SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 29/01/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PRECIPITA DA UN'ALTEZZA DI OLTRE 15 METRI. E' SUCCESSO STAMATTINA AL VILLAGGIO MOSE'. MUORE UN OPERAIO 55ENNE FAVARESE.

INCHIESTA "CATENE SPEZZATE". IL PORTAVOCE AL SENATO DEL M5S CATALDO IN AULA: "VERA E PROPRIA CASA DEGLI ORRORI A LICATA. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SALVATORE LUPO SI DIMETTA".

FAVARA ANCORA SOTTO I RIFLETTORI DELLA STAMPA NAZIONALE. IL CASO DEL RECENTE CROLLO DEL TETTO DELLA CASA DELLA FAMIGLIA BELLAVIA-BELLO AL TG5.

IL CGA CONFERMA LA NULLITA' DEI TEST D'INGRESSO DEL 2013 ALLA FACOLTA' DI MEDICINA. ACCOLTE LE RICHIESTE DI OLTRE 1.500 STUDENTI.


È caduto da un'altezza di circa 15 metri mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione di una pensilina. Non c'è stato più nulla da fare per il favarese Antonio Vitello, 55 anni, che è morto stamattina intorno alle 11.00. Il fatto è successo in viale Cannatello a Villaggio Mosè. Da una prima ricostruzione, pare che l'uomo sia precipitato da un varco che c'era sul ponteggio. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, si sono portati tra gli altri anche i poliziotti della sezione Volanti, gli uomini di Scientifica e Ispettorato del Lavoro e i tecnici dell’Asp. Sul posto anche il magistrato, dott.ssa Alessandra Russo che ha disposto il sequestro del cantiere.


L’operazione “Catene Spezzate” di Carabinieri e Procura di Agrigento finisce tra i banchi del Senato. Il portavoce M5S Nunzia Catalfo è intervenuta per portare a conoscenza dell’Aula i presunti soprusi commessi a Licata da responsabili e dipendenti della cooperativa Suami nei confronti di bambini disabili. Ricordiamo che nell’operazione una persona è stata arrestata, ovvero Caterina Federico; altre 8 persone risultano indagate, tra queste anche l’attuale presidente del consiglio comunale di Favara Salvatore Lupo in qualità di rappresentante unico della cooperativa Suami. E proprio su questo la senatrice Catalfo ha chiesto pubblicamente le dimissioni di Lupo. “Credo che sia nostra responsabilità, di quest’Aula, -dice Catalfo- condannare fermamente quanto accaduto in quella casa. Il Movimento 5 Stelle, unitamente a quello di Favara, chiede le immediate dimissioni del presidente del Consiglio Comunale Lupo in quanto è indegno che un soggetto che ha responsabilità pubblica, come un presidente del consiglio, si macchi di una tale opera. Chiedo a tutta l’Aula di farsi carico di questo”.


La città di Favara sale nuovamente alla ribalta delle cronache nazionali per episodi spiacevoli. L’edizione delle ore 13:00 del TG5 di ieri si è occupato del crollo avvenuto lunedì scorso in casa Bellavia-Bello. In un servizio del collega Fabio Nuccio è stata raccontata la nuova disavventura che ha colpito la famiglia. Dai microfoni del TG5 Giuseppe Bellavia, l’operaio miracolosamente scampato alla tragedia di 6 anni fa, lancia il suo nuovo grido di allarme: “Siamo di nuovo in mezzo a una strada, non sappiamo dove andare”. Ricordiamo che la casa di via Sottotenente Callea era stata donata alla famiglia Bellavia-Bello dopo il crollo del 23 gennaio 2010, dove persero la vita Marianna e Chiara Pia, grazie alla generosità di tanti favaresi, e non solo. A distanza di sei anni, questo ulteriore crollo del tetto della nuova casa , che è già stata dichiarata inagibile dal locale Ufficio Tecnico Comunale. Il Sig. Giuseppe, la moglie Giuseppina e il figlio Giovanni non potranno rientrarci sino a quando l’intero stabile non sarà messo in sicurezza. Ed ecco quindi il nuovo appello del Sig. Giuseppe, che da uno dei principali tg nazionali chiede aiuto per la sua famiglia. Nel servizio del TG 5 anche il legale dei Bellavia, l’avvocato Daniele Re, che ha evidenziato lo stato di degrado in cui versano i centri storici.


Sono più di 1.500 gli studenti aspiranti medici che in Sicilia hanno vinto la loro battaglia sulla violazione dell’anonimato durante i test di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria del 2013. A dare definitivamente ragione agli studenti, che hanno avanzato il ricorso, è stato il Consiglio di Giustizia Amministrativa, che ha rigettato l’appello alla sentenza del TAR avanzato dall’Avvocatura dello Stato. Adesso quindi potrà sciogliersi la riserva con cui gli stessi studenti erano stati immatricolati dall’Ateneo di Palermo, diventando a tutti gli effetti iscritti ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria. Ricordiamo che il Tribunale Amministrativo di Palermo, con propria sentenza, aveva dichiarato nulli i test di ingresso svolti nel 2013, poiché Miur e Ateneo di Palermo, nell’organizzazione delle selezioni, avevano deciso di far compilare la scheda anagrafica ai candidati prima dello svolgimento della prova. Dati identificativi che poi associati a ciascun test non avrebbero garantito l’anonimato della prova. Violazioni che, nonostante le segnalazioni alla Procura della Repubblica e i tanti ricorsi proposti, si sarebbero ripetute anche in occasione dei test di ammissione per i due successivi anni accademici, ovvero 2014 – 2015 e 2015 – 2016. Per la Facoltà di Medicina di Palermo adesso si potrebbero creare problemi di natura logistica, con aule inadeguate a contenere la nuova popolazione studentesca. Intanto, a seguito della decisione dei giudici amministrativi, grande lavoro per gli addetti alla segreteria studenti di viale delle Scienze, impegnati in questi giorni a regolarizzare le immatricolazioni precedentemente accolte con riserva.


Sono stati avviati ieri ad Agrigento i lavori di consolidamento della via Panoramica dei templi. Come ricorderete, lo scorso 18 dicembre le autorità competenti avevano provveduto a chiudere parzialmente la strada a causa della caduta di un grosso blocco di tufo che si era staccato dal costone. Per precauzione si era provveduto a chiudere il tratto di strada. Adesso l’avvio dei lavori di messa in sicurezza. Nello specifico, verranno realizzati dei sottomuri e saranno saturati i vuoti del costone con miscele cementizie adatte e ad alta resistenza. Terminati i lavori la Panoramica dei Templi di Agrigento potrà tornare a essere fruibile.


Antonino Infantino, il 36enne catanese in carcere per la rapina in banca commessa lo scorso 25 maggio nella filiale “Banca Nuova” di via Kennedy a Favara, è stato accusato anche di essere tra gli autori di un altro colpo, questa volta commesso presso l’agenzia del “Credito Siciliano” di Comiso nel febbraio 2015. La nuova ordinanza di misura cautelare è stata notificata in carcere dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa. A incastrare il rapinatore sarebbe stata la comparazione delle foto segnaletiche, in possesso alle Forze dell’ordine, con le immagini immortalate all’interno della filiale ragusana.


Il questore di Agrigento, Mario Finocchiaro, ha disposto il DASPO per due tifosi dell’Akragas. A fare scattare il provvedimento sono stati alcuni avvenimenti immortalati dalle telecamere della DIGOS in occasione delle recenti sfide allo stadio Esseneto della squadra locale contro Melfi e Matera. Il primo provvedimento DASPO, della durata di 5 anni, aggravato dalla prescrizione dell’obbligo di firma presso gli uffici di polizia, è stato notificato a G.B, di 38 anni. Lo stesso, dal 2010 al 2014, era già stato raggiunto dal medesimo ammonimento. Per il secondo tifoso invece, C.A., di 42 anni, è stato disposto il DASPO per 3 anni.


La scuola deve avere i supporti e la struttura per lavorare sempre nella normalità; la scuola deve essere collegata alla realtà in cui opera; la scuola deve dare un futuro a ogni alunno, nessuno escluso. Sono questi i tre obiettivi datisi dalla Commissione “La scuola che vogliamo” del Comitato “La Città che vogliamo” di Favara da raggiungere per migliorare la crescita degli alunni. La commissione è formata da Anna Bennardo, Alessandro Bennici, Maria Teresa Pecoraro, Luigi Sgarito e presieduta da Anna Maria Riccobene. “Non abbiamo la presunzione di risolvere tutti i problemi che travagliano la scuola di Favara –scrivono- ma sicuramente ci proponiamo di affrontarli, senza tralasciarne alcuno, però con una nuova metodologia”. Per il Comitato “La Città che vogliamo” le istituzioni che partecipano alla crescita sociale e culturale dell'alunno sono parecchie. In primis la scuola e la famiglia, ma non hanno meno importanza l'amministrazione comunale, il volontariato, la Chiesa, l'ASL.


Fino a domenica 31 gennaio è aperta la Campagna del tesseramento al Partito Democratico. Anche per questo fine settimana presso la sede del circolo PD di Favara è possibile richiedere l'adesione al partito. Oggi dalle 17,30 alle 19,30, domani, sabato 30 gennaio, dalle 11,00 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,00. E#8195;


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV