Un uomo di 75 anni cade in un pozzetto e ci rimane per due notti. Fortunatamente delle persone lo hanno avvistato ed è stato salvato. Questo è in sintesi quanto accaduto in contrada Pioppo a Favara. L’uomo, un anziano con problemi psichici, venerdì scorso si era allontanato dalla propria abitazione per una lunga passeggiata e non aveva più fatto rientro a casa. La sorella, sabato mattina, aveva segnalato la sua assenza ai carabinieri della locale Tenenza. A ritrovare l’uomo un gruppo di persone che nella zona limitrofa alla Piscina Comunale stavano facendo jogging. Allertati tempestivamente i soccorsi, sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i militari di Favara. Nonostante le rigide temperature notturne, le condizioni di salute dell’anziano sarebbero buone. L’uomo, comunque, è stato trasportato in ambulanza all’Ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento per le necessarie cure. Un lieto fine quindi per questa vicenda che poteva avere sicuramente delle conseguenze più gravi.

Avrebbe accusato problemi depressivi ed è per questo che ha lasciato il carcere Petrusa di Agrigento per essere trasferita all’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Parliamo di Veronica Panarello, la giovane madre accusata di aver ucciso il figlio Loris Stival la mattina del 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina. La decisione è stata adottata dall'amministrazione penitenziaria la scorsa settimana per metterla sotto osservazione per problemi di depressione evidenziati in carcere. Giovedì scorso si era tenuta l'udienza preliminare davanti al Gup di Ragusa Andrea Reale. A Veronica Panarello è stato concesso il processo alternativo del rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Intanto la Procura di Ragusa ha contestato a Veronica Panarello la premeditazione, mentre l’avvocato difensore Villardita lo ribatte: '"Manca il movente, se ci fosse stata la premeditazione, in assenza di una causa scatenante, occorre chiedersi perché avrebbe agito così, facendo una cosa senza senso". Il trasferimento della Panarello comunque era stato disposto prima dell'udienza preliminare. Gli esperti per la perizia psichiatrica saranno nominati il prossimo 14 dicembre.

Presunto giro di baby squillo a Canicattì dove i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un quarantenne. L'uomo è stato sorpreso nella sua abitazione in compagnia di una ragazzina di 13 anni di origine romena, residente nella città dell’uva Italia. Il 40enne è accusato di violenza sessuale aggravata su minore. Nell’abitazione dell'uomo i militari hanno anche trovato la sorella della tredicenne, anch’ella minorenne. Probabile che le due ragazzine si prostituissero entrambe dietro il pagamento di somme di denaro. Al quarantenne, dopo le formalità di rito, sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Atti osceni in luogo pubblico, oltraggio, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Queste sono le ipotesi di reato che a Licata hanno portato all’arresto di Vincenzo Cannizzaro, di 49 anni. L’uomo, forse spinto dai fumi dell’alcool, nel centrale Corso Vittorio Emanuele avrebbe dato fastidio ad alcuni passanti che, impauriti, hanno chiamato i carabinieri. Alla vista dei militari il 49enne si è scagliato contro di loro sia fisicamente, riservandogli schiaffi e gomitate, sia con frasi minacciose e oltraggiose. Cannizzaro, inoltre, durante le concitate fasi del suo arresto, si è inspiegabilmente spogliato dei suoi abiti. Ristabilita la calma, l’uomo è stato accompagnato nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Licata in attesa di giudizio.

Sul fronte immigrazione e soccorso in mare il week-end appena trascorso è stato abbastanza impegnativo per i militari della Guardia Costiera di istanza a Lampedusa. Venerdì scorso, infatti, unità navali italiane e straniere in due distinte operazioni hanno soccorso e trasferito sull’Isola agrigentina ben 503 migranti, di cui 305 uomini, 108 donne e 90 minori. Sabato scorso invece sull’Isola di Lampedusa i mezzi di soccorso hanno portato altri 536 migranti, di cui 422 uomini, 69 donne e 45 minori. Le attività sono state coordinate dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

A fuoco un furgone al Villaggio Mosè. Il mezzo si trovava parcheggiato in via De Sica quando è stato avvolto dalle fiamme. Ancora da capire se si tratti di un incendio doloso oppure di un corto circuito. Il Fiat Fiorino è di proprietà di un 45enne di Agrigento. Sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio. Sul fatto indagano i poliziotti.

Non ce l’ha fatta Enrico Gallo, il trentanovenne di Palma di Montechiaro che lo scorso 9 novembre era stato ferito da tre colpi di pistola in piazza Aquilina. L’uomo, dopo una lunga agonia, è deceduto all’Ismett di Palermo, dove era stato ricoverato. Il movente del delitto potrebbe ruotare attorno a un regolamento di conti su un presunto giro di furti in abitazioni rurali. Ancora ignoti i responsabili dell’agguato teso in pieno centro e che adesso dovranno rispondere di omicidio. Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Licata agli ordini del capitano Marco Currao.

"Carta di Roma: comunicazione e migranti" è stato il tema del seminario di aggiornamento per i giornalisti svoltosi ieri presso Casa Sanfilippo, nel Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento. A organizzarlo l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Relatori il professor Francesco Pira, sociologo, giornalista e docente di comunicazione e giornalismo all’Università degli studi di Messina, e la dottoressa Mariella Guidotti, Delegata Ufficio Migrantes per la provincia di Agrigento. I lavori sono stati introdotti dalla Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Teresa Di Fresco. Nell’incontro è emerso come il “rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati” deve essere applicato anche nelle cronache sulla migrazione. La relazione di Mariella Guidotti si è basata sui dati nazionali e regionali dei flussi migratori in Italia. Durante la lezione del prof. Pira, immancabile è stato il richiamo agli attentati terroristici di Parigi e all’etica che deve avere la stampa nell’affrontare questi delicati temi.

Si voleva tingere i capelli biondi ed è per questo che aveva deciso di andare dal parrucchiere. Ma il tutto non è andato secondo le aspettative: dopo l’applicazione della tintura avrebbe infatti iniziato a perdere i capelli. Finiscono sotto processo un parrucchiere e la sua collaboratrice di Canicattì. Il fatto è avvenuto nel 2011, all’epoca la cliente era minorenne. I due le avrebbero provocato lesioni al cuoio capelluto e deturpato con una tintura in maniera irreversibile la capigliatura. Nonostante le cure infatti, i capelli non le sarebbero più ricresciuti. Adesso la giovane avrebbe chiesto un risarcimento danni per 300 mila euro.

Continua la serie negativa dell’Akragas che ieri all’Esseneto contro il Foggia ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva. I pugliesi hanno portato a casa tre punti grazie a una rete di Viola. Il vantaggio per gli ospiti era giunto a 6 minuti dalla fine del primo tempo. L'Akragas, nonostante la sconfitta, ha tenuto bene il campo con una prestazione caparbia. Agli uomini di mister Legrottaglie però, come spesso è accaduto in questo campionato, è mancato il cinismo del reparto offensivo che non riesce a concretizzare le tante azioni da goal create.

La serie negativa di risultati continua anche per il Pro Favara che perde 1-0 in casa contro l’Atletico Campofranco. Il goal partita per i nisseni è stato siglato all’82° minuto di gioco da Morreale. Un match quello giocato allo Stadio Comunale "Giovanni Bruccoleri" di Favara probabilmente viziato da alcuni errori arbitrali, tra i quali anche un fuorigioco sospetto che, nel primo tempo, ha annullato la rete di De Luca per il Pro Favara. La squadra di Gaetano Longo non riesce a sbloccarsi, e rimane così l’ultima forza in classifica del girone A del campionato di Eccellenza. Prossimo impegno contro la Libertas Racalmuto, squadra che in graduatoria occupa il penultimo posto.

La Fortitudo Moncada Agrigento torna a vincere in casa e lo fa contro una delle squadre più forti di tutta la Serie A2, la Novipiù Casale Monferrato. Il finale ha detto 73-68 in favore dei biancazzurri: un grande match condotto da una Fortitudo che ha mostrato in campo grande mentalità e voglia di regalare una bella vittoria al pubblico del PalaMoncada.

Presentato sabato scorso al castello Chiaramonte di Favara, nell’ambito del Premio Buttitta, il libro: "Merica Merica viaggio verso il nuovo mondo". Il volume, curato da Maurizio Piscopo e Salvatore Ferlita, ha in allegato anche le musiche della Compagnia di canto popolare favarese. Come sappiamo, un libro ti fa viaggiare, anche se sei comodamente sprofondato su un divano e immerso nella sua lettura. "Merica, merica. Viaggio verso il nuovo mondo" raccoglie, come una antologia di ricordi, tanti contributi da parte di storici, giornalisti, registi e uomini di cultura. Un lavoro di ricerca per non dimenticare i viaggi della speranza che duravano anche un mese sulle navi tra le onde dell'Atlantico, ma anche i drammi, le malattie, le tragedie, i lavori nuovi. Destinazione il Continente Nuovo, per una vita migliore, per un lavoro, per un futuro. Sabato scorso il battesimo del libro proprio a Favara, "patria" del gruppo. A promuovere l’evento la libreria “Il Papiro”.