SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/11/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MAFIA. ARRESTI STANOTTE A CORLEONE, AZZERATO MANDAMENTO. VOLEVANO UCCIDERE IL MINISTRO AGRIGENTINO ANGELINO ALFANO.

ORDIGNO RUDIMENTALE POSIZIONATO DAVANTI AL COLLEGIO DI MARIA DI PALMA DI MONTECHIARO. LA POLIZIA FA BRILLARE IL PACCO. SI INDAGA

FAVARA. SCENDE DALL'AUTOBUS PROVENIENTE DA PALERMO CON 10 FLACONI DI METADONE. ARRESTATO 38ENNE.

FURTO ALLA SCUOLA IPIA FERMI DI AGRIGENTO. NELLA NOTTE SONO STATE ARRESTATE DUE PERSONE.

BASTA CON QUESTA FARSA. IL MOVIMENTO 5 STELLE CI RIPROVA E PRESENTA LA TERZA MOZIONE DI SFIDUCIA A CROCETTA.

UN PARCO GIOCHI PER BAMBINI A SAN LEONE. IL PROGETTO SI PRESENTA DOMANI


Duro colpo della Dda di Palermo al mandamento mafioso di Corleone. Nella notte i carabinieri hanno arrestato 6 allevatori, ritenuti gli eredi di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Si tratta di Rosario Lo Bue (62 anni), ritenuto il nuovo capo dei corleonesi; Pietro Pollichino (73 anni); Salvatore Pellitteri (38 anni); Salvatore Pellitteri (22 anni); Roberto Pellitteri (24 anni) e Vincenzo Pellitteri (62 anni). Tra i piani dei nuovi boss anche un attentato al ministro agrigentino Angelino Alfano che, quando era alla Giustizia, inasprì il regime della carcerazione prevista dal 41 Bis riservato ai mafiosi. Che a cosa nostra non piacessero i provvedimenti rivolti all’aggravamento della carcerazione dei loro esponenti non è una novità. Nel settembre del 2013 era stato lo stesso Totò Riina che intercettato dal carcere milanese di Opera diceva di Alfano: ”Quel disgraziato di ministro dell'agrigentino è proprio accanito con questi quarantunisti". E aggiungeva: "Sta facendo tutto per il carcere duro... glielo do io a lui, il duro lo abbiamo noi qua dentro... disgraziato". Il piano di morte accennato dal capo dei capi in carcere è stato ripreso dai “nuovi” corleonesi, che in alcune intercettazioni parlano di Alfano. “Se c'è l'accordo, – a parlare è Pietro Masaracchia - lo fottiamo a questo... lo fottiamo, gli cafuddiamo una botta in testa... ci vuole un po' d'impegno, gli cafuddiamo una botta in testa". Alfano doveva fare la stessa fine di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Il fedelissimo di Riina, non sapendo di essere intercettato, rivendica l’uccisione di Kennedy. Secondo quanto asserito da Masaracchia, Kennedy sarebbe stato ucciso da cosa nostra perché, dopo aver goduto dei suoi voti nella corsa alla Casa Bianca, avrebbe poi deluso le aspettative delle famiglie mafiose in America. Voltafaccia che secondo i corleonesi avrebbe fatto anche il ministro agrigentino Angelino Alfano. I boss avevano ipotizzato di uccidere Alfano in Sicilia durante la campagna elettorale dove lo stesso sarebbe stato più vulnerabile rispetto a Roma.


Fin da subito è apparso come pacco sospetto, anche per via del suo ticchettio. Un ordigno rudimentale è stato fatto brillare dagli artificieri della Polizia di Stato ieri sera a Palma di Montechiaro. Il pacco è stato ritrovato davanti alla porta d’ingresso del Collegio di Maria. Gli esperti avrebbero stimato il contenuto in circa 70 grammi di polvere da sparo e riscontrato la presenza di un orologio e di una batteria presumibilmente utili all'innesco, così il controller di una Playstation. Ad indagare i poliziotti del locale commissariato, coordinati dalla Procura di Agrigento.


Operazione antidroga nella tarda mattinata di ieri dei carabinieri di Favara. In manette è finito un pluripregiudicato del luogo, P.P., di 38 anni. L’accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. L’uomo è stato sorpreso con 10 flaconi da 120 ml di metadone, di cui 6 erano detenuti irregolarmente. Il 38enne, su cui pendeva l’obbligo di soggiorno a Favara, è stato fermato dai militari, diretti dal Luogotenente Giuseppe Tararà, intorno alle ore 12.30 mentre stava scendendo dall’autobus di linea proveniente da Palermo. I carabinieri lo hanno atteso al suo arrivo a piazzale Giochi Olimpici per bloccarlo. Il metadone è stato sequestrato, mentre il 38enne è stato tradotto presso la casa circondariale di c.da Petrusa di Agrigento. Continua quindi senza sosta l’incessante attività di controllo del territorio da parte delle Forze dell’ordine di via Olanda, al fine di impedire eventuali irregolarità in città.


Scontro tra due auto ieri sera intorno alle 19.00 sulla strada statale 189 a ridosso del centro abitato di Aragona. Ad impattarsi frontalmente una Fiat Stilo e una Alfa Romeo 147. Ad avere la peggio il conducente di quest’ultimo mezzo, L.G., di 62 anni. Chiamata sul posto l’ambulanza del 118, l’uomo è stato trasportato al vicino nosocomio agrigentino per le cure dei sanitari. Fortunatamente pare non abbia riportato gravi conseguenze. A effettuare i rilievi i carabinieri della Tenenza di Favara e i colleghi del Nucleo Radiomobile di Agrigento.


Avrebbero commesso nella notte un furto all’interno dell’istituto scolastico "Ipia Fermi" di Agrigento ma i carabinieri del NOR, unitamente al personale del reparto operativo Nucleo Investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Agrigento, li hanno arrestati in flagranza. Si tratta di L.P.F.A., di 57 anni, e C.D.I., di 29 anni. I due sono stati fermati a bordo di una Alfa Romeo 166, già sottoposta a sequestro amministrativo, poiché scoperta di assicurazione, in via Piersanti Mattarella. All’interno dell’auto i militari hanno trovato cavi di rame e rubinetteria varia e uno zaino contenente arnesi da scasso.


Il Movimento 5 Stelle ci riprova e presenta la terza mozione di sfiducia in tre anni al Presidente della Regione Rosario Crocetta. “Basta con questa farsa –dicono. Tutti i limiti sono stati oltrepassati. I fatti dicono che il Crocetta-quater è morto già in culla, soffocato da infinite polemiche e liti, alimentate dalla smisurata voglia di poltrone delle mille anime della squinternata e inconcludente maggioranza”. Il Movimento 5 stelle cercherà di scrivere la parola fine “al peggiore governo della storia della Sicilia” -così scrivono- presentando la sfiducia a Crocetta. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa martedì prossimo alle 11 all'Ars. Ricordiamo che le prime due erano andate a vuoto grazie a una maggioranza che in extremis riuscì a ricompattarsi di fronte allo spettro di elezioni anticipate. In casa PD al momento regna il caos e quindi i pentastellati vogliono cogliere la palla al balzo e tentare il tutto per tutto, sperando anche in un appoggio di una parte del PD.


L’allarmante situazione igienico-sanitaria in cui versa Favara, ed è così purtroppo da diverso tempo, è oggetto di note di qualche consigliere comunale che inizia a fare sentire la propria voce. A sei mesi dalle amministrative, dopo il consigliere comunale Nicolò Sorce, interviene oggi il consigliere comunale Carmelo Vassallo Todaro. In una nota Vassallo Todaro dice di riconoscere all’assessore Messinese, così come all’ex Zarbo, l’azione diretta di controllo del servizio “che ha portato qualche apprezzabile risultato, ma il paese –dice Vassallo Todaro- rimane comunque sporco. Il servizio porta a porta non funziona e risulta inutile e alquanto dannoso l’accanimento a non volerlo modificare. Occorre rendere il servizio accessibile a tutti –dice Vassallo Todaro- alle persone che vivono in grandi condomini così come a quelle che ingiustificatamente abbandonano i sacchetti della spazzatura in strada”. Per il consigliere Vassallo Todaro “l’abbandono dei rifiuti avvelena l’ambiente ed è la causa principale della presenza dei topi, di zecche, pulci, rendendo necessario e urgente disinfestare e derattizzare la città. L’assessore Messinese –conclude- promuova un incontro con le forze politiche e la città per affrontare la problematica”.


Il Comune di Favara ha la possibilità di spendere almeno 31 mila euro dalle somme trasferite dalla Regione. Prima però l’Ente deve introdurre nel proprio statuto i referendum deliberativi di iniziativa popolare e l’istituto del bilancio partecipato: senza questi due importanti strumenti, infatti, il Comune di Favara non può beneficiare della Legge Regionale 5 del 2014 che consente agli Enti Locali di spendere almeno il 2% delle somme trasferite dalla Regione. Il Movimento Cinque Stelle di Favara da circa tre anni chiede invano all’Amministrazione Comunale di introdurre nel proprio statuto i due strumenti di partecipazione democratica. Qualora dal Comune assecondassero la richiesta dei pentastellati, quest’ultimi avrebbero già una proposta di spesa dei 31 mila euro che l’Ente potrebbe ottenere dalla Regione. Suggeriscono l’acquisto e l’istallazione di eco compattatori per tappi di plastica, bottiglie in PET e alluminio da collocare in aree dedicate alla raccolta differenziata. Secondo i pentastellati favaresi, i 5 eco compattatori costerebbero 32 mila euro, e da una loro stima sarebbero in grado di garantire al Comune entrate per circa 6.400 euro al mese. Questo sistema incentiverebbe anche i cittadini a fare la raccolta differenziata in quanto, per ogni rifiuto depositato, si ricaverebbe un bonus di circa 20 centesimi di euro.


L’On. David Ermini, membro della Commissione parlamentare Giustizia, oggi è a Sciacca per una visita presso la locale casa circondariale e gli uffici giudiziari del Tribunale. Ad accompagnare nella visita il parlamentare del PD, oltre alla deputazione agrigentina del suo partito, anche il segretario provinciale Peppe Zambito. “La visita dell’On. Ermini -dice Zambito- assume un grande significato alla luce del progetto di revisione della geografia giudiziaria dei Tribunali e delle Corti d’Appello e per il mantenimento degli uffici di Sciacca per l’importante funzione che esercita sul territorio”.


Intanto domani, sabato, la segreteria provinciale del PD di Agrigento presenta il documento stilato sull’acqua pubblica. Sarà presente il responsabile giustizia segreteria nazionale del PD, nonché membro della Commissione giustizia alla Camera, l’On. David Ermini. Diversi gli interventi previsti a partire dalle ore 10.30. A seguire l’incontro dal titolo: “La giustizia cambia volto: dal processo breve ai beni confiscati”.


Ancora controlli nell’agrigentino per prevenire e reprimere il fenomeno dell’inquinamento ambientale connesso alla molitura delle olive. Un intervento si è registrato ieri a Montaperto dove i carabinieri della locale Stazione, unitamente al personale dell’A.R.P.A. di Agrigento e della Polizia di Agrigento, hanno segnalato in stato di libertà alla Procura per illecito smaltimento di rifiuti C.G.M.A. di 51 anni. L’uomo è il legale rappresentante di un oleificio di Montaperto dove sono stati effettuati i controlli. Al momento degli accertamenti il frantoio non era in attività ma è stato sequestrato un terreno di circa 100 mq a ridosso del fabbricato, adibito a deposito temporaneo di sansa. Inoltre, tramite tracciante fluorescente, è stato accertato che durante le precedenti fasi di lavaggio delle olive, le acque venivano scaricate nel sistema fognario senza alcuna autorizzazione.


Avviare una raccolta fondi per realizzare un parco giochi per bambini sul lungomare Falcone e Borsellino di San Leone. L’iniziativa nasce dal comitato civico “Insieme X gioco” ed è stata accolta positivamente dall’amministrazione comunale che domani, alle ore 11:30, presenta alla stampa il progetto del parco giochi. L’incontro si svolge proprio sul lungomare della frazione balneare.


C’è attesa al PalaMoncada di Porto Empeodocle per il match di domenica prossima che vede sfidarsi i padroni di casa della Fortitudo contro il Mens Sana Basket di Siena. L’incontro è valevole per la 9^ giornata del campionato di serie A2. Al termine della partita l’associazione “Fortitudo Family” ospiterà le due società, i tifosi ospiti che vorranno seguire la loro squadra in Sicilia e tutti gli associati nel “Terzo Tempo”, ovvero nello spazio antistante alla foresteria del PalaMoncada. Una bella serata dove oltre allo sport si condividerà anche un buon pasto. Tra le file della squadra toscana milita la guardia Mattia Udom, atleta conosciuto nell’ambiente biancazzurro e che fino all’anno scorso ha giocato nel roster guidato da coach Ciani. In vista del match di domenica prossima, la Fortitudo Moncada ha realizzato un’intervista al suo ex giocatore che noi vi proponiamo.


L’associazione IERPOF Onlus e Unione Ciechi d’Europa di Agrigento, presieduta da Lillo Cinquemani, si è trasferita nei nuovi locali di via Mazzini 169, nei pressi del Tribunale della città dei Templi. In attesa della dotazione di una linea telefonica fissa, gli interessati possono contattare il numero di cellulare 329.91.95.670.


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