SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 30/07/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

STRUTTURA OPERA PIA DI FAVARA. ANCHE L'UTC CONFERMA MACCHIE DI UMIDITA' DOVUTE A INFILTRAZIONI DI ACQUA PIOVANA. NESSUN PERICOLO QUINDI PER LA PUBBLICA INCOLUMITA'.

L'AVVOCATO CANICATTINESE GIUSEPPE LO BRUTTO SCOMPARSO DA DUE GIORNI, SI FA SENTIRE CON I FAMILIARI PER TRANQUILLIZZARLI.

PRECARI NEI COMUNI SICILIANI. ARRIVA L'OK ALLA PROROGA DEI CONTRATTI DA PARTE DEL VIMINALE.

OPERAZIONE BAZAR BIS. NOTIFICATE 9 MISURE CAUTELARI PER SPACCIO DI EROINA

GIRGENTI ACQUE RISPONDE ALLE ACCUSE DI MAREAMICO SU LIDO AZZURRO DI PORTO EMPEDOCLE.

DOLCI TIPICI SICILIANI. IL CANNOLO IL PIU' TRADIZIONALE. A PIANA DEGLI ALBANESI IL CANNOLO E' UN'ESPLOSIONE DI BONTA'.


Nessun danno strutturale all’Opera Pia Boccone del Povero di Favara. Nell’immobile, donato dal Barone Antonio Mendola alle suore della congregazione Serve dei Poveri allo scopo di renderlo fruibile ai bisogni della comunità locale, ci sarebbe solo un problema di manutenzione al manto di copertura della terrazza. Niente danni strutturali rilevanti quindi, solo macchie di umidità visibili in alcune parti dell’edificio dovute a infiltrazioni di acqua piovana. Questo è quanto appurato in un sopralluogo visivo, svolto in mattinata, dall’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico comunale di Favara, Alberto Avenia. Le deduzioni del tecnico rimarcano per filo e per segno quanto relazionato lo scorso 14 luglio dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Agrigento. A chiamare i vigili del fuoco era stata proprio Suor Annamma Mathew, presidente dell’Opera Pia. Nonostante siano stati esclusi rischi rilevanti per l’incolumità pubblica, per i 19 anziani ospiti della casa di riposo resta comunque valido l’ultimatum imposto, ovvero: entro domani la struttura deve essere liberata. In questi giorni la notizia del loro trasferimento urgente e del rischio perdita del posto di lavoro del personale aveva alimentato in città delle voci su presunti impieghi della struttura per altre finalità, come ad esempio l’accoglienza dei migranti. Ricordiamo che, qualora la volontà del Barone Mendola, che è quella di destinare la struttura a beneficio della comunità favarese, venisse in qualche modo disattesa, l’opera Pia, qualora reclamata, tornerebbe a una gestione pubblica. In altre parole, l’Ente Comune potrebbe riprendere in mano la situazione.


Avrebbe chiamato al telefono i familiari dicendo di stare bene Giuseppe Lo Brutto, il canicattinese scomparso da lunedì mattina. L’avvocato canicattinese aveva salutato i familiari prima di andare via. Da quel momento non si erano più avute tracce né di lui né dell’auto a bordo della quale si era allontanato. Poi arriva la chiamata per tranquillizzare i parenti. Non si conoscono ancora i motivi del suo allontanamento.


Per diversi comuni siciliani, tra cui Favara e Campobello di Licata, arriva la proroga dei contratti di lavoro per i precari. Il Viminale ieri mattina ha dato l’ok. Tutto questo significa che numerosi padri e madri di famiglia potranno continuare a lavorare e dare da mangiare ai propri figli. A impegnarsi costantemente per ottenere la proroga dei contratti sono stati i due deputati locali Moscatt e Bosco. "È arrivato - affermano Moscatt e Bosco - il tanto sperato "sì" della Commissione interministeriale che, esaminate le pratiche dei Comuni, ha deliberato favorevolmente la proroga. L'esito positivo non era affatto scontato, anche per questo nel lungo periodo d'incertezza dell'approvazione non abbiamo lasciato nulla di intentato o al caso. Uno sforzo premiato, -scrivono- che ha scongiurato licenziamenti e la mano pesante della Corte dei Conti sugli Enti. Non possiamo che esprimere contentezza - concludono i deputati Moscatt e Bosco- per le sorti dei Comuni e delle famiglie che ci stanno a cuore e che oggi sono state sottratte ad un periodo che si poteva preannunciare sciagurato". Nei prossimi giorni i due deputati convocheranno una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio quanto accaduto, poiché "si è salvata –dicono- una situazione generata da cause non naturali".


Gaetano Cani, deputato all’ARS, canicattinese di 56 anni, è indagato dalla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di contraffazione di pubblici sigilli e ricettazione. Il parlamentare, subentrato lo scorso 17 luglio a Palazzo dei Normanni al dimissionario Calogero Firetto, titolare di alcune scuole private, è coinvolto in un’indagine coordinata dalla Procura iblea e condotta dalla Guardia di Finanza su un presunto giro di diplomi facili in diversi istituti scolastici paritari. Nel corso di una perquisizione domiciliare, le Fiamme Gialle avrebbero trovato nella casa del deputato 5 timbri falsi di Regione, Azienda Sanitaria e Uffici del Comune di Canicattì.


Operazione “Bazar bis”. Alle prime luci dell’alba a Licata, Canicattì, Palermo e Marsala i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Licata hanno eseguito quattro arresti ai domiciliari, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, e cinque misure cautelari dell’obbligo di dimora con rientro dalle ore 21.00 alle ore 7.00 del mattino. Ai domiciliari sono finiti Giampiero Arrostuto, di 37 anni, canicattinese; Giuseppe Tinnirello, di 27 anni, palermitano; Giusy Manuela Angileri, di 25 anni, e Gisella Angileri, di 30 anni, entrambe originarie di Marsala. Tutti sono ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso. Sottoposti invece alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con rientro dalle ore 21:00 alle ore 07:00, i licatesi: Salvatore Paraninfo, di 27 anni, Antonio Montana, di 44 anni, Diego Pelonero, di 42 anni, Vincenzo Bugiada, di 43 anni, e Melchiorre Salvatore Alabiso, di 42 anni. Anche per loro la stessa accusa. In particolare, l’indagine, che ha avuto inizio nell’agosto del 2012, ha permesso di scoprire come a Licata è sempre vivo e fiorente lo spaccio di droga. L’attività investigativa ha consentito di individuare e identificare persone dedite allo spaccio di eroina, le quali, seguendo un “modus operandi” consolidato e ben organizzato nel tempo, riuscivano a far confluire nel centro licatese ingenti quantitativi di droga, che veniva acquistata nel Quartiere “Oreto” di Palermo. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Gli uomini di Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia hanno fatto irruzione nelle sedi legali e nelle abitazioni private di diversi imprenditori. 6 i comuni agrigentini interessati, ovvero: Favara, Agrigento, Aragona, Licata, Naro e San Giovanni Gemini. Le perquisizioni, che hanno interessato 23 soggetti, sono scattate a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Agrigento su una presunta associazione a delinquere dedita a falsi e corruzioni in relazione ad attestazioni Soa, certificazione che indica la capacità di impresa e che è propedeutica alla partecipazione di gare d'appalto pubbliche. La Procura di via Mazzini indaga anche sulla presunta creazione di fittizi rapporti di lavoro, su intestazione fraudolenta di denaro e ancora sul presunto riciclaggio di denaro sporco. Nel mirino della magistratura agrigentina ci sarebbe anche un sistema associativo legato da reciproca interdipendenza o connessione derivante anche da rapporti parentali, amicali e di fratellanza massonica.


Girgenti Acque replica alle accuse mosse dall’associazione ambientalista Mareamico Agrigento sull’inquinamento del mare empedoclino del Lido Azzurro. In una nota, la società presieduta da Marco Campione precisa che l’impianto di sollevamento dei reflui della zona è funzionante e viene costantemente controllato dagli operatori più volte al giorno e in diverse fasce orarie. Inoltre la società precisa che l’impianto che provvede a recapitare al depuratore comunale “molo di levante” i liquami fognari delle zone di Punta Grande e Lido Azzurro è dotato di allarme telefonico, con combinatore gsm, che provvede a segnalare ogni evento potenzialmente causa di sversamenti. Girgenti Acque, infine, sulla presenza di reflui nel torrente Re, non riconosce le responsabilità attribuitele dall’associazione ambientalista e, proprio per il torrente, dichiara che nel corso d’acqua è sempre presente un rigagnolo proveniente dall’entroterra, costantemente umido, che raggiunge il mare dando luogo a ristagni in corrispondenza dell’arenile, in cui la vegetazione sorge spontanea.


Al voto finale oggi all’ARS il DDL di completamento della riforma delle Province. “Finalmente la ‘riforma delle Province’ –dice Antonello Cracolici, presidente della Commissione Affari Istituzionali all’ARS, - è una realtà. In Sicilia nascono i Liberi Consorzi di Comuni e le Città Metropolitane; fra ottobre e novembre con elezioni di secondo livello si sceglieranno i presidenti fra i sindaci siciliani. Finalmente – conclude Cracolici – si dà certezza ai lavoratori e si mette fine al’incertezza sull’assetto degli Enti locali in Sicilia”.


Prorogata al prossimo 31 agosto al Comune di Agrigento la scadenza dell’acconto TARI 2015 il cui pagamento invece era previsto per domani, 31 luglio. Il posticipo della prima rata è stato dovuto a problemi nei recapiti postali delle bollette.


Lotta all’abusivismo pubblicitario ad Agrigento. L’Inpa, la società concessionaria del servizio di affissioni del Comune, su imput dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Lillo Firetto, ha avviato le operazioni di rimozione dei numerosi impianti pubblicitari non autorizzati. Le attività hanno già interessato la zona di via Europa e nei prossimi giorni si estenderanno anche su tutto il territorio comunale. In merito a tali operazioni, l'assessore comunale Elisa Virone in una nota precisa: “Si vuole mettere ordine alla giungla di cartelli pubblicitari che deturpano le nostre strade e il paesaggio urbano. Il decoro urbano che si vuole ripristinare in città – ha aggiunto - passa anche dal contrasto di questo fenomeno”.


La Sicilia è un terra ricca di tradizioni e di tesori più o meno nascosti. E per chi, specie in periodi di crisi economica, non può permettersi una vacanza nei rinomati luoghi di villeggiatura, in estate si accontenta della cosiddetta gita fuori porta. Se siete amanti del dolce siciliano per definizione, ovvero il cannolo, allora dovete obbligatoriamente fare un salto a Piana degli Albanesi. Il centro fondato nel XV secolo da una colonia di esuli greco-albanesi si è specializzato nella produzione, esclusivamente artigianale, dei prelibati dolci. Una terra fortemente legata alle sue tradizioni, tanto che su tutti i toponimi figurano le scritte in doppia lingua, italiano e albanese, così come al dialetto parlato dagli abitanti che rispecchia la loro matrice linguistica. Ma Piana degli Albanesi è anche un luogo ricco di misteri, basti pensare alla strage di Portella della Ginestra del primo maggio 1947. Nonostante siano trascorsi oramai più di 68 anni e archiviato il caso con l'attribuzione dei delitti alla banda di Salvatore Giuliano, molteplici dubbi si celano ancora sugli effettivi esecutori e mandanti del massacro. Tornando all'oggetto del servizio, tra i rebus irrisolti di Piana degli Albanesi c'è anche quello dei cannoli. Di come questi dolci siano arrivati in questi luoghi non c'è traccia storica. L'unica certezza è la loro bontà. Più grandi rispetto a quelli preparati nel resto della Sicilia, i cannoli di Piana sono ancora realizzati in modo artigianale. La croccantezza delle cialde si apprezza soprattutto al momento della degustazione, che deve avvenire pochi istanti dopo il riempimento del cannolo. Grazie all'abilità dei pasticceri locali e grazie soprattutto alla qualità della ricotta fatta con il latte delle pecore allevate su un altopiano di circa 800 metri di altezza, il risultato finale è un'esplosione di gusto che prende letteralmente per la gola chi li mangia. Una crema preparata al setaccio con poco zucchero, che viene impreziosita con gocce di cioccolato. Noi siamo andati a trovare il sig. Vito Guidera, pasticcere di un noto bar della zona. Con la cordialità che contraddistingue tutti i pianesi, il sig. Vito ci ha preparato dei prelibati cannoli e ci ha descritto alcune delle loro caratteristiche. Tra i tanti buoni motivi per visitare Piana degli Albanesi ci sono anche quelli di carattere paesaggistico, con il primo bacino idrico artificiale della Sicilia diventato nel tempo oasi naturale del WWF. A quanti, spinti dalla curiosità, dopo aver visto il servizio si recheranno a Piana degli Albanesi, raccomandiamo di dire che vi ci abbiamo mandato noi.


Sviluppo dei sistemi turistico e produttivi locali, investimenti in infrastrutture socio-sanitarie e recupero di immobili di proprietà dei Comuni per finalità abitative e ricreative. Sono solo alcuni dei temi in scaletta domani, alle ore 16:00, al Castello Chiaramonte di Favara in un incontro formativo promosso dal Comitato delle professioni tecniche in collaborazione con l'associazione “Ethikos” e il Comune di Favara.


Continua anche questa sera l’attività di disinfestazione del territorio comunale di Favara. Le vie e zone interessate sono: contrada Portella, via Caporale Mazza, via Compagna, via Agrigento, via Ugo Foscolo, piazza Libertà, via Umberto, piazza Capitano Vaccaro, via Mendola, incrocio viale Progresso, e via Empedocle. I cittadini residenti in queste zone sono pregati di chiudere finestre e balconi e di non lasciare negli spazi aperti prodotti commestibili, biancheria e animali.


Domani sera, alle ore 20:30, in piazza Garibaldi, meglio conosciuta come piazza del Carmine, a Favara, l’associazione “Teatro Insieme” presenta la commedia “Cu cancia a vecchia pa nova…”. La regia è di Lillo Crapanzano. Sei gli attori che andranno in scena. Sono previsti anche momenti di poesia e canti popolari. L’ingresso è gratuito.


Dal 3 al 12 agosto prossimi ritorna a Favara la rassegna cinematografica “I 7 io” organizzata dall'Associazione Culturale Nicodemo. La direzione artistica è del regista Toni Trupia. Sede delle proiezioni il chiostro del convento dei frati minori di Favara. Ad aprire la rassegna, lunedì 3 agosto, il film “Paper Moon”. Martedì sera invece si proietta “Il treno per il Darjeeling”. Giovedì sarà la volta del film “Fratello, Dove sei ?. Il programma prevede poi per venerdì 7 e domenica 9 agosto prossimi rispettivamente le proiezioni dei film “Il sale della Terra” e “Stand by Me”. Penultimo appuntamento con “I 7 io”, fissato per martedì 11 agosto è con il film “Le chiavi di Casa”. A chiudere la rassegna cinematografica sarà “Una storia Vera”. Le serate al chiostro del convento de “i 7 io” iniziano alle ore 20:00 con l’aperitivo, a seguire poi le proiezioni.


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