SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/09/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FUOCO NELLA NOTTE IN VIA REALE A FAVARA. AD ANDARE IN FIAMME L'AUTO DI UN DISOCCUPATO. INDAGANO I CARABINIERI

MUORE DOPO QUALCHE ORA ESSERE STATO DIMESSO DALL'OSPEDALE DI AGRIGENTO. LA PROCURA, SU RICHIESTA DEI FAMILIARI, APRE INCHIESTA.

VICENDA BOCCONE DEL POVERO-OPERA PIA DI FAVARA. "CHIEDO UN CONFRONTO PUBBLICO E IMMEDIATO". A DIRLO E' CALOGERO CINQUEMANI, IL CITTADINO IMPEGNATO NEL RISOLVERE LE QUESTIONI.

FAVARA, STASERA IN CONSIGLIO APPRODA IL PUNTO RIGUARDANTE L'APPROVAZIONE DEL CONSUNTIVO 2014.

FAVARA OVEST E I SUOI ATAVICI PROBLEMI. CONTINUA IL BALLETTO DELLE RESPONSABILITA' TRA COMUNI DI FAVARA E AGRIGENTO.

SICILIA, CONTINUA IL CROLLO DELLE GARE D'APPALTO. DAL 2007 AD OGGI -78,75%.


Auto in fiamme questa notte in via Reale, a Favara. A bruciare intorno alle 2.30 una Fiat Punto di proprietà di M.C, di 41 anni, del luogo. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio. Pare non siano stati trovati elementi utili che possano far pensare a un incendio doloso. Ad ogni modo, i carabinieri della Tenenza di Favara hanno già avviato le indagini.


Si indaga anche per risalire agli autori di un furto compiuto nella notte tra domenica e lunedì scorsi alla pista Concordia Karting di via Burrainiti, a Favara. Ignoti si sono introdotti all’interno della struttura scassinando una slot-machine e una macchinetta scambia soldi. Presi gli spiccioli, circa 2.000 euro, sono scappati. A non aiutare i militari nelle indagini, purtroppo, le telecamere non funzionanti installate nella struttura.


Muore dopo essere stato dimesso dall’ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Parliamo del 63enne Sebastiano Bellanca, cognato del noto imprenditore, re delle pale eoliche, Salvatore Moncada. Sabato scorso Bellanca si era recato in ospedale accusando forti dolori addominali. I familiari pensavano a un sintomo d’infarto. Effettuate varie visite, è stato trattenuto tutta la notte per poi l’indomani mattina dimetterlo. Arrivato a casa, nel pomeriggio Bellanca si sente nuovamente male e questa volta muore. I familiari di Bellanca, pare sia stato proprio Moncada, hanno presentato una denuncia e la Procura avrebbe aperto già un fascicolo d’inchiesta.


Si celebrano questo pomeriggio alle ore 16:00 nella chiesa “San Gregorio” di via Cavaleri Magazzeni, a Cannatello, i funerali del 36enne agrigentino Gabriele Chiaramonti. Il giovane è deceduto in seguito ai postumi di un grave incidente stradale verificatosi a Menfi lo scorso 31 agosto. In concomitanza con le esequie, l’amministrazione comunale di Agrigento ha proclamato il lutto cittadino. Diverse intanto sono le note di cordoglio per la scomparsa del giovane, tra queste quelle dell’intero consiglio comunale della città dei Templi e del Club Forza Silvio e Forza Italia Giovani Agrigento. Vicinanza e cordoglio alla famiglia Chiaramonti è stata espressa dal circolo PD Enrico Berlinguer di Agrigento.


Si celebrano domani pomeriggio, alle ore 16:00, nella Chiesa B.M.V. del Carmelo di Favara i funerali di Salvatore Fallea, il 53enne fabbro il cui corpo senza vita è stato trovato domenica scorsa sotto il viadotto di c.da Misita, ad Agrigento. Sulla morte dell’uomo indagano i carabinieri della Compagnia di Agrigento. Su disposizione della dott.ssa Alessandra Vella della Procura della Repubblica di Agrigento, all’ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento i medici legali hanno ispezionato il cadavere. In attesa degli esiti dell’autopsia è stato autorizzato lo svolgimento delle esequie. Salvatore Fallea sarà tumulato nel cimitero Piana Traversa di Favara.


“Chiedo un confronto diretto, pubblico e immediato”. A dirlo è Calogero Cinquemani, il cittadino favarese che ha preso a cuore le sorti del Boccone del Povero e soprattutto la vicenda che riguardava gli anziani ospiti della struttura prima e dei dipendenti dopo. Stamattina ci è pervenuta in redazione una sua lettera che vogliamo leggervi integralmente. “Scrivo poche parole per chiarire alcuni punti di una questione a me molto cara. In questi ultimi mesi sono stato coinvolto dai familiari degli anziani ospiti della casa di riposo Boccone del Povero di Favara e da alcuni dei 10 dipendenti per tentare di risolvere una situazione di difficoltà dell’Istituto. Su gentile richiesta delle parti mi sono adoperato, facendo del mio meglio, a titolo di puro volontariato, come mio solito fare, assumendomi delle responsabilità di fronte a Suor Anna Matthew e alla Madre Generale per tentare di chiarire i diverbi e le incomprensioni tra le parti, col fine di risolvere la faccenda in maniera tale da non danneggiare nessuno degli interessati. Nell’incontro avvenuto giovedì 10 settembre 2015 in presenza del Sindaco di Favara, Rosario Manganella, e del Presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Lupo, sono stato l’unico ad avanzare proposte concrete per ovviare alle temporanee difficoltà che vedevano i poveri anziani ospiti subire il maggiore disagio. In quella occasione le mie proposte sono state accolte da Suor Anna Matthew, ma i Signori politici hanno bocciato ogni mia iniziativa. Ieri, 21 settembre 2015, tramite il notiziario di Sicilia TV sono venuto a conoscenza di una lettera sottoscritta da 9 dei 10 dipendenti, inviata alla suddetta emittente locale, per dire le loro verità. Apprendo dalla lettera che i dipendenti sono stati male informati degli argomenti trattati in una delle riunioni fatte al Boccone del Povero. Nella suddetta lettera si legge di un tale (che, per dubbie ragioni, non viene nemmeno nominato) che pare abbia proposto di sostituire i dipendenti con i volontari del servizio civile. In occasione di una riunione con le autorità del Comune di Favara, in presenza di altre persone e della madre superiora Suor Anna Matthew, sono stato io l’unico a parlare di volontariato e presumo che i dipendenti siano stati strumentalizzati, in un momento di particolare debolezza, da personaggi di dubbia integrità morale con il solo fine di fomentare le discussioni senza mai avanzare proposte costruttive e concrete, per scopi prettamente personali. Nell’ultima riunione di giovedì 17 settembre 2015 -dice Cinquemani- in presenza di Suor Anna Matthew, dell’assistente sociale Marilena Milioto, che rappresentava i lavoratori, della Sig.ra Concetta Vassallo, che rappresentava i familiari degli anziani, e della giornalista di Sicilia Tv Angela Sorce, (presente per chiarire alcuni aspetti con Suor Annamma e per conoscere la situazione) mi sono permesso, con il benestare della Madre Superiore Suor Anna Matthew, di dare incarico alla giornalista e all’assistente sociale di organizzare un incontro tra me e i lavoratori per dare voce ai dipendenti e per chiarire finalmente le varie false dicerie alle quali sono stati indotti a credere. A tale invito non è seguito alcun riscontro. Chiedo, pertanto, ai 9 dipendenti e ai loro testimoni di partecipare, una volta per tutte, ad un confronto pubblico e diretto tramite il canale dell’emittente locale Sicilia Tv che ha offerto la sua disponibilità per risolvere il problema. Il confronto avrà il fine di chiarire la verità. Spero che il mio invito venga accolto, in particolare dai testimoni che hanno riferito tutte queste falsità. Non accetto ulteriori repliche scritte che non porterebbero a nulla di concreto. Un confronto diretto e pubblico è l’unico modo per conoscere la verità; una verità necessaria a trovare la soluzione al problema. In sede di confronto –conclude Cinquemani- sarò lieto di portare a conoscenza dei dipendenti le risposte di Suor Anna in merito alle presunte illazioni che i dipendenti le hanno rivolto.”


In attesa che dal Ministero giungano le attese risposte sulla richiesta del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, decisioni da cui dipenderà la sorte economica dell’Ente Comune di Favara, questa sera ad aula “Falcone Borsellino” torna a riunirsi la pubblica assise cittadina. I consiglieri sono chiamati ad esprimersi sul rendiconto della gestione del Comune dell’anno scorso. Tra i punti all’ordine del giorno anche l’approvazione delle tariffe TASI per il 2015 e la surroga, l’ennesima, di un consigliere comunale dimissionario con il primo dei non eletti nella sua stessa lista. Recentemente, l’amministrazione comunale di Favara, tra i banchi d’aula, aveva incassato una sconfitta relativa al piano economico finanziario del servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani anno 2015 che è stato bocciato dai consiglieri. Successivamente il sindaco, provocatoriamente, aveva invitato i consiglieri dell’opposizione a seguire la stessa linea politica anche per il conto consuntivo. (Bocciandolo i consiglieri comunali andranno a casa mentre il sindaco rimarrà in carica). Non volendoci addentrare nelle recenti polemiche innescatesi tra amministratori e consiglieri, riteniamo invece interessante fare alcune riflessioni sul ruolo che questo consiglio comunale ha in questo momento. Dallo scorso mese di marzo il consiglio comunale di Favara, che già, probabilmente, non godeva della stima di molti cittadini, ha nettamente perso la propria identità dopo le dimissioni di diversi membri di aula "Falcone Borsellino”. Dimissioni, surroghe, rinunce e nuovi ingressi che, probabilmente, più che alla volontà degli elettori, farebbero pensare a una partita di calcio. Nonostante il camaleontico consiglio comunale, l’amministrazione è comunque riuscita ad arrancare qualche risultato (come quello di aumentare le tasse), malgrado le note stampa di fuoco di alcune parti dell’opposizione. La politica favarese purtroppo, ed è il caso di dirlo, è rimasta miope ai tanti problemi presenti in città, tirando dritta per la sua strada e non pensando ai veri bisogni della gente. In consiglio sono state aumentate, su proposta di questo sindaco e di questi assessori, tasse su tasse. Purtroppo questa legislatura non sarà ricordata come quella che ha risolto grandi problemi, poiché non è riuscita neanche a risolvere quelli elementari. Nel calderone, cari politici, ci siete tutti, maggioranza e opposizione, ad eccezione forse di qualcuno. Per questo in tanti vi hanno chiesto di staccare la spina e di andare a casa per il vero bene del paese. Tutt’oggi i partiti della fantomatica opposizione hanno ancora il potere di chiudere questa esperienza e chi ritiene di aver fatto bene per la sua città può riproporsi al voto popolare senza timore. Sì, perché mancano solo 8 mesi alla fine della scadenza naturale. I cittadini, oramai stanchi dei tanti proclami inutili, sono già rassegnati e attenderanno con pazienza ancora questi mesi. D'altronde ne hanno avuta per oltre quattro anni, figuriamoci se non l’avranno per soli 8 mesi. L’unica cosa che resta invece a voi consiglieri è quella di uscire in punta di piedi, portandovi dietro sindaco e assessori. Solo così, forse, potrete ancora avere un briciolo di compassione dai vostri concittadini.


Nuovo appuntamento con la rubrica “La voce del cittadino”. Oggi torniamo ad occuparci dei problemi di “Favara Ovest”. A chiamare in redazione il sig. Salvatore Fallea, abitante di una delle traverse di viale Progresso. Dai nostri microfoni, il cittadino segnala lo stato di degrado e abbandono in cui versa il quartiere che ai fini territoriali è della città di Agrigento ma che di fatto è abitato da cittadini favaresi. Pericolose discariche a cielo aperto, sporcizia e insidie varie da molto tempo minacciano l’incolumità pubblica. Dallo scorso mese di maggio agli atavici problemi si era aggiunto anche quello della carenza di illuminazione pubblica in alcune traverse dopo il furto di alcuni cavi. Problema che in parte è stato risolto in alcune vie, mentre in due strade la situazione è rimasta com’era a maggio. Il sig. Fallea avrebbe segnalato più volte i problemi ai due comuni che da oltre un ventennio si contendono la paternità territoriale, ovvero Favara e Agrigento. Alle richieste di intervento del cittadino non è mai seguita una risposta, tranne i soliti scarica barile sulle responsabilità dei due enti. Fallea, quindi, ricordando le parole pronunciate dai candidati a sindaco di Agrigento alle recenti elezioni amministrative, proclami che vedevano gli aspiranti amministratori pronti ad impegnarsi nel risolvere i problemi di “Favara Ovest”, ha segnalato la situazione di degrado al sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Quest’ultimo, in un messaggio che il cittadino ha salvato e che mostra alle nostre telecamere, liquida il problema addossando le competenze al comune di Favara. Il cittadino, caparbio, nei messaggi replica a Firetto ricordandogli le sue promesse elettorali, ma il sindaco ha ribadito che risulta agli atti una convenzione tra i due comuni che onera quello di Favara all’espletamento dei servizi. Il cittadino, esasperato, chiede comunque interventi di pulizia e di ripristino delle condizioni normali in un lembo di terra che pare essere di tutti e di nessuno.


Dopo la sentenza numero 1099 dello scorso 27 luglio con la quale il Tribunale Civile di Agrigento stabilisce che il Comune di Favara avrebbe preteso ingiustamente dai contribuenti il canone di depurazione anno 2007, il comitato per il depuratore si adopera per aiutare i cittadini a chiedere il rimborso. Infatti, grazie all’aiuto e alla disponibilità di due avvocati favaresi, Calogero Vetro e Giovanni Costanza, i cittadini potranno richiedere gratuitamente il rimborso dei canoni di depurazione dal 2005 a oggi. Chiunque sia interessato può rivolgersi ai due avvocati o al comitato per il depuratore di Favara.


In Sicilia continua il crollo delle gare d’appalto di competenza regionale pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e monitorate dall’Ance Sicilia. Nel periodo gennaio-agosto 2015 si è registrata un’ulteriore flessione -9,88% del numero di bandi rispetto allo stesso periodo del 2014 e -10,55% degli importi posti in gara. La provincia con il peggiore calo è stata Caltanissetta, mentre vi sono state insolite impennate a Catania e a Ragusa. Analizzando le serie storiche annuali complete, emerge che il mercato degli appalti in Sicilia ha ormai toccato il fondo. Dal 2007, anno di inizio della crisi, con 1.238 gare per 1 miliardo e 269 milioni di euro, si è progressivamente scesi di oltre il 50% fino al 2011, quando invece si era registrata una minima ripresa. Ma dal 2012 è ricominciata inesorabile e costante la discesa, che nel 2014 ha segnato appena 307 gare per 356,4 milioni. Il 2015, come detto, prosegue la serie negativa, portando ad agosto, rispetto al 2007, la soglia di perdita a -81,05% per numero di gare e a -78,75% per importi a bando. “Spiace rilevare – osserva Santo Cutrone, presidente facente funzioni di Ance Sicilia – come l’attuale governo regionale non abbia saputo invertire la tendenza. Sicuramente – precisa Cutrone – ha inciso la situazione ereditata dalle precedenti amministrazioni, ma il mancato utilizzo dei fondi europei ha fatto il resto. A ciò si aggiunge un elenco di 425 opere cantierabili per 3,7 miliardi di euro, presentato a fine aprile a Roma al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che restano inspiegabilmente in stand by, quando invece, a livello nazionale, si registrano dati positivi sulla ripresa del settore delle costruzioni. Al contrario in Sicilia “anche a livello di singoli assessorati – incalza Cutrone - non si rileva un particolare dinamismo nella pubblicazione di bandi di gara. Anzi, vengono definanziate opere da completare per coprire disavanzi di bilancio e pagare spese assistenziali, come accaduto nella Giunta regionale del 14 settembre scorso: alla realizzazione della Nord-Sud è stato sottratto un importo di 87,9 milioni che si aggiunge a un precedente definanziamento di 172 milioni già operato dalla Giunta regionale lo scorso 20 giugno. L’auspicio – conclude Cutrone – è che, nell’imminenza dell’avvio della nuova programmazione dei fondi europei, vi sia da parte della classe politica e della burocrazia una necessaria inversione di tendenza che non faccia perdere ulteriori risorse e consenta finalmente di aprire cantieri in Sicilia”.


La nuova dotazione organica del personale in servizio presso l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento è in discussione questo pomeriggio nell’ambito di una tavola rotonda alla quale partecipano le organizzazioni sindacali. L’incontro è stato organizzato dalla Direzione generale Asp e rappresenta un’occasione di confronto e di condivisione in merito alle risorse umane e professionali su cui può contare l’Azienda sanitaria provinciale. In funzione del tetto di spesa indicato dal decreto assessoriale 1380/15, l’Asp di Agrigento ha già previsto, fra le altre figure professionali, una dotazione di 81 direttori medici (ex primari), 862 dirigenti medici e 109 dirigenti sanitari di area non medica. A questa dotazione si aggiungono 1.227 infermieri, 462 unità relative al personale di ruolo amministrativo e altre specifiche professionalità.


Si è celebrata ieri la 22esima Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Per l’occasione l’Associazione Alzheimer Agrigento, presieduta dalla d.ssa Angela Parisi, ha organizzato un ampio programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla patologia. Un ricco programma che si concluderà il prossimo 2 ottobre a Casa Sanfilippo con la manifestazione “Ricordati di me”. In tale occasione, oltre a esperti e operatori sanitari e ai volontari, saranno presenti alcuni artisti che, con le loro performance, saranno testimonial per richiamare l'attenzione sui temi della prevenzione e sulle modalità assistenziali indispensabili per una migliore gestione della malattia.


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