette ai polsi anche per altre 6 persone tutte di Menfi: si tratta del medico Pellegrino Scirica di 61 anni, Tommaso Gulotta di 51 anni, Matteo Mistretta di 30 anni, Vito Riggio di 47 anni, Giuseppe Alessi di 46 anni e Cosimo Alessi di 51 anni. Tra gli otto arrestati c’è anche il saccense Domenico Friscia di 51 anni. Tutti sono accusati del delitto di partecipazione ad associazione a delinquere di tipo mafioso.


Operazione “Criminal drinks” della Guardia di Finanza di Agrigento in collaborazione con altri colleghi di mezza Italia e personale dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle che ha portato domenica scorsa all’arresto di 16 persone, tra queste anche due agrigentini. Ieri pomeriggio il Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, durante l’udienza di convalida ha rigettato la richiesta della misura degli arresti domiciliari dei due, un favarese e un campobellese, rimettendoli subito in libertà. Quindi nessun dolo, nessuna partecipazione dei due all'organizzazione criminale transnazionale. "Il provvedimento del GIP - ci dice l'avvocato Virgone, difensore del favarese, - non ha solo restituito la libertà allo stimato professionista e concittadino ma esprime e rafforza il sentimento di giustizia". Ricordiamo che il favarese era rimasto coinvolto nell'inchiesta in quanto proprietario del magazzino affittato alla società accusata di truffa e traffico illecito di bevande.


Era appena uscito dal medico, dove poco prima si era recato, quando, colto da un improvviso malore, si è accasciato a terra, rimanendo privo di sensi. È successo stamattina intorno alle 10.00 a Favara in piazza Garibaldi. Inutili i tentativi di primo soccorso effettuati del medico curante; l’uomo pare sia morto sul colpo a causa di un infarto che non gli ha lasciato scampo. Si tratta di R. P. di 76 anni. Sul posto sono arrivati l’ambulanza del 118 e i carabinieri della locale Tenenza. Straziati dal dolore i familiari a cui è stata già restituita la salma. In periodo estivo questi episodi sono più frequenti e colpiscono principalmente persone affette da particolari patologie. Proprio per questo i medici consigliano, se non strettamente necessario, di non uscire di casa nelle ore calde della giornata.


È giallo a Sciacca dopo il rinvenimento di un cadavere all’interno di un’auto in via Anna Frank. Si tratta di un carabiniere che prestava servizio a Trapani. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della Compagnia di Sciacca si tratterebbe di suicidio: si sarebbe sparato con la pistola d’ordinanza. Sul caso c’è comunque massimo riserbo.


Con l’accusa a vario titolo di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti sono stati arrestati dagli agenti della Polizia del Commissariato di Palma di Montechiaro, agli ordini del dirigente Angelo Cavaleri, una coppia di coniugi. Si tratta di Domenico Pace, di 31 anni, operatore ecologico, e Rosa Marino, di 29 anni, già con precedenti di polizia per furto aggravato. Nello specifico ieri sera in una stretta viuzza e con scarsa illuminazione gli agenti hanno notato tre persone confabulare fra loro. Insospettiti, hanno atteso qualche minuto, il tempo necessario per l’arrivo di un’auto con a bordo un’altra persona. Intervenuti uno dei quattro, accortosi dell’arrivo degli agenti, ha cercato di sbarazzarsi di un piccolo involucro contenente cocaina. Effettuata la perquisizione all’interno dell’unica auto presente in quel posto, che era di proprietà di Pace, è stata trovata altra droga. Spostata la perquisizione a casa del 31enne, la moglie, Rosa Marino, alla vista dei poliziotti, pensando di eludere al controllo in quanto donna, ha deciso di nascondere alcune dosi di cocaina e perfino un bilancino di precisione fra i vestiti e la biancheria intima. I due coniugi quindi sono stati arrestati e posti ai domiciliari anche in considerazione della giovane età della loro figlia. Gli altri tre soggetti, coinvolti nell’operazione, nei prossimi giorni verranno segnalati alla Prefettura di Agrigento quali assuntori di sostanze stupefacenti.


In carcere un 38enne licatese arrestato dai Carabinieri per violazioni delle prescrizioni imposte dalla detenzione domiciliare. Si tratta di Salvatore La Rocca, pregiudicato, in atto sottoposto alla pena alternativa della detenzione domiciliare. L’uomo era stato arrestato lo scorso 2 luglio per evasione. A emettere decreto di portare il licatese in carcere è stata la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Palermo. La Rocca si trova adesso presso la casa circondariale di c.da Petrusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


È stato trovato in possesso di una pistola calibro 22 e 2 cartucce detenute illegalmente. Parliamo del bracciante agricolo di Licata Salvatore Urso che è stato arrestato dai poliziotti del locale Commissariato. L’arma e le munizioni sono state trovate all’interno di una motoape in uso all’uomo. Espletate le formalità di rito, il 71enne è stato posto agli arresti domiciliari.


Doveva arrivare stamattina a Porto Empedocle ma le condizioni non favorevoli del mare ne ha fatto slittare l’approdo. Parliamo della nave della Guardia Costiera “Peluso” con a bordo 246 persone. I migranti sono stati salvati durante la traversata nel canale di Sicilia. La nave è attesa a Porto Empedocle nel pomeriggio.


Dopo l’insediamento del consiglio comunale di Favara, avvenuto ieri con l’elezione di presidente e vicepresidente, cariche ricoperte da attivisti del M5S, interviene il consigliere di minoranza Marilì Chiapparo. “L'inizio –scrive Chiapparo- spesso segna il proseguo ed ipoteca la fine di un percorso. Alla luce della piega che la legislatura oggi ha preso –continua la consigliere eletta nel gruppo Uniti per Favara- dobbiamo confidare che il MoVimento 5 Stelle da qui in avanti ci smentirà in tal senso. Premesso –dice- che personalmente non ho avanzato alcuna ambizione al riguardo, la scelta di non riservare all'opposizione la Vice-Presidenza del Consiglio Comunale fa intravedere lo scenario all'interno del quale si muoverà la gestione "pentastellata" del Comune di Favara. Avere avocato, sia pure lecitamente, l'intero Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale denota la chiara volontà di marcare il perimetro dell'azione amministrativa, negando a priori qualsiasi forma di allargamento della rappresentanza istituzionale. Va da sé tuttavia, che nel pieno rispetto della chiara ed inequivocabile volontà popolare emersa dalle urne lo scorso 19 giugno, -conclude il consigliere Marilì Chiapparo- auguro al MoVimento 5 Stelle di riscontrare con il Governo della Città il successo elettorale, ribadendo altresì il mio ruolo di opposizione tanto costruttiva quanto lontana da compromessi”. Infine Chiapparo rivolge congratulazioni ai neo eletti Presidente del Consiglio, Salvatore Di Naro, e Vicepresidente, Calogero Pirrera, e auspica una guida imparziale e di garanzia per tutte le forze consiliari, nonché sociali, culturali ed economiche della città.


A poche ore dall'insediamento del nuovo consiglio comunale di Favara interviene anche il consigliere comunale del movimento politico "Favara Riparte" Giuseppe Nobile. “Nel cogliere l'occasione per congratularmi con la neo sindaco Alba e la sua giunta –scrive- voglio ribadire che le mie posizioni per l'intera legislatura saranno dettate da un forte senso di responsabilità e di rispetto nei confronti di tutti coloro che hanno creduto in me, esprimendo il loro consenso, e soprattutto condiviso un progetto comune. Per questi motivi –scrive Nobile- cercherò di valutare di volta in volta le varie proposte, senza basare le mie decisioni su opposizioni spicciole dettate dalla vecchia politica, ma cercando di carpire quando talune possano essere propositive e costruttive per il nostro amato paese. La mancanza di attenuanti per il MoVimento cinque stelle in caso di errori, non deve rendere l’opposizione consiliare “figurante” nell'attesa di tali errori per poter poi puntare il dito, ma deve anzi motivare tutti i vari consiglieri poiché alla lunga coerenza, professionalità e competenza pagheranno. Attori e non comparse, solo così -conclude Nobile- potremo far sì che i consensi “affidatici” dai nostri concittadini non siano stati inutili”.


24 ore dopo l’insediamento a Favara del nuovo consiglio comunale, Adiconsum, di cui è responsabile locale l’avvocato Giuseppe Di Miceli, nell’augurare un buon lavoro alla giunta e alla pubblica assise cittadina, annuncia la propria disponibilità a presenziare alle adunanze e assemblee dei vari rappresentanti per affrontare meglio le problematiche e trovare le opportune soluzioni. Adiconsum, nella nota inoltrata al Comune, scrive che: “L’istituzione Comune deve da subito essere riformato sotto l’aspetto della riscossioni dei tributi per i quali oggi – si legge ancora - i cittadini si sentono trattati come numeri di bilancio. L’Ente Locale – aggiunge Adiconsum - ha preso le somiglianze della peggior Società di recupero crediti. Per tanto – continua Di Miceli - occorre regolamentare tale settore tramite la redazione di una carta dei servizi capace di disciplinare l’esatta posizione contributiva dei cittadini”. L’Associazione comunque nella sua articolata nota evidenzia altre questioni che vanno dalla gestione dei rifiuti ai problemi idrici.


Oggi l’insediamento del nuovo consiglio comunale di Canicattì. Domani pomeriggio invece alle 18.30 quello di Porto Empedocle. Intanto per sabato mattina il gruppo del M5S di Porto Empedocle, insieme alla portavoce sindaca, agli assessori e ai consiglieri, si recherà nel quartiere Ciuccafa. Tutti insieme effettueranno degli interventi di pulizia.


Parliamo adesso della Cattedrale di Agrigento chiusa dal 2011 nonostante le promesse, gli innumerevoli incontri e i tavoli tecnici voluti dagli organi istituzionalmente competenti. Da un ulteriore incontro svoltosi nei giorni scorsi alla Prefettura della città dei Templi sarebbe emerso che addirittura non sarebbe definitiva neanche la progettazione delle opere che restituirebbero l’edificio di culto alla città. In merito interviene il sindaco di Agrigento Calogero Firetto che dichiara: "La Cattedrale sta cadendo e il Governo della Regione dà sfoggio di imbarazzante inerzia. Quattro anni di dichiarazioni – aggiunge il primo cittadino - false promesse. Poi silenzi. Inettitudine a gogò. Dopo quattro anni – conclude Firetto - si attende il Bando per la progettazione per la messa in sicurezza del versante. La città, privata del suo simbolo identitario!".


Adesso una comunicazione rivolta ai componenti dei seggi elettorale (presidenti, scrutatori e segretari) impegnati in occasione della consultazione referendaria del 17 aprile 2016. Sono infatti in pagamento, presso lo sportello della Tesoreria Comunale della Banca Monte dei Paschi di Siena, gli onorari a loro spettanti. Dal Comune di Favara raccomandano il ritiro dei compensi da parte degli interessati nel più breve tempo possibile, onde procedere alle prescritte rendicontazioni.


“Misericordiae Vultus”, ovvero la bolla pontificia del Giubileo indetto da Papa Francesco, è anche il titolo della mostra fotografica permanente del favarese Kalò Cassaro allestita al Teatro San Francesco di Favara. Ricordiamo che la riapertura al pubblico della struttura è in programma per domani sera alle ore 20.30. Il giovane fotografo propone dei bellissimi scatti realizzati grazie alla collaborazione dei ragazzi stranieri ospiti della comunità “La Tenda del Padre Abramo”, ubicata nell’attiguo convento dei frati minori.


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