SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 13/10/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

CROLLO ALLA SCUOLA DON BOSCO DI FAVARA. ASSO-CONSUM PRESENTA ESPOSTO ALLA PROCURA DI AGRIGENTO. INTANTO SICILIA TV HA FA DARE DELLE PRECISAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE PERROTTA

AD AGRIGENTO, DOPO IL FATTO DI FAVARA, SI CHIEDE LA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE DELL'OBBLIGO. PER IL CONSIGLIERE IACOLINO "LA MESSA IN SICUREZZA DEVE RAPPRESENTARE PRIORITA' PER IL COMUNE"

FAVARA. C'E' IL SERIO RISCHIO CHE IL COMUNE DI FAVARA, LA PREFETTURA E LA CURIA FACCIANO DEFINITIVAMENTE CHIUDERE L'ISTITUTO BOCCONE DEL POVERO SE NON SI PRESENTANO ALLA PROSSIMA E ULTIMA CONVOCAZIONE DEL C.D.A. DELL'OPERA PIA.

MORTE DI ANTONINO TUTTOLOMONDO. PER LA PROCURA SI E' TRATTATO DI UN INCIDENTE AUTONOMO E CHIEDE ARCHIVIAZIONE. SI OPPONGONO I FAMILIARI.

AGRIGENTO PRIMA IN ASSOLUTO PER NUMERO DI EMIGRANTI ISCRITTI ALL'AIRE. PECCATO CHE SIAMO PRIMI PER QUESTO E NON PER ALTRO.


Asso-consum ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento affinché si faccia luce sulle eventuali responsabilità del crollo di calcinacci dal soffitto della 5^ A della scuola elementare "Don Bosco" di Favara di venerdì scorso. “Come testimoniato dalla tv locale Tvs Favara – afferma il presidente Asso-consum Aldo Perrotta - già da tempo la scuola Don Bosco denunciava dei problemi all’edificio. Pertanto – si legge ancora nella nota - l’Asso-consum chiede di appurare se i lavori precedenti effettuati siano stati fatti a regola d’arte e secondo il capitolato d’appalto”. A queste la nostra redazione deve comunque fare delle precisazioni sulle dichiarazioni del presidente di Asso-consum Aldo Perrotta. Il riferimento è al brano: “Come testimoniato dalla tv locale Tvs Favara, già da tempo la scuola Don Bosco denunciava dei problemi all’edificio”. Sicilia TV, per giusta informazione, nei servizi giornalistici trasmessi in seguito al crollo non ha mai parlato di problemi pregressi dell’edificio ma evidenziato solo alcune macchie di umidità nel corridoio e in un'aula del primo piano. Inoltre, da dichiarazioni raccolte telefonicamente, abbiamo appreso dalla dirigente scolastica Brigida Lombardi che anni addietro il plesso Don Bosco era stato interessato da lavori di manutenzione al manto di copertura. Quindi, per correttezza, invitiamo l’Asso-consum a rettificare la nota stampa diffusa.


Ad Agrigento, dopo il fatto di venerdì scorso avvenuto a Favara, si chiede la messa in sicurezza delle scuole dell’obbligo della città dei Templi. A scrivere è il consigliere comunale di Forza Italia Giorgia Iacolino. “La messa in sicurezza degli edifici scolastici delle scuole dell'obbligo –dice Iacolino- deve rappresentare una priorità per il comune di Agrigento. Se il caso e la buona sorte hanno evitato una tragedia a Favara, occorre imprimere una svolta nel consolidamento degli edifici scolastici della città di Agrigento per garantirne la fruizione senza alcun rischio per i giovani, per gli operatori scolastici e le famiglie. Forza Italia- conclude Giorgia Iacolino- si batterà in Consiglio comunale perché il bilancio comunale, quando finalmente approderà in Consiglio, preveda risorse adeguate, anche attraverso la stipula di mutui per l'adeguamento degli edifici scolastici alle esigenze inderogabili di sicurezza''.


Il prossimo 16 ottobre si saprà quale sorte avrà l’Istituto Boccone del Povero di Favara, ivi compresi gli anziani ospiti, del futuro occupazionale dei dipendenti e delle suore. C’è infatti il serio rischio che la struttura possa definitivamente chiudere. Perché il 16 ottobre e non il 31 ottobre, data quest’ultima che segna l’ultimo giorno di lavoro dei dipendenti dopo la proroga di un mese del contratto di lavoro? Il prossimo 16 ottobre è in programma la terza e ultima convocazione per la costituzione del C.d.A dell’Opera Pia. Questa sarà l’ultima. Se il Consiglio di Amministrazione non si costituirà, l’Istituto verrà chiuso. Come detto in passato, alle prime due convocazioni nessuno dei rappresentanti delle varie istituzioni, ovvero Comune di Favara, Prefettura e Curia si sono presentati. Vi abbiamo raccontato dell’incontro avuto tra la Madre Generale, il delegato Lillo Cinquemani e la Madre Superiore dell’Opera Pia di Favara Anna Matthew, avvenuto lo scorso 29 settembre a Palermo. Insieme si erano assunti l’impegno di risolvere il problema del Boccone del Povero. Con grande senso di responsabilità e con l’unico intento di impedire la chiusura definitiva dell’Istituto sono stati assunti due grandi impegni: la costituzione del C.d.A dell’Associazione Opera Pia di Favara e la messa in atto delle opere di manutenzione sul tetto per garantire sicurezza e incolumità a tutti. A oggi non è stato possibile fare né questo né quello, e il termine ultimo del 16 ottobre è alle porte. Senza una concreta soluzione non sarà infatti più possibile ottenere un altro eventuale mese di proroga del contratto di lavoro per i dipendenti. I sindacati erano stati tempestivamente informati della situazione da Cinquemani e avevano accolto positivamente la proposta. Se si costituisce il C.d.A, sarà infatti possibile modificare una parte dello statuto dell’Associazione Opera Pia. Questa modifica consentirebbe all’ Associazione di assumere gli stessi operatori, che hanno subito il licenziamento collettivo dalla Congregazione. La terza lettera di convocazione del giorno 16 è stata inviata alle parti lo scorso 7 ottobre, quindi tra la prima convocazione e quest’ultima gli Enti Comune di Favara, Prefettura e Curia hanno avuto tutto il tempo necessario per trovare un proprio rappresentante per la costituzione del C.d.A. A tre giorni dalla convocazione, il delegato Lillo Cinquemani invita le parti a compiere un atto di responsabilità e di buon senso. “Se, come dite, avete a cuore la causa dei dipendenti, delle suore e degli anziani ospiti –dice Cinquemani- presentatevi”. Come detto, l’ulteriore assenza questa volta decreterà la definitiva chiusura dell’Istituto e questo arrecherà danno agli anziani ospiti, che saranno costretti a trovare un’altra collocazione, ai dipendenti, che perderanno definitivamente il posto di lavoro, e alle suore, che perderanno l’opportunità di servire la comunità di Favara così come voluto dal Barone Mendola. Cinquemani lancia un appello particolare al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Favara che si sono proclamati sempre molto impegnati a cercare le soluzioni possibili per impedire il licenziamento dei dipendenti. “Lancio un appello al vostro senso di responsabilità come rappresentanti della cittadina di Favara: se avete a cuore la sorte dei dipendenti del Boccone del Povero e degli anziani ospiti, –dice Cinquemani- avete la vera possibilità di dimostrarlo con la vostra presenza alla convocazione del C.d.A. in programma questo venerdì. Questa –conclude- è la terza ed ultima opportunità che avete per evitare la chiusura definitiva dell’Istituto”.


Aveva perso la vita nel maggio 2013 dopo aver sbattuto a bordo del suo quad contro un muro. Parliamo del giovane raffadalese Antonino Tuttolomondo, di 21 anni. I familiari avevano affermato che il sinistro sarebbe stato provocato da un’autovettura condotta da un altro giovane, che avrebbe urtato il freno del motociclo. Per la Procura della Repubblica di Agrigento si è trattato di un semplice incidente autonomo e che quindi non ci sarebbero responsabili per la morte di Tuttolomondo. Ieri davanti al Gip del Tribunale di Agrigento la Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. Archiviazione alla quale i familiari si oppongono. Il nonno sollecita ulteriori verifiche alla fiancata dell’auto. Il dubbio è che possa essere stata riparata e verniciata per coprire il danno provocato dall’urto.


Incidente mortale ieri sulla SS 188, strada che da Santa Margherita Belice porta a Montevago. A perdere la vita il 56enne Andrea Gulotta. L’incidente si è verificato dinanzi a un bar. L’imprenditore agricolo era alla guida di una moto di grossa cilindrata quando, per cause in corso di accertamento, ha sbattuto contro un’Opel Corsa, perdendo la vita. Sul posto Carabinieri e Vigili del fuoco. E#8195;


Maltrattamenti e minacce all’anziana madre. Sono le ipotesi di reato contestate dai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle a un uomo del luogo, Ivan Nuara, di 39anni, che è stato arrestato. A chiamare il 113 era stata la stessa madre, stanca di subire le continue vessazioni del figlio. La donna ha atteso l’arrivo della polizia in strada e, alla vista degli agenti, ha mostrato loro le ecchimosi e le ferite inferte dalla condotta violenta del figlio. La signora è stata accompagnata alla guardia medica; i sanitari hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Ivan Nuara, sul quale pendeva il divieto di dimora a Porto Empedocle, è stato trasferito al carcere Petrusa di Agrigento.


La Guardia di Finanza della Tenenza di Porto Empedocle ha sequestrato nello scorso mese di settembre 133 bombole di GPL, per complessivi 1.855 kg. Le bombole sequestrate, provenienti da un grosso centro di imbottigliamento di Catania e destinate al mercato di Porto Empedocle, Siculiana, Realmonte e Montallegro, erano state riempite in violazione della normativa vigente con grave pericolo sia durante il trasporto che per il consumatore finale. I finanzieri hanno anche scoperto come i trasportatori, per eludere i controlli, nel tentativo vano di ingannarli, avessero rimosso i sigilli di plastica colorata per simulare che le bombole erano vuote. Queste bombole erano destinate a essere commercializzate “sottopeso”; in pratica non erano completamente piene e più leggere di quanto effettivamente dichiarava il rivenditore ai propri clienti. Il responsabile della ditta catanese e un suo dipendente, l’autista dell’autocarro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento per aver messo in circolazione prodotti industriali con segni distintivi falsi atti a indurre in inganno il compratore finale.


Alle segnalazioni dell’Associazione MareAmico Agrigento sull’inadeguatezza del depuratore delle acque reflue di Villaggio Mosè, ad Agrigento, sono seguite un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente, un’altra all’assessore regionale ai lavori pubblici e una lettera aperta del sindaco di Agrigento. Intanto la questione dell’impianto agrigentino sarà oggetto di una conferenza di servizi convocata dalla commissione Lavori Pubblici all’Ars per il prossimo 28 ottobre. A Palermo si discuterà sull’approvazione del progetto esecutivo del nuovo depuratore chiamato a servire le comunità di Agrigento e Favara.


Germania, Belgio e Argentina sono in ordine i tre Paesi dove si registra una massiccia presenza di cittadini italiani. E sapete qual è la provincia italiana che ottiene il primato di cittadini che hanno lasciato la propria terra per trasferirsi all’estero? Sì, è proprio Agrigento! La nostra Provincia è la numero uno sia in ambito regionale che nazionale per numero di cittadini iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Secondo il rapporto 2015 della Fondazione “Migrantes”, tra il primo gennaio 2014 e il primo gennaio 2015 gli iscritti all’Aire provenienti dal territorio agrigentino sono stati 148.969, a fronte di un totale di oltre 713 mila. Tra i quasi 149 mila, il 46,5% sono donne, mentre il 24 per cento rientrano nella fascia d’età tra i 18 e 34 anni. Ancora più elevato è il dato degli iscritti per nascita: il 31,5%. Il trend, almeno per Agrigento, è in aumento: infatti, nel report 2013 sono stati 146.913 gli iscritti all’ Aire, 2mila persone in più rispetto al 2012. Come detto, la Germania si conferma come il principale Paese di emigrazione.


L’Esecutivo Unitario delle sigle sindacali, CGIL CISL UIL di Agrigento si è riunito per definire le modalità di partecipazione delle delegazioni di Agrigento alla manifestazione indetta per il prossimo 31 ottobre. “Il mondo del lavoro siciliano – si legge in una nota dei sindacati - vive una condizione di grande sofferenza. I disoccupati – aggiungono CGIL, CISL e UIL - secondo gli ultimi dati sono il doppio rispetto alla media nazionale. Negli anni della crisi si sono persi 170.000 di posti di lavoro. Il PIL nell'Isola, dal 2008 al 2014, – si legge ancora nella nota - ha registrato una caduta del 17%, con punte del - 40% nel settore Industria e del 58% in quello delle Costruzioni”. Le sezioni provinciali ricordano che nei prossimi giorni assemblee e volantinaggi si terranno nei posti di lavoro e nei paesi della provincia per sollecitare la partecipazione della società civile alla mobilitazione. “A questa provincia – sottolineano le tre Organizzazioni Sindacali – serve rialzare la testa, riprendere il filo interrotto della mobilitazione per portare risultati a casa: investimenti e occupazione – concludono - in una ottica di sviluppo sostenibile". CGIL CISL UIL agrigentine invitano alla partecipazione anche i sindaci della provincia, le associazioni e il mondo del volontariato laico e cattolico e le forze imprenditoriali.


L’Associazione Italiana Donatori Organi, sezione di Favara, chiede all’Azienda Sanitaria Ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento di adeguare il nosocomio alle direttive dell’Assessorato regionale alla Salute. Si prevede infatti per i pazienti trapiantati che si recano al Pronto Soccorso almeno l’assegnazione del codice giallo in fase di accettazione. “Il trapiantato di organo – si legge in una nota di Vincenzo Vella, presidente AIDO Favara - per la tutela e la incolumità della propria salute deve obbligatoriamente fare uso di farmaci immunosoppressori e quindi soggetti a rischio nelle aree di emergenza. Gli stessi trapiantati sono difatti privi di anticorpi. A oggi - aggiunge Vella – nonostante le numerose segnalazioni e denunce, il responsabile non ha ancora fatto applicare la direttiva regionale”.


Quindici nuove "Infermiere volontarie" al Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Agrigento. Le nuove "crocerossine", al termine del percorso formativo durato due anni, hanno conseguito l'esame finale dinanzi alla commissione formata, tra gli altri, dal presidente del Comitato provinciale CRI di Agrigento, dr. Angelo Vita, dall'ispettrice regionale delle Infermiere volontarie – Centro mobilitazione Sicilia, sorella Anna Di Marzo, e dall'ispettrice provinciale di Agrigento, sorella Rita Carbone. Oltre alle nuove quindici infermiere volontarie, che verranno fin da subito impegnate sul fronte dell'accoglienza ai migranti, il presidente del Comitato Provinciale CRI di Agrigento, dr. Angelo Vita, ha incontrato anche le allieve che hanno completato il primo anno di formazione, augurando loro un proficuo lavoro per il completamento degli studi e per il futuro conseguimento del titolo di "Infermiera volontaria".


Venerdì prossimo, alle ore 18:00, presso la sede del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, Teatro Emergency presenta il monologo “Viaggio Italiano” di Patrizia Pasqui con Mario Spallino. Il monologo si basa sulla narrazione del viaggio dal Nord al Sud che Mario compie per vedere da vicino la realtà di cui ha sentito parlare. In scena, insieme a Mario, medici, mediatori culturali, migranti, indigenti... e un barbiere toscano! La narrazione è basata su storie realmente accadute.


Il sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini è oggi a Roma, ospite dell'ambasciatore di Polonia in Italia, per la presentazione della candidatura del dott. Pietro Bartòlo alla corsa per il Premio Sergio Vieira De Mello. La cerimonia di consegna si svolgerà giovedì prossimo a Cracovia. All'evento partecipano anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede e il direttore generale dell'Asp 6 di Palermo Antonino Candela. Durante l’incontro l'ambasciatore Tomasz Orlwoski partecipa al dibattito "L'Europa e i migranti. Educare la società: più conoscenza, meno paura". "Lampedusa – dichiara in merito Giusi Nicolini - è fatta di persone come Pietro Bartòlo, sempre pronte a dare il massimo e sempre umili nel riconoscere le proprie gesta. Sono certa – conclude - che il dott. Bartòlo porterà ancora una volta in alto il nome di Lampedusa e dei propri abitanti con il prestigioso riconoscimento per cui è stato candidato".


Lunedì prossimo ad Agrigento si presenta ufficialmente la nuova stagione del Teatro Pirandello. Alle ore 19:00 il direttore artistico Sebastiano Lo Monaco illustrerà il cartello degli eventi in programma. L’incontro sarà chiuso da alcuni brani del musical “I Promessi Sposi” di Michele Guardì. Durante la serata sarà possibile sottoscrivere direttamente in teatro l'abbonamento alla prossima stagione. “Avviamo una nuova fase per il Teatro Pirandello – dichiara in merito il sindaco di Agrigento e presidente della Fondazione Teatro Pirandello Lillo Firetto – con una splendida stagione teatrale. Il nostro teatro – conclude - illuminerà la vita culturale cittadina!”


Giovedì prossimo 15 ottobre, alle 19:30, al Castello Chiaramonte di Favara, ci sarà una serata di evangelizzazione a cura della Chiesa Cristiana Evangelica ADI di Favara. Per l’occasione sarà presente un ospite speciale, il pastore della chiesa Adi di Roma Salvatore Cusumano. "Sarà una serata particolare", ci dicono i membri della Chiesa Evangelica. Come sempre centro focale della riunione di culto al Signore sarà la predicazione della Parola di Dio. Sarà lo stesso pastore ospite, Cusumano, a predicare. Ci saranno anche canti curati dalla chiesa evangelica Adi di Favara e delle testimonianze. L’appuntamento è nella Sala del Collare, posta al piano terra del Castello di piazza Cavour.


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