SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/04/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MORI' ALL'INTERNO DI UNA CAVA DI VILLAFRANCA SICULA. LA PROCURA DI SCIACCA A DISTANZA DI TRE ANNI DAL FATTO CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER OMICIDIO COLPOSO PER CINQUE PERSONE.

NON SI AVEVANO PIU' SUE NOTIZIE DA QUALCHE GIORNO. E' STATO TROVATO MORTO IN UN DIRUPO UN 67ENNE DI SAN BIAGIO PLATANI.

TENTO' DI UCCIDERE UN SUO COMPAESANO. CONDANNATO A CINQUE ANNI DI CARCERE UN FAVARESE.

CONFERMATO IL SOSPETTO TUBERCOLOSI PER TRE FRATELLINI DI VILLAFRANCA SICULA. ADESSO SI TROVANO RICOVERATI IN UN CENTRO SPECIALIZZATO DI PALERMO.

NUOVO DIVIETO DI ACCESSO IN ZONA ITRIA A FAVARA. LE SEGNALAZIONI CONTRASTANTI DEI CITTADINI.

INCONTRO CON L'AUTORE AL LICEO MLK DI FAVARA. PRESENTATO IL LIBRO: "TI RACCONTO DI NOI" DI ALFONSA FARRUGGIA.


Sulla morte di Mario Cardinale, l’operaio di Bivona rimasto schiacciato all’interno di una cava, la Procura della Repubblica di Sciacca ha richiesto cinque rinvii a giudizio per omicidio colposo. Come ricorderete, il 52enne morì mentre stava eseguendo dei lavori con il trattore all’interno di una cava di Villafranca Sicula. Il fatto avvenne il 6 febbraio 2013. Il corpo senza vita dell’uomo venne recuperato 8 giorni dopo il fatto. Le operazioni di soccorso durarono diversi giorni per via del rischio di ulteriori cedimenti della montagna. A distanza di oltre tre anni adesso si chiede il processo per Alfonsina Marretta, di 43 anni, di Ribera titolare e legale rappresentante della ditta esercente della cava; Giovanni Sola, di 45 anni, di Ribera, amministratore di fatto della ditta; Salvatore Castiglione, di 35 anni, di Caltanissetta, responsabile del servizio di prevenzione e protezione all’interno della cava; Salvatore Gelsomino, di 75 anni, di Caltanissetta, direttore tecnico dei lavori della cava; Luigi Infantino, di 59 anni, di Casteltermini, dipendente del Distretto Minerario di Caltanissetta, incaricato della vigilanza sulle cave nel territorio di Villafranca. L’autopsia sul corpo di Cardinale stabilì che l’uomo morì per un arresto cardiaco.


Da alcuni giorni non si avevano più sue notizie. Parliamo del 67enne di San Biagio Platani Giuseppe Di Marco che è stato trovato morto nelle campagne di contrada Mendolara. Secondo una prima ricostruzione l’uomo dopo essere caduto in un dirupo ha sbattuto la testa, perdendo così la vita. Gli inquirenti pare quindi non abbiamo dubbi sulla natura accidentale della morte dell’uomo.


Dovrà scontare 5 anni di reclusione in carcere il favarese 37enne Gaspare Vecchio, condannato col rito abbreviato per aver tentato di uccidere un compaesano. Il fatto avvenne il 25 settembre 2015 a Favara nell’abitazione della vittima. Nello specifico Vecchio aggredì Emanuele Di Dio con uno scalpello da muratore. La vittima dovette ricorrere alle cure dei sanitari. Dopo circa 9 ore e mezzo di incessante attività investigativa i militari della Tenenza arrestarono il presunto autore.


Ricoverati al reparto pediatrico dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo tre fratellini per tubercolosi. I due gemelli di cinque anni e la sorellina di due anni, di origine rumena, provengono da Villafranca Sicula. A confermare che i sintomi manifestati sono compatibili con la malattia le analisi effettuate, che risultano positive alla tubercolosi. In un primo momento erano stati ricoverati all’ospedale di Sciacca ma poi ne è stato disposto il trasferimento in un centro più attrezzato.


Si indaga a Sciacca dopo un incendio divampato nell’azienda specializzata SAM sistemi ambientali che si occupa di selezionare i rifiuti provenienti dalla differenziata. Il rogo si è sviluppato ieri pomeriggio in contrada S. Maria. Sul posto si sono portati i Vigili del Fuoco che hanno domato dopo un paio di ore le fiamme. Pare che a provare l’incendio sia stato un corto circuito. La SAM accoglie rifiuti provenienti dai 17 comuni dell’ex ATO AG1.


Le recenti modifiche disposte dal Comune di Favara alla circolazione veicolare in via Capitano Callea hanno innescato un acceso dibattito tra i cittadini. Inevitabile quindi la formazione delle due fazioni opposte, ovvero quella dei favorevoli e quella dei contrari. In redazione ci sono giunte diverse segnalazioni. Ma andiamo con ordine. Dallo scorso 15 gennaio con ordinanza N 8 a firma del dirigente comunale Alberto Avenia, è stato istituito il divieto di accesso in via Capitano Callea, direzione via Ugo Foscolo, da angolo via Agrigento ad angolo via Crispi ad eccezione di autobus e autocarri. Per intenderci, chi da via Capitano Callea è diretto in piazza Itria all'altezza dell'intersezione con via Agrigento dovrà svoltare obbligatoriamente lungo questa via e da una delle traverse confluire in via Crispi per giungere a destinazione. Da evidenziare come l'apposita segnaletica stradale sia stata collocata solo nei giorni scorsi, quindi con circa 3 mesi di ritardo dall'istituzione del senso unico di marcia. Comunque... In questo servizio vogliamo riportare tre dei casi che ci sono stati segnalati dai cittadini. Il primo riguarda l'assenza sul retro della segnaletica del numero di ordinanza emesso dal Comune. Secondo questi cittadini la mancanza renderebbe nullo il divieto d'accesso. In merito possiamo dire a chi ce lo ha segnalato che secondo il codice della strada la mancanza dell'indicazione degli estremi dell'ordinanza che autorizza l'installazione del segnale stradale non costituisce presupposto idoneo a renderlo inefficace. In parole povere, anche in assenza dell'ordinanza sul retro il segnale è valido e deve essere rispettato. Passando al secondo caso, in molti ci hanno segnalato l'anomalo sistema di segnalazione adottato in prossimità dell'angolo tra le vie Agrigento e Callea. In quest'ultima strada, quasi al centro della carreggiata, è stata collocata una segnaletica mobile legata con del mastro monitore al palo della segnaletica verticale fissa, sbarrando quindi la strada anche ai veicoli che sono autorizzati al transito, ovvero agli autobus e gli autocarri, che per passare sono costretti a invadere la corsia opposta. Terza e ultima segnalazione riguarda invece la presenza delle isole spartitraffico, realizzate recentemente nel tratto a senso unico. Secondo i cittadini oltre a ridurre la carreggiata stessa, potrebbe essere il tipico caso di spreco di denaro pubblico. "Perché realizzarle in una strada che sarebbe dovuta diventare a senso unico"? È stata la domanda che ci hanno fatto e che noi inoltriamo agli organi istituzionalmente competenti. Per quanto riguarda invece il partito dei "pro divieto di accesso", questa soluzione potrebbe funzionare in quanto riduce il flusso veicolare nella rotonda. Come per ogni novità, anche in questo caso sarà il tempo a chiarire se il provvedimento adottato sia stato efficace. Per chiudere, invitiamo le autorità preposte a eseguire maggiori controlli perché, da come si vede nelle immagini, ci sono automobilisti che ancora non rispettano la segnaletica. Ai cittadini invece si chiede la dovuta collaborazione.


“Il sindaco Manganella, a fine mandato, tenta una fuga in avanti con un testimone da 40 milioni di euro sui rifiuti. La tentata staffetta Manganella (PD) – Bruccoleri (PD) è sotto gli occhi di tutti”. A dirlo in una nota è il MoVimento 5 Stelle di Favara. “Il nuovo servizio di igiene ambientale, per la tempistica legata alle lungaggini burocratiche –scrivono- al Comune di Favara sarà sicuramente appaltato durante la nuova legislatura e qualcuno spera in una continuità politica per occuparsi della gestione dei rifiuti. I deputati Moscatt e Bosco –continuano dal M5S- devono capire che una giunta, e un consiglio comunale, a fine mandato non possono assumersi la responsabilità di lasciare ai cittadini favaresi un ulteriore fardello da 40 milioni di euro! Basta teatrini, i favaresi devono sapere –dicono- che dietro un “volto nuovo” restano sempre i soliti partiti che non cambieranno mai nulla!”. A fine lettera il gruppo del M5S di Favara prega Manganella e Bruccoleri di smetterla con i teatrini e si augurano che il M5S riesca ad amministrare Favara in modo tale da fare di tutto per bloccare l’iter contrattuale sui rifiuti e proporre alla città idee nuove sulla loro gestione.


Dopo l’associazione Fabaria Donna anche il Comitato per il SI “17 aprile”- Favara risponde all’appello di LiberArci partecipando al volantinaggio congiunto con altre realtà associative che si terrà domani pomeriggio in piazza Cavour. “Da più di un mese siamo impegnati nella campagna di informazione e sensibilizzazione referendaria a favore del SI al Referendum del 17 aprile, dunque, -scrivono Samanda Virone, Enza Russello e Francesca Palumbo- non possiamo che accogliere positivamente questa iniziativa, partecipando attivamente e continuando così nell’importante opera di sensibilizzazione. Per queste ragioni metteremo a disposizione di tutte le realtà associative presenti volantini e materiale informativo”.


“Domenica voterò SÌ al referendum e mi aspetto che questo voto possa anche essere un segnale per la Sicilia: la questione energetica deve diventare centrale nella nostra Regione”. Lo dice Giovanni Panepinto, vicepresidente del gruppo PD all’ARS, a proposito del referendum “sulle trivelle” di domenica prossima 17 aprile. “Con la nuova programmazione è in arrivo un miliardo e mezzo di euro per efficientamento energetico e per energia pulita – aggiunge Panepinto - ma in Sicilia abbiamo un Piano energetico fermo al 2009. Insomma, voterò SÌ per difendere l’ambiente e anche per dare ‘una scossa’ alle politiche energetiche regionali”.


Le attività coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Porto Empedocle hanno visto l’impiego di operatori del Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Messina che, unitamente a personale e mezzi del locale Gruppo Ormeggiatori e dell’impresa portuale ORMMES, e sotto la vigilanza di una motovedetta della Capitaneria di Porto, hanno completato in circa tre ore la rimozione degli elementi modulari della struttura. Con la conclusione delle operazioni di sgombero sono abrogate le Ordinanze n. 1/2015 e 17/2016 con cui l’Autorità Marittima ha disciplinato l’interdizione del pontile galleggiante per motivi di sicurezza e lo svolgimento delle attività di rimozione.


Al Tribunale di Agrigento arriva il nuovo presidente. Si tratta di Pietro Maria Antonio Falcone che prende il posto di Luigi D’Angelo, andato in pensione lo scorso anno. A deciderlo all' unanimità la Quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura che ha designato capo della Procura di Sciacca Roberta Buzzolani al posto di Vincenzo Pantaleo, che guiderà la Procura di Messina.


L’arch. Angela Maria Giglia si è insediata come nuovo consigliere dell’Ordine degli Architetti Ppc di Agrigento. Giglia è risultata prima dei non eletti nelle ultime consultazioni elettorali del 2013. L’insediamento è avvenuto nella seduta di consiglio successiva all’elezione del presidente Piero Fiaccabrino. “Vogliamo dare il nostro più sincero benvenuto all’architetto Giglia –dicono i colleghi consiglieri- che, con la sua competenza e professionalità, saprà fornire un significativo contributo alle attività che il Consiglio dell’Ordine porta avanti al fine di far fronte alle numerose e variegate problematiche che riguardano sia la categoria professionale che il territorio agrigentino”.


“Ti racconto di noi” è il libro dell’aragonese Alfonsa Farruggia presentato stamattina nella sala comunicazioni del Liceo "Martin Luther King" di Favara nell'ambito degli appuntamenti de “Incontro con l’autore”. I docenti referenti del progetto per l’occasione hanno voluto allargare la platea degli scrittori invitando anche la giovane nissena Agnese Arcarese e il professore Giuseppe Mallia, autori rispettivamente dei libri “Il rumore della neve” e “Il tocco della Luce”. La scelta dei testi oggetto di studio da parte degli allievi dell’Istituto diretto dal prof. Salvatore Pirrera non è causale, infatti un unico filo conduttore lega le tre opere letterarie. Dalla storia di due sorelle, una delle quali affetta dalla sindrome di Down, raccontata dalla dottoressa Farruggia si passa agli aforismi profondi della 17enne di San Cataldo, per poi giungere alle riflessioni dettate dalle poesie del prof. Mallia mirate alle gioie ma anche ai dolori della vita.


Tra sette giorni, ovvero il prossimo 21 aprile, la Palomar, la casa di produzione della serie televisiva “Il commissario Montalbano”, girerà alcune scene delle nuove puntate nella Valle dei Templi. Nei giorni scorsi il direttore di produzione Beltrame, accompagnato dal direttore del Parco Parello, ha effettuato un sopralluogo individuando la location dove ospitare le riprese, che avranno inizio intorno alle 10.30.


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