SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/04/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

REFERENDUM SULLE TRIVELLE IN MARE. QUASI UN ITALIANO SU TRE SI E' RECATO ALLE URNE, IL DATO DEL VOTO IN SICILIA, IN PROVINCIA DI AGRIGENTO E FAVARA. INTANTO SCIACCA SUPERA IL QUORUM, AL VOTO SONO ANDATI IL 53,95% DEGLI AVENTI DIRITTO.

DALLA SOMALIA LANCIANO ALLARME SU NUOVA TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO, SI PARLA DI 400 MIGRANTI DISPERSI.

FAVARA, TENTANO UN CONSISTENTE FURTO DI CARBURANTE. L'INTERVENTO DEI CARABINIERI LI HA FATTA DESISTERE. INTANTO I MILITARI IN QUATTRO DIVERSI INTERVENTI ARRESTANO ALTRETTANTE PERSONE.

RISCHIO CROLLO SUL LUNGOMARE DI CANNATELLO. LA SEGNALAZIONE ARRIVA DA MAREAMICO AGRIGENTO CHE CHIEDE UN INTERVENTO IMMEDIATO DEL COMUNE.


Referendum sulla durata delle trivellazioni in mare bocciato ieri in Italia dove a recarsi alle urne è stato solo il 31,19% degli aventi diritto. Il non raggiungimento del quorum previsto quindi lascerà invariata la normativa prevista nella Legge di Stabilità dal Governo Renzi che modifica la durata delle concessioni sull’estrazione dei giacimenti di petrolio dagli attuali 40 anni sino all’esaurimento del giacimento stesso. Inutile la contrarietà espressa dall’85,84% degli elettori che ieri si sono recati alle urne e che hanno segnato "Sì" al quesito referendario. In Sicilia l’affluenza alle urne è stata inferiore a quella nazionale. Sull’Isola infatti ha votato il 28,40 % degli aventi diritto. Il dato agrigentino sull’affluenza alle urne è leggermente superiore alla media regionale. Nei 43 comuni della provincia ha votato il 30,63% degli aventi diritto. L’unica città a superare la soglia del 50% + 1 è stata Sciacca dove alla chiusura dei seggi l’affluenza è stata pari al 53,95%. Nel capoluogo di provincia ha votato il 28,52%; negli altri centri con popolazione superiore ai 30 mila abitanti, ovvero Licata, Canicattì e Favara, l’affluenza è stata rispettivamente del 31,23%, 27,18% e 25,52%. Spostandoci nella città di Favara, nelle 35 sezioni elettorali dei 26.012 aventi diritto si sono recati alle urne 6.641 cittadini. Il "Sì" a Favara ha raggiunto il 93,67% delle preferenze espresse, con 6.159 voti. Le schede nulle sono state 52, mentre le bianche 14. L’appuntamento di ieri era stato snobbato dallo stesso Presidente del Consiglio, che aveva indicato la via dell’astensionismo. Favorevoli all’abrogazione del testo invece si erano detti numerosi partiti politici, tra questi anche il Movimento 5 Stelle che, secondo recenti sondaggi, sarebbe il primo partito italiano. Ma dal referendum i partiti e i movimenti possono leggere diversi dati politici rilevanti anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Una lotta, quella sul referendum, che deve fare i conti pure con la sfiducia popolare nella classe politica. Molti elettori probabilmente non si sono recati alle urne non per le indicazioni del Premier ma per la delusione già subita 5 anni fa in occasione del referendum sul ritorno alla gestione pubblica dell’acqua oltre che per una sempre più diffusa disaffezione a questo sistema di democrazia diretta, negli ultimi 40 anni sempre meno utilizzata dagli elettori.


“I cittadini di Sciacca hanno dato una grande prova di sensibilità civica”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola commentando il voto referendario di ieri. “In città – sono dati dell’Ufficio Elettorale – sono andati alle urne 17.885 ovvero il 53,95% degli aventi diritto. Si sono espressi per il Sì il 98,10 % degli elettori, per il No l’1,9%. I dati parlano chiaro – dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola. Superando di gran lunga il quorum, Sciacca si è dimostrata l’eccezione in provincia di Agrigento e oltre. I cittadini, sensibili da sempre al problema, hanno manifestato anche con un’azione concreta, andando a votare, la propria contrarietà alle trivellazioni e il proprio favore alla tutela del mare e delle coste per le motivazioni più volte espresse, di natura soprattutto ambientale, ma anche economiche, turistiche e per i rischi legati all’attività vulcanica sottomarina. Sciacca c’è – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola . La città si è dimostrata coerente e compatta. Questo dato ci dà più forza per continuare a batterci, anche nel futuro, contro ogni aggressione al nostro mare. L’esito nazionale del referendum, infatti, non fermerà l’attività di opposizione messa sempre in campo dai cittadini, dalle associazioni, dagli uffici comunali, dalle istituzioni locali”.


“Al di là delle considerazioni sul merito, oggi mi preme mettere in evidenza i 300 milioni di euro spesi inutilmente per l’espletamento della consultazione referendaria”. A dirlo è Denis Sottile, coordinatore regionale di “Fare!”, sul mancato raggiungimento del quorum del referendum sulle trivelle. “I referendum in Italia –scrive Sottile- quasi mai hanno raggiunto il quorum previsto per la loro validità, questo è un dato di fatto. Nel prossimo futuro è necessario intervenire legislativamente per eliminare il quorum o ancora meglio, in un ottica di contenimento dei costi, per accorpare i quesiti referendari alle amministrative e/o alle politiche, in modo da evitare sprechi di denaro che potrebbero essere utilizzati per finalità di interesse pubblico, nel caso specifico alla salvaguardia delle coste e dell’ambiente”.


Probabile nuova ecatombe di migranti nel Mar Mediterraneo. Secondo alcuni media somali un nuovo naufragio si sarebbe verificato. Secondo quanto riportato, infatti, circa 400 persone sarebbero disperse in mare. Si tratterebbe di migranti, perlopiù somali, eritrei ed etiopi, diretti in Italia dall’Egitto. Secondo la stampa somala solo una trentina di persone sarebbero state salvate. La notizia sarebbe stata confermata anche dall’ambasciata somala in Egitto.


Un’auto finisce fuori strada, sbatte contro un muro e prende fuoco. È successo nella notte tra sabato e domenica scorsa a Villaggio Mosè, in via Lucrezio. A bordo della macchina c’era una ragazza di Agrigento che dopo l’impatto era priva di sensi. Fortunatamente prima che l’auto prendesse fuoco, sul posto sono arrivati i soccorsi. I sanitari hanno provveduto a rianimare la giovane 22enne, portata successivamente all’ospedale "San Giovanni di Dio" per le cure mediche. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio prima ancora che si propagasse all’intera auto.


Tentano un furto di svariate centinaia di litri di carburante dalle auto di un’azienda di deposito alimentare sita nella zona industriale di Favara, ma l’intervento dei carabinieri della locale Tenenza, agli ordini del Tenente Nicolò Morandi, li mette in fuga. Il fatto è successo venerdì sera intorno alle 23.30 ai danni dell’azienda GRD. Nello specifico ignoti, si parla di due o tre persone, stavano caricando a bordo di un’auto 10 bidoni da 20-30 litri pieni di carburante che poco prima avevano asportato da alcune auto della ditta. Alla vista dei carabinieri della Tenenza di Favara si sono messi in macchina e hanno cercato la fuga in una stradina di campagna. A causa della foratura di una ruota hanno dovuto abbandonare la corsa in auto e darsela a gambe. L’auto è stata sequestrata mentre il carburante è stato restituito al legittimo proprietario. I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire agli autori.


Utilizzando un grosso magnete installato sulla parte superiore del contatore della corrente elettrica, alterava la lettura. Con l’accusa di furto di energia elettrica è stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Favara Giuseppe Farini, di 48 anni. I militari hanno trovato insieme a tecnici dell’Enel questo magnete sopra il contatore posto all’interno della sua attività commerciale. Inoltre, attraverso un ulteriore collegamento elettrico, portava l’energia elettrica presso la propria abitazione. L’uomo, dopo le formalità di rito, si trova presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


E ancora arresti a Favara dei carabinieri della locale Tenenza. A seguito di un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura di Agrigento finisce in carcere Giuseppe Matina, di 46 anni, favarese. L’uomo deve espiare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per il reato di violazione delle prescrizioni della misura di prevenzione della Sorveglianza speciale. Con l’accusa di furto aggravato in concorso, fatto commesso a Casteltermini nel 2013, finisce ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di sorveglianza di Palermo il favarese Michele Bellavia. Il 28enne deve espiare la pena di 4 mesi di reclusione. E sempre su ordine del Tribunale di Sorveglianza di Palermo è stato arrestato il favarese Pasquale Pecoraro, di 39 anni. L’uomo deve scontare 4 mesi di reclusione presso la sua abitazione in quanto ritenuto responsabile del reato di possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli.


Hanno rotto la finestra di un appartamento e si sono intrufolati rubando quattro orologi di varie marche. È successo sabato mattina a Castrofilippo nella casa di una casalinga di 40 anni. Ad accorgersi del furto la stessa donna, che ha sporto denuncia ai carabinieri della locale Stazione che hanno avviato le indagini.


Nascondevano eroina nei propri reggiseni. Sono state arrestate dai carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Canicattì due donne: Giovanna Allegro, di 44 anni, e Samuela Puma, di 30. Le due sono state sottoposte a perquisizione personale eseguita presso gli uffici con l’ausilio di personale femminile della locale Polizia Municipale e sono state trovate in possesso di 5 grammi di eroina. Le due canicattinesi sono state poste ai domiciliari in attesa di rito direttissimo.


Tragico incidente domestico a Butera, nel nisseno, dove il pensionato Rocco Balbo di 81 anni è deceduto nel garage della sua abitazione. L’uomo, secondo una ricostruzione, sarebbe scivolato sbattendo violentemente il capo a terra. L'impatto sarebbe stato fatale per il pensionato, il cui corpo è stato rinvenuto dal figlio che, inutilmente, ha chiamato i soccorsi. All’arrivo dei sanitari del 118 infatti l’81enne era già privo di vita.


Sul fronte della lotta all’evasione fiscale è stato un 2015 positivo per il comando provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento. Le Fiamme Gialle dallo scorso anno ai primi mesi del 2016 hanno già effettuato sequestri e confische per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro. Tra le attività svolte il caso più eclatante riguarda una società operante nel settore della fabbricazione di strutture metalliche che, a seguito di una verifica condotta dai militari agli ordini del Colonnello Massimo Sobrà, è stata scoperta debitrice dello Stato di oltre un milione di euro per non aver versato la dovuta I.V.A.


La strada sul lungomare della frazione balneare agrigentina di Cannatello è a rischio crollo. A segnalare il pericolo è l’associazione ambientalista MareAmico Agrigento che in un video mostra come l’erosione della costa abbia spinto l’acqua del mare sino ad arrivare sotto l’asse stradale. MareAmico chiede l’intervento urgente del Comune di Agrigento per arginare il fenomeno. “Il Comune di Agrigento – dicono dall’associazione - deve intervenire urgentemente con una spesa irrisoria al fine di evitare l'imminente crollo che causerebbe grossi problemi alla viabilità”. L’erosione della costa agrigentina è un problema da non sottovalutare e che negli anni ha causato numerosi crolli in diverse località. Il rischio che a Cannatello la strada, in assenza di interventi, possa crollare è comunque alto. Il pericolo si amplifica ulteriormente se si considera che tra qualche mese, nel periodo estivo, il lungomare sarà percorso quotidianamente da migliaia di veicoli.


Grazie alla generosità dei familiari che hanno autorizzato l’espianto degli organi di una donna scomparsa a causa di un aneurisma, altre persone avranno un’aspettativa di vita migliore. La signora di Sperlinga, piccolo centro alle porte di Nicosia, si è spenta all’ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento dove era stata ricoverata. Nel nosocomio di c.da Consolida si è svolto anche l’intervento chirurgico per il prelievo di fegato e reni che è stato curato dal dott. Alfonso Palillo, responsabile locale dell'unità di Anestesia e Rianimazione, unitamente a un’equipe medica arrivata dal centro trapianti dell’ISMETT di Palermo. Nel ringraziare i familiari della signora per il gesto di generosità effettuato, la sezione AIDO di Favara ricorda che ad Agrigento questo è il secondo prelievo di organi dell'anno. Per quanto riguarda invece il trend negativo della donazione degli organi in Sicilia, la segreteria dell’AIDO di Favara si sofferma su alcuni aspetti dell’attività di prelievo in Sicilia che trova difficoltà soprattutto in ambito organizzativo, specie per le attuali e difficili condizioni operative in cui versano numerose strutture sanitarie.


Sarà a Favara giovedì prossimo, 21 aprile, il pastore Remo Cristallo, presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia. Il pastore sarà ospite della Chiesa Evangelica Internazionale curata dal pastore Giuseppe Dante sita in via Spagna, sotto Tinkitè. L’incontro, che avrà inizio alle ore 19.00, è aperto a tutti. Sarà un’ottima occasione per adorare e lodare Dio e per conoscere la Sua Parola. Per eventuali informazioni si può chiamare il numero di telefono 327.44.28.622 oppure inviare una mail all’indirizzo chiesafavara@gmail.com.


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