SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 15/01/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO DI GIUSEPPE MICELI. I RIS DI MESSINA NUOVAMENTE NEI PRESSI DELL'UFFICIO SITO IN VIA CRISPI A CATTOLICA ERACLEA. LA NUOVA DISPOSIZIONE DEL SOSTITUTO PROCURATORE BALDI.

E' STATO FERMATO AD AGRIGENTO UN GIOVANE DEL GAMBIA. AVEVA SUL PROPRIO CELLULARE IMMAGINI DELL'ISIS.

FAVARA E LA STORIA INFINITA DEL BAGNO DI PIAZZA CAVOUR. TOLTO DA TRE MESI, DALL'AMMINISTRAZIONE NON HANNO ANCORA LE IDEE CHIARE SU COSA FARE.

A SCIACCA PROSEGUONO I LAVORI DI MANUTENZIONE DELLE STRADE CITTADINE. DIVERSI INTERVENTI SONO STATI GIA' COMPLETATI ALTRI IN FASE DI ESECUZIONE.

SARA' FONTANELLE IL PRIMO QUARTIERE DI AGRIGENTO A VEDER ATTIVATO IL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI. PAROLA DI FIRETTO.


Dopo quello fatto nel giorno del ritrovamento del cadavere del marmista Giuseppe Miceli, di 68 anni, avvenuto il 6 dicembre scorso, il sostituto procuratore Silvia Baldi ha disposto un altro sopralluogo dei Ris di Messina in via Crispi a Cattolica Eraclea. Vogliono comparare le prove acquisite nel primo sopralluogo con quelle del secondo. Chiaro comunque sembra essere il fatto che non si sia trattato di un incidente. La ferita all’altezza del collo e un’altra in prossimità della nuca, stabilite dall’autopsia, confermano che Miceli è stato aggredito, forse a scopo di rapina. Il fratello infatti ha sempre sostenuto che Giuseppe Miceli avrebbe dovuto avere in tasca qualche centinaio di euro, ricavati da un lavoro portato a termine a Montallegro. Insomma gli inquirenti devono ancora stringere il cerchio: si è trattato di una rapina andata a male o di una lite sfociata poi in omicidio? Ricordiamo che il corpo senza vita di Miceli è stato rinvenuto nel suo ufficio.


Controlli antiterrorismo anche nella città di Agrigento dove i poliziotti hanno fermato un giovane immigrato, originario del Gambia, trovato in possesso di alcune immagini inneggianti al sedicente Stato Islamico. Le foto, salvate sul suo smartphone, secondo gli agenti della D.I.G.O.S. sarebbero state scaricate da internet. La posizione del giovane è quindi al vaglio degli inquirenti.


Per lo stato di degrado dei luoghi è stata richiesta la chiusura della struttura di accoglienza “S.P.R.A.R.” denominata “Omnia Academy” di Palma di Montechiaro, ubicata in contrada “Orti” lungo la SS 115. A chiederlo alle Autorità competenti i Carabinieri della locale Stazione che, con l’ausilio di personale dell’A.S.P. di Agrigento, hanno effettuato un’ispezione dei locali. Al momento la struttura ospita 18 cittadini extracomunitari maggiorenni richiedenti asilo di varie nazionalità. In particolare i militari avrebbero riscontrato numerose e gravi carenze igienico-sanitarie in tutti gli ambienti della struttura. Avrebbero anche rilevato l’assenza dell’impianto di climatizzazione e riscaldamento, pochi arredi presenti risultati insufficienti e fatiscenti, l’assenza di acqua calda in una delle due cucine e del bagno, nonché l'assenza di frigorifero per la conservazione degli alimenti deperibili. Inoltre avrebbero rilevato infiltrazioni d’acqua pluviale.


Estorceva denaro ai nonni paterni per poi mettere a soqquadro la loro casa. Un 23enne licatese è stato arrestato dai carabinieri. Si tratta del disoccupato Raimondo Bennici. Le accuse per lui, oltre a quella di estorsione, sono anche danneggiamento aggravato e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I militari intervenuti nell’abitazione della coppia di anziani hanno accertato che il 23enne, dopo aver messo a soqquadro la casa devastando alcuni arredi, avrebbe ripetutamente minacciato i nonni al fine di farsi consegnare 20 euro. Richiesta che, da quanto emerge, non sembra essere isolata. Altre volte nell’arco di 5-6 anni Bennici avrebbe chiesto denaro ai nonni. Messisi alla ricerca del giovane, è stato trovato all’interno di un bar con addosso un coltello serramanico, una pistola a salve “Bruni” calibro 8 priva del tappo rosso e 15 euro in contanti. Sequestrato il tutto, il 23enne è stato poi accompagnato presso la casa circondariale di c.da Petrusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Con l’accusa di evasione in manette è finito un narese di 62 anni. Si tratta di Angelo Allegro, pastore già conosciuto alle Forze dell’Ordine, in atto sottoposto ai domiciliari. In particolare i carabinieri della locale Stazione lo hanno sorpreso fuori dalla propria abitazione a parlare con un conoscente, violando così le prescrizioni imposte. Espletate le formalità di rito, il 62enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Stazione Carabinieri in attesa dell’udienza di convalida.


Come ricorderete, lo scorso 22 ottobre dal Comune avevano rimosso il bagnotto collocato nei pressi della Biblioteca “Mendola”. Ai cittadini era stato promesso un bagno sostitutivo, in attesa di risolvere definitivamente il problema. A distanza di quasi tre mesi, invece, tutto è rimasto invariato. L’assenza di un vespasiano pubblico nel principale luogo di aggregazione in una città con 33 mila abitanti, incrementati da una buona percentuale di visitatori durante il fine settimana, provoca notevoli disagi. Le persone che ci contattano spesso per questo problema si dicono stanche di dover chiedere alle attività commerciali o, peggio ancora, di dover espletare i bisogni in strada. Già! Perché nel centro storico di Favara succede anche questo. Non tutte le persone infatti sono propense a usufruire dei servizi dei privati senza dover in qualche modo “ripagare” i commercianti del favore concesso. Ci spieghiamo meglio. Un signore in avanti con l’età ci ha timidamente confidato di soffrire di incontinenza. Sappiamo che questa condizione obbliga chi ci soffre a doversi recare più volte in bagno. Ora, il cittadino dice di provare imbarazzo nel chiedere sempre ai bar di andare in bagno senza consumare niente o di prendere qualcosa ogni qual volta ci vada. Questa condizione lo limita a fare richiesta agli esercenti, costringendolo ad arrangiarsi come meglio può. Al disagio dei cittadini si aggiunge inevitabilmente anche quello degli esercizi commerciali, costretti a potenziare i servizi di pulizia con maggiore aggravio dei costi. A Favara i problemi sono molti e alcuni anche di non facile soluzione, ma nel caso del bagno pubblico non costringiamo i cittadini ad aver timore del “bisogno”. Da sempre cassa di risonanza della città, chiediamo agli amministratori locali di risolvere definitivamente il problema e porre così fine a questo fastidioso e imbarazzante disagio. Sulla questione abbiamo contattato telefonicamente l’assessore comunale con delega all’Igiene e Sanità Davide Lumia. Lo stesso non ha saputo darci nessuna certezza su come risolvere il problema. C’è ancora in cantiere l’idea di collocare un bagnotto chimico, che rimane appunto un’idea, e ci sarebbe la volontà di ubicare i servizi igienici negli locali dell’ex comitato San Giuseppe, non ancora in possesso del Comune. Quindi a distanza di quasi tre mesi dalla rimozione del bagno collocato davanti alla Biblioteca, non si è ancora in grado di fornire risposte concrete ai cittadini.


Il consigliere comunale del PDR di Agrigento, Salvatore Borsellino, interroga l'amministrazione tramite question time sulla riapertura e manutenzione dei bagni pubblici. Borsellino ricorda che lo scorso 20 ottobre ad Aula Sollano il consiglio comunale aveva approvato all'unanimità dei voti una mozione relativa all’apertura e al buon funzionamento dei bagni pubblici in città. In virtù di lamentele esposte dai cittadini circa l’assenza di servizi igienici pubblici, l’esponente del PDR vuole sapere dalla giunta se la stessa intende dare seguito alla mozione approvata dalla pubblica assise cittadina.


A Sciacca proseguono i lavori di manutenzione delle strade cittadine. Dopo le opere in via Ghezzi, via Cronio e via Sacro Cuore (in completamento), la prossima settimana toccherà ad altre strade. L’assessore ai Lavori Pubblici Ignazio Bivona comunica che da lunedì inizierà l’intervento di rinnovo della sede stradale in via Tommaso Campanella. Si proseguirà, quindi, in via Meli. Per consentire all’impresa di eseguire la manutenzione della viabilità, la Polizia Municipale ha predisposto una ordinanza di disciplina della viabilità. Nelle vie interessate dai lavori, informano dal comando, non sarà consentito il transito e la sosta delle auto.


L’eccessiva presenza di sterpaglie e sporcizie in via Crispi, a Villaggio Mosè, ha indotto operai delle ditte Iseda e Sea a ripulire l’area. Nello specifico, si è partiti dalla Banca d’Italia e si arriverà fino a Bonamorone. Intanto si stanno completando gli interventi in tutto il viale Leonardo Sciascia e traverse.


Fontanelle sarà il primo quartiere della città a veder attivato il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. A sostenerlo è il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Questa sera il sindaco alle 19, assieme alla giunta comunale, incontrerà gli abitanti del popoloso rione presso il salone dell'oratorio della chiesa parrocchiale di San Nicola per un confronto sui temi della vivibilità nel quartiere.


Claudia Mannino, deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle, membro della commissione Ambiente e Territorio, domenica prossima sarà ad Agrigento per un sopralluogo nel centro storico cittadino. A fare da Cicerone il consigliere comunale Marcello La Scala e gli attivisti locali del Movimento. A mezzogiorno poi l’on. Mannino incontrerà i cittadini davanti alla Chiesa di San Girolamo. Scopo dell’incontro è l’analisi dei tanti problemi che affliggono il vecchio nucleo abitativo.


Secondo quanto previsto dalla legge è stato scelto, mediante estrazione a sorte computerizzata e in pubblica seduta, il nuovo collegio dei revisori dei conti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta dell’agrigentino Filippo Sanfilippo, che ricoprirà il ruolo di presidente, e dei membri Pellegrino Quartararo e Salvatore Corso, entrambi di Ribera. I compensi annui spettanti ai revisori dei conti sono di 18 mila euro più iva per il presidente e di 12 mila euro più iva per ciascuno dei restanti membri.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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