SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 09/01/2016
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PRESUNTI CASI DI MALASANITA' NEGLI OSPEDALI DI PALERMO. LA PROCURA APRE DUE DIVERSE INCHIESTE

OMICIDIO DELLA GIOVANE ROMENA ALINA CONDURACHE. IL GUP DISPONE I DOMICILIARI PER IL FIDANZATO PALMESE ANGELO AZZARELLO.

ATTIVITA' DELLA POLIZIA STRADALE DI AGRIGENTO NEL PERIODO NATALIZIO. IL BILANCIO.

PRESUNTE IRREGORALITA' AL CONSORZIO ASI DI AGRIGENTO. TUTTI ASSOLTI GLI IMPUTATI, TRANNE UNO.

100 MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO IN 13 COMUNI DELL'AGRIGENTINO. FAVARA NON FIGURA TRA QUESTI COMUNI.

IN SICILIA TEMPERATURE IN RIALZO. DOMANI A CATANIA GLI ESPERTI PREVEDONO ANCHE 22 GRADI.


La Procura della Repubblica di Palermo indaga su due presunti casi di malasanità che hanno registrato lo scorso 6 gennaio il decesso di due donne, rispettivamente di 49 e 41 anni. Nel primo caso è l’ospedale Civico di Palermo la struttura sanitaria al vaglio degli inquirenti. La vittima, una donna di 49 anni, era già da diverso tempo in cura preso il nosocomio di piazza Leotta. Recentemente era tornata in ospedale per una serie di esami di routine che, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero dato esito negativo. Un nuovo malore poi avrebbe indotto la paziente a recarsi nuovamente in ospedale. Non essendo stata ricoverata, la donna è tornata a casa dove poco tempo dopo è morta pare per una trombosi. Il secondo decesso sospetto del giorno dell'Epifania invece è avvenuto a Villa Sofia dove una donna di 41 anni si era già recata nei giorni 21 e 29 dicembre scorsi per forti dolori al ventre, ma in entrambi i casi sarebbe stata subito dimessa dall’ospedale. Martedì scorso un nuovo malore e la chiamata al 118, ma i sanitari giunti nell’abitazione della 41enne avrebbero detto ai familiari che non era niente di preoccupante, diagnosticandole soltanto uno stato ansioso. Questa almeno è la versione dei fatti raccontata dai familiari della signora defunta. Racconto che contrasta con quanto invece affermato dai responsabili del pronto intervento che parlano di un rifiuto della paziente di ricoverarsi. A stabilire quale delle due versioni sia quella vera adesso toccherà al P.M. Carlo Manzella, che coordina l'inchiesta. Intanto è stata già disposta l’autopsia sul corpo della 41enne e ordinato il sequestro anche delle registrazioni della chiamata telefonica al 118.


Ha lasciato il carcere per essere portato ai domiciliari il giovane palmese Angelo Azzarello, accusato dell’omicidio della fidanzata Alina Condurache. A disporlo il gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella che ha accolto la richiesta del legale difensore del 26enne, l’avv. Santo Lucia. Ricordiamo che il giovane, al quale sarà applicato lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, era uscito dal carcere ed era stata disposta la detenzione in una struttura psichiatrica dove doveva essere sottoposto ad alcune terapie. Adesso la decisione del giudice di portarlo a casa. L’omicidio avvenne nel dicembre 2014 in un appezzamento di terreno della famiglia Azzarello. Il giovane avrebbe ucciso la ragazza, di quattro anni più giovane di lui, con due colpi di pistola, uno all’inguine e l’altro all’addome, dopo un litigio scaturito dal fatto che la giovane straniera volesse interrompere la loro relazione iniziata meno di due mesi prima. Ricordiamo che Angelo Azzarello, giudicato con il rito abbreviato, aveva dapprima confessato l’omicidio per poi difendersi dicendo di aver sparato per sbaglio. “Ho tolto la sicura e sono partiti i colpi” –si difendeva nello scorso mese di novembre.


Nei giorni scorsi un furto è stato commesso in una concessionaria sita sulla strada statale 115, in territorio di Realmonte. Ignoti hanno forzato il cancello e rubato due auto: una Fiat 500 e un’Alfa Romeo Giulietta. Il valore delle due auto si aggira attorno ai 25 mila euro. A denunciare il fatto il titolare della concessionaria. Indagano adesso i carabinieri.


113 pattuglie impegnate; controllate 611 persone con etilometro precursore; 163 le infrazioni registrate al Codice della strada. Sono questi, in parte, i numeri del bilancio dell’attività svolta dalla Polizia stradale di Agrigento diretta dal vicequestore aggiunto Giuseppe Andrea Morreale. I poliziotti hanno effettuato dei controlli straordinari su tutto il territorio provinciale nel periodo tra il 24 dicembre 2015 e il 6 gennaio 2016. Questi hanno portato al ritiro di 9 patenti di guida e al sequestro di 10 carte di circolazione. Diverse le infrazioni riscontrate: uso del cellulare alla guida, mancato uso di cinture di sicurezza, eccessi di velocità rilevati con il telelaser, mancate revisioni e assicurazioni. In totale sono stati decurtati 196 punti dalle patenti. 8 persone sono state sorprese a guidare ubriache, una invece sotto l’effetto di droga. A Sciacca i poliziotti, dopo aver trovato un giovane con un tasso di alcol nel sangue più alto del consentito, hanno effettuato anche una perquisizione all’interno dell’auto dove hanno trovato 1,40 grammi di marijuana. Il giovane è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore. Controlli che dicevamo si sono protratti per tutto il periodo festivo. Nel giorno dell'Epifania tra Ribera e Sciacca è stato fermato un 46enne palermitano. L’uomo era destinatario di un provvedimento di divieto di dimora a Siculiana. Il palermitano è stato trovato in possesso di arnesi e oggetti atti allo scasso che sono stati sequestrati. Per lui è scattata la denuncia a piede libero.


Il Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha assolto tutti gli imputati rimasti coinvolti nel processo riguardante le cosiddette "spese pazze" e la gestione dell’Area di sviluppo industriale di Agrigento dal 2007 al 2011 con l’unica eccezione del rinvio a giudizio di Rosario Gibilaro, 58 anni, di Agrigento. L’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento era nata in seguito alle denunce dell’ex presidente IRSAP Alfonso Cicero che aveva segnalato presunte irregolarità nell’espletamento all’ASI di due bandi di gara senza le adeguate coperture finanziarie. Altre presunte anomalie poi vennero ipotizzate sia per quanto riguarda le spese di rappresentanza del consorzio sia per alcuni avanzamenti di carriera con relativi aumenti di stipendio. Ieri al Tribunale di Agrigento, il giudice per l’udienza preliminare ha assolto con formula piena l’ex presidente del consorzio Stefano Catuara e Salvatore Callari; l’accusa aveva chiesto per entrambi le condanne rispettivamente a 3 anni e 4 mesi e 1 anno. Assolti anche Maurizio Bonomo, 41 anni, Eugenio Esposto, 63 anni, Filippo Siracusa, 43 anni, tutti ex componenti del consiglio direttivo dell’ASI di Agrigento. Assolto anche l'imprenditore Giuseppe Sorce. Disposto il non luogo a procedere invece per Salvatore Gangi.


Nel “Patto con il sud” previsto nella finanziaria nazionale cento milioni di euro sono stati destinati al territorio agrigentino. Si tratta di finanziamenti spendibili nel biennio 2016-2017 per effettuare interventi di messa in sicurezza sul piano idrogeologico. 13 sono i comuni dell'agrigentino interessati dal finanziamento: Cammarata, Montallegro, Sant'Angelo Muxaro, Palma di Montechiaro, Aragona, Campobello di Licata, San Giovanni Gemini, San Biagio Platani, Realmonte, Ravanusa, Villafranca Sicula, Raffadali e Casteltermini. Soddisfazioni esprime in merito il capogruppo NCD all’ARS Vincenzo Fontana. ”Un riconoscimento a una classe politica, come la nostra, che – afferma l’onorevole agrigentino - fa del gioco di squadra la formula vincente, con l’ obiettivo di servire le comunità". Come visto, tra i comuni non figura né Favara né Agrigento.


In Sicilia niente più obbligo di passaggio dai varchi dei metal detector per i deputati e assessori regionali. Il Collegio dei questori ha infatti modificato il provvedimento dello scorso 26 novembre che imponeva il controllo ai varchi per chi volesse entrare all’ARS, deputati compresi. Adesso sia i parlamentari e gli assessori regionali sia la deputazione nazionale, con questo nuovo provvedimento, sono esenti. I raggi x rimangono però per i loro bagagli e borse. Qualsiasi altra persona voglia entrare all’ARS, compresi i circa 250 dipendenti, deve obbligatoriamente passare prima dai varchi dei metal detector.


Basta uscire di casa per capire che il vero inverno in Sicilia tarda ad arrivare. Mentre nelle regioni del Nord Italia una vasta depressione atlantica proveniente dalla Gran Bretagna porta pioggia e neve, al Sud invece si assiste all’aumento delle temperature che, secondo gli esperti, nella giornata di domani in provincia di Catania potrebbero arrivare sino ai 22 gradi. Una situazione climatica anomala quindi che induce i siciliani a non guardare al calendario. È ipotizzabile quindi che per questo week-end saranno in molti ad approfittare delle temperature miti per fare qualche gita fuori porta o magari una passeggiata in spiaggia. Sicuramente un modo sano per aiutarci a smaltire chili di troppo accumulati durante le festività natalizie e per respirare della buona aria. Le temperature miti fuori stagione comunque influiscono negativamente sul comparto agricolo, con le produzioni invernali che tardano ad arrivare. Gli sbalzi di temperatura poi nell’uomo determinano un incremento dei casi di influenza. Per la città di Agrigento domani gli esperti prevedono cielo poco nuvoloso, venti moderati e temperature comprese tra i 10 e i 20 °C.


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