SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/04/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ABUSA SESSUALMENTE DELLA FIGLIA DELLA COMPAGNA. LA POLIZIA ARRESTA UN UOMO.

ARAGONA. BULLO DENUNCIATO AL TRIBUNALE DEI MINORENNI: ESTORCEVA DENARO A UN 13ENNE PER COMPRARE UN CELLULARE DI MARCA ALLA FIDANZATA

FAVARA. CONTROLLO DEI CARABINIERI CONTRO IL FENOMENO DELLA GUIDA DI MOTO SENZA CASCO O CON CASCO NON OMOLOGATO.

FAVARA VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE CON LA PROSSIMA FESTA DELLA LEGALITA'. ORGANIZZATA UNA VEGLIA DI PREGHIERA.

DI ROSA DI NOI CON SALVINI A FIRETTO:"CHE FINE HA FATTO FAVARA OVEST. COSA SI ASPETTA PER APPROVARE LA PROPOSTA?"

FAVARA ANCORA FUCINA DI NOVITA' PER L'AGRIGENTINO E OLTRE. SABATO SERA E' IN PROGRAMMA UN GRANDE CONCERTO DI MUSICA CHRISTIAN ROCK.


I poliziotti della Squadra Mobile di Ragusa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ai danni di un uomo di 30 anni, accusato di aver violentato la figlia della sua convivente. Le violenze sulla bambina, che all’epoca dei fatti aveva meno di 12 anni, si sarebbero consumate tra le mura domestiche all’insaputa della mamma. E sarebbe stata proprio la madre a portare gli investigatori sulla giusta strada, vincendo la vergogna e i sensi di colpa che aveva per aver messo dentro casa proprio colui che si è rivelato ai suoi occhi il peggiore dei criminali. “L’uomo”, nonostante fosse padre di altri figli, una volta entrato in casa della compagna per una nuova relazione sentimentale, ha iniziato a manifestare attenzioni sessuali nei confronti della figlia della compagna, avuta da una precedente relazione. Dapprima aveva chiesto prestazioni sessuali particolari alla compagna, come orge e rapporti omosessuali con uomini e donne, poi, stante il rifiuto categorico della donna, avrebbe, senza farsi scoprire dalla compagna, iniziato a picchiare e abusare della piccola. La donna, che già aveva deciso di allontanare l’uomo a causa delle sue pretese sessuali, ha iniziato a capire delle violenze subite dalla figlia e ha chiesto aiuto alle istituzioni. Ricostruiti i particolari della triste vicenda, l'uomo è stato arrestato.


Gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento hanno denunciato a piede libero per atti di bullismo un 17enne di Aragona. La vittima è un ragazzino di 13 anni che con minacce sarebbe stato costretto a cedere piccole somme di denaro che al 17enne sarebbero servite per l’acquisto di un iPhone da regalare alla sua fidanzata e per le ricariche telefoniche. Il ragazzino, però, con coraggio ha deciso di denunciare il suo aguzzino che, interrogato dai magistrati del Tribunale dei Minorenni di Palermo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.


Controlli stradali ieri dei carabinieri della Tenenza di Favara. I militari agli ordini del Tenente Nicolò Morandi hanno particolarmente battuto le arterie prossime ad alcuni istituti scolastici cittadini anche per sensibilizzare i giovani centauri all’uso del casco di protezione. Il bilancio dell’attività è di sette ciclomotori sottoposti a fermo amministrativo per due mesi. Per i rispettivi conducenti è scattata la sanzione poiché sorpresi alla guida senza casco o con addosso la pericolosa “scodella”. Si tratta di quel tipo di casco non omologato che lascia parte della nuca scoperta il cui uso in Italia, per il codice della strada, è vietato dal 2010 perché ritenuto pericoloso per la sicurezza di chi lo indossa. Secondo quanto previsto dalla normativa, i militari di via Olanda hanno quindi proceduto alla confisca di 8 “scodelle” irregolari. Per uno dei centauri controllati si è aggiunta anche una pesante sanzione poiché lo stesso è stato sorpreso alla guida di uno scooter non coperto da polizza assicurativa. Un automobilista invece è stato multato perché è stato notato dai militari mentre segnalava il posto di blocco con i lampeggianti. In pratica l’uomo, subito dopo aver superato il posto di controllo, ha avvisato della presenza dei carabinieri i conducenti dei mezzi che viaggiavano in senso opposto con il classico lampeggio degli abbaglianti, senza però accorgersi che proprio di fronte a lui c’era un'altra pattuglia ferma. Dalla Tenenza di Favara precisano che i controlli nascono fondamentalmente per inculcare nei giovani non solo il rispetto delle regole ma anche e soprattutto il delicato tema della sicurezza stradale. Paradossalmente il casco a scodella, molto diffuso tra i giovanissimi, anziché proteggere chi lo indossa, in caso di incidente potrebbe provocare traumi addirittura più gravi. Per questo motivo l’utilizzo di un casco di protezione omologato e in linea con le caratteristiche tecniche della propria moto è un fattore determinante ai fini della salvaguardia della propria incolumità. Con l’arrivo della bella stagione la presenza in strada dei mezzi a due ruote si intensifica. Per questo motivo consigliamo ai più giovani di indossare solo i caschi regolari e di liberarsi della pericolosa “scodella”. La cultura alla legalità e alla sicurezza sono principi che possono anche essere approfonditi nelle scuole, ma prima di ogni altro luogo dovrebbe essere l’ambiente familiare il fulcro educativo di ogni individuo. Ai familiari dei giovani motociclisti consigliamo di dare un’occhiata al tipo di casco utilizzato dai propri figli, ne vale della loro incolumità. E poi si risparmierebbero anche eventuali sanzioni.


Sarebbe caduta in strada per via delle cattive condizioni del lastricato stradale costituto da sanpietrini ed ecco che adesso chiede 70 mila euro di risarcimento al Comune. Succede ad Agrigento. Il 24 aprile 2015 la donna stava passeggiando in via Atenea insieme alla figlia quando è caduta, riportando delle ferite. Il sindaco Firetto ha autorizzato la costituzione dell’Ente Comune in giudizio, conferendo l’incarico all’avv. Agata Vecchio. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 12 maggio.


Un giovane agricoltore di 22 anni di Ravanusa, D.C., queste le iniziali del nome, è stato trovato in possesso di 6 grammi di marijuana. L’uomo, che è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, era stato fermato dai carabinieri della locale Stazione durante un controllo eseguito lungo le vie del centro.


Entra nell’abitazione di un disoccupato spacciandosi per un tecnico del Gas. Con una scusa riesce ad avere libero accesso: una volta giunto nella camera da letto, arraffa il denaro presente, 150 euro, e tenta di allontanarsi. Fuori dall’abitazione però ad attenderlo c’erano i carabinieri che seguivano le sue mosse da diverso tempo e lo hanno arrestato e successivamente posto ai domiciliari. Questo è quanto accaduto ieri sera a Naro. Agli arresti G.A., 27 anni, di Favara. Per lui l’accusa è di furto aggravato con destrezza. La refurtiva è stata recuperata dai militari, che l'hanno riconsegnata al legittimo proprietario.


Era stato arrestato giorni fa dai carabinieri della Tenenza di Favara con l’accusa di furto di energia elettrica. Parliamo del commerciante favarese Giuseppe Farini, di 48 anni, già arrestato per lo stesso reato nel 2013, che ieri, in sede di convalida, è stato scarcerato dal GIP del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano. Il P.M., dott.ssa Alessandra Russo, aveva chiesto la convalida degli arresti domiciliari e invece il GIP, accogliendo le tesi difensive dell’avv. Giuseppe Barba, lo ha scarcerato e applicato l’obbligo di firma due volte a settimana.


Al Tribunale di Agrigento, ieri, il GUP Stefano Zammuto ha emesso tre sentenze di condanna e due assoluzioni nell’ambito delle vertenze giudiziarie legate a un’inchiesta del 2012 mirata a far luce su una rete di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo subutex, tra i centri di Agrigento e Porto Empedocle. Così come richiesto dal P.M. Matteo Delpini, il GUP ha assolto, perché il fatto non sussiste, gli empedoclini Antonio Gastoni e Carmelo Fratacci, rispettivamente di 36 e 29 anni, assistiti dagli avvocati Salvatore Cusumano e Luigi Troja. Gli altri tre imputati che hanno scelto il processo breve sono stati condannati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Salvatore Tuttolomondo, di 31 anni, e Roberto Tonino Greco, di 54 anni. Per entrambi la pena è di 6 mesi di reclusione. 2 mesi e 20 giorni invece è stata la condanna inflitta ad Alfonso Iacono, di 55 anni.


Proseguono a Favara gli incontri organizzativi della VIII^ edizione della Festa della Legalità in programma dall’8 al 13 maggio prossimi. Il Consiglio Pastorale Cittadino quest’anno ha deciso di inserire nel programma della manifestazione una veglia di preghiera che si svolgerà nella tarda serata del 9 maggio nella Chiesa del Convento dei Frati Minori. Un momento di riflessione e di invocazione in un periodo delicato per la comunità favarese, chiamata il prossimo 5 giugno a scegliere i futuri amministratori e consiglieri comunali. “Una preghiera per la legalità che, festeggiata, – dice in una nota don Diego Acquisto – ha bisogno soprattutto di essere attuata, dalle Autorità e dai cittadini. La preghiera programmata dalla Chiesa di Favara per la settimana della Legalità – aggiunge il parroco della Chiesa S. Vito - vuole puntare a una politica che finalmente abbia il coraggio di passare dalle parole ai fatti. E se questo, finalmente, si realizzerà, come Favara merita, – conclude don Diego - costituirà davvero un’innovazione dirompente”.


“Che fine ha fatto Favara Ovest? Cosa si aspetta ad approvare la proposta?". A dirlo è Giuseppe Di Rosa di “Noi con Salvini”, ex candidato alle scorse amministrative di Agrigento alla carica di sindaco. “Dopo che i consigli comunali di Favara ed Aragona hanno già deliberato perché l’amministrazione Firetto non approva la delibera? Firetto –chiede ancora di Rosa- ricorda le sue promesse o anche in questo bisogna ricordargli che nulla ha fatto per questa terra da deputato regionale e men che meno oggi da sindaco di Agrigento? Firetto, basta, abbi rispetto per gli agrigentini, per i favaresi e per quell’hinterland. Sono stato il consigliere proponente di una problematica che andava avanti da oltre 40 anni. –conclude Di Rosa- Mi batterò fino alla conclusione del problema contro tutto e tutti, i Favaresi meritano di riavere indietro la loro dignità di cittadini favaresi!”


Può esistere il connubio musica Cristiana-Rock? È la domanda che ci siamo posti dopo aver saputo di un concerto che si terrà a Favara sabato sera. È strano in Italia pensare che la musica Cristiana possa essere fatta anche attraverso chitarre elettriche e batterie. Siamo abituati a sentirla in un certo modo, quella che si canta nelle chiese, ma pensare che questa può essere fatta diversamente ci ha incuriositi. Per Favara, per la provincia di Agrigento e forse anche per la Sicilia, rappresenta quindi una vera e propria novità. Oltreoceano invece ha una tradizione consolidata che attira migliaia di persone. Ed è proprio per questo che siamo voluti andare alle prove del concerto del gruppo “Le Viti”. Ad attenderci c’era Carmelo Gallo, Serena Costanza, Salvo Contino e Vincenzo Sorce. Abbiamo ascoltato qualche brano inedito e abbiamo potuto così rispondere, senza esitare, alla nostra domanda iniziale. Quattro musicisti che con la loro bravura riescono a trasformare in musica e canti i loro messaggi cristiani, in un modo certamente innovativo. Giochi di luci, immagini e scritte con videomapping 3D faranno da cornice sul palco. Insomma sarà uno spettacolo tutto da vedere. Dopo il successo ottenuto al concorso nazionale J-Factor, il gruppo “Le Viti”, composto da tre favaresi e un aragonese, sabato sera si esibirà in concerto. Sarà il loro primo concerto nell'agrigentino dopo essersi piazzati secondi a Milano. Quest’estate hanno già in programma alcuni concerti fuori Agrigento. Appuntamento quindi è per sabato sera 23 aprile a partire delle ore 20.30 al Teatro Gospel di via Spagna, sotto Tinkitè. Si inizierà con un aperitivo pre-concerto. L’invito è rivolto soprattutto ai più giovani per passare un sabato alternativo fuori dai soliti schemi, che senz’altro servirà per ascoltare della buona musica e socializzare. L’ingresso è gratuito.


In occasione della Festa della Liberazione, lunedì prossimo 25 aprile dalle ore 9,30 alle 18,30 il Giardino della Kolymbethra – Bene del FAI si trasforma nel magnifico teatro a cielo aperto del “Picnic della Liberazione”: una giornata per scoprire la bellezza della Valle di Templi di Agrigento. Un’occasione per trascorrere un giorno all’aria aperta, all’insegna della storia antica e della buona cucina, circondati dagli antichissimi alberi di agrumi e immersi nell’antica storia della Collina di Templi. I visitatori potranno passeggiare tra gli affascinanti templi, testimoni della Magna Grecia, lasciandosi trasportare nel passato dalla fioritura dell’antico agrumeto. Per gli appassionati è possibile fare delle escursioni. Immersi in questa magica atmosfera si potrà pranzare al sacco in una piccola area attrezzata tra gli aranci oppure acquistare sul posto un cestino da picnic “rustico” pieno di prelibatezze della campagna agrigentina. Per maggiori informazioni www.fondoambiente.it


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