SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/08/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ARRIVA UN MESE DI PROROGA PER GLI ANZIANI OSPITI DELLA CASA DI RIPOSO OPERA PIA BARONE MENDOLA DI FAVARA. PER TUTTO AGOSTO POTRANNO RIMANESE.

TOMBINO ROTTO DA DUE ANNI, SI CREA UNA VORAGINE IN VIA SANZIO A FAVARA. LA SEGNALAZIONE ALLA RUBRICA LA VOCE DEL CITTADINO.

TRE DIPORTISTI FAVARESI NON FANNO RIENTRO A CASA E FANNO SCATTARE L'ALLARME. TROVATI DOPO 4 ORE DI RICERCHE IGNARI DI TUTTO.

CHURCH CUP A FAVARA. HANNO PRESO IL VIA GLI INCONTRI DI FORMAZIONE SUI SANI VALORI E DI SPORT TRA I GIOVANI.


Per tutto il mese di agosto gli anziani ospiti presso la casa di riposo Opera Pia di Favara potranno rimanere nella struttura. Una buona, seppur parziale, notizia quindi per i familiari che la settimana scorsa avevano manifestato tutto il loro dissenso all’abbandono forzato della struttura. Come si ricorderà, Suor Annamma Mathew, presidente dell’Opera Pia Barone Mendola, aveva fatto firmare ai familiari degli anziani una raccomandata nella quale si invitavano gli ospiti ad allontanarsi dalla struttura entro il 31 luglio a causa di un deterioramento strutturale che avrebbe potuto ledere l’incolumità degli ospiti. Di fatto, ieri nessuno ha lasciato la casa di riposo. In verità una sola persona se n’è andata, ma era già previsto. Ad ottenere questo mese di proroga è stato Lillo Cinquemani del patronato MCL Chiaramonte – Cinquemani, nonché presidente provinciale dell’Unione Ciechi d’Europa di Agrigento, sempre sensibile alle problematiche dei più deboli. Lo stesso, venuto a conoscenza della vicenda, anche attraverso il nostro notiziario, si è messo subito in contatto con la madre generale di Roma, che si è dimostrata fin da subito disponibile a trovare una soluzione al problema. Già ieri pomeriggio Cinquemani ha avuto un incontro con la presidente dell’Opera Pia di Favara, Suor Annamma Mathew, anch’essa disponibile al dialogo, tanto da concedere la proroga di un mese. Cinquemani ha in programma per lunedì pomeriggio un incontro con i familiari dei 18 anziani ospiti per cercare appunto di comprendere meglio anche il loro punto di vista. Non si è mai fatto mistero del fatto che l’Opera Pia ha chiesto più volte ai familiari maggiore collaborazione, anche dal punto di vista economico. Secondo i responsabili della casa di riposo la quota che i familiari versano per il sostentamento dei loro parenti non sarebbe sufficiente a garantire i servizi resi. Insomma, è normale che ogni servizio abbia un costo e se si vuole usufruirne, bisogna pagarlo per intero. Ad ogni modo, per quanto riguarda le condizioni strutturali dell’edificio non ci sarebbero particolari problemi, così come evidenziato anche dall’Ufficio Tecnico Comunale. Solo macchie di umidità dovute probabilmente a delle infiltrazioni d’acqua. Al momento le disponibilità economiche dell’Opera Pia non consentirebbero di poter effettuare i dovuti lavori, ma ciò non dovrebbe essere un ostacolo visto che la struttura dispone anche di altre stanze dove poter ospitare gli anziani. Concludendo, sembra che la vicenda stia volgendo a buon fine. L’impegno di Lillo Cinquemani sta sortendo gli effetti sperati. Nelle prossime ore sapremo di eventuali sviluppi.


Da un paio di anni alcuni cittadini residenti in via Raffaello Sanzio, traversa di via Agrigento, a Favara, sono costretti a convivere con il cedimento di un tombino in strada che mette a serio rischio l’incolumità dei passanti, e non solo. Stanca delle continue promesse, la signora Giuseppa Bonfiglio si rivolge alla rubrica “La voce del cittadino”. Come si vede dalle immagini, all’altezza del civico 18 il tombino si è letteralmente staccato dalla strada e si possono immaginare le frequenti fuoriuscite dal sottosuolo di ratti e insetti di varia natura, oltre che di odori nauseabondi. La signora Giuseppa, dai nostri microfoni, ammette che il pericolo è stato più volte segnalato a Girgenti Acque e al Comune ma, ad oggi, nessun intervento di ripristino è stato ancora effettuato. La voragine apertasi, momentaneamente coperta alla meno peggio con ciò che rimane del tombino, potrebbe rivelarsi una vera e propria trappola per i passanti. L’assenza infatti di una segnaletica, specie nelle ore notturne, riduce pressoché a zero la visibilità del pericolo, specie per chi non conosce la zona. Gli abitanti quindi, a prescindere da chi siano le competenze, chiedono la sistemazione del tombino e quindi il ripristino delle condizioni di sicurezza. Un grosso pericolo, dunque, per l’incolumità pubblica. Pensate che il raggio della voragine creatasi consente il passaggio di un bambino. L’indifferenza delle istituzioni alle istanze della collettività sono sempre più frequenti, come lo sono le fiaccolate e i cortei successivi a episodi spiacevoli di cronaca. Che senso hanno quando gli episodi che li hanno originati possono benissimo essere evitati?


È tornato ai domiciliari il favarese Giuseppe Biancola, di 29 anni. Lo scorso 7 luglio era stato portato al penitenziario dai carabinieri della locale Tenenza, su disposizione degli Uffici di Sorveglianza di Agrigento, per violazione degli arresti domiciliari. Adesso il Tribunale di Palermo, accogliendo le tesi difensive dell’avv. Salvatore Cusumano, ritenendo le violazioni di particolare tenuità, riconferma la misura alternativa della detenzione in carcere, ovvero i domiciliari.


Tre diportisti favaresi, dopo un’uscita in mare per un’escursione, non avevano fatto rientro, facendo così scattare le procedure di emergenza e di ricerca da parte degli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle. Attorno a mezzanotte la Capitaneria di Porto ha ricevuto una segnalazione telefonica tramite il numero blu 1530, dedicato alle emergenze in mare, da parte di una donna di Favara preoccupata per il mancato rientro del figlio e di due amici, un uomo e una donna, usciti in mare nel primo pomeriggio dall’approdo turistico di S. Leone. La sala ha pertanto disposto l’immediata uscita della motovedetta e la ricerca. L’unità navale ha dapprima pattugliato, senza esito, il litorale tra P. Empedocle e S. Leone fino al limite est del Circondario Marittimo, per poi dirigersi verso ovest in direzione di Sciacca. Poco dopo le ore 4 del mattino la M/V CP819 è riuscita a individuare il gommone, abbandonato lungo la costa in loc. Monterosso, a Siculiana. I tre sono stati poi rintracciati, incolumi e ignari dell’allarme procurato, presso una vicina struttura residenziale. Sono ora in corso gli accertamenti per chiarire i motivi del mancato rientro dei tre a S. Leone e della prolungata assenza di comunicazioni con i familiari.


Un vasto movimento franoso ieri ha interessato il costone sovrastante la spiaggia di c.da Maddalusa, ad Agrigento. Fortunatamente nessuna persona è stata investita dai detriti. Sul posto, per le verifiche del caso, sono intervenuti gli uomini del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento e via mare anche i militari della Capitaneria di Porto che, a bordo della motovedetta CP 527, hanno perlustrato la zona, escludendo quindi il coinvolgimento nella frana di imbarcazioni e bagnanti. Durante le attività di controllo dalla motovedetta è stato avvistato un improvviso distacco di piccole porzioni dalla falesia di c.da Kaos. A scopo precauzionale le persone presenti in quel tratto di spiaggia, che si trovavano lì nonostante un divieto di balneazione, sono state allontanate. La Capitaneria di Porto ha successivamente provveduto a inoltrare una relazione degli episodi di Maddalusa e Kaos alle competenti autorità.


Intensificati i controlli del territorio della città di Licata da parte dei carabinieri della Compagnia di Licata. I militari hanno garantito la presenza nei centri cittadini e sulla SS 115. L’attività ha consentito di controllare 62 persone e 51 veicoli. Sono state controllate 21 persone destinatarie della misura cautelare degli arresti domiciliari e della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno, di cui uno di questi è stato denunciato per violazione degli obblighi della misura di prevenzione cui era sottoposto. 19 contravvenzioni al codice della strada. 11 ciclomotori e motocicli sono stati sottoposti a fermo amministrativo, 5 motoveicoli sono stati sequestrati per mancanza di copertura assicurativa per la responsabilità civile automobilistica. 16 carte di circolazione ritirate per le infrazioni al C.d.S.. Infine sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria un 30enne licatese, Sorvegliato Speciale di Pubblica Sicurezza, per violazione degli obblighi della misura di prevenzione cui era sottoposto e un 38enne cittadino marocchino per guida senza patente, perché mai conseguita.


È stato il calcio di inizio di Marco Galatiolo, presidente nazionale delle Unioni Sportive ACLI, a dare il via ieri a Favara al tradizionale appuntamento con la Church Cup, il torneo di calcetto promosso dalla “Lega calcio interparrocchiale” presieduta dal giornalista Salvatore Fazio. Quello delle sfide tra le squadre delle parrocchie di Favara è diventato ormai un appuntamento fisso dell’estate favarese. Da qualche anno ai giovani delle comunità parrocchiali si sono aggiunti anche i migranti ospiti di una comunità locale. Lo sport quindi unisce e valorizza l’unione tra i popoli. Anche quest’anno il torneo si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti promossi in onore di S. Calogero. Quattro le squadre che si contendono l’ambito trofeo. Prima di scendere in campo i giovani hanno riflettuto sui sani valori promossi dalla Chiesa cattolica, a completamento di un percorso annuale di formazione nelle parrocchie. Radunati al centro del campo, mano nella mano, pregano insieme. Sul fronte sportivo, sul campo dell'oratorio don Giustino si è registrato l'ennesimo successo dei pluricampioni in carica del San Calogero, che hanno vinto le ultime tre edizioni: con la tradizionale maglia nero-oro hanno vinto 4-3 contro la squadra Giovanni Paolo II che rappresenta l'unità pastorale Chiesa Madre-Transito-Carmine. San Calogero adesso è in testa alla classifica insieme al San Giuseppe Artigiano, che ha battuto 4-1 la formazione dell'Itria con i giovani immigrati. Presente ieri alla partita inaugurale anche il parroco della Chiesa S. Calogero, don Pietro Profeta. E oggi ancora altri incontri. Alle 18, sempre al campo Don Giustino, ci sarà Itria-San Calogero e alle 19 Giovanni Paolo II-San Giuseppe Artigiano.


Si chiude oggi il secondo ciclo di disinfestazione del territorio comunale di Favara. Questa notte le vie e le zone previste sono: via Che Guevara, via Aldo Moro, corso Vittorio Veneto, piazza Libertà, via Umberto, piazza Capitano Vaccaro e viale Progresso. Pertanto si consiglia ai cittadini residenti in queste vie di non lasciare nei balconi e negli spazi aperti nessun prodotto commestibile, biancheria e animali. Inoltre è consigliabile tenere chiuse tutte le aperture delle abitazioni.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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