SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/05/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

AL VIA PER I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO E CONSIGLIERI COMUNALI LA CAMPAGNA ELETTORALE. PRESENTATE OGGI UFFICIALMENTE TUTTE LE LISTE. NEL TG ANCHE I NUMERI DEGLI ASPIRANTI CONSIGLIERI COMUNALI.

L'UNIVERSITA' DI PALERMO DECIDE DI CHIUDERE 3 CORSI DI LAUREA AL CUPA. ADDIO AI CORSI DI ARCHITETTURA, GIURISPRUDENZA E BENI CULTURALI.

LA D.I.A. DI AGRIGENTO EFFETTUA DEI CONTROLLI IN UN CANTIERE SULLA SS.115. I LAVORI RIGUARDANO LA RICOSTRUZIONE DEL PONTE SUL FIUME VERDURA.

FAVARA. LEGALITA' A SCUOLA. IL MAGISTRATO LAURA VACCARO OSPITE ALLA SCUOLA FALCONE BORSELLINO.


Confermati i sette candidati sindaco di Favara. Anna Alba del Movimento 5 Stelle. Assessori designati: Lillo Attardo, Rossella Carlino e Angelo Todaro. Gerlando Nobile della lista “Noi amiamo Favara Nobile Sindaco “Verdi”. Gli assessori designati: Maria Angela Vinciguerra, Michelangelo Pecoraro, Pierluigi Patti e Carmelo Pullara. Antonio Palumbo della lista “Favara per i Beni Comuni”. Designa assessori: Emanuele Schembri, Fabio Patti e Rosetta Signorino Gelo. Antonio Valenti della lista “Rivoluzione Cristiana”. Assessori: Giuseppa Pullara, Giuseppe Castronovo e Arturo Vitello. Gaetano Airò della lista “Insieme a Gaetano Airò sindaco” appoggiata dalle liste "Favara Riparte" e "Favara Domani". Assessori designati: Vincenzo Castelli, Claudia Distefano e Rosetta Morreale. Gabriella Bruccoleri della coalizione “Favara nell’anima”, appoggiata dalle liste PD, Area Popolare e Uniti per Favara. Assessori designati: Antonella Morreale, Carmelo Vitello e Luca Gargano. Infine il candidato Angelo Messinese della lista “Sicilia Futura”. Assessori: Elisa Cilona, Luca Monterrosso, Carmelo Palumbo Piccionello, Antonietta Vita e Onofrio Rizzo. Non ci sono stati colpi di scena, sette gli annunciati e sette i confermati. Si avvia adesso la campagna elettorale. Entro oggi il segretario comunale o chi lo sostituisce legalmente dovrà trasmettere le liste dei candidati al consiglio comunale e delle collegate candidature a sindaco alla commissione elettorale circondariale che dovrà, entro domani giovedì 12 maggio, esaminare, approvare, contestare eventuali liste dei candidati. Intanto entro oggi la giunta comunale dovrà accertare la esistenza e il buono stato delle urne, dei tavoli, delle cabine e dei tramezzi occorrenti alle varie sezioni elettorali.


Sarebbero 11 le liste presentate all’ufficio di segreteria comunale di Favara in sostegno dei sette candidati a sindaco. 244 gli aspiranti consiglieri comunali. Per il Movimento 5 Stelle, che candida a sindaco Anna Alba, 24 sono i candidati al consiglio comunale di cui 9 donne e 15 uomini. Per la lista “Favara per i beni comuni”, che candida a sindaco Antonio Palumbo, 21 sono gli aspiranti consiglieri comunali di cui 11 uomini e 10 donne. La lista “Noi amiamo Favara Nobile sindaco – Verdi”, che candida a sindaco Gerlando Nobile, scende in campo con 18 candidati al consiglio comunale che sono 11 uomini e 7 donne. Per la lista “Rivoluzione Cristiana”, sindaco Antonio Valenti, sono 19 i candidati al consiglio comunale di cui 12 uomini e 7 donne. Per la lista "Sicilia Futura", che candida a sindaco Angelo Messinese, i candidati al consiglio sono 24 di cui 13 uomini e 11 donne. Adesso vediamo insieme quanti candidati nelle liste che sostengono la candidatura di Gabriella Bruccoleri. Lista “Uniti per Favara” schiera 24 candidati al consiglio comunale: 16 uomini e 8 donne. Nella lista “PD” i candidati al consiglio sono 24: 15 uomini e 9 donne. Lista “Favara popolare” 24 i candidati al consiglio comunale di cui 13 uomini e 11 donne. Le liste che invece sostengono il candidato sindaco Gaetano Airò. "Insieme per Airò Sindaco" 24 candidati al consiglio comunale di cui 16 uomini e 8 donne. "Favara Riparte" candida 22 consiglieri comunali di cui: 12 uomini e 10 donne. "Favara Domani"; 20 i candidati al consiglio comunale di cui 13 uomini e 7 donne.


Nel giorno ultimo per la presentazione delle liste al Comune di Favara, Sicilia TV ha voluto sentire la voce dei diretti interessati presenti in piazza Cavour.


Dopo 16 anni dalla sua attivazione, ad Agrigento chiude la Facoltà di Architettura. La decisione è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Palermo che, per la sua sede decentrata, oltre al taglio del corso di laura specialistica in Architettura, ha anche previsto la chiusura dei corsi di Giurisprudenza e Beni Culturali. Al Consorzio Universitario di Agrigento rimarranno attivi invece i corsi di laurea triennale in Servizio Sociale e la magistrale di Archeologia. Il rischio di un drastico ridimensionamento dell’offerta formativa del CUPA di Agrigento era già nell’aria da diverso tempo però con la decisione del CdA dell’Ateneo palermitano si è concretizzato. Ancora poco chiaro è il destino degli studenti già iscritti alle Facoltà per i quali non si sa ancora se i corsi rimarranno attivi sino ad esaurimento o se già dal prossimo anno accademico dovranno fare le valigie e trasferirsi a Palermo. Più che la Città dei Templi è l’intera Regione che con l’eventuale soppressione dei 3 corsi di Laurea del CUPA rischia di perdere un' importante palestra culturale. Maggiori ripercussioni si avranno soprattutto per gli studenti e le rispettive famiglie che dovranno affrontare notevoli spese nel mantenimento dei figli che dovranno spostarsi. Sulla salvaguardia del Polo Universitario di Agrigento la classe politica ha speso fiumi di parole che però, a giudicare dai fatti, a oggi sono rimaste tali. L’auspicio è che il CUPA non sia soggetto a ulteriori speculazioni politiche ma che gli stessi rappresentanti del popolo facciano tutto il possibile per garantire ai giovani agrigentini il proseguo degli studi universitari nella propria terra. Intanto per il primo pomeriggio di oggi assemblea a Villa Genuardi degli studenti del corso di Laurea in Beni Culturali.


Numerosi sono stati gli attestati di vicinanza e solidarietà indirizzati al sindaco di Licata dopo l’episodio che ha visto incendiare la casa di campagna intestata al padre. Anche il ministro Gian Luca Galletti ha chiamato telefonicamente il sindaco Cambiano per esprimergli la sua solidarietà. “A questo sindaco coraggioso che pratica la legalità, e non la enuncia soltanto, chiediamo di andare avanti nella sua attività. L’abusivismo edilizio – ha aggiunto il ministro- è un male di questo Paese che un sindaco deve poter affrontare con il sostegno incondizionato di tutte le istituzioni”. Anche il parlamentare nazionale on. Nino Bosco è intervenuto dicendo che lo Stato c’è e non lascerà solo il sindaco di Licata. “Questi atti –scrive Bosco- dimostrano quanto sia urgente e necessario portare avanti una battaglia culturale per la legalità e per il rispetto delle regole”. A lui si unisce anche il senatore Giuseppe Ruvolo. “Il vile gesto di incendiare la casa di campagna –dice Ruvolo- non deve fermare la battaglia anti-abusivi che sta portando avanti il primo cittadino. Lo Stato non deve abbandonare chi fa rispettare la legge e spero che la scorta che il ministro Alfano vuole proporre diventi presto realtà". Per il deputato Giovanni Panepinto quanto accaduto è gravissimo e inaccettabile e ha chiesto una convocazione della commissione Territorio e Ambiente all’ARS per parlare di quanto successo a Licata alla presenza dell’assessore Croce e del presidente Crocetta. Anche l’arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro, a nome della comunità diocesana esprime solidarietà umana e cristiana al sindaco Cambiano per l’atto criminoso di cui è stato fatto vittima. “L’auspicio –scrive- è che presto si faccia chiarezza sull’accaduto e si continui con determinazione il cammino intrapreso per ripristinare nella città di Licata il senso della giustizia”. Infine Montenegro invita la comunità ecclesiale di Licata a intraprendere percorsi di cittadinanza attiva e sostenere quanti quotidianamente si impegnano al servizio della città. Sostegno al sindaco di Licata arriva anche dalla società Girgenti Acque che gli esprime piena solidarietà.


Il favarese Giuseppe Arnone preannuncia querela contro il pentito Giuseppe Tuzzolino. La decisione è stata presa dopo aver “appreso –dice Arnone- di dichiarazioni fatte dal presunto pentito Giuseppe Tuzzolino sentito in videoconferenza dalla Procura di Catania da una località segreta all’interno del processo che riguarda l’ex governatore Raffaele Lombardo”. Alcune dichiarazioni di Tuzzolino tirerebbero in ballo il favarese Arnone circa il sostegno di quest’ultimo in occasione di elezioni a Lombardo e D’Orsi. ”Dichiarazioni –dice Giuseppe Arnone- che cercano di tirarmi in ballo senza un perché con dati totalmente falsi e diffamatori nei miei confronti, infatti ho dato mandato al mio legale di proporre immediatamente querela contro questo signore e chiederò pure il risarcimento dei danni, perché non permetto a nessuno di infangare la mia storia personale, sociale, di educatore, di padre e di operatore della politica che ha sempre operato nella massima trasparenza e con assoluto rigore morale e a difesa della crescita del territorio e quella sociale, culturale ed economica della nostra provincia. Se lui si dice pentito –conclude- spero lo faccia prima davanti a Dio e poi davanti ai magistrati, e che possano trovare riscontri veri, perché finora ho letto solo un castello di fandonie e baggianate, che non intendo subire più”.


La D.I.A. di Agrigento ha effettuato un controllo nel cantiere per i lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Verdura, sito sulla SS 115. A eseguire i lavori è la ditta L. E C. Lavori e Costruzioni s.r.l.” con sede ad Alcamo per un importo di circa 7 milioni di euro. Il controllo della D.I.A, effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze”, istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Agrigento e composto, oltre che da un Funzionario della DIA, da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato OOPP, è finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro. L’accesso al cantiere è stato effettuato in maniera tale da non ostacolare la normale attività lavorativa e ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili all’impresa appaltante. L’assetto societario dell’impresa impegnata nel cantiere, i rapporti contrattuali in essere, le maestranze identificate e i mezzi d’opera individuati saranno oggetto di accertamenti e riscontri al fine di rilevare criticità legate a eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata.


Deteneva in casa ai fini di spaccio 15 grammi di marijuana già suddivisa in dosi. Un 28enne senegalese è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata. L’arresto è avvenuto nella nottata di ieri. Adesso l’uomo si trova presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Deve espiare la pena di 4 mesi di reclusione poiché giudicato colpevole di violazione degli obblighi di assistenza familiare. È stato arrestato dai carabinieri un disoccupato 40enne di Ravanusa. I fatti contestati risalgono al 2012. Espletare le formalità di rito in caserma, l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


Lezione speciale oggi per gli alunni dell’I.C. “Falcone e Borsellino” di Favara. Nell’aula magna dedicata al piccolo Stefano Pompeo, vittima innocente della mafia, ha relazionato la dott.ssa Laura Vaccaro, procuratore capo presso il Tribunale dei Minori di Caltanissetta con alle spalle una lunga esperienza alla Direzione Distrettuale Antimafia. Il magistrato di origine favarese dai nostri microfoni, citando il premio Nobel per la Pace Malala, ha ribadito il concetto che la cultura ha il potere di fare rivoluzionare il sistema e che questa deve partire proprio dai più piccoli. Per la dott.ssa Vaccaro però i grandi devono dare l’esempio, non rilegando il concetto di Legalità alle sole belle parole. Il magistrato Laura Vaccaro, nonostante gli impegni professionali, segue costantemente lo sviluppo sociale e culturale della propria città di origine e in vista delle imminenti elezioni amministrative le abbiamo chiesto qual è il suo auspicio per la città di Favara. L’iniziativa promossa dalla scuola diretta dalla dirigente scolastica Antonietta Morreale si inserisce a pieno titolo nel programma del'VIII edizione della Festa della Legalità. Nell’Istituto di via Ragioniera Angela D’Oro i ragazzi hanno dato saggio del loro percorso didattico diretto proprio al concetto di Legalità. La manifestazione si è poi articolata secondo il metodo del talk show, coordinato dal docente e giornalista Giuseppe Piscopo. Sul palchetto, oltre alla dirigente scolastica Morreale anche il sindaco di Favara Manganella. Anche oggi non poteva mancare l’Arma dei Carabinieri, istituzione sempre presente nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione volte al sostegno della Legalità. Nell’Aula Magna Stefano Pompeo, infatti, era presente il locale comandante della Tenenza Carabinieri, il Ten. Nicolò Morandi. Quella di oggi per la scuola intitolata ai due grandi giudici eroi è solo una delle tante iniziative promosse sul fronte Legalità. Manifestazioni che culmineranno il prossimo 27 maggio con una giornata dedicata proprio alla memoria del giudice Giovanni Falcone di cui il prossimo 23 maggio ricorre il 24esimo anniversario della strage di Capaci.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV