SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/09/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO DELL'IMPRENDITORE AGRICOLO LICATESE GIOVANNI BRUNETTO. LA CORTE D'ASSISE DISPONE UNA PERIZIA SUL FURGONE DI ANGELO CARITA'.

DUPLICE OMICIDIO DI PORDENONE. SI DIFENDE L'UNICO INDAGATO, IL CAPORAL GIOSUE' RUOTOLO

FAVARA. IGNOTI INDISTURBATI CONTINUANO AD APPICCARE INCENDI NELLA DISCARICA ABUSIVA DI C.DA MALVIZIO. SERIO RISCHIO PER LA SALUTE E L'AMBIENTE.

RAMI SECCHI NEI PRESSI DI UNA SCUOLA MINACCIANO L'INCOLUMITA' DEI PASSANTI. SUCCEDE A FAVARA

DAL PROSSIMO 30 SETTEMBRE AL VIA A FAVARA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN FRANCESCO. DEL PROGRAMMA NE PARLEREMO NEL TG INSIEME A FRA GIUSEPPE MAGGIORE.


Parliamo dell’omicidio dell’imprenditore agricolo licatese Giovanni Brunetto, il cui corpo senza vita venne trovato interrato nell’ottobre 2013 a Canicattì. Dell’omicidio venne accusato l’imprenditore Angelo Carità con la complicità del suo dipendente Angelo Bianchi. Poi, per decorrenza dei termini, nel novembre 2014 Carità venne scarcerato. L’indagine era stata archiviata ma adesso, dopo le dichiarazioni di un testimone, un trattorista, la Corte d'Assise dà il via libera a eseguire una perizia sul furgone di Carità. Vennero infatti trovate delle tracce di sangue. In precedenza lo avevano anche detto gli agenti ascoltati: “Le tracce sembrano riconducibili a sangue umano”- avevano detto. Ecco perché il P.M. Salvatore Vella ne ha chiesto la perizia su quel furgone. Richiesta accettata dal presidente della Corte d'Assise, Giuseppe Melisenda Giambertoni, dandone incarico al perito biologo Paola Di Simone della polizia scientifica di Palermo. Si accerterà se l’autocarro di cui parla il testimone è quello con cui Carità avrebbe trasportato, insieme al dipendente Bianchi, il cadavere di Giovanni Brunetto. Se il sangue nel furgone dovesse essere quello della vittima, la posizione di Carità si complicherebbe notevolmente. Per gli inquirenti all’origine dell’omicidio ci sarebbe un contrasto di natura economica per un prestito mai restituito.


Si difende l’unico indagato del duplice omicidio di Pordenone, ovvero il caporale dell’esercito Giosuè Ruotolo. “Non ho proprio parole per descrivere quel fatto, figuriamoci a essere accusato di una cosa del genere”. Lo dice Ruotolo, intervistato dal TG1. “Sulla mia accusa sono tranquillo. Sono sicuro di quello che ho fatto, ovvero niente" –dice. Ruotolo, che è originario di Somma Vesuviana (Napoli), città dove si trova da alcuni giorni in licenza, ha detto di non aver mai avuto una pistola (“Mai, mai”, ha sottolineato) e ha confermato di aver portato a spalla la bara di Trifone Ragone il giorno del funerale (“L’ho portata io, insieme ad altri miei colleghi”) spiegando che “era il minimo, era doveroso, essendo collega e amico”. Come ricorderete Trifone Ragone e Teresa Costanza, quest’ultima favarese d’origine, sono stati trovati morti il 17 marzo scorso all’interno della loro auto nei pressi dello spiazzo del Palasport di Pordenone. Rigetta l’ipotesi di essere il responsabile del duplice delitto Ruotolo. Infine ha anche escluso di aver mai litigato con Trifone Ragone. “Io – ha detto – sono una persona che non litiga mai con nessuno ma anche lui era una persona solare”.


Stava pescando quando, per cause ancora in corso d'accertamento, è caduto in mare e muore. È successo sabato scorso nelle acque del molo di levante del porto di Sciacca. La vittima è Antonino Mazzucco, di 64 anni, palermitano. A lanciare l’allarme un amico. Ha detto alle Forze dell’ordine di essersi allontanato un paio d'ore per seguire la partita di calcio Napoli-Juventus quando, rientrato, non ha trovato l’amico. L’auto si trovava ancora lì, così come le canne da pesca appoggiate a un peschereccio. Ha temuto il peggio e ha chiamato i soccorsi. Giunti i militari del Circomare e i poliziotti del Commissariato di Sciacca, dopo alcune ricerche, Mazzucco è stato trovato senza vita.


Si indaga a Canicattì dopo il danneggiamento di due filari di vigna in contrada Impisu. Nella notte tra giovedì e venerdì ignoti avrebbero arrecato dei danni a una azienda che produce e commercializza uva da tavola. A sporgere denuncia al Commissariato di Polizia gli stessi titolari della ditta.


In c.da Malvizio continuano i roghi appiccati da ignoti nella discarica abusiva presente da anni nella zona del viadotto che collega i centri di Favara e Naro. Gli incendi, che spesso interessano materie plastiche o altri rifiuti pericolosi come, ad esempio, pneumatici, non si verificano in una determinata fascia oraria ma a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il tutto, naturalmente, a discapito della salute pubblica e dell’ambiente. La condotta illecita di alcuni irresponsabili infatti produce un notevole quantitativo di diossina che si sprigiona nell’area, oltre naturalmente all’inquinamento delle falde del terreno stesso. Residui tossici che potrebbero inficiare le produzioni agricole, i cui frutti arrivano quotidianamente sulle tavole di migliaia di famiglie.


Con 11 sì e 2 astenuti il consiglio comunale di Favara approva il conto consuntivo 2014. L’esperienza insegna e quanto da noi annunciato sabato scorso nel tg, ovvero che l’esito della votazione sarebbe stata positiva “per il bene della città”, è avvenuto. I Sì al conto consuntivo 2014 sono stati di: Paolo Alaimo, Caramazza, Giuseppe Nobile, Valenti, Castronovo, Distefano, Plicato, Limblici e Pasquale Milioti. I due astenuti invece il presidente del consiglio Lupo e il consigliere Giuseppe Milioti. Prima di passare alla trattazione del punto riguardante il consuntivo è sorta qualche polemica riguardo alla votazione degli estremi di urgenza. Per 12 consiglieri comunali c’erano, mentre per il consigliere Caramazza no. La maggioranza fa passare quindi gli estremi di urgenza del punto. Quindi tutti “salvi” i consiglieri grazie all’ancora di salvezza lanciata dal sindaco, che ha riproposto il punto dopo una prima bocciatura, e accolta dai consiglieri di maggioranza. L’opposizione infatti non si è presentata sabato sera in consiglio, pur sapendo che la maggioranza che sostiene il sindaco avrebbe avuto i numeri per rendere valida la seduta e votare il punto.


Pericoli pubblici a Favara. In redazione ci segnalano che in via Filippo Parlatore (ci troviamo nel quartiere “Guardia”) alcuni rami pendenti minacciano l'incolumità dei passanti. I rami a cui si riferiscono sono attaccati a un alto albero di pino. Via Parlatore è una delle strade su cui si affaccia il plesso scolastico “Bersagliere Urso” e l’albero segnalatoci si trova proprio all’interno delle mura della scuola. E il pericolo si amplifica ulteriormente se si pensa che giornalmente la zona è frequentata da bambini. Da segnalare, inoltre, che l’albero pericoloso si trova nei pressi di uno dei cancelli dell’istituto e che la ridotta larghezza della carreggiata stradale, nella malaugurata ipotesi di una caduta, potrebbe portare allo sbarramento della strada. I cittadini che ci hanno segnalato il problema chiedono interventi urgenti agli uffici comunali preposti prima che in zona qualcuno possa realmente farsi male.


Dopo undici anni il maresciallo della Stazione di Naro, Gianfranco Antonucci, lascia Naro per essere trasferito a Licata, dove svolgerà un prestigioso incarico all’interno della sezione investigativa. Subentrato al maresciallo Salvatore Savarese nel 2004, Gianfranco Antonucci ha comandato la Stazione di Naro per ben undici anni, distinguendosi più volte per efficienza e successi in numerose operazioni. Al suo posto arriva a Naro il maresciallo Alfonso Marsilia. A ringraziare il comandante uscente Antonucci per il brillante lavoro svolto nella cittadina di Naro è l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Lillo Cremona. “Auguro un buon lavoro al maresciallo Marsilia –dice il sindaco- che, senza dubbio, proseguirà con altrettanta intelligenza e capacità l’apprezzata opera del suo predecessore”.


Domani, martedì 29 settembre, ricorre la festività di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato. Quest’anno la tradizionale cerimonia religiosa si terrà presso la chiesa di S. Nicola, in via Passeggiata Archeologica. La Santa Messa sarà officiata da don Calogero Argento e concelebrata dal cappellano della Polizia di Stato don Giuseppe La Rocca.


Da dopodomani, mercoledì 30 settembre, a domenica prossima, 4 ottobre, la comunità dei frati minori del convento S. Antonio di Favara festeggia S. Francesco. Diverse le iniziative in programma. Il tema scelto quest’anno è “Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature”, brano tratto dal Cantico delle Creature scritto proprio dal frate, Santo Patrono d’Italia. In mattinata abbiamo incontrato il frate guardiano del convento. Fra’ Giuseppe Maggiore dai nostri microfoni illustra il programma dei festeggiamenti. (nel TG l’intervista a Fra’ Giuseppe Maggiore)


Iniziano questo pomeriggio alle 16.00 a Favara, presso il Collegio di Maria, le quattro giornate dedicate alla preghiera con Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. Un programma ricco di appuntamenti. Si inizia con l'accoglienza delle reliquie della Santa. “Quest'anno –ci dicono le religiose e il gruppo preghiera- in occasione del Sinodo sulla Famiglia indetto da Papa Francesco, giorno 18 ottobre verranno canonizzati a San Pietro in Roma i genitori di Santa Teresa, i coniugi Luigi e Zelia Martin. Come iniziativa collaterale quest'anno verrà fatta una raccolta per i bambini bisognosi di omogeneizzati, merendine, pannolini, materiale didattico che verranno consegnati a Sorella Caterina, impegnata nell'aiuto ai piccoli favaresi bisognosi. Le giornate –concludono- verranno guidate da Padre Santo Sessa, della comunità dei Carmelitani Scalzi di Ragusa”.


Arriva la prima vittoria per l’Akragas Calcio. Al "Provinciale" di Trapani i biancazzurri battono due a zero un buon Catanzaro. A segnare nel primo tempo, per ben due volte, è stato Di Piazza. Gli akragantini portano così a casa i tre punti. Mister Legrottaglie respira e si gode la prima vittoria da allenatore. "L'Akragas con la vittoria di oggi onora la conquista del suo stadio!". Così il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, saluta la prima vittoria dell'Akragas in Lega Pro. È molto probabile che la prossima in casa si giocherà proprio allo stadio Esseneto.


Inciampa ancora una volta, invece, la Pro Favara. Allo stadio Bruccoleri perde 2 a 3 contro il Raffadali. I goal: al 5° minuto Vitrano porta in avanti il Raffadali. A pareggiare poco dopo la Pro Favara con Bellavia. Al 32° ancora il Raffadali ad andare a segno con Settecase. Al 59° pareggio della Pro Favara con Bellavia. A chiudere la partita con il risultato di 2-3 per il Raffadali ancora una volta Settecase. Pro Favara ultima in classifica insieme alla Libertas 2010. Prime in classifica Dattilo e Paceco con 7 punti.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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