SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 07/08/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SAN LEONE. GRAVE INCIDENTE STRADALE AUTONOMO IERI NOTTE IN VIA BOCCIONI. A BORDO DI UNO SCOOTER, 29ENNE SI SCHIANTA CONTRO UN MURO.

A FUOCO L'AUTO DI UN COMMERCIANTE AGRIGENTINO. I POLIZIOTTI INDAGANO

RIPUBBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA IN SICILIA. ALL'ARS LA DISCUSSIONE E L'APPROVAZIONE DI ALCUNI ARTICOLI DEL DDL

CRISI POLITICA A PORTO EMPEDOCLE. SI DIMETTONO 8 CONSIGLIERI COMUNALI. LE MAGRE CASSE DEL COMUNE E RELATIVO AUMENTO DELLE TASSE ALCUNI DEI MOTIVI.

MEDICINA E SALUTE IN SICILIA. L'OSPEDALE DI AGRIGENTO PRIMO A IMPIANTARE UN INVOLUCRO ANTIBATTERICO.


Grave incidente stradale autonomo ieri notte in via Boccioni, a San Leone, dove un 29enne, che viaggiava a bordo di uno scooter, si è schiantato contro un muro. Il centauro, che viaggiava a bordo di uno Gilera Runner 125, per cause in fase di accertamento, ha perso il controllo del mezzo e ha sbattuto violentemente sul muro di cinta di una villetta ubicata nella traversa del trafficato viale delle Dune. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del NOR di Agrigento e i sanitari del 118. Il 29enne è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento. Le sue condizioni sarebbero gravi.


E restando sempre nella frazione balneare di San Leone, i poliziotti della Sezione Volanti di Agrigento indagano sull’origine di un incendio che la scorsa notte ha interessato una Fiat Idea parcheggiata nei pressi di viale dei Pini. Proprietario dell’automobile è un commerciante agrigentino di 36 anni. Sul posto, per estinguere le fiamme, sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Agrigento.


A tutti i siciliani, anche quelli morosi, deve essere garantito il quantitativo minimo vitale di acqua, almeno 50 litri al giorno per alimentarsi e lavarsi. È quanto sancisce un articolo del ddl sulla ripubblicizzazione dell’acqua approvato ieri all’ARS. A Sala d’Ercole, a Palermo, sono stati approvati i primi 5 articoli del disegno di legge, poi la seduta è stata rinviata a lunedì prossimo 10 agosto. Restano ancora da esitare altri 9 articoli. Quello che intanto a Palazzo dei Normanni è stato riconosciuto è il principio che vede l’acqua come un bene pubblico non assoggettabile a finalità di lucro. La nuova norma comunque prevede per gli enti locali tre modelli di gestione del servizio idrico, ovvero quello interamente a carico dei Comuni, quello compartecipato tra ente pubblico e società private e, in ultimo, quello affidato esclusivamente ai privati. In quest’ultima ipotesi, per i gestori privati in caso di disservizi sono previste sanzioni salate variabili dai 100 ai 300 mila euro al giorno e la possibilità per i comuni di rescindere i contratti nel caso in cui l’interruzione dell’erogazione del prezioso liquido sia pari a 4 giorni e colpisca almeno il 2 per cento della popolazione. Tra i punti che hanno ottenuto l’ok dell’ARS c’è anche quello delle tariffe tendenzialmente uniche da applicare su tutto il territorio regionale e, ancora, l’istituzione di un fondo di solidarietà per sostenere i nuclei familiari che non sono in grado di pagare le bollette.


“Gli articoli del disegno di legge sulla ripubblicizzazione dell’acqua approvati fino ad ora sanciscono un principio fondamentale: la Sicilia predilige la gestione pubblica e l’affidamento ai Comuni”. Lo dice Giovanni Panepinto, deputato regionale del PD e promotore del ddl sull’acqua pubblica, in discussione all’Ars. “Anche i Comuni che non hanno consegnato gli impianti – aggiunge - potranno continuare a gestirli in maniera diretta. È un risultato al quale ho lavorato fin dal primo giorno; a questo punto l’approvazione della riforma entro i tempi stabiliti è davvero a portata di mano”.


Il signor Giuseppe Giuffrè sarebbe intenzionato a procedere con l’importante donazione al servizio sanitario della città di Ragusa. A dirlo è Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars, che ieri ha incontrato Giuffrè dopo lo spiacevole episodio accaduto all’ASP. “Abbiamo avuto modo di parlare a lungo –dice Digiacomo- e ho avuto la possibilità di porgere, a nome della Sicilia, le scuse per quanto accaduto. Giuffrè ha confermato l’intenzione di procedere con l’importante donazione al servizio sanitario della città di Ragusa che sarà formalizzata –dice Digiacomo- al suo ritorno negli Stati Uniti, tramite l’associazione Ragusani in America”.


Il licatese Melchiorre Salvatore Alabiso, bracciante agricolo di 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri perché sorpreso a rubare materiali metallici in un’area di pertinenza delle Ferrovie dello Stato. L’uomo aveva già asportato e caricato sulla sua Fiat panda circa 500 kg tra piastre e caviglie in ferro per il fissaggio dei binari. Da ulteriori controlli, i militari hanno anche scoperto che l’automobile era priva di polizza assicurativa e per questo motivo l’hanno sequestrata. La refurtiva, il cui valore commerciale stimato era di circa 700 euro, è stata restituita ai legittimi proprietari. Con l’accusa di furto aggravato il 42enne è stato portato a casa in regime di arresti domiciliari.


Il cittadino marocchino residente a Palma di Montechiaro e domiciliato ad Aragona, Mohammed El Kobbi, di 60 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro per i reati di ricettazione e combustione illecita di rifiuti. L’uomo è stato sorpreso in c.da Mandranova mentre era intento a bruciare la guaina in plastica di cavi elettrici, da cui ha ricavato 100 kg di rame. Il 60enne non ha saputo fornire ai militari l’origine del materiale. I cavi comunque sono stati sequestrati e affidati a una ditta convenzionata. Espletate le formalità di rito, El Kobbi è stato accompagnato nella propria abitazione per gli arresti domiciliari.


Il Comune di Porto Empedocle è a rischio dissesto finanziario? 8 consiglieri comunali si dimettono. La crisi politica apertasi in seguito alle dimissioni dell’ex sindaco Calogero Firetto ha forse raggiunto nella giornata di ieri l’apice. A rimettere il mandato elettorale sono stati il presidente della pubblica assise cittadina Luigi Troja e i suoi colleghi consiglieri Salvatore Bartolotta, Gianluca Di Gloria, Angela Di Gloria, Domenico Palumbo Piccionello, Luigi Borgognone, Angelo Occhipinti e Giuseppe Filippazzo. Gli 8 ex membri del consiglio comunale giustificano la scelta delle dimissioni in quanto è quasi certo l’aumento delle tariffe dei tributi locali poiché le casse comunali sarebbero al collasso. Gli stessi consiglieri dimissionari dichiarano anche di non condividere le scelte finanziarie adottate dal Commissario straordinario. L’ex presidente del consiglio comunale di Porto Empedocle, Luigi Troja, aveva chiesto più volte al sindaco Firetto prima e al Commissario Antonina Bonsignore dopo di rendere nota alla pubblica assise cittadina la situazione finanziaria del Comune. Recentemente lo stesso Troja aveva scoperto che l’Ente da circa un anno e mezzo non pagava le bollette all’ENEL. Secondo Troja i debiti contratti dall’Ente sfiorerebbero i 10 milioni di Euro. Un grosso buco finanziario difficile da colmare per una cittadina di circa 15 mila abitanti su cui, molto probabilmente, graverà il compito di rimpinguare le magre casse comunali con il versamento di lauti tributi. Praticamente la situazione finanziaria del Comune di Porto Empedocle descritta dall’ex Presidente Troja sembrerebbe essere simile a quella in atto al Comune di Favara. La differenza tra i due Comuni, e questa non è sicuramente cosa di poco, è che nella cittadina marinara però i servizi vengono garantiti, e non sono per nulla carenti.


Così come avvenuto ad Agrigento, anche a Porto Empedocle in occasione dei festeggiamenti in onore di San Calogero, in programma il 6 settembre prossimo, le fasi della processione saranno riprese con delle telecamere da personale della Polizia scientifica. A disporlo la Questura di Agrigento, al fine di assicurare il sereno svolgimento della manifestazione religiosa nel rispetto delle tradizioni e, nel contempo, garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Insieme al parroco della Chiesa Maria SS. del Buon Consiglio sono stati stabiliti alcuni aspetti legati alla processione. In particolare, dovranno essere tassativamente rispettati l’itinerario e gli orari comunicati alla Questura e i portatori dovranno essere muniti di un contrassegno di riconoscimento.


L’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento in passato, purtroppo, è salito agli onori delle cronache per eventi spiacevoli come, ad esempio, i tanti presunti casi di malasanità denunciati da familiari di pazienti deceduti o il pericolo del cemento depotenziato impiegato nella costruzione della struttura che, nell'estate del 2009, ha seriamente minacciato la chiusura del nosocomio. Questa volta, invece, l’ospedale di c.da Consolida conquista la ribalta delle cronache per un fatto positivo. Presso l’Unità operativa di Cardiologia diretta dal dr. Pietro Gambino, infatti, per la prima volta in Sicilia è stato impiantato un involucro antibatterico, capace di ridurre il rischio infezioni, a un paziente affetto da scompenso cardiaco. “Le infezioni – ha spiegato il dr. Calogero Catalano, responsabile del Servizio di Cardiostimolazione, – rappresentano uno dei rischi più gravi nell’impianto di pacemaker e defibrillatori e la loro incidenza in pazienti portatori di dispositivi elettronici impiantabili – ha aggiunto il medico - è di circa 4.500 casi all’anno in Italia". In Italia sono ancora pochi i centri che utilizzano la nuova tecnica sperimentata in America e già adottata in Sicilia al San Giovanni di Dio di Agrigento.


Per gli appassionati del ballo è in programma stasera a San Leone una serata danzante con ballo liscio e balli latino americani e di gruppo. A partire dalle 21:30 si balla con il "Duo della Valle”. L’evento al porticciolo turistico si inserisce nell’ambito degli eventi di "Sere d'estate" organizzati dall'amministrazione comunale.


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