SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/02/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI ANDREA STIVAL, NONNO DI LORIS. LE RECENTI DICHIARAZIONI DELLA MAMMA VERONICA HANNO INDOTTO GLI INQUIRENTI, COME ATTO DOVUTO, A INDAGARE ANCHE SUL NONNO PATERNO.

PROBLEMI DI INFILTRAZIONI D'ACQUA A FAVARA METTONO A RISCHIO LA STATICITA' DI UN EDIFICIO. LA SEGNALAZIONE ARRIVA DA UN ABITANTE DI VIA GIOVANNI LOMBARDO.

SICILIA. GLI INTROITI DELLA LOTTA ALL'EVASIONE NON VANNO ALLO STATO. LO DICE LA CORTE COSTITUZIONALE A CUI SI ERA RIVOLTA LA REGIONE.

PORTO EMPEDOCLE. SCOPPIA IL CASO GETTONOPOLI IN CONSIGLIO COMUNALE. INTANTO STATO DI AGITAZIONE DEI 25 OPERATORI ECOLOGICI SENZA STIPENDIO DA QUATTRO MESI.


Il suocero di Veronica Panarello, Andrea Stival, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Ragusa per omicidio e occultamento di cadavere. "Un atto dovuto", spiegano dagli ambienti giudiziari dopo le dichiarazioni di Veronica, che accusa il suocero di aver ucciso il figlio Loris. La donna aveva detto nelle settimane scorse a una psicologa che Loris è stato ucciso dal nonno paterno in quanto i due erano amanti. Non lo avrebbe detto prima per paura che uccidesse anche l’altro figlio più piccolo. “Mi sono ricordata tutto quando sono andata a trovare Loris al cimitero", avrebbe detto Veronica. Bisogna adesso capire se questa nuova versione sia attendibile o meno. La donna avrebbe infatti cambiato più volte versione in questi mesi, fino all’ultima che accusa il suocero. Come ricorderete, Loris Stival, 8 anni, è stato assassinato il 29 novembre 2014 nella sua casa a Santa Croce Camerina. Per il suo omicidio è a processo la madre col rito abbreviato. L’accusa per lei è di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Per la Procura lo avrebbe strangolato usando delle fascette di plastica e poi gettato il corpo nel canalone di contrada Mulino Vecchio E sull’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Stival come atto dovuto l’avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide Stival, papà di Loris, afferma: "Certo a prima vista le dichiarazioni appaiono poco credibili, ma noi attendiamo con fiducia il lavoro della magistratura, certi che si arriverà al nostro unico obiettivo: raggiungere la verità".


Furto alla diga “San Giovanni” di Naro. Ignoti sono entrati all’interno del perimetro della diga gestita dal Consorzio di Bonifica Agrigento 3 e hanno rubato due trasformatori in rame dall’impianto per il sollevamento e altri materiali. A fare la scoperta uno dei dipendenti, che ha chiamato il 112. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale Stazione.


Nuovo appuntamento con la rubrica “La voce del cittadino”. A chiamare in redazione è stato il Sig. Gaspare Stagno, abitante del centro storico di Favara, e più precisamente in via Giovanni Lombardo, una stretta viuzza della zona retrostante la Chiesa del Carmine. Il signor Stagno lamenta infiltrazioni d'acqua nel magazzino di un immobile di sua proprietà. Problema che si protrae, secondo l'abitante, da diversi anni. “Quando piove - ci dice - il mio magazzino si allaga”. Come testimoniano le immagini, oggi il piano terra dell’edificio a due elevazioni è letteralmente invaso da acqua. Infiltrazioni testimoniate anche dalle macchie d'umidità presenti sulle mura della casa. Il signor Stagno avrebbe segnalato il problema al Comune di Favara e a Girgenti Acque ma, a oggi, non si sono registrati interventi concreti. Il cittadino si dice seriamente preoccupato della situazione e chiede attraverso una pubblica denuncia degli interventi urgenti.


Dopo la sentenza N° 131 del 2015 della Corte Costituzionale circa il diritto della Regione Sicilia di introitare completamente le entrate tributarie erariali riscosse sul proprio territorio, la stessa Corte si è espressa anche in merito alle maggiori entrate derivanti dalle azioni di contrasto all’evasione fiscale. In una recente sentenza, di cui relatore è stato il giudice Giuliano Amato, si stabilisce che le entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale non possono essere attribuite allo Stato ma devono restare alla Regione. A chiedere l’intervento della Corte Costituzionale era stata la stessa Regione Sicilia. Nello specifico, da Palazzo d’Orleans potranno godere per intero delle somme effettivamente derivanti dalla lotta all’evasione fiscale che sono state incassate nel 2013. Somme che non costituirebbero nuove entrate da destinare in parte allo Stato, ma un recupero di imposte e che quindi potranno restare a disposizione della stessa Regione.


Gli ex consiglieri comunali di Porto Empedocle dovranno restituire parte dei gettoni di presenza percepiti nel 2014. A stabilirlo la Regione Sicilia dopo aver scoperto, attraverso un commissario ispettivo inviato per esaminare altri aspetti riguardanti i ritardi nell’approvazione del regolamento Tari, che le somme che percepivano per ciascun gettone di presenza, ovvero 73 euro, secondo le disposizioni normative risultavano essere eccessive. E scoppia il caso “Gettonopoli” anche a Porto Empedocle. Adesso la Regione vuole la metà delle somme percepite dai 19 ex consiglieri comunali. Dovranno essere loro stessi a restituirli. Secondo alcuni dati i gettoni di presenza percepiti nel 2014 furono più di 1.500, con oltre 400 tra commissioni e consigli comunali remunerati, per un totale di 110.629 euro lordi. Ricordiamo che la cittadina marinara è al momento senza amministrazione politica e andrà alle urne nella prossima primavera. Attualmente è gestita dal commissario straordinario Margherita Rizza.


"Se entro 8 giorni non si avranno rassicurazioni concrete sul pagamento degli stupendi, la raccolta dei rifiuti a Porto Empedocle verrà nuovamente sospesa". È quanto dicono i 25 operatori ecologici in servizio nella città marinara che lanciano questo ultimatum, arrivato dopo l’ennesima assemblea con le organizzazioni sindacali di categoria. L’esasperazione per queste persone è evidente: da quattro mesi non ricevono gli stipendi. L’Ente Comune infatti non avrebbe ancora pagato le fatture per i servizi resi alle aziende del Raggruppamento di Imprese. Dalla Regione sembra stiano iniziando a erogare nelle casse dell’Ente i primi soldi e questi dovrebbero servire per liquidare nei prossimi giorni lo stipendio del mese di gennaio ai dipendenti. Ma, a oggi, non c’è nulla di concreto, ed è per questo che lo stato di agitazione continua.


“Garantire pari dignità al quartiere di Cannatello, oggi abbandonato al suo destino”. Questa, in sintesi, è la richiesta avanzata all’amministrazione comunale di Agrigento dal consigliere Giorgia Iacolino. La giovane esponente di Forza Italia ad Aula Sollano descrive in una nota alcuni dei problemi che attanagliano la frazione balneare. “Manca tutto o quasi – scrive Iacolino - dai trasporti all'illuminazione pubblica, compresi campetto, villetta e area giochi, privi di cure, sino alla pulizia e alla manutenzione delle strade in un quadro di desolante squallore. Dimenticare i quartieri periferici come Cannatello -afferma Giorgia Iacolino- segna l'approssimativa azione politica dell'attuale amministrazione comunale”.


Visita ieri al Comando Provinciale Carabinieri Agrigento del Generale Silvio Ghiselli, ufficiale a capo del Comando Interregionale “Culquaber” di Messina. Accolto nella caserma “Biagio Pistone” dal colonnello Mario Mettifogo, il Generale Ghiselli ha salutato i militari che coordinano i presidi dell’Arma in Provincia di Agrigento. Successivamente l’alto ufficiale ha continuato la sua visita agrigentina nelle caserme di Canicattì, Castrofilippo e Racalmuto, non prima però di un breve incontro nella città dei Templi con il questore Mario Finocchiaro e con il presidente del Tribunale Luisa Turco.


Si presenta domani, venerdì 19 febbraio, il volume “Storie senza Storia” del prof. Gerlando Cilona. L’autore, dopo anni di intense attività di ricerca, ha raccolto documentazioni e foto relative ai militari favaresi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. A fare da cornice all’incontro di promozione letteraria, che si svolgerà al Liceo M.L.K. di Favara alle ore 9.30, anche una mostra fotografica che sarà visitabile anche sabato 20 febbraio al castello Chiaramonte di Favara. L’ingresso è gratuito.


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