SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/02/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

INCHIESTA "CATENE SPEZZATE". L'ASSISTENTE SOCIALE CATERINA FEDERICO RIMANE AI DOMICILIARI. ANCHE LA DIFESA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FAVARA SALVATORE LUPO E' RICORSA AL RIESAME.

OMICIDIO ALINA CONDURACHE. IL P.M. MAGGIO CHIEDE 16 ANNI DI CARCERE PER IL FIDANZATO ANGELO AZZARELLO.

INCHIESTA SELF SERVICE. AL TRIBUNALE DI AGRIGENTO ARRIVANO LE CONDANNE.

COMISO, ARRESTATO IL PRESUNTO AUTORE DELL'INCENDIO AL MERCATO ORTOFRUTTICOLO COMUNALE. AGRIGENTO, A FUOCO L'AUTOCARRO DI UN ARTIGIANO.

LA COMMISSIONE REGIONALE LL.PP. APPROVA IL PROGETTO PER IL NUOVO DEPURATORE. MAREAMICO:"E' UNA GIORNATA STORICA".


I giudici del Riesame hanno rigettato il ricorso presentato dalla difesa di Caterina Federico, l’assistente sociale arrestata dopo l’operazione “Catene Spezzate” avvenuta lo scorso 18 gennaio. Rimane quindi agli arresti domiciliari la 33enne licatese, responsabile della struttura Suami di Licata dove sono stati scoperti delle vessazioni ai danni di disabili psichici. Ricordiamo che l’inchiesta della Procura di Agrigento trae origine dalle segnalazioni fatte dalle insegnanti ai carabinieri in merito a strani disegni elaborati dai bambini ospiti che hanno messo in allarme i docenti. La Procura quindi vuole vederci chiaro su questi presunti maltrattamenti che sarebbero avvenuti tra dicembre 2014 e febbraio 2015. Nelle carte si legge come questi disabili venissero puniti, nutriti con alimenti scaduti e in alcuni casi legati anche con delle catene. Oltre alla Federico, gli altri indagati sono: l’attuale presidente del consiglio comunale di Favara Salvatore Lupo, amministratore unico della cooperativa, Angelo Federico, Domenico Savio Federico, Giovanni Cammilleri, Salvatore Gibaldi, Angela Ferranti e Maria Cappello, tutti licatesi o residenti nella città del faro. A Salvatore Lupo era stata disposta la misura interdittiva del divieto di esercitare l’ufficio direttivo di amministratore della “Suami –Società cooperativa sociale Onlus”. Anche la sua difesa è ricorsa al Riesame, che si è riservato di decidere nelle prossime ore. Sul fatto era anche intervenuto il ministro della Salute Lorenzin che aveva affermato: “Disumano quanto avvenuto a Licata”.


Ha sempre sostenuto di aver sparato per sbaglio il giovane palmese Angelo Azzarello, accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata Alina Condurache. Ieri, nell’udienza svoltasi in Tribunale davanti al GUP Vella, il P.M. Andrea Maggio, non credendo a questa versione, ha chiesto per l’imputato 16 anni di carcere. Ricordiamo che la pena è ridotta di un terzo in quanto si è scelto di celebrare il processo con il rito abbreviato. Come ricorderete, l’omicidio avvenne nel dicembre del 2014 in un appezzamento di terreno della famiglia Azzarello. Secondo l’accusa il giovane 26enne, che ha ammesso l’omicidio, ha ucciso la sua fidanzata, di quattro anni più giovane di lui, con due colpi di pistola, uno all’inguine e l’altro all’addome, dopo un litigio scaturito dal fatto che Alina volesse interrompere la loro relazione iniziata meno di due mesi prima. Spetterà adesso ai giudici decidere quali misure adottare per il giovane palmese.


È stata emessa ieri al Tribunale di Agrigento la sentenza nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Self Service” che mira a far luce su un presunto giro di tangenti all’U.T.C. di Agrigento in cambio del rilascio di concessioni edilizie. Condannato a 4 anni di reclusione l’architetto Luigi Zicari, funzionario dell’ufficio; 2 anni per l'ex dirigente dell'Ufficio tecnico Sebastiano Di Francesco e per altri 3 imputati: Pietro Vullo e Roberto Gallo Afflitto, soci di fatto dello stesso studio, e l'imprenditore Gerlando Tuttolomondo. Sono stati condannati in primo grado anche due vigili urbani: Rosario Troisi (un anno e 4 mesi) e Calogero Albanese (un anno e due mesi). Condannato anche il veterinario Massimo Lorgio (7 mesi) per una vicenda parallela all'ipotizzato giro di tangenti e relativa a un falso verbale di controllo eseguito in un cantiere. Alcuni imputati sono stati assolti da diversi capi di imputazione. Infine ha dichiarato di non doversi procedere per Salvatore Palumbo, morto durante le fasi dell’inchiesta. L’inchiesta, ricordiamo, è stata condotta dalla Digos di Agrigento e coordinata dalla Procura.


Antonino Avola, 50 anni di Vittoria, sarebbe il presunto piromane che nella notte tra il 29 e 30 dicembre scorsi avrebbe appiccato il fuoco al mercato ortofrutticolo comunale di Comiso. L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Comiso agli ordini del commissario capo Antonino Ciavola. Nell’incendio un tir venne completamente distrutto dalle fiamme mentre un secondo mezzo venne salvato grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco. A incastrare il 50enne un complesso e articolato lavoro investigativo, basato sulle analisi delle immagini immortalate dall’impianto di videosorveglianza e dallo studio dei tabulati telefonici. Secondo gli inquirenti, Avola avrebbe agito in modo premeditato: si sarebbe nascosto all’interno del suo camion, appositamente lasciato lì quella sera, e dopo la chiusura del mercato, durante la notte, sarebbe sceso e avrebbe incendiato i due tir, del valore di circa 100 mila euro, di proprietà di un suo concorrente. L’uomo adesso è accusato di incendio doloso, aggravato dal fatto di aver agito per motivi abietti e futili e aver approfittato di circostanze di tempo e luogo tali da ostacolare la privata difesa, e per aver cagionato un danno di rilevante entità.


Fuoco nella notte tra martedì e mercoledì scorsi ad Agrigento. Ad andare in fiamme l’autocarro di un artigiano che si trovava parcheggiato in piazzale Ugo La Malfa. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno spento il rogo, e i carabinieri, che hanno avviato le indagini.


Dopo qualche settimana di stop, ritorna ad Agrigento l’incubo dei vandali che danneggiano le auto in sosta. Nello specifico, nelle vie Manzoni, Callicratide ed Esseneto sono state danneggiate oltre 10 auto: presi di mira gli specchietti, che in alcuni casi sono stati completamente rotti. I fatti sarebbero avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì. Segnalati alla Polizia, si sono subito avviate le indagini.


Sentendosi col fiato sul collo hanno deciso di scappare, lasciando a terra gli arnesi che stavano utilizzando per compiere un furto alla Banca Unicredit. È successo la sera di Martedì grasso a Ravanusa, e precisamente in corso della Repubblica. Ignoti si trovavano sul retro della banca con l’intento probabilmente di forzare la porta e compiere il colpaccio ma l’avvistamento di una pattuglia di carabinieri li ha fatti desistere. Gli arnesi e altri materiali sono stati sequestrati dai carabinieri, che hanno avviato le indagini.


Via libera della Commissione regionale ai Lavori Pubblici al progetto da 17 milioni di euro per la realizzazione del nuovo depuratore comprensoriale di Agrigento. “Oggi è una giornata storica - dichiara in merito la locale sezione dell’associazione ambientalista MareAmico, da tempo impegnata a denunciare il malfunzionamento dell'impianto. Da anni -scrivono- al depuratore di Villaggio Mosè arriva un quantitativo di fogne tale che lo ha fatto andare in tilt, costringendo l'ARPA di Agrigento a ritirare l'autorizzazione allo scarico". Tecnicamente per l’avvio delle opere si deve attendere la firma del decreto di finanziamento della Regione. L’importo complessivo dei lavori è di circa 33 milioni di euro di cui il 30% a carico della società che gestisce il servizio idrico integrato, ovvero Girgenti Acque. Il nuovo depuratore servirà la fascia costiera della Città dei Templi. Si stima che dalla consegna dei lavori il tutto possa completarsi in 3 anni.


Entro la fine dell’anno il plesso centrale dell’Istituto Comprensivo "Bersagliere Urso" di Favara potrebbe riappropriarsi della palestra. Nei giorni scorsi, infatti, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha appaltato i lavori di messa in sicurezza, prevenzione e riduzione rischio vulnerabilità degli elementi costruttivi dell’edificio adibito alle attività sportive. L’aggiudicazione provvisoria è stata affidata alla ditta Dyana di Marineo, che ha vinto la gara a cui hanno partecipato oltre 180 aziende. Il progetto dell’opera, finanziata dal Ministero delle Infrastrutture per un importo pari a 200 mila euro, era stato avanzato nel corso dell’amministrazione comunale precedente, quella guidata dal sindaco Domenico Russello, e approvato poi recentemente. Secondo quanto riferitoci dall’Ingegnere Capo del locale Ufficio Tecnico Comunale, Alberto Avenia, l’inizio dei lavori potrebbe arrivare entro il prossimo mese di giugno e concludersi nei sei mesi previsti dal capitolato. In mattinata il progetto che restituirà la palestra ormai chiusa da circa dieci anni è stato presentato alla stampa negli uffici di presidenza dell’Istituto diretto dal dirigente scolastico Brigida Lombardi, alla presenza anche dell'attuale amministrazione comunale.


Ustica Lines è pronta al varo del servizio di collegamento marittimo veloce con le isole Pelagie. A breve infatti, e per i prossimi cinque anni, gli aliscafi della compagnia salperanno giornalmente da e per Porto Empedocle, Linosa e Lampedusa con corse di andata e ritorno. Gli aliscafi si fermeranno poi nel periodo compreso tra il 30 settembre e il 20 giugno. I collegamenti tra Porto Empedocle e le Pelagie comunque saranno garantiti dalle navi Lampedusa e Sansovino. “Il dovere di questa Amministrazione – dichiara in merito il sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini - è restituire tutti gli strumenti utili allo sviluppo economico e alla riduzione della distanza tra i residenti e il resto del Paese e con la mia squadra – aggiunge - sono certa che porterò a termine tutti i risultati prefissati all’atto dell’insediamento”. In virtù del potenziamento dei collegamenti, il Comune di Lampedusa, unitamente a Capitaneria di Porto e Genio Civile, ha in itinere diverse opere di adeguamento infrastrutturale come, ad esempio, il miglioramento dell’illuminazione dei due scali di Linosa e del sistema di illuminazione della banchina del Porto Vecchio a Lampedusa. Work in progress anche sullo scalo di Cala Pisana che attualmente non è agibile.


Le organizzazioni sindacali di categoria denunciano i problemi derivanti dalla carenza di personale in diversi reparti degli ospedali dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Le segreterie di Anpo – Ascoti – Fials, Anaao – Assomed, Cisl, Uil, Aaroi – Emac e F.V.M in una nota espongono le criticità che penalizzano i cittadini e, nel caso di Ribera, costringono i medici a pesanti turni di lavoro. I sindacati chiedono all’ASP l’applicazione del contratto di lavoro nazionale e un incontro urgente con la direzione generale per pianificare una efficace organizzazione del lavoro a garanzia sia dei cittadini sia degli operatori sanitari.


Anche l’Istituto Superiore di studi Musicali “A.Toscanini “ di Ribera aderisce alla “Giornata nazionale dell’alta formazione” indetta in Italia per sabato prossimo. I 54 conservatori statali e i 19 privati, per tutto il mese in corso, promuovono diverse iniziative di sensibilizzazione per chiedere alle Istituzioni una maggiore attenzione riformando il sistema con la statalizzazione degli istituti. Per l’occasione dopodomani nei pressi del Tempio della Concordia di Agrigento è in programma un concerto degli allievi dell’Istituito musicale “Toscanini” con i solisti Giovanna Nuara, Paolo Alongi, Angelo Bartolotta e Myriam Russello. Nel corso dell’incontro si chiederà al MIUR e alla Regione Sicilia l’erogazione delle risorse necessarie utili a garantire il normale svolgimento dell’anno accademico in corso.


È stato pubblicato sull’albo pretorio on line e nella sezione “Primo piano” del sito internet del Libero Consorzio Comunale l’avviso per l’apertura dei termini dell’aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia per l’affidamento di lavori pubblici di importo inferiore a 50.000,00 euro più IVA. Il tutto nel rispetto del Regolamento per l’acquisizione in economia di lavori, forniture e servizi adottato dall’Ente. Tutti i soggetti interessati possono consultare l’avviso e tutti gli atti amministrativi a esso collegati, nonché i termini per la presentazione delle istanze, collegandosi al sito www.provincia.agrigento.it.


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