SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 04/04/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' UFFICIALE. LA DIRIGENTE SCOLASTICO GABRIELLA BRUCCOLERI SI CANDIDA A SINDACO SI FAVARA. HA DECISO DI FARLO -DICE- "PER AMORE DELLA CITTA' E DELLA SUA GENTE".

IL M5S DI FAVARA HA APERTO UFFICIALMENTE IERI LA CAMPAGNA ELETTORALE. PRESENTI OLTRE ALLA CANDIDATA SINDACO E GLI ASSESSORI DESIGNATI ANCHE RAPPRESENTANTI DEL MOVIMENTO ALLA CAMERA, SENATO E ARS.

AMMINISTRATIVE DI CANICATTì. IL PD FA LE PRIMARIE E SCEGLIE IL CANDIDATO SINDACO DI VENTURA.

24ESIMO ANNIVERSARIO OGGI DELL'UCCISIONE DEL MARESCIALLO DEI CARABINIERI GUAZZELLI, ASSASSINATO DALLA MAFIA NEL '92. INTANTO E' NOTIZIA DI OGGI CHE LA DIA DI AGRIGENTO SEQUESTRA BENI ALL'AUTORE DELL'OMICIDIO DEL MARESCIALLO.

PORTO EMPEDOCLE. LITIGA CON IL COGNATO E LO INVESTE CON L'AUTO. A LICATA UN GIOVANE SCOMPARSO E' STATO TROVATO MORTO SOTTO A UN VIADOTTO. DRAMMA DELLA SOLITUDINE A NARO. UN 60ENNE E' STATO TROVATO MORTO IN CASA SEPOLTO DA CUMULI DI RIFIUTI.

A LICATA DUE FRATELLI FINISCONO IN CARCERE PER DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI E MUNIZIONI. INTANTO UN 35ENNE VIENE ARRESTATO PER SPACCIO DI METADONE.


Se n’è parlato tanto in questi ultimi giorni di una sua possibile candidatura alla carica di sindaco di Favara e oggi è stata ufficializzata dalla stessa. Parliamo della dott.ssa Gabriella Bruccoleri, donna, mamma, dirigente scolastica, da sempre impegnata per la crescita sociale e culturale nei comuni dove ha operato. È la seconda donna che si propone alla carica di sindaco di Favara dopo quella ufficializzata dal MoVimento 5 Stelle. Bruccoleri inizia la sua nota dicendo: “Sì. Mi candido”, togliendo ogni dubbio su un suo personale impegno. “Ho deciso di farlo –scrive- per amore della città e della sua gente. Per costruire un percorso diverso, innovativo, di rottura rispetto al passato. Perché in questa città ci vivo. Perché per questa città mi voglio impegnare per dare speranza, opportunità, entusiasmo, fiducia. Perché non posso non impegnarmi per una città che merita accudimento, stima, interesse, passione, onestà, cultura. Perché Favara siamo noi. Sì. Ho deciso di impegnarmi per amore della mia città –scrive ancora Bruccoleri- e se decidi di amare "non c' è tomba che chiuda, non c'è macigno sepolcrale che non rotoli via". Sì. Mi candido a Sindaco della città di Favara. E si apre un cantiere, inizia un cammino fatto di ascolto di bisogni, di proposte da portare avanti –continua- un cantiere aperto alle idee, alla fantasia, alla bellezza, ai progetti delle donne e degli uomini di buona volontà, ai sogni e alle proposte dei ragazzi e delle ragazze che vogliono cambiare il mondo, oltre gli schemi, oltre gli steccati ideologici, oltre le divisioni. Perché abbiamo bisogno di credere audacemente in noi stessi, perché Favara –conclude- è nella nostra anima, nel nostro cuore, nella nostra mente”.


E come detto il M5S di Favara ha anticipato gruppi politici e movimenti con l’ufficializzazione, nel mese di febbraio scorso, della sua candidata sindaco, l’avv. Anna Alba. Ieri sera, in un noto locale favarese, il MoVimento 5 Stelle ha aperto ufficialmente la campagna elettorale alla presenza, oltre che della candidata sindaco e degli assessori designati, anche dei portavoce alla Camera e Senato, Azzurra Cancelleri e Mario Giarrusso, e di quello dell’ARS, Sergio Tancredi. È stata anche l’occasione per offrire ai presenti un ricco buffet dietro un contributo di 10 euro. Il ricavato servirà al Movimento per finanziare la propria campagna elettorale. Nel Tg le interviste.


Anche Canicattì sarà impegnata il prossimo 5 giugno al rinnovo di sindaco e consiglieri comunali. Il PD canicattinese ha fatto le primarie e scelto il proprio candidato sindaco, ovvero Ettore Di Ventura, che ha ottenuto 1.036 voti su 2.468 votanti. A seguire Mario Muratore con 661 voti, terzo Alberto Tedesco con 507 voti. A chiudere il candidato Maira con 72 voti. Da segnalare la grande affluenza e partecipazione politica alle primarie.


In occasione del 24° anniversario dell’assassinio, sul viadotto Akragas di Agrigento, del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, nella città dei Templi si è ricordato il sacrificio del sottoufficiale che per le sue doti investigative era stato soprannominato “il mastino”. Alla celebrazione religiosa svoltasi presso il santuario San Calogero è seguita poi la deposizione di un corona di alloro sul luogo del delitto, ovvero nei pressi dello svincolo per Trapani, a Villaseta. Presenti alla cerimonia commemorativa tra gli altri anche la vedova Guazzelli e la signora Maria Caterina, con al petto la medaglia d’oro al valor civile conferita al marito, quattro mesi dopo la sua morte, dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Sulla Strada Statale 115 hanno voluto rendere omaggio al militare ucciso dalla mafia, oltre alle più alte autorità provinciali, anche i generali Silvio Ghiselli e Riccardo Galletta, rispettivamente al comando Interregionale Carabinieri “Culquaber” e della Legione Sicilia. Ricordiamo che per l’assassinio del maresciallo Guazzelli sono state inflitte sei condanne definitive all’ergastolo, e nel giorno del 24° anniversario dell’omicidio la DIA ha confiscato i beni riconducibili a Simone Capizzi, uno dei killer del sottoufficiale che attualmente sta scontando il carcere a vita.


La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha eseguito la confisca di beni a carico di Simone Capizzi, di 71 anni, e del figlio Giuseppe, di 50 anni, entrambi di Ribera, in atto detenuti, considerati elementi di spicco di “cosa nostra” agrigentina. Il 71enne, condannato all'ergastolo, è l’autore dell’omicidio del maresciallo Guazzelli. I provvedimenti di confisca arrivano nel giorno del 24esimo anniversario dell’uccisione del maresciallo e sono stati emessi dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Agrigento. Seguono le indagini economico-patrimoniali delegate alla D.I.A. dalla Procura distrettuale di Palermo – Proc. Agg. dr. Bernardo Petralia. I provvedimenti di confisca riguardano complessivamente 10 terreni e 3 fabbricati del valore complessivo stimato in oltre 800.000 euro.


Litiga con il cognato e successivamente sale in macchina, accende il motore e lo investe, lasciandolo a terra gravemente ferito. È successo venerdì scorso a Porto Empedocle nella zona Grandi Lavori. Protagonista è stato un 26enne empedoclino, D.C., che dopo qualche ora si è presentato in commissariato in compagnia di un avvocato. I poliziotti arrivati sul posto hanno chiamato i sanitari del 118 che hanno trasportato l’uomo in ospedale. Diverse le fratture riportate sia al bacino che su tutto il corpo. I medici lo hanno giudicato guaribile in 40 giorni. Per il 26enne è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento.


È stato trovato morto sotto un viadotto a Misterbianco, nel catanese, Samuele Pappalardo, il quindicenne di cui non si avevano notizie dal 29 marzo scorso. Secondo i primi rilievi si tratterebbe di suicidio. Il decesso risalirebbe al giorno della sua scomparsa. Il minorenne si era allontanato dopo aver litigato prima con la fidanzata, una compagna di scuola, e poi con la mamma. Adesso sarà l’autopsia, disposta dalla Procura, ad accertare la causa della morte.


Da un giorno intero non avevano più sue notizie ed è per questo che alcuni suoi amici decidono di allertare le Forze dell’Ordine. Un 60enne narese è stato trovato morto in casa, avvolto da una catasta di rifiuti accumulati probabilmente nel corso degli anni, da quando l’anziana madre è deceduta. La moglie e i figli si trovano dall’altra parte del mondo. L’uomo ogni giorni andava a mangiare alla Caritas. Aveva anche fatto presente a tutti gli organi competenti della sua situazione, ma nessun sembra aver fatto nulla. Era senza gas, luce e acqua. Ed ecco purtroppo arrivare la morte. Un altro dramma della solitudine si registra in provincia di Agrigento. Un’altra persona che è stata lasciata morire dalle istituzioni, senza cure e assistenza.


A Licata la Polizia trova armi e munizioni e arresta due fratelli. Si tratta di Angelo e Mario Incorvaia, il primo di 22 anni, il secondo di 19 anni, entrambi pescatori. I reati contestati sono detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina e vario munizionamento e ricettazione. Le armi e le munizioni sono state trovate dai poliziotti del locale Commissariato e della Squadra Mobile presso alcuni locali nelle disponibilità dei fratelli Incorvaia. Gli agenti hanno trovato una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa, un proiettile nato, un caricatore bifilare con 9 cartucce inserite calibro 7.65 e ancora 2 caricatori calibro 9 monofilari privi di munizionamento, 14 cartucce calibro 12 a pallini, 308 cartucce calibro 9, nonché un fucile calibro 12 con matricola abrasa, risultato provento di un furto denunciato nel 2005 a Caltanissetta. Dopo le formalità di rito, i due sono stati condotti presso la casa circondariale di c.da Petrusa di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Spacciava dei flaconi di “metadone”. Con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti il 35enne licatese Giuseppe Gueli è stato arrestato dai carabinieri e portato ai domiciliari. I militari del Nucleo Operativo, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno notato che il 35enne stava cedendo a una persona due flaconi di metadone in cambio della somma di 20 euro. Fermato, è stato portato in caserma dove, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Rapina all’ufficio postale di Santa Margherita di Belice. Secondo una prima ricostruzione sabato scorso quattro persone, tutte col volto coperto, hanno fatto irruzione nell’ufficio e minacciato il direttore costringendolo ad aprire la cassaforte. Pare che uno di loro tenesse in mano un piede di porco. Preso il denaro, circa 4 mila euro, sono fuggiti a piedi. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale Stazione che hanno avviato le indagini.


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