SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 12/10/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

CROLLO ALLA SCUOLA DON BOSCO DI FAVARA. I VIGILI DEL FUOCO INTERDICONO IL PRIMO PIANO DELLO STABILE. NESSUN PERICOLO INVECE PER IL PIANO TERRA.

STAMATTINA AMMINISTRAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICA E GENITORI SI SONO RADUNATI PER ORGANIZZARSI SUL PROSEGUO DELLE LEZIONI DEGLI ALUNNI DELLE CINQUE CLASSI FATTE EVACUARE. LA PROPOSTA: 3 CLASSI TRASFERITI AL DOMENICO SAVIO, 1 ALLA BERSAGLIERE URSO. L'ALTRA RIMANE ALLA DON BOSCO, AL PIANO DI SOTTO, MA NON TUTTI I GENITORI SONO D'ACCORDO.

SUL FATTO SPIACEVOLE CHE HA VISTO VITTIMA LA NOSTRA EMITTENTE E IL COLLEGA GIUSEPPE CARUANA PER OPERA DEL SINDACO MANGANELLA INTERVIENE L'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI CHE CONDANNA L'EPISODIO ED ESPRIME SOLIDARIETA'.

OMICIDIO LORIS. AVVISO DI CONCLUSIONE DELLE INDAGINI ALLA MAMMA VERONICA PANARELLO.

FIAMME A PALMA DI MONTECHIARO E RACALMUTO. A FUOCO AUTO DI UN PARRUCCHIERE E IL PORTONE D'INGRESSO DELL'ABITAZIONE DI UN AGENTE DI COMMERCIO.

BILANCIO ASSOLUTAMENTE POSITIVO PER L'INIZIAITVA DI AISM "LE MELE SCENDONO N PIAZZA". NELLA SOLA FAVARA IN POCHI GIORNI SONO STATI DISTRIBUITI CIRCA 450 SACCHETTI DI MELE.

CALCIO. SI ARRESTA IL SUCCESSO DI VITTORIE CONSECUTIVE PER L'AKRAGAS CHE IERI PERDE ALL'ESSENETO. PAREGGIA IN CASA INVECE LA PRO FAVARA.


In una relazione di due pagine il Comando dei Vigili del Fuoco di Agrigento si esprime dopo il crollo avvenuto venerdì scorso alla scuola "Don Bosco" di Favara. Nella tarda mattina del giorno 9 è venuto giù parte del controsoffitto della classe 5 A provocando il ferimento di due persone: un bambino di 11 anni, romeno, disabile, e la sua insegnante di sostegno. Solo il miracolo di Dio ha evitato che potesse succedere il peggio. Per i due solo qualche leggera ferita e tanta tanta paura. Nella relazione dei Vigili del Fuoco si legge che sul posto hanno “constatato il distacco di circa 5 mq di intonaco dalla superficie del controsoffitto realizzato in cannucciato e malta cementizia con strato di rifinitura in gesso”. Per i Vigili del Fuoco “il cedimento è dovuto a probabile condensa di acqua e/o perdita di aderenza tra la malta e il cannucciato, il che non garantisce le necessarie condizioni di sicurezza di tutti gli ambienti che presentano tale controsoffitto”. Nella relazione si legge ancora che i Vigili del Fuoco hanno “effettuato un saggio dei diversi soffitti dei locali posti al primo piano, constatando che tutto il corridoio e i locali che insistono sull’ala nord dell’edificio sono realizzati con lo stesso sistema. Solo le aule poste sul lato sud-est presentano il controsoffitto di recente realizzazione, che però in più punti, a causa di probabili infiltrazioni di acqua, presenta dei rigonfiamenti. Il piano terra –si legge nella relazione- non presenta nessun controsoffitto e lo stato degli intonaci di rivestimento dei soffitti appare buono”. Per i Vigili del Fuoco “risulta pertanto necessario provvedere a una immediata verifica dello stato di conservazione delle opere di controsoffittatura e allo loro messa in sicurezza e/o dismissione, nonché alla relativa esecuzione dei lavori, sotto la direzione di tecnico qualificato, che si rendano necessari per la tutela della pubblica e privata incolumità. Nelle more dei lavori si ritiene necessario interdire l’utilizzo e l’accesso a tutto il primo piano dell’edificio scolastico”.


Le lezioni alla scuola elementare "Don Bosco" di Favara posso riprendere tranquillamente, il piano di sotto è sicuro. È quanto ci ha detto, confortata dalla relazione tecnica dei Vigili del Fuoco, la dirigente scolastica della scuola, la prof.ssa Brigida Lombardi. Intanto gli arredi che erano nelle classi al piano superiore sono stati spostati al piano di sotto dalla Protezione Civile “Fenice” sezione di Favara. Stamattina, oltre a loro e ai genitori degli alunni che frequentano la scuola, c’erano anche gli agenti della Polizia Municipale, i carabinieri di Favara e parte dell’amministrazione comunale; assenti il sindaco e gli assessori Zarbo e Vita. Stavolta gli amministratori comunali presenti si sono mostrati nei confronti dell’informazione televisiva pubblica, quella resa da Sicilia TV, più disponibili rispetto al passato. 5 le classi evacuate, dicevamo: una andrà al piano di sotto, l’altra al plesso di via Bersagliere Urso, mentre 3 classi, due quinte e una terza, saranno spostate nella scuola “Domenico Savio – Palmoliva”. Ma con gli spostamenti, immancabili arrivano le segnalazioni di disagi. Diversi genitori hanno segnalato l’impossibilità di poter accompagnare i propri figli nella nuova sede di via Palmoliva a causa della distanza dall' abitazione. “Abbiamo una sola macchina in famiglia – ha detto una mamma- che viene usata da mio marito la mattina presto per andare a lavorare e non ho alcuno che possa accompagnare i miei figli con la pioggia e con il freddo fino a scuola, come farò?” – ha chiesto a tutti. Servirebbe a questo punto un pulmino ad hoc, ma dal Comune alzano le mani. “Non abbiamo fondi economici per queste spese. -hanno risposto- I genitori devono provvedere di tasca propria”. Un’altra mamma segnala che le opere di manutenzione al piano di sopra, quando verranno trovati i fondi perché possano essere eseguiti, oltre a causare forti rumori che disturberanno inevitabilmente le ore di lezione degli studenti presenti al piano di sotto … potrebbero ledere la loro incolumità. “Le vibrazioni causate, ad esempio, dall’uso di martelli pneumatici nel piano di sopra –si chiede la signora- causeranno pericoli al piano sottostante?”. Dal Comune rispondono: “I lavori verranno eseguiti in orari extrascolastici”. Intanto occorre andare avanti e i bambini devono riprendere le lezioni. Per la cronaca, l’Associazione di Protezione Civile “Fenice” ha tenuto a sottolineare alla nostra redazione che hanno dovuto comprare i caschi di protezione di tasca loro, attingendo dal fondo cassa dell’associazione. “Dal Comune -ci dicono- non hanno mantenuto la promessa fattaci il giorno del crollo di dotarci di caschi di protezione”.


Dopo lo spiacevole evento successo venerdì scorso alla scuola "Don Bosco" ai danni della nostra emittente per opera del sindaco Rosario Manganella, interviene l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. In particolare il riferimento è al nostro Giuseppe Caruana che era presente sul posto al quale auguriamo una pronta guarigione. “Esprimiamo solidarietà –scrivono dall’Ordine- al collega Giuseppe Caruana di Sicilia TV, emittente televisiva di Favara (AG), aggredito verbalmente, in maniera inammissibile, dal sindaco del paese mentre stava facendo il suo lavoro. La troupe di SiciliaTV –scrivono ancora dall’Ordine- era intervenuta per realizzare un servizio sul ferimento di un'insegnante e di un alunno disabile dell'istituto "Don Bosco", provocato dalla caduta di alcuni calcinacci dal soffitto. I colleghi sono stati allontanati dal sindaco Rosario Manganella. L'Ordine condanna con la massima fermezza questo atteggiamento, evidentemente interessato ad impedire che col loro lavoro i giornalisti possano documentare fatti di grande rilievo pubblico, facendo emergere eventuali responsabilità dei pubblici amministratori”.


“Esprimo massima solidarietà all’emittente televisiva Sicilia TV e alla redazione tutta per l’increscioso episodio verificatosi venerdì scorso mentre stavano effettuando il proprio lavoro alla scuola Don Bosco. Un sindaco di una città non può permettersi questi atteggiamenti”. A dirlo è il consigliere comunale di Favara Giuseppe Milioti, che ha contattato la nostra redazione. “Un comportamento quello del sindaco non giustificabile. Non può permettersi di agire in questo modo. Questi atteggiamenti scorretti purtroppo li ha anche con il consiglio comunale. Basti vedere i suoi commenti su internet e le dichiarazioni in consiglio comunale per capire tutto. A prescindere dai motivi che lo hanno spinto a compiere questi gesti (le immagini parlano chiaro), -dice Milioti- non può permettersi di comportarsi in questo modo. Forse farebbe meglio a prendere l’esempio del suo collega romano Marino che, quando ha capito che la sua città non lo voleva più, si è dimesso. Lo faccia lui prima che lo faccia Renzi. La cosa positiva in tutto questo è che nel crollo non si sono registrati gravi conseguenze. Dobbiamo approfittare dell’onda mediatica che si è registrata in città per chiedere con forza finanziamenti regionali e nazionali a sostegno dell’edilizia scolastica. Ci sono altre scuole che necessitano di interventi. L’anno scorso –conclude Milioti- in qualcuna addirittura ci pioveva”. Al collega Milioti si unisce anche il consigliere comunale di Forza Italia Giovanni Bennardo. “Sono rammaricato per quanto successo. Un atteggiamento che va assolutamente condannato –ci dice. Vi esprimo la massima solidarietà”.


Omicidio del piccolo Loris Stival. È stato notificato un avviso di conclusione delle indagini a Veronica Panerello, la madre del piccolo di Santa Croce Camerina. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Ragusa, già notificato alle parti, ipotizza l'omicidio aggravato. La donna, secondo le indagini della polizia di Stato, avrebbe strangolato con una fascetta di plastica il piccolo e poi avrebbe buttato il corpo in un canalone di contrada Mulino Vecchio. Ricordiamo che la donna si trova rinchiusa dallo scorso 8 dicembre nel carcere Petrusa di Agrigento. Adesso il Tribunale dei minori di Catania dovrà stabilire se Veronica abbia o meno la capacità genitoriale per ottenere l’affido del figlio minore. Il fratello di Loris attualmente è affidato al padre Davide e alla suocera.


Un incendio di natura incerta ha interessato a Palma di Montechiaro una Lancia Y di proprietà di un parrucchiere del luogo. L’episodio si è verificato nella notte tra venerdì e sabato scorso in via Fiume, dove era parcheggiata l’auto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della locale Compagnia che hanno avviato le indagini del caso. Nel rogo l’auto è andata pressoché distrutta.


I carabinieri della Stazione di Racalmuto indagano su un presunto atto incendiario che nella notte tra sabato e domenica scorsa ha danneggiato la porta d’ingresso di un’abitazione ubicata in via Sicilia e di proprietà di un agente di commercio cinquantenne. Ignoti malviventi avrebbero cosparso la porta di liquido infiammabile e appiccato il fuoco, che si è spento da solo senza provocare ulteriori danni all’edificio. A denunciare l’episodio alle Forze dell’ordine è stato lo stesso proprietario dell’immobile.


La Procura della Repubblica di Agrigento ha emesso l’ordinanza di divieto di dimora a Porto Empedocle per una donna del luogo, F.E.G, di 35 anni. È accusata di stalking ai danni della madre. In passato alla donna era stato imposto il divieto di avvicinarsi alla propria mamma ma, recentemente, la 35enne avrebbe inveito contro il genitore recandosi in un immobile ubicato di fronte all’abitazione della madre. Accertata la violazione dell’obbligo a cui era sottoposta, i poliziotti del locale commissariato, coordinato dal vicequestore aggiunto, Cesare Castelli, hanno informato la Procura e successivamente notificato il provvedimento.


Dopo le tre trombe d’aria che nei giorni scorsi si sono abbattute nella città di Licata provocando danni soprattutto al comparto agricolo, una delegazione del Partito Democratico, guidata dal segretario provinciale di Agrigento Peppe Zambito, accompagnato dai parlamentari Angelo Capodicasa e Maria Iacono, ha incontrato una rappresentanza degli agricoltori licatesi. La deputazione presente si è impegnata con le aziende danneggiate a intraprendere tutte le iniziative necessarie affinché agli agricoltori vengano garantiti gli indennizzi per la ripresa delle attività. All’incontro erano presenti, tra gli altri, anche il segretario del PD di Licata, Massimo Ingiaiamo, e il presidente del locale consiglio comunale Carmelinda Callea.


Il deputato regionale del Ncd all’ARS, Vincenzo Fontana, ha informato il sottosegretario all’agricolutra, Giuseppe Castiglione, dell’eccezionale ondata di maltempo che ha investito la città di Licata, provocando danni al comparto agricolo. “Attiverò immediatamente Regione e Comuni – dichiara Fontana in una nota - che saranno chiamati, attraverso i propri uffici, ad accertare e a quantificare i danni provocati dalla tromba d’aria e dagli allagamenti in modo – aggiunge - da avere il quadro esatto di quanto è stato distrutto dagli eventi meteorologici avversi. Il governo nazionale – si legge ancora nella nota del parlamentare regionale - valuterà l’ipotesi della dichiarazione dello stato di calamità naturale”.


L’iniziativa di AISM “Le mele scendono in piazza” è stata protagonista questo fine settimana in 4.000 piazze italiane. Sabato e domenica appena trascorsi volontari dell’AISM hanno distribuito sacchetti di mele davanti ai supermercati e nelle piazze cittadine in cambio di un contributo di 9 euro. “La raccolta di fondi –ci dice Claudia Di Stefano, attivista AISM sez. prov. Agrigento – è andata oltre alle aspettative. Abbiamo distribuito circa una 80tina di sacchetti di mele in gran parte della provincia. Nella sola Favara abbiamo distribuito circa 450 sacchetti di male, di cui la metà nella sola Chiesa San Giuseppe Artigiano che ringraziamo. La cosa che più ci gratifica, -ci dice- oltre alla raccolta, anche l'informazione che diamo. Tanta la gente che si è avvicinata per avere i nostri contatti". La raccolta fondi, ricordiamo, è destinata alla ricerca scientifica e alle attività che la stessa associazione fornisce alle persone colpite da questa grave patologia. In provincia di Agrigento sono stati 11 i centri dove si è svolta l’iniziativa “Le mele scendono in piazza”, tra questi Favara, Agrigento, Porto Empedocle, Canicattì, Licata e Sciacca.


C’era grande attesa per il ritorno dell’Akragas allo Stadio Esseneto. Tantissimi sportivi ieri hanno assistito alla partita contro la Fidelis, valida quale 6^ giornata del campionato di Lega Pro girone C. Pugliesi che però riescono a imporsi sugli agriegentini, vincendo per 2 reti a zero. L’Akragas veniva da tre vittorie consecutive e l’Agropoli arresta la corsa. Il buon umore non è bastato ai ragazzi di Mister Legrottaglie. Se l’Akragas perde in casa, la Pro Favara, che milita nel campionato di Eccellenza Girone A, pareggia 1 a 1 contro l’Alcamo. La partita si è disputata allo stadio Bruccoleri. Le reti al 34° minuto, in avanti l’Alcamo con Picone. Pareggia all’83° la Pro Favara con Benny Calaiò.


La Fortitudo Moncada Agrigento cede per 82-83 nel primo impegno casalingo della stagione contro una sorprendente BCC Agropoli. Una gara sempre di rincorsa per i padroni di casa, come sempre incoraggiati dal pubblico del PalaMoncada, che hanno dovuto però rinunciare ad Alessandro Piazza a causa di un infortunio alla mano destra accusato nei primi minuti del terzo quarto. “Agropoli –dice coach Franco Ciani- ha fatto una partita eccellente, lucida, concreta e precisa, difensivamente molto attenta e in questo li abbiamo abbastanza aiutati, avendo sbagliato tanti tiri facili. Questo ci ha fatto perdere lucidità e serenità, facendo confusione, e di certo ciò non aiuta. Abbiamo poi avuto una reazione di orgoglio nel finale –dice Ciani- e questo è un aspetto certamente positivo, che ci ha portati a un niente da quella che sarebbe stata una beffa per Agropoli, perché loro hanno meritato di vincere la partita”.


Domenica prossima si svolgerà ad Agrigento “Faimarathon”. Dalle ore 10.00 alle ore 12.00, con appuntamento in piazza Duomo, ad Agrigento, si svolgerà la “maratona con gli occhi” che attraverserà vie, palazzi e chiese del centro storico cittadino. Un percorso eccezionale attorno alla Cattedrale, che i cittadini hanno votato quale primo "luogo del cuore" della provincia in occasione dell'ultimo censimento FAI. Il percorso sarà guidato dalla storica dell'arte Domenica Brancato e dal delegato FAI Francesco Foti, nonché dai volontari della Curia. Sarà una festa per tutta la comunità e una giornata di raccolta fondi e iscrizioni al FAI. L’appuntamento verrà presentato alla stampa venerdì prossimo 16 ottobre alle ore 11.00 presso il Museo Diocesano di Agrigento.


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