SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/03/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

UN NORDAFRICANO E' STATO ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA TENENZA DI FAVARA PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE, LESIONI E MINACCE. SEI MILITARI FINISCONO IN OSPEDALE.

DA DOMANI STOP ALLE ANALISI CLINICHE NELLE STRUTTURE CONVENZIONATE ANCHE IN PROVINCIA DI AGRIGENTO.

SI E' CONCLUSA LA 71ESIMA SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE. AL GRUPPO DEL BRASILE IL TEMPIO D'ORO

FAVARA, SI E' PARLATO DELLE OPPORTUNITA' CHE ARRIVANO DALL'EUROPA IN UN INCONTRO SVOLTOSI SABATO SCORSO AL CASTELLO CHIARAMONTE.

CAMPIONATO PROVINCIALE DI PATTINAGGIO SU STRADA. L'EVENTO SI E' SVOLTO AL PALAGIGLIA DI FAVARA.


I carabinieri della tenenza di Favara hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce, Keita Almany, nordafricano di 20 anni, senza fissa dimora, pregiudicato. Ieri mattina in via Jugoslavia, a Favara, personale dell’Arma è intervenuto dopo la segnalazione di una lite tra cittadini extracomunitari. Sul posto i militari hanno individuato il nordafricano che cercava di entrare all’interno dell'abitazione occupata dal proprio fratello, K. M., nonostante il rifiuto opposto dallo stesso. Al fine di procedere alla sua identificazione, i carabinieri lo hanno accompagnato presso la vicina Tenenza dove è stato riscontrato che il ventenne aveva il permesso di soggiorno già scaduto nel mese di febbraio, pertanto è stato emesso a carico del giovane il biglietto di invito per presentarsi oggi presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Agrigento. Dopo qualche breve lasso di tempo, un cittadino favarese ha contattato telefonicamente la Tenenza di Favara segnalando una lite tra migranti sempre in via Jugoslavia, dove i militari dell’arma si sono nuovamente recati. Lì trovano nuovamente lo stesso giovane ventenne che stava aggredendo fisicamente, con calci e pugni, il proprio fratello. Mentre i carabinieri tentavano di separarli, Keita Almany si è scagliato fisicamente contro di loro, minacciandoli. I militari, vista l'impossibilità di riportarlo alla calma sul posto, hanno allora deciso di arrestarlo e di condurlo nuovamente presso la locale Tenenza dove, nel tentativo di svincolarsi, ha sferrato calci ai militari presenti. 6 di quel reparto sono dovuti ricorrere alle cure mediche. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria.


Marito e moglie sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Sciacca in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare restrittiva emessa dal Gip di Sciacca. In carcere è finito il 57enne Aldo Patrizio Costa, ai domiciliari la moglie Maria Giacomina Piazza, di 49 anni. I due sono accusati di aver spacciato hashish. Usavano la loro abitazione per spacciare droga.


Priva di regolare licenza di pesca, una unità da diporto è stata trovata intenta a calare le proprie reti nello specchio acqueo antistante all’imboccatura dell’area portuale di Porto Empedocle. L’operazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha portato al sequestro di 200 metri di reti, alla contestazione della detenzione e l’uso di attrezzi da pesca professionali al conduttore del mezzo, S.M., di 47 anni empedoclino, ed elevato una sanzione di 1.000 euro. Intanto da domani 15 marzo inizierà nella provincia di Agrigento l’operazione nazionale complessa di controllo sulla filiera di pesca “Spada vivo - Fase 1”, coordinata dalla Direzione Marittima di Palermo. L’attività vedrà impegnati fino al 31 marzo i militari della Guardia Costiera di P. Empedocle e i dipendenti Uffici Circondariali Marittimi di Lampedusa, Licata e Sciacca, al fine di prevenire e reprimere gli illeciti connessi alle norme su cattura, detenzione e commercializzazione di prodotti ittici, con particolare riferimento al pesce spada.


Da domani stop alle analisi del sangue e alle visite specialistiche in circa 600 strutture siciliane convenzionate con l'ASP. I titolari delle strutture convenzionate da tempo stanno tentando di raggiungere accordi con il Servizio Sanitario Regionale, senza però riuscirci, e a questo punto hanno deciso come ultima strategia quella di incrociare le braccia a tempo indeterminato, forse per un giorno, forse una settimana, forse per più tempo. Essendo dislocate in diversi comuni, queste strutture svolgono un lavoro capillare, evitando quindi di intasare gli ospedali pubblici. Immaginiamoci cosa vorrebbe dire se tutti i cittadini potessero effettuare le analisi e le visite solo negli ospedali. Ciò comporterebbe tempi di attesa estremamente lunghi. I titolari delle strutture hanno bisogno di farsi ascoltare. I laboratori di analisi del sangue, ad esempio, da domani non svolgeranno più il loro servizio con le 4 strutture di Favara, le 4 di Licata e le 4 di Canicattì, le 5 di Agrigento, le 2 di Racalmuto, le 2 di Naro e le 2 Porto Empedocle, solo per citare i comuni più vicini . Diversi sono i problemi da risolvere. Quattro quelli più evidenti: Lo stop all'applicazione delle tariffe ridotte pagate dal Servizio Sanitario Regionale per l'effettuazione delle analisi ai mutuati. Nel 2013 la Regione Siciliana, a seguito di necessità economiche già presenti dal 2007, decise di applicare delle nuove tariffe secondo lo schema cosiddetto “Balduzzi” che doveva solo momentaneamente sostituire il tariffario “Bindi”. Dal 2013 invece il "Balduzzi" continua a essere in vigore. Non solo. La Regione vorrebbe adesso applicare il tariffario Balduzzi, e questo è il secondo problema, non dal 2013 ma dal 2007, e chiede quindi alle strutture la restituzione della differenza delle somme già elargite dal 2007. Ciò vuol dire che ogni struttura dovrebbe rimborsare da 300mila al milione di euro con il conseguente licenziamento dei dipendenti e la chiusura delle stesse. Da qualche mese è in vigore anche il nuovo regime della appropriatezza prescrittiva. In parole povere, con questo nuovo regime cambiano le modalità con le quali si possono prescrivere le analisi. Ad esempio ogni mutuato potrà far il test del colesterolo non più quando necessario ma solo ogni 5 anni. Infine c'è la questione VEQ per i laboratori di analisi. Una sorta di certificato di qualità che viene da sempre richiesto alle strutture convenzionate. Per il rilascio di tale certificato era possibile rivolgersi anche a strutture specializzate del Nord mentre adesso vige l'obbligo di rivolgersi solo all'unica struttura esistente in Sicilia che richiede un pagamento di circa 10mila euro all'anno, mentre nelle altre regioni la VEQ è a carico delle ASP. Da domani, quindi, e fino a tempo indeterminato, stop alle analisi del sangue e a tantissime prestazioni sanitarie in strutture convenzionate. Chi ne avrà bisogno potrà recarsi direttamente solo in ospedale e non più nelle strutture esterne vicino casa.


Il 61esimo Tempio d’Oro del Festival Internazionale del Folklore nell’ambito della 71esima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento è stato assegnato al gruppo folk del Brasile. Ieri la cerimonia conclusiva ai piedi del Tempio della Concordia. Straordinaria partecipazione di pubblico, come non se ne vedeva da tempo, per assistere alle esibizioni dei gruppi e alle premiazioni. Al gruppo folkloristico della Slovacchia è andato il premio per la migliore musica, al gruppo della Spagna quello per il miglior costume e alla Turchia quello per la miglior danza. Il Premio Concordia, istituito per la prima volta nella storia della Sagra del Mandorlo in Fiore, è andato al gruppo folk della Grecia. Si tratta di un riconoscimento che tiene in considerazione il contesto geopolitico del momento e premia il gruppo che esprime il più emblematico messaggio di pace.


La sezione agrigentina dell’Assostampa ha assegnato il premio “Ugo Re Capriata” al gruppo greco. Quest’anno la votazione è stata allargata all’intera categoria dei giornalisti della provincia di Agrigento che hanno risposto con entusiasmo e partecipazione all’invito. Le motivazioni del premio assegnato all’Ensemble della Grecia fanno perno sulla bellezza dei costumi, l’armonia delle danze e la ricerca storica che sta alla base dei canti tradizionali portati in scena ad Agrigento I giornalisti agrigentini non possono poi dimenticare il legame storico che unisce indissolubilmente la loro terra alla magnificenza greca che ha lasciato segni tangibili nella stupenda Valle dei Templi. Un legame che viene rinnovato tutt'oggi anche nella comune accoglienza di migliaia di profughi che arrivano da paesi in guerra, stremati dalla povertà o con regimi dittatoriali. Accoglienza che si manifesta nei gesti quotidiani di due popoli, quello greco e quello italiano, che molto spesso non trovano omologhi in altre parti d’Europa.


È stata la città di Favara a ospitare la nuova tappa di EVenti Europei, il ciclo di incontri che l’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao sta approntando in Sicilia e Sardegna per informare amministrazioni, imprese e cittadini sulle opportunità che arrivano dall’Europa in termini di bandi, fondi, progetti. Al castello Chiaramonte diverse le persone presenti: attuali e passati amministratori, funzionari e semplici cittadini. A intervenire anche il prof. Ferdinando Trapani, docente di urbanistica, Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, e l’arch. Olindo Terrana, Direttore GAL Sicilia Centro Meridionale. Per noi era presente Carmelo Vella. Le interviste.


Dal Comune di Agrigento fanno sapere che sono in distribuzione i buoni spesa di 50 euro agli aventi diritto. I beneficiari possono ritirarli presso gli uffici dei servizi sociali di piazza Pirandello. Da mercoledì potranno ritirarli coloro i quali riportano i cognomi che iniziano con la lettera “A” e “B”. Giovedì 17 invece quelli con la lettera “C”; venerdì 18 marzo ritirano quelli con le lettere “D” e “H”. Lunedì con lettere “I” ed “M”; martedì 22 marzo lettere “N” e “R”; mercoledì 23 marzo lettera “S” e infine giovedì 24 marzo ritireranno i buoni spesa i beneficiari i cui cognomi iniziano con le lettere “T” e “Z”.


È stato un sabato pomeriggio all’insegna dello sport quello vissuto da circa 60 giovani atleti che in c.da Pioppo a Favara hanno dato vita al campionato provinciale di corsa su strada di pattinaggio a rotelle. Tre le società agrigentine in gara. La manifestazione organizzata dallo Skating club Akragas e patrocinata dalla sezione provinciale del CONI ha visto gareggiare ben 6 categorie dagli 8 anni in su. Il pattinaggio alle nostre latitudini è ancora uno sport poco diffuso e a livello mondiale attende il riconoscimento per l'ammissione alle olimpiadi. Nell'agrigentino questo sport poco praticato sta iniziando a prendere sempre più piede e attirare sempre più giovani.


Una sconfitta molto pesante per la Fortitudo Moncada Agrigento che cede 67-94 in casa contro la Benacquista Latina dopo una settimana certamente complicata nella preparazione. Latina ha giocato con maggiore aggressività e lucidità, meritando la vittoria con ampio margine. “Sicuramente è stata la peggiore partita degli ultimi cinque anni – dichiara il coach Franco Ciani - questo dato ci fa capire la straordinarietà di questo momento negativo su cui dobbiamo intervenire. Nessun gruppo qui al PalaMoncada ha mai subito tanti contropiede come quelli subiti da noi oggi e credo che non abbiamo mai sbagliato tanti tiri facili come durante questa partita, questi sono segnali di affaticamento ma anche di mancanza di lucidità”.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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