SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/04/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

GELA, ARRESTATO AUTORE DEL TENTATO OMICIDIO AI DANNI DI MARTINO. SI TRATTA DI UN GIOVANE PLURIPREGIUDICATO DI 25 ANNI.

RIFIUTI. PROBLEMA IRRISOLTO A FAVARA. NON TUTTI I CITTADINI-CONTRIBUENTI VENGONO MESSI NELLE CONDIZIONI DI LIBERARSI DELLA SPAZZATURA. SI REGISTRANO ASSENZA DI CONTROLLI E AUMENTO DEGLI INCIVILI.

FAVARA, IL COMITATO SPONTANEO RICHIEDE OGGI LA SOSPENSIONE DEL COSTO DI DEPURAZIONE DALLA BOLLETTA IDRICA. IL DEPURATORE E' SEQUESTRATO DA DUE MESI.

LEGITTIMA DIFESA E INVIOLABILITA' DEL DOMICILIO. PETIZIONE POPOLARE DI ITALIA DEI VALORI. A FAVARA A BREVE DOVREBBE ESSERE POSSIBILE FIRMARE.


Con l’accusa di tentato omicidio ai danni di Gaetano Marino è stato arrestato il pluripregiudicato di Gela Salvatore Noviziano, di 25 anni. Il giovane, che ha ammesso il fatto, è stato rintracciato nella sua abitazione dagli agenti del locale commissariato in collaborazione con gli uomini della Squadra Mobile. Il tentato omicidio è avvenuto domenica sera tra via Trieste e corso Vittorio Emanuele. Noviziano ha sparato con una calibro 7.65 perché il giorno prima aveva avuto una violenta discussione con Marino. Gli inquirenti sono risaliti al 25enne dopo aver vagliato le immagini delle telecamere concentrate sulla zona.


Si indaga a Ribera dopo l’atto vandalico perpetrato ai danni dell’auto di una insegnante 45enne. Ignoti avrebbero cosparso la carrozzeria della vettura con dell’acido corrosivo, danneggiandola. Pare che anche due gomme siano state squarciate. L’auto si trovava parcheggiata in via Berlinguer quando è avvenuto il fatto. Sull’episodio indagano i carabinieri.


A Palma di Montechiaro i carabinieri hanno arrestato un minore di 17 anni e hanno deferito alla Procura di Agrigento un 30enne. Nello specifico, i due avevano rubato un’autovettura parcheggiata sul ciglio della strada. Il proprietario, accortosi del furto, ha iniziato l’inseguimento. Durante queste fasi diverse autovetture in sosta sono state danneggiate. Il più giovane, che si trovava alla guida del mezzo, è stato raggiunto e bloccato. All’arrivo dei carabinieri è stato condotto presso la caserma di Licata. Il disoccupato palmese di 30 anni, invece, dopo aver abbandonato un’altra auto, rubata poco prima, si è dato alla fuga a piedi per le vie di Palma. Il minore arrestato è stato condotto all’Istituto Pena Minorile “Malaspina” di Palermo mentre il 30enne è stato denunciato. Le accuse sono furto aggravato e danneggiamento aggravato.


A Enna è stato fermato un pensionato 76enne con l’accusa di truffa aggravata in danno della Vodafone Italia. Aveva ordinato sotto falso nome sei telefoni cellulari di ultima generazione del valore di circa 5 mila euro facendoseli consegnare direttamente a casa. La vicenda trae origine da una segnalazione pervenuta ai carabinieri di Enna da parte del Dipartimento Security della Vodafone di Milano relativa alla ricezione, presso i loro uffici commerciali, di alcune proposte di acquisto di smartphone e iPhone di ultima generazione. Sospette perché contenenti le generalità di titolari di imprese commerciali della provincia di Catania con pagamento a loro carico ma con richiesta di consegna presso un indirizzo della città di Enna. Al fine di individuare il soggetto che aveva messo in piedi la truffa, i carabinieri hanno pazientemente seguito le tracce del corriere di una ditta di spedizioni private che, una volta giunto a Enna, dopo aver effettuato una serie di normali consegne, si è recato con il pacco con i sei iPhone presso l’indirizzo dell’uomo. Il truffatore quella stessa mattina aveva provveduto ad applicare una fascetta adesiva con il cognome falso, incollata sul vero cognome, in modo tale che il corriere potesse suonare tranquillamente e consegnare il pacco. Tutto sembrava filare liscio fino all’arrivo dei carabinieri. L’uomo ha poi ammesso la truffa. Il Magistrato di turno ha disposto per l’anziano truffatore il suo rilascio con deferimento in stato di libertà, il sequestro dei telefonini e la loro restituzione alla Vodafone.


Oggi ritorniamo su un tema purtroppo noto ai più, ovvero quello dell’inefficienza del servizio di raccolta dei rifiuti a Favara e, nello specifico, dell’assenza del servizio nelle periferie cittadine e delle relative conseguenze. Com’era successo il giorno successivo alla pasquetta, anche oggi, all’indomani della festa della Liberazione, dei rifiuti sono stati abbandonati in strada nei pressi dell’edicola votiva di contrada Priolo. Ci risiamo quindi, a distanza di poco meno di un mese gli incivili tornano a colpire indisturbati. Ma è sempre e solo colpa della inciviltà? Indubbiamente chi abbandona in strada i propri rifiuti non sta rispettando le regole. C’è da dire però che chi le regole le detta, ovvero il Comune, non sempre adempie al proprio dovere. L’avvio del servizio di raccolta porta a porta agevola notevolmente gli abitanti del centro urbano che godono del ritiro a domicilio, ma per i residenti delle zone periferiche il conferimento della spazzatura rimane un rebus. Eppure la soluzione sarebbe facile, basterebbe predisporre delle aree di raccolta a cui magari potrebbero accedere solo i residenti. Questa opzione però non è mai stata considerata dagli amministratori comunali, e quindi il contribuente “periferico”, che seppur goda di una agevolazione in bolletta, deve costantemente innescare una caccia al tesoro per riuscire a trovare un posto dove poter conferire regolarmente la propria spazzatura. Una situazione che alla lunga potrebbe stancare anche il più disciplinato dei cittadini. Se poi si aggiunge anche lo scarso controllo del territorio, allora chiunque può sentirsi legittimato a fare della strada ciò che ritiene più opportuno. Ai nuovi amministratori comunali, visto che gli attuali non sono stati in grado di risolvere questo problema, si chiede di rivedere il servizio di nettezza urbana, perché così com'è non va. Speriamo che i prossimi inquilini di palazzo di Città recepiranno questo appello fatto dai residenti della zone periferiche della città di Favara e risolveranno questo problema che penalizza l’intera collettività.


Il comitato spontaneo dei cittadini di Favara torna a chiedere oggi, attraverso una nota protocollata al Comune di Favara, alla Prefettura e all’ATO idrico la sospensione, in autotutela, del pagamento del costo della depurazione indicato nelle bollette inviate ai cittadini di Favara. Il comitato chiede altresì la contemporanea emissione di nuove fatture per la prima rata. Come ricorderete, il depuratore di Favara, gestito da Girgenti Acque, è stato sequestrato due mesi fa dai carabinieri dei Noe di Palermo per diverse irregolarità riscontrate nel funzionamento dello stesso. “Nonostante il sequestro e le indagini siano ancora in corso –scrivono nella nota dal Comitato spontaneo dei cittadini di Favara- nella fattura relativa alla prima rata è incluso il costo del servizio di depurazione, il cui depuratore è stato sequestrato dalla magistratura”. Per questo chiedono la sospensione della voce depuratore fino a quando l’impianto non verrà dissequestrato. Una nota era stata già protocollata lo scorso 7 aprile ma nessuno degli enti, istituzioni o società ha dato riscontro.


Alle celebrazioni di ieri per il 71° anniversario della liberazione d’Italia, che quest’anno in provincia di Agrigento si sono svolte in piazza Progresso a Licata, erano presenti anche gli alunni degli istituti comprensivi “Francesco Giorgio” e “Giacomo Leopardi” che hanno eseguito l’inno di Mameli e diversi canti. Al termine della cerimonia, il Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, ha consegnato una copia della Costituzione Italiana ad alcuni studenti neo maggiorenni. La festa della Liberazione quest'anno non si è invece celebrata a Favara. Non si è infatti deposta alcuna corona al monumento ai caduti di piazza Cavour.


Rinforzare la legittima difesa, tutelare l’inviolabilità del domicilio ed evitare che l’aggressore si possa trasformare in vittima. È questo il senso della proposta di un disegno di legge che il partito Italia dei Valori ha già presentato a Camera e Senato ma che, per modificare la normativa vigente, chiede anche l’opinione degli italiani mediante una petizione popolare. Per essere legittimata necessita di almeno 50 mila sottoscrizioni. "In casa mia, se mi aggrediscono, voglio potermi difendere senza la paura di finire davanti a un giudice - spiega il segretario Idv Ignazio Messina. Perché se fermo un ladro facendogli male per impedirgli di scappare io rischio più di lui?"- si chiede. In poche parole il disegno di legge proposto prevede l’aumento della pena per chi viola un domicilio, da 2 a 6 anni. Inoltre verrebbe introdotto il principio che ogni cittadino, dentro la propria abitazione, possa difendersi come vuole e quindi che non sia soggetto a denuncia per eccesso di legittima difesa e che non sia tenuto a riconoscere un risarcimento del danno al ladro o alla sua famiglia. “Diciamo no alla giustizia fai da te – dichiara Ignazio Marino - ma i cittadini onesti devono essere più tutelati e devono godere di una fattispecie della legittima difesa che sia più ampia rispetto a quanto previsto oggi dalla legge vigente. L’obiettivo – aggiunge il segretario IdV - deve essere quello di poter difendere i propri beni una volta subita una violazione del proprio domicilio, del proprio negozio, della propria abitazione”. Per aderire alla raccolta firme è possibile recarsi nei banchetti IdV, promossi in diverse piazze italiane, o nelle tante sedi comunali dove è stato allestito un apposito centro di raccolta. Nei prossimi giorni anche al Comune di Favara dovrebbe essere possibile questo. Fino a questa mattina infatti non erano a conoscenza della proposta di Legge. I cittadini quindi, quando sarà possibile, potranno dare il proprio consenso alla proposta di legge recandosi presso l’ufficio di segreteria del Municipio di piazza Cavour. Per ulteriori informazioni e conoscere in quali comuni è possibile firmare i moduli gli interessati possono chiamare la segreteria nazionale di IdV al numero 06 699 23 306.


La squadra di mister Longo espugna il campo “Salaci” di Cammarata e si aggiudica lo spareggio salvezza. Finisce 0 a 1 la partita Kamarat - Pro Favara con goal di Priolo al 72’. Uno spareggio salvezza drammatico e giocato tra due squadre agrigentine che, specie per i favaresi, profuma di impresa stagionale dopo una partenza incerta. Nulla da fare quindi per la squadra di Paolo Scalia che invece per la seconda volta di fila è retrocessa al campionato di Promozione. La squadra di mister Longo quindi rimane nel campionato di Eccellenza.


La stagione regolare della Fortitudo Moncada Agrigento va in archivio con la sconfitta per 79-74 a Castelletto Ticino contro la Paffoni Omegna. Un risultato ininfluente ai fini della classifica. Nonostante un inizio complicato e le assenze di Albano Chiarastella e Rino De Laurentiis, i ragazzi di coach Ciani hanno comunque tenuto testa ai piemontesi, decisamente in forma,. Ora è tempo di proiettarsi verso la fase più elettrizzante della stagione, gli imminenti playoff: i biancazzurri affronteranno Mantova nel primo turno.


Gigi D’Alessio ritorna nell’agrigentino e questa volta sarà a Licata inserendola nel “Malaterra World tour 2016”. L’appuntamento atteso da numerosi fans sarà per il prossimo 7 agosto allo stadio “Dino Liotta”. L’artista napoletano porterà sul palco tutti i suoi successi.


Sarà visitabile sino a domani la mostra dei lavori artistici partecipanti al concorso “Il valore della vita”, istituto da AIDO Favara. Tra i lavori vincitori al concorso ci sono quelli di alcuni ragazzi autistici che verranno attenzionati maggiormente, dando così rilievo al problema che nei giorni scorsi ha visto alcuni ragazzi espulsi da una gita. Sarà il Commendatore Enzo Vella Nonno d'Italia a effettuare la premiazione. L’incontro è previsto per le ore 10.00 al Castello Chiaramonte di Favara.


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