SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 02/11/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ERA STATO SORPRESO NEL GIUGNO 2014 CON 20 KG DI HASHISH. I CARABINIERI ARRESTANO PER RESIDUO DI PENA UN FAVARESE 42ENNE.

SAREBBE TORNATA ALLA NORMALITA' L'EROGAZIONE IDRICA A CAMPOBELLO DI LICATA. SAREBBE STATO AGGIUNTO ULTERIORE CLORO CHE AVREBBE NEUTRALIZZATO I BATTERI PRESENTI NEL LIQUIDO.

PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE PER I LAVORATORI DELL'ARPA: A RISCHIO STIPENDI E I CONTROLLI AMBIENTALI.

BOCCONE DEL POVERO. BUONE NOTIZIE PER I 10 DIPENDENTI A CUI LA CONGREGAZIONE HA REVOCATO IL LICENZIAMENTO. INTANTO C'E' CHI SOSTIENE SI TRATTI DI UNA REVOCA PROVVISORIA.

POLITICA. L'EX CONSIGLIERE DI ROSA ADERISCE AL MOVIMENTO "NOI CON SALVINI". INTANTO ARRIVANO LE DIMISSIONI DELLE REFERENTE DI AGRIGENTO MARY CALABRO'

CALCIO. PAREGGIO PER L'AKRAGAS. BRUTTA SCONFITTA INVECE PER LA PRO FAVARA.


Una buona notizia per i 10 dipendenti che prestano servizio al Boccone del Povero di Favara. La Congregazione Femminile Serve dei Poveri ha infatti revocato il loro licenziamento. La comunicazione a tutti e 10 i dipendenti è arrivata lo scorso venerdì 30 ottobre. Il 31 infatti sarebbe stato per loro l’ultimo giorno di lavoro dopo l’ottenimento, nel settembre scorso, di un ulteriore mese di proroga del licenziamento. Quindi potranno tornare a lavorare in tranquillità, senza intaccare ore e stipendio. È ovvio che in tutto ciò ne gioveranno anche gli anziani ospiti, che non lasceranno la struttura. Questa per noi sarebbe stata la vera notizia di oggi, la più bella, se non fosse stato che sabato pomeriggio, partecipando a un incontro indetto da Lillo Cinquemani e Suor Anna alla presenza di alcuni familiari degli anziani ospiti, abbiamo appreso dell’altro. Siamo venuti a conoscenza (e siamo anche in possesso) di una lettera inviata dall’Economa generale della Congregazione Femminile Serve dei Poveri “Boccone del Povero” di Palermo alla consulente del lavoro della Congregazione, la signora Minniti. Nella lettera inviata la settimana scorsa, intorno al 25 – 26 ottobre, Suor Maria Francesca Beristain, Economa generale della Congregazione di Palermo, parla di un incontro avuto la settimana prima a Favara con il Signor Cinquemani, l’avv. Schembri (avv. del personale) e il sacerdote nominato dalla Congregazione della Diocesi, don La Magra. Oltre a fare il sunto della situazione del personale di Favara, Suor Maria Francesca Baristain fa altre dichiarazioni che, sinceramente, hanno lasciato un po’ tutti perplessi. Nella fattispecie, parla di un nuovo licenziamento collettivo. Da premettere che, proprio il giorno 30 ottobre, Lillo Cinquemani attendeva per conto della Congregazione delle risposte dall’avv. Schembri, legale dei dipendenti. Due giorni prima aveva infatti inviato una nuova proposta di lavoro con riduzione degli orari e della retribuzione mensile per venire incontro ai dipendenti, salvando tutti i posti di lavoro. Ed ecco invece arrivare proprio il giorno 30, giorno nel quale si attendeva la risposta, a casa dei dipendenti una lettera da parte della Congregazione nella quale gli veniva revocato il licenziamento. Un fatto sicuramente positivo ma che, senza ombra di dubbio, aveva lasciato spiazzato il delegato della Madre Generale Cinquemani, che stava agendo diversamente su indicazione della Congregazione. Ed è qui che si apre il caso. Cinquemani, appreso della novità, chiama la superiora del Boccone del Povero di Favara Suor Anna chiedendo se fosse a conoscenza della bella notizia. Dalla conversazione capisce che la Congregazione non aveva neanche informato della decisione assunta l’Istituto di Favara. Allora decide di chiamare direttamente la Madre Generale. Dopo un primo approccio, la Madre Generale demanda il tutto all’avvocato Bisso, ma prima di chiudere la chiamata comunica a Cinquemani di avergli revocato agli inizi del mese la delega, affidatagli a fine settembre. Cinquemani rimane basito, anche perché qualche giorno prima la stessa Madre Generale gli avrebbe dato delle indicazioni su come agire, incaricandolo di proseguire. In pratica la Madre Generale gli revoca la delega ai primi del mese di ottobre, glielo comunica solo il 30 ottobre, facendogli firmare nel frattempo degli atti senza esserne titolato. Da qui l’ex delegato della Madre Generale fa delle considerazioni dopo anche aver appreso di ulteriori comunicazioni che la Congregazione avrebbe inviato all’Istituto di Favara, ovvero: quella che le suore e gli anziani devono lasciare la struttura. Avrebbero dovuto lasciarla entro il 31 di ottobre, ma per come scrive l’Economa Generale Suor Beristain nella famosa lettera inviata alla consulente del lavoro della Congregazione "non abbiamo il tempo materiale per far uscire le anziane entro il 31 ottobre 2015”. In questa lettera si legge ancora: “Suor Alice questa mattina ha parlato con il sindacalista Castronovo e lui dice, a differenza di Cinquemani, che non si può fare un’altra proroga. Quindi, -scrive l’Economa Generale della Congregazione alla consulente del lavoro- dobbiamo cominciare da capo il licenziamento collettivo. La motivazione di questo nuovo licenziamento collettivo – dice ancora in questa lettera- sarà perché non abbiamo i mezzi economici sufficienti per poter mantenere la struttura in piedi”. Ed ecco, secondo Cinquemani, svelato l’arcano. Come ricorderete, i dipendenti avevano impugnato il licenziamento e chiesto i danni. Secondo l’ex delegato la Congregazione ha revocato il licenziamento per far cadere le impugnative dei dipendenti, per poi, tra qualche giorno, inviare nuovamente una lettera di licenziamento collettivo per giusta causa, ovvero per insufficienza economica. Di questa lettera il Signor Cinquemani ha informato l’avv. Schembri che, a sua volta, avrebbe dovuto informare i lavoratori. Adesso Lillo Cinquemani, non essendo più titolato, è costretto a fare un passo indietro. Ha tenuto a comunicare il tutto anche ai familiari degli anziani ospiti che presto, vista l’intenzione della Congregazione, potrebbero fare le valigie e lasciare la struttura. Chiarezza pretende anche Suor Anna. Come ricorderete, 9 dei 10 dipendenti avevano firmato una lettera nella quale parlavano dei circa 600 mila euro che il Comune di Favara avrebbe versato negli ultimi tre anni alla suore. “Io di questi soldi –ci dice Suor Anna- non ne so nulla. Per questo ho chiesto al Comune di farmi avere la ricevuta di bonifico effettuato in modo tale da capire se, e in quale conto, sono stati versati. Ma dal Comune non ho ancora ricevuto risposte. Su questa cosa intendo fare chiarezza perché non accetto che qualcuno possa dire o semplicemente pensare che Suor Anna è venuta a Favara per chiudere la casa e prendersi 600 mila euro per poi andarsene”. L’indiscrezione che avevamo avuto circa l’ulteriore comunicazione della Madre Generale inviata a Suor Anna il 25 ottobre scorso nella quale si chiede agli anziani ospiti di lasciare la struttura entro il 31 ottobre, comunicazione che Suor Anna avrebbe dovuto firmare e consegnare ai familiari degli anziani, ci è stata confermata dalla stessa superiora. “Ma io –ci ha risposto- non firmerò niente. Ho sbagliato una volta (riferendosi alla lettera di licenziamento dei lavoratori) non lo farò una seconda volta. Io non mando via nessuno”. Insomma, sabato sera siamo usciti dal Boccone del Povero davvero desolati. Se quanto annunciato dai responsabili corrisponde a verità… siamo davvero amareggiati!


Deve scontare la pena residua di un anno e sei mesi di reclusione domiciliare poiché condannato dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Parliamo del 42enne favarese Calogero Presti, arrestato il 16 giugno 2014 dai carabinieri della Tenenza in quanto trovato in possesso di 20kg di hashish. L’uomo era stato condannato a complessivi 2 anni e 11 mesi di reclusione. Sabato pomeriggio i carabinieri agli ordini del Luogotenente Giuseppe Tararà hanno dato esecuzione all’ordinanza. E#8195;


Con l’accusa di furto aggravato all’interno di un vivaio di piante è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Licata Antonino Santamaria, di 42 anni, già noto alle Forze dell’ordine. In particolare i carabinieri hanno colto di sorpresa il licatese il quale, dopo aver scavalcato la recinzione, si era introdotto all’interno di un vivaio di piante per l’agricoltura riuscendo a sottrarre alcune confezioni di piantine in vegetazione e diversi flaconi di anticrittogamici e fertilizzanti. L’arrestato è stato condotto poi presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.


Due cassonetti della spazzatura sono stati incendiati nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Agrigento, in via Petrarca. L’episodio è stato segnalato dagli operatori ecologici che operano nella zona della Stadio. Sul posto si sono recati i responsabili di Iseda, che hanno successivamente denunciato il fatto alle autorità competenti. L’incendio ha riguardato due degli oltre 200 cassonetti nuovi, collocati da una settimana da Iseda e Sea in tutte le strade cittadine in sostituzione di quelli vecchi di proprietà di Gesa.


Sarebbe priva di batteri l’acqua che arriva nelle case dei campobellesi. A comunicarlo è l’amministrazione comunale a fronte di una verifica effettuata da Girgenti Acque nel serbatoio “Gargitella-Fondachello”. L’aggiunta di ulteriore cloro avrebbe neutralizzato i batteri coliformi presenti nell’acqua. L’Asp qualche giorno fa, proprio in questo serbatoio, aveva riscontrato dei valori eccendenti del batterio e la distribuzione era stata interrotta a scopo precauzionale. Quindi, dopo l’aggiunta di cloro, dovrebbe essersi normalizzata l’erogazione idrica a Campobello di Licata.


La Federazione Sindacati Indipendenti proclama lo stato di agitazione dei lavoratori dell’ARPA Sicilia. “La continua riduzione del contributo di funzionamento, inferiore all' ammontare dei soli stipendi, -scrivono dal sindacato- ha eroso la cassa al punto da mettere a rischio non solo gli stipendi, che già questo mese saranno pagati in ritardo, ma mettendo a serio rischio i controlli e il monitoraggio dell'ambiente, per i quali la Regione Sicilia è già sotto infrazione da parte della Comunità Europea. Dall'assemblea dei lavoratori-scrivono- è emersa anche la necessità di verificare l'attuazione degli accordi concertati tra le sigle sindacali e la Delegazione Trattante.


Una buona notizia per i 10 dipendenti che prestano servizio al Boccone del Povero di Favara. La Congregazione Femminile Serve dei Poveri ha infatti revocato il loro licenziamento. La comunicazione a tutti e 10 i dipendenti è arrivata lo scorso venerdì 30 ottobre. Il 31 infatti sarebbe stato per loro l’ultimo giorno di lavoro dopo l’ottenimento, nel settembre scorso, di un ulteriore mese di proroga del licenziamento. Questa per noi sarebbe stata la vera notizia di oggi, la più bella, se non fosse stato che, sabato pomeriggio, partecipando a un incontro indetto da Lillo Cinquemani e Suor Anna alla presenza di alcuni familiari degli anziani ospiti, abbiamo appreso dell’altro. In pratica, secondo quanto sostiene Lillo Cinquemani, oramai ex delegato della Madre Generale (a sua insaputa gli è stata infatti revocata la delega ai primi di ottobre), la Congregazione ha revocato il licenziamento per far cadere le impugnative presentate dai dipendenti, ovvero quella del licenziamento e della richiesta danni per poi, tra qualche giorno, inviare nuovamente una lettera di licenziamento collettivo per giusta causa, ovvero per insufficienza economica. Cinquemani lo sostiene dopo aver letto una lettera che l’Economa Generale Suor Beristain ha inviato tra il 25 e 26 ottobre scorsi alla consulente del lavoro della Congregazione nella quale si chiede “un nuovo licenziamento collettivo poiché non si hanno i mezzi economici sufficienti per poter mantenere la struttura”. Per Cinquemani questa sarebbe una revoca del licenziamento apparente e provvisoria. Dietro si celerebbe invece un nuovo licenziamento collettivo. Suor Anna, superiora dell’Istituto Boccone del Povero di Favara, nell’incontro ha premesso che lei ha fatto fin dove ha potuto per venire incontro a tutti, ma le decisioni poi spettano al Consiglio Generalizio. “Io –dice- sono etichettata quale il mostro della situazione solo perché ho provato a portare regole e ordine all’interno dell’Istituto, prima fra tutti il rispetto alle persone bisognose. Deve essere chiaro che le persone non sono oggetti per fare soldi. Sia noi suore, sia gli anziani, sia il paese intero –incalza Suor Anna- siamo vittime di queste 10 persone. Sappiamo come si trovavano prima di entrare qui dentro e di come si siano arricchite con noi”. Insomma, da due anni e mezzo la suora dice di lottare contro chi invece di lavorare le crea ostacoli. Suor Anna, inoltre, pretende chiarezza su quanto dichiarato da 9 dei 10 dipendenti. In una lettera questi lavoratori parlano dei circa 600 mila euro che il Comune di Favara avrebbe versato negli ultimi tre anni alle suore. “Io di questi soldi –ci dice Suor Anna- non ne so nulla”. Suor Anna ci conferma anche di aver ricevuto giorni fa da parte della Congregazione un’ulteriore comunicazione da firmare e girare poi ai familiari degli anziani ospiti dove si scrive di lasciare la struttura entro il 31 ottobre. Comunicazione che questa volta Suor Anna non ha voluto firmare. Insomma, sabato sera siamo usciti dal Boccone del Povero davvero desolati. Se quanto annunciato dai responsabili corrisponde a verità… siamo davvero amareggiati!


L’ex consigliere comunale di Agrigento Giuseppe Di Rosa aderisce al movimento “Noi con Salvini”. Ad annunciarlo è l’on. Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini. “Il suo avvicinamento alle posizioni del Movimento non dovrebbe essere una novità per chi conosce noi e conosce la storia politica di Di Rosa – spiega Attaguile. “Noi con Salvini” vuole con forza essere parte attiva nella vita politica siciliana e agrigentina in particolare. Per fare questo, abbiamo bisogno di soggetti radicati sul territorio e con una esperienza da amministratori”. Giuseppe Di Rosa commenta: “Ho sempre condiviso la linea del Movimento come uomo libero dai sistemi che concettualmente caratterizzano la vecchia politica condizionata, soprattutto ad Agrigento, dai poteri forti. Insieme a “Noi con Salvini” potremo scardinare questo apparato”.


Intanto stamattina arrivano le dimissioni di Mary Calabrò da referente del movimento politico “Noi con Salvini” di Agrigento. “Prendo atto –dice- che non ci sono più le condizioni per poter svolgere il mio ruolo con serenità. Ritengo doverosa questa comunicazione –dice- in quanto ho sempre creduto, e continuo a credere, negli ideali di Matteo Salvini e ho davvero pensato di poter contribuire al rinnovamento del partito e a costituire un gruppo affiatato e vincente. Non sono indifferente al problema di conciliare due principi diversi: la coerenza con le mie idee e le decisioni verticistiche regionali da me apprese dalla stampa che non sono state concordate. Queste scelte –conclude- hanno purtroppo generato negli aderenti e nell’opinione pubblica confusione, imbarazzo, smarrimento”.


In occasione della ricorrenza della giornata dei morti, il sindaco Lillo Firetto si è recato in visita nei vari cimiteri comunali per rendere omaggio ai defunti. “In particolare – ci fanno sapere dall’ufficio stampa del sindaco- il primo cittadino, oltre a Bonamorone, si è recato nei piccoli cimiteri delle frazioni di Montaperto e Giardina Gallotti dove ha deposto fiori sul sacrario dei bambini mai nati e sulla tomba del fotografo americano Arthur Patten, morto durante un suo soggiorno ad Agrigento nel 1999”.


Entro il 30 novembre è possibile anche a Favara presentare domanda per essere inseriti nell’Albo unico delle persone idonee all’Ufficio di scrutatore di seggio elettorale. Antonino Costa, responsabile dell’Ufficio elettorale del Comune, ci fa sapere che l’iscrizione al predetto Albo è subordinata al possesso di due requisiti, ovvero: essere elettore del Comune e avere assolto agli obblighi scolastici. Inoltre ci sono categorie di persone che non possono presentare istanza. Per il ritiro dei modelli e per ogni altra informazione, gli interessati possono rivolgersi al personale addetto durante il normale orario di lavoro. Si precisa che le persone già iscritte non devono fare istanza.


Conquista la terza vittoria consecutiva e raggiunge il primo posto in classifica. Parliamo della Fortitudo Moncada Agrigento che vince contro La Briosa Barcellona per 78 a 69. Bellissima l’atmosfera del PalaMoncada, dove il pubblico ha seguito con grande partecipazione la grande prestazione dei ragazzi di coach Franco Ciani, che nulla ha lasciato al caso. La gara, infatti, è stata abbondantemente controllata per più di tre quarti, raggiungendo anche il +20 nel terzo quarto. Anche coach Franco Ciani non nasconde la sua soddisfazione per queste tre vittorie consecutive: “Abbiamo fatto una partita straordinaria, di intensità, attenzione, precisione e ritmo, ma al di là dell’aspetto spettacolare è stata evidente la consistenza di quello che abbiamo fatto sul campo”. L'allenatore della Fortitudo Moncada pensa già ai prossimi appuntamenti: “Adesso avremo un ciclo di gare difficilissimo, con la trasferta di Casalpusterlengo, poi giovedì in casa contro Ferentino e, infine, la trasferta di Rieti. Le affronteremo una alla volta con grande concentrazione come sempre, volendo continuare –conclude- questa serie positiva e consapevoli che si tratta di avversari di altissimo livello.”


L'anticipo valido per la nona giornata di campionato di Lega Pro tra Lupa Castelli Romani – Akragas finisce con un pareggio. 1-1 il risultato finale. La partita si è giocata a Riesi. Dopo un ottimo avvio di partita, l’Akragas è passata in vantaggio con Zibert, ma all’80’ Volpe pareggia su rigore portando il punteggio a 1-1.


Finisce 3 a 0 la partita Paceco – Pro Favara. Un’altra brutta sconfitta per la squadra di mister Longo. Per come scrive Giovanni Di Caro nel sito della Pro Favara, la squadra parte come al solito volenterosa di fare bene ma già al 16esimo minuto deve capitolare sul goal di testa del Paceco. Nel secondo tempo la squadra locale parte subito forte trovando il raddoppio e dopo 10 minuti arriva anche la terza rete. Supremazia del Paceco fino alla fine della partita con la Pro Favara, costretta a limitare i danni. Domenica al Bruccoleri arriva la Parmonval, sconfitta dal Campofranco. Si spera ovviamente in una vittoria.


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