SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 13/01/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

AGRIGENTO. A FUOCO QUATTRO AUTO, TRE SONO ANDATE COMPLETAMENTE DISTRUTTE. SI INDAGA.

UCCISE NEL 2005 IL PENSIONATO ANELLO. ERGASTOLO PER IL CANICATTINESE GAETANO MARTURANA.

MORTE DEI FRATELLI MULONE. L'AMMISSIONE DI PARTE CIVILE AL PROCESSO DEI GENITORI, NONNA, ZIO E COMUNE DI ARAGONA.

DEPURATORE DI AGRIGENTO. CONVOCATA A FINE MESE LA COMMISSIONE REGIONALE LAVORI PUBBLICI PER L'APPROVAZIONE DEL PROGETTO.

CONCORSI PUBBLICI. LA POLIZIA DI STATO CERCA 320 ALLIEVI VICE ISPETTORE.


Notte di fuoco in via Demetra, ad Agrigento. Le fiamme hanno avvolto 4 auto, distruggendone tre. Il fatto si è verificato intorno all’una un quarto. Le auto distrutte dalle fiamme sono: una Fiat Punto, una Lancia Y e una Peugeot 206. Danneggiata nella parte posteriore invece una Volkswagen Polo. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e i carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile di Agrigento che hanno avviato le indagini.


Era accusato di aver ucciso nel luglio 2005 il pensionato Angelo Anello. Adesso la Corte d’Appello lo condanna all’ergastolo. Parliamo del canicattinese Gaetano Marturana. I giudici lo hanno riconosciuto definitivamente colpevole dell’omicidio di Anello, delitto consumato a Serradifalco per motivi di interesse. In primo grado l’uomo era stato condannato all’ergastolo. In appello la sentenza non infliggeva la massima pena. Ed è per questo che la Procura generale collegio di difesa e parti civili hanno ricorso in Cassazione.


Quattordici anni di reclusione sono stati chiesti dal Pm della DDA di Palermo, Ennio Petrini, per sequestro di persona a scopo di estorsione, tentato omicidio e detenzione illegale di coltelli, per tre nigeriani arrestati nel dicembre del 2014. Il processo col rito abbreviato si celebra davanti al Gup di Agrigento Roberto Riggio. Secondo l’accusa quattro pachistani sbarcati a Porto Empedocle il 21 dicembre del 2014 furono avvicinati dagli imputati, che gli promisero pasti caldi e vestiti. Furono portati in un appartamento del quadrivio Spinasanta ad Agrigento e, sostiene la Procura, furono immobilizzati e sotto la minaccia di coltelli costretti a chiamare un connazionale che avrebbe dovuto portare il riscatto di 4 mila euro. I pachistani sarebbero però riusciti a fuggire e a chiamare i carabinieri, che individuarono i nigeriani che hanno un' età compresa tra i 24 e i 32 anni.


Sono stati ammessi alla costituzione di parte civile i genitori, la nonna e lo zio dei fratellini Carmelo e Laura Mulone. Come ricorderete, nel settembre 2014 i due, rispettivamente di 9 e 7 anni, sono stati inghiottiti da un’esplosione di fango dai vulcanelli della Riserva delle Macalube di Aragona. Stavano visitando il luogo con il padre quando l’esplosione di fango li ha travolti. A dire sì alla costituzione di parte civile il giudice del Tribunale di Agrigento Claudia Infantino, che ha anche accolto la richiesta del comune di Aragona e delle associazioni Codice Ambiente e Codici Sicilia onlus e Codacons. Rifiutata invece la richiesta dell’associazione “Io genitore” in quanto per i magistrati non assume quelle caratteristiche necessarie per essere parte del processo. Ancora da decidere sulla richiesta dell’Assessorato al Territorio e Ambiente. Sulla vicenda, accusati di omicidio colposo plurimo gli imputati Mimmo Fontana, ex presidente regionale di Legambiente, direttore della riserva Macalube di Aragona e assessore al Comune di Agrigento; Daniele Gucciardo, operatore della stessa riserva, e Francesco Gendusa, dirigente regionale responsabile delle aree protette. Il processo riprenderà il prossimo 23 febbraio.


Soccorsi al largo della Libia, sono stati portati ieri a Lampedusa 200 migranti provenienti da Senegal, Gambia, Guinea Bissau, Camerun, Mali e Nigeria. Tutti si trovano in buone condizioni di salute e sono stati portati al centro di contrada Imbriacola, dove già si trovano ospiti oltre 400 connazionali.


Un guasto alle apparecchiature di una delle sale operatorie del reparto di emodinamica dell’ospedale di Sciacca, l’unica funzionante, ha provocato disagi nel nosocomio saccense. L’Azienda Sanitaria Provinciale dice di aver comunque rimediato all’inconveniente e presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti del presidente di un Comitato Civico "per le affermazioni intese a screditare il buon operato e la giusta attenzione che la Direzione Generale ha verso il Presidio Ospedaliero di Sciacca". Nello specifico, a mandare in tilt il sistema era stata la rottura della ventola di un macchinario che è stata sostituita. Del problema della chiusura momentanea della sala operatoria si era interessato anche il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Matteo Mangiacavallo.


Aveva nei giorni scorsi denunciato il rischio di veder sfumare un finanziamento di 27 milioni di euro che sarebbe servito per rendere esecutivo il progetto del depuratore di Agrigento. Parliamo del sindaco Lillo Firetto che aveva svolto un pressing nei confronti della Regione. Adesso la notizia che è stata convocata per il prossimo 27 gennaio, presso l’Assessorato Regionale Infrastrutture, la Commissione Regionale Lavori Pubblici per l’approvazione definitiva del progetto depuratore, in cui conferiranno tutti i reflui della fascia costiera della città e del Villaggio Mosè.


Elezioni amministrative nell’agrigentino. Come detto, sono quattro i comuni chiamati al voto, ovvero: Canicattì, Favara, Porto Empedocle e Montevago. Il movimento Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale si prepara per le prossime amministrative e annuncia già che in tutti i comuni interessati presenterà le proprie liste. A comunicarlo è il portavoce provinciale del movimento di Giorgia Meloni, Giuseppe Ciulla. “Il movimento – afferma Ciulla – sta crescendo su tutto il territorio nazionale, abbiamo dalla nostra parte Giorgia Meloni, in vetta alle classifiche di gradimento dei leader del centrodestra, e i sondaggisti, che ci danno al 5% pieno. Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale è in continua crescita e lo dimostra il fatto che ogni giorno –conclude- inauguriamo nuovi circoli e sedi in tutto il territorio nazionale”. E#8195;


Opportunità occupazionali per 320 giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Il Ministero dell’Interno ha indetto un concorso pubblico, per esami, per il conferimento di 320 posti di allievo vice ispettore della Polizia di Stato. Le domande si presentano on line, entro le ore 23:59 del 21 gennaio prossimo. Per presentare istanza, basta collegarsi al portale della Polizia all’indirizzo www.poliziadistato.it, accedere alla sezione concorsi e aprire la voce relativa al concorso indetto per l’arruolamento degli allievi vice ispettore. Qualora le richieste al Ministero superino le 5.000 unità, sarà prevista una prova di preselezione, i cui test saranno pubblicati il prossimo 2 febbraio. Solamente 3.200 candidati che avranno superato questo primo scoglio avranno accesso alla prova scritta, di cui si conosceranno i contenuti il 23 febbraio 2016. Gli aspiranti allievi vice ispettore che avranno superato la prova scritta dovranno poi sottoporsi a un test fisico suddiviso in 3 prove e in seguito verranno svolti gli esami di tipo clinico per appurare l'idoneità sia dal punto di vista fisico sia da quello psichico. L'ultimo appuntamento sarà il colloquio orale, dopodiché si attenderà da parte dell'Ente governativo la diramazione della graduatoria di inserimento. Il bando completo del concorso è consultabile sia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana sia online sul sito della Polizia di Stato.


Nuovi funzionari sono stati assegnati alla Questura di Agrigento. Nello specifico, il neo ammesso al servizio, il commissario capo dott. Paolo Burgarella, di 33 anni, originario di Trapani. Laureato in Giurisprudenza è munito dell'abilitazione alla professione di avvocato e, durante il corso di formazione per commissari, ha conseguito il master di II livello in Scienze della sicurezza. Avvicendamento alla guida del commissariato di Polizia di Sciacca. Lascia dopo circa un anno di permanenza il capo della polizia, dott. Damiano Lupo. Al suo posto subentra il vicequestore aggiunto dott. Giuseppe Ruggiero, di 50 anni, originario di Alassio. Il dott. Ruggiero, anche lui laureato in Giurisprudenza, proviene dal commissariato di Ventimiglia.


Nonostante gli scarsi risultati delle ultime partite, mister Nicola Legrottaglie rimarrà ancora ad Agrigento. A volerlo ancora alla guida atletica dell’Akragas è il presidente Silvio Alessi. “Legrottaglie –ha detto Alessi- è un uomo di grande esperienza, la dirigenza è convinta che saprà reagire da subito. Ha grandi qualità e siamo sicuri che insieme a lui possiamo raggiungere l'obiettivo della permanenza in Lega Pro”. L'intenzione della dirigenza è quindi quella di dargli ancora almeno un'altra opportunità. “Quando all’inizio della stagione la squadra era al completo –ha detto Alessi- Legrottaglie ha dimostrato di avere ottime qualità. Abbiamo intenzione di continuare con lui –conclude- anche perché la squadra deve essere ancora completata”.


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