SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 08/10/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO DEL LICATESE ANGELO TRUISI. DUE ARRESTATI DECIDONO DI PRESENTARE RICORSO AL TRIBUNALE DEL RIESAME DI PALERMO

VIENE PICCHIATO DAVANTI ALLA SCUOLA DEI NIPOTI. E' SUCCESSO AL VILLAGGIO MOSE' AD UN ANZIANO SIGNORE COLPEVOLE DI AVER CHIESTO A UN AUTOMOBILISTA DI SPOSTARSI DALLE STRISCE PEDONALI.

INEFFICIENZA IN SICILIA DEI DEPURATORI PUBBLICI. A PARLARE E' L'ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA MAREAMICO DI AGRIGENTO. INTANTO IL SINDACO FIRETTO CHIEDE ALL'ASSESSORE REGIONALE PIZZO DI SOSTITUIRE GLI INETTI.

LAVORI DI DISCERBAMENTO STAMATTINA ALLA SCUOLA DON BOSCO DI FAVARA. INTANTO RIMANE DA SISTEMARE LA CADITOIA E TOGLIERE IL RAMO SECCO DALLA SCUOLA BERSAGLIERE URSO.


Hanno deciso di presentare ricorso al Tribunale del riesame di Palermo due dei tre giovani arrestati con l’accusa di aver ucciso Angelo Truisi. Parliamo di Angelo Cannizzaro e Diego Catania. Vogliono presentare ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano, che ha accolto la richiesta del pm Cinque. Come ricorderete, Angelo Cannizzaro, Diego Catania e Salvatore Gueli sono accusati di aver dapprima picchiato selvaggiamente il giovane 22enne licatese, poi sparato con colpi di fucile e successivamente bruciato il cadavere nel tentativo di nascondere le tracce. Il fatto avvenne in una villa abbandonata a pochi passi dal mare di Monnarella. Del giovane non si avevano più tracce dal 2 gennaio. Il cadavere carbonizzato venne trovato qualche settimana dopo. Fin da subito si pensò potesse trattarsi del giovane; troppi elementi lo facevano pensare: la madre che riconobbe nel luogo del ritrovamento del cadavere una scarpa, dei vestiti e un mazzo di chiavi. A confermare che si trattava proprio di Angelo Truisi gli esami del DNA. Il movente: un debito di circa 3 mila euro che Truisi avrebbe avuto con loro.


Nonno picchiato davanti alla scuola dei nipoti per aver chiesto di spostare un’automobile che si trovava in sosta sulle strisce pedonali. Questo è quanto accaduto ieri mattina in via Dei Fiumi a Villaggio Mosè. L’uomo, come ogni mattina, ha accompagnato i nipoti a scuola. Avrebbe anche chiesto più volte al proprietario dell'auto di spostarla perché era puntualmente di intralcio al passaggio degli alunni. Ma alla richiesta è seguita una colluttazione e successiva aggressione a cui hanno assisto anche gli alunni della scuola. L’anziano infatti sarebbe stato picchiato da tre persone, successivamente denunciate alla polizia. Per l’anziano signore si sono rese necessarie le cure dei medici dell’ospedale "San Giovanni Di Dio" di Agrigento. Fortunatamente per lui, le ferite riportate non sono state gravi.


Si è spento questa notte all’età di 51 anni, a causa di un male incurabile, Francesco Marrix, fratello del nostro amico e collaboratore Angelo. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle ore 16.00 presso la Chiesa San Pietro e Paolo di Favara. Alla famiglia Marrix e al nostro collega vanno le nostre più sentite condoglianze.


L’Associazione ambientalista MareAmico Agrigento alza il tiro sull’inefficienza in Sicilia dei depuratori pubblici. Sull’Isola infatti sono 27 i comuni non a norma e che sono stati sanzionati dall’Unione Europea. MareAmico ricorda che Bruxelles ha messo a disposizione un finanziamento di un miliardo e cento milioni di euro da cui gli Enti pubblici potrebbero attingere sia per i lavori di adeguamento degli impianti esistenti sia per la realizzazione di nuovi. "Ciò nonostante -ricorda l’associazione guidata da Claudio Lombardo- la Sicilia per i suoi impianti irregolari rischia una multa da 185 milioni di euro". MareAmico poi in una nota affronta la delicata questione del depuratore del Villaggio Mosè. “Esiste un depuratore – scrive l’associazione - che è un campione assoluto di inefficienza: l’ARPA che ha effettuato le analisi – aggiunge Lombardo - ha riscontrato che il refluo in entrata risulta meno inquinato di quello in uscita; tutto questo ha prodotto la revoca dell’autorizzazione allo scarico”. Secondo quanto dichiarato da MareAmico, originariamente il depuratore del Villaggio Mosè doveva assolvere alla depurazione di 4 litri di acque nere al secondo ma, a causa dell’espansione urbanistica della frazione agrigentina, l’impianto ne riceverebbe circa 40 litri di fogna al secondo. I liquami che l’impianto non riesce a smaltire, poi, in parte vengono assorbiti dai terreni e la restante parte finisce direttamente in mare.


“Procedete urgentemente con l'istruttoria del depuratore del Villaggio Mosè di Agrigento che servirebbe tutta la fascia costiera di Agrigento e del Villaggio Mosè, nonché il versante di Favara. L'assenza incomprensibile e costante di alcuni componenti la Commissione incaricata la rende inoperosa ritardando vergognosamente un'opera di basilare civiltà”. A parlare è il sindaco di Agrigento Lillo Firetto rivolgendosi all’assessore regionale Pizzo. “Entro l'anno –dice il sindaco- occorre concludere e licenziare gli Atti per la relativa gara. Il progetto giace, benché finanziato con 16 milioni e 750 mila euro, presso la Commissione dell'Assessorato Regionale Lavori Pubblici già dal mese di maggio. A oggi senza nessun esito. Oltre quattro mesi di incomprensibile silenzio. L'assessore Pizzo –conclude Firetto- sostituisca senza indugio gli inetti! Agrigento non intende continuare ad aspettare”.


Tagli all’editoria. Non è passata alla Camera dei deputati la proposta del Movimento 5 Stelle nella quale si chiedeva di abolire il finanziamento pubblico all’editoria. Su questo tema interviene il deputato nazionale del PD Tonino Moscatt. "Respingere la proposta è quello che auspicavo –dice Moscatt. Non pensavo ai grandi colossi editoriali, mi premeva salvaguardare piuttosto le piccole cooperative 'homemade' di giornalisti e le tv locali recentemente penalizzate sotto tanti aspetti. Per fortuna la proposta di legge - continua il parlamentare - non è stata approvata e i quotidiani, e quanto utile a garantire la pluralità d’informazione, possono evitare quel pericolo di chiusura che avrebbe creato anche un disagio sociale alle famiglie dei propri dipendenti. Sicuramente la materia in questione va migliorata riformandola - conclude Antonino Moscatt - ma intanto, sicuramente, non si è ucciso un settore già fortemente in crisi”.


Intervento di discerbamento stamattina alla scuola "Don Bosco" di Favara. Operai del Comune hanno provveduto a tagliare la folta vegetazione spontanea cresciuta nel cortiletto interno della scuola. Tutto fermo invece per quanto riguarda la saldatura della caditoia rotta che mette in pericolo l’incolumità dei bambini. La preside Brigida Lombardi ha già inoltrato una lettera scritta al Comune per la sistemazione. Tutto fermo anche alla scuola "Bersagliere Urso" dove un ramo secco di un albero di pino mette a rischio l’incolumità di bambini e genitori, nonché dei passanti di via Parlatore. La preside aveva anche chiesto nelle innumerevoli lettere inoltrate al Comune la chiusura della strada per pericolo pubblico. Sicilia TV non abbasserà la guardia sui due casi e, se occorrerà, li segnalerà ogni giorno nei propri tg, al fine di stimolare l’assessore Davide Lumia e il dirigente Giacomo Sorce a prendere i dovuti provvedimenti. Con il rischio della pubblica incolumità della gente e soprattutto dei bambini, a nostro avviso, non c’è altro tempo da perdere.


Ha definitivamente lasciato la città di Favara il capitano Gabriele Treleani. Per 7 anni ha retto la locale Tenenza dei carabinieri. Da oggi ha preso ufficialmente servizio ad Agrigento dove ricopre l’incarico di Capo ufficio Comando del Comando Provinciale dell’Arma Carabinieri, al fianco del colonnello Mario Mettifogo. Al capitano Treleani arrivano oggi i più sentiti ringraziamenti per quanto fatto in questi anni dai presbiteri della città di Favara. “La comunità ecclesiale –scrive don Giuseppe D’Oriente- augura a lui e ai suoi cari ogni bene. Il Signore lo accompagni e lo sostenga nella nuova attività alla quale sarà destinato al servizio del bene della società”. Anche l’Area Padre Pino Puglisi si sente di ringraziare il capitano Treleani. “Nel giorno del suo insediamento nel nuovo incarico –scrive Gaetano Scorsone- l’Area Padre Pino Puglisi formula al capitano Gabriele Treleani gli auguri più fervidi per un proficuo lavoro che faccia conoscere ancor più le sue spiccate doti professionali e umane”. In questi anni l’Area Padre Pino Puglisi e il dott. Scorsone hanno avuto modo di coltivare sentimenti di amicizia e stima grazie alla condivisa opera di promozione di principi e valori universali per la crescita e la maturazione culturale della comunità favarese.


Entro il 31 ottobre è possibile presentare istanza al Comune di Favara per l’aggiornamento dell’Albo Unico delle persone idonee a ricoprire la carica di Presidente di Seggio Elettorale. Coloro che sono già iscritti, ci fa sapere Lillo Costa, responsabile dell’Ufficio Elettorale, non devono presentare nessuna domanda. L’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso del titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado e nella domanda devono indicarsi: data di nascita, titolo di studio, residenza, professione, arte o mestiere. Per il ritiro dei modelli di domanda e per ogni altra informazione gli interessati possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale durante il normale orario di lavoro.


Terza vittoria consecutiva per l’Akragas di Nicola Legrottaglie che ieri allo stadio “Provinciale” di Trapani si è imposto 2-1 contro i pugliesi del Monopoli. Le reti di Madonia e di Di Piazza hanno consentito ai biancazzurri di ottenere i tre punti e portarsi al secondo posto della classifica di Lega Pro girone C. Il match giocato a Trapani, che era valevole per il recupero della seconda giornata di campionato, dovrebbe essere l’ultimo dell’Akragas al “Provinciale”. Ottenute le tanto attese certificazioni da Lega e FIGC, già da domenica prossima contro il Fidelis Andria lo stadio Esseneto dovrebbe essere pronto al ritorno della squadra nella città dei Templi. In Eccellenza, invece, ieri si sono giocate le gare di Coppa Italia. La Pro Favara era impegnata a Gela. I gialloblu sono stati sconfitti con il medesimo risultato della gara di andata, ovvero 1-0. Favaresi quindi fuori dalla competizione. Per la squadra di Mr. Gaetano Longo, tra coppa e campionato, si tratta della 5 sconfitta consecutiva.


Sarà presentato domani presso la Chiesa di Santa Croce, ad Agrigento, il libro di don Calogero Fausto Infantino “Ràbato”-memoria e tradizione. All’incontro, previsto per le ore 17.30, interverranno Vincenzo Lombino della Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, Nino Frenda, antropologo della Fondazione Ignazio Buttitta, e Giuseppe Parello, direttore del Parco della Valle dei Templi. Al termine della presentazione è previsto un simpatico momento di intrattenimento "Siritina sciala cori".


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