SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/07/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

RIPRENDE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI AD AGRIGENTO. MA NON SI PUO’ PARLARE ANCORA DI PROBLEMA RISOLTO

VIOLENZE SESSUALI SU MINORI CON DISTURBI MENTALI. ANCORA UN ALTRO FERMO A LICATA

LICATA. ARRESTATO UN GHANESE. E' STATA TROVATA DELLA DROGA ALL'INTERNO DELLA COMUNITA' CHE LO OSPITAVA.

CALCIO. IL PALMESE MONACHELLO APPRODA IN SERIE A CON L'ATALANTA


Operai e mezzi al lavoro da stamattina su tutto il territorio comunale di Agrigento dove lentamente è ripresa la raccolta dei rifiuti. Non si può parlare comunque di problema risolto, soprattutto per i lavoratori a rischio licenziamento che, probabilmente, già oggi conosceranno la verità sul loro futuro occupazionale. La decisione di riprendere il servizio di nettezza urbana, interrotto abusivamente sabato scorso, è giunta in seguito agli sviluppi di un vertice tra le parti svoltosi in Prefettura. Oggi, non a caso, per la Città dei Templi è il battesimo ufficiale del nuovo servizio biennale che il Comune ha affidato alle ditte Iseda, Seap e Sap. Tra le soluzioni proposte per scongiurare i licenziamenti ci sarebbe anche quella della riduzione delle ore lavorative degli operai. In questo modo si arriverebbe a una riduzione dei costi per il personale; risparmi che potrebbero quindi essere impiegati per garantire la continuità lavorativa ai 21 operai a rischio. E nel mentre le strade cittadine si stanno a poco a poco liberando dall’enorme quantitativo di spazzatura, oggi stesso dovrebbe svolgersi un ulteriore incontro dove, probabilmente, sarà più chiaro il quadro che si prospetta per i lavoratori stessi.


Nuovi sviluppi sulle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento sulle presunte violenze sessuali perpetrate all’interno di una comunità alloggio per minori con disturbi mentali di Licata. Dopo l’arresto dell’ausiliario Angelo Grillo, di 52 anni, avvenuto lo scorso 6 luglio, i poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro hanno fermato anche un altro operatore della comunità. Si tratta del licatese Mirko Giugno, di 25 anni. Secondo gli inquirenti il giovane avrebbe abusato di una sedicenne ospite del centro durante le ore di servizio e nei locali della stessa struttura. Le indagini sono coordinate dai sostituti Salvatore Vella e Simona Faga del dipartimento delitti sessuali della Procura della Repubblica di Agrigento.


Sembra essere stata esclusa la presenza di scorie radioattive nel sottosuolo dell’ex miniera di zolfo di contrada Passarello, a Licata. Dei controlli sono stati effettuati attraverso dei moderni mezzi che consentono di visualizzare a diversi metri di profondità. A lavorare gli agenti coadiuvati da vigili del fuoco e guardie forestali.


“Mercato” dello spaccio di hashish all’interno di una comunità dello SPRAR, a Licata. I carabinieri del NOR della Compagnia di Licata hanno arrestato un 24enne del Gambia, richiedente asilo. L’accusa per lui è di traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 24enne è stato colto di sorpresa all’interno della comunità di accoglienza. All'interno dello zaino i militari hanno trovato 3 panetti di hashish, 4 coltelli e 235 euro in contanti. Il ghanese è stato poi portato presso la caserma dei Carabinieri e ristretto all’interno delle camere di sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Un rappresentante agrigentino di una nota casa produttrice di aspirapolvere è stato rapinato lungo la Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta. L’uomo, che viaggiava in direzione Caltanissetta a bordo di un veicolo commerciale, nei pressi di c.da Grottarossa è stato affiancato da un altro mezzo con tre persone a bordo. Armati di pistola, hanno intimato al rappresentante di accostare. Una volta fermo, sarebbe stato colpito alla testa con il calcio di una pistola e poi rapinato del carico di aspirapolvere, il cui valore è in corso di quantificazione. La rapina è stata denunciata alle forze dell'ordine. Le indagini sono a cura dei carabinieri della Compagnia di Caltanissetta.


Intercettazioni Tutino – Crocetta, il governatore dell’Isola sarebbe pronto a chiedere un risarcimento milionario al settimanale "L’Espresso" che ha pubblicato la presunta intercettazione su Lucia Borsellino. "Faremo un'azione civile risarcitoria chiedendo a "L'Espresso" 10 milioni di euro di danni". Queste le parole pronunciate in conferenza stampa dal legale di Crocetta, che ha anche aggiunto: ”Non si possono mettere sullo stesso piano le dichiarazioni del procuratore Francesco Lo Voi (che smentisce l'esistenza della frase attribuita al medico Matteo Tutino) e quelle del direttore de "L'Espresso". Intanto del caso si interessa anche la Corte di Cassazione con il pg Pasquale Ciccolo che ha chiesto al procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, una relazione dettagliata. Crocetta, nonostante le polemiche suscitate dal caso, anche in mattinata, a Radio 24, ha ribadito la sua volontà a non lasciare Palazzo D’Orleans. “Non mi dimetto – ha dichiarato il Presidente della Regione - perché ho un dovere di fronte agli italiani: voglio capire se questa è una democrazia compiuta o no. Voglio capire – ha aggiunto l’ex sindaco di Gela - se si dà più fiducia alle parole di un Tribunale e dei magistrati o agli eversori che vogliono far crollare la democrazia. Io – ha concluso - al Governo chiedo di istituire una Commissione d'inchiesta su questa vicenda della presunta telefonata''. Intanto oggi è stata posticipata a domani all’ARS l’attesa relazione di Crocetta.


Lo scorso week-end controlli a tappeto dei carabinieri a Licata e Palma di Montechiaro. 147 sono state le persone identificate dai militari; 106 invece i veicoli fermati; elevate sanzioni per complessivi 2.500 euro. Durante le attività coordinate dalla Compagnia di Licata, sono state controllate anche 20 persone sottoposte a misure cautelari. Effettuate inoltre 2 perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi e munizioni illegalmente detenute. Due persone licatesi sono state segnalate alla Prefettura di Agrigento per possesso e uso personale di hashish.


Sorpreso in giro in macchina dopo essere evaso dai domiciliari. Arrestato dai carabinieri della Stazione di Ravanusa un 66enne del luogo. L’imprenditore Paolo Pirrera, già noto alle forze dell’ordine, era ai domiciliari per aver commesso nel 2006 il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro penale. Il 66enne è stato però beccato fuori dalla propria abitazione e per questo arrestato per i reati di evasione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato nelle camere di sicurezza della Stazione carabinieri di Ravanusa, in attesa dell’udienza di convalida.


Nuova assemblea in mattinata dei dipendenti dell’ex Provincia Regionale di Agrigento per fare il punto della situazione sul loro futuro occupazionale in seguito alla legge riforma che ha istituito i Liberi Consorzi Comunali. I dipendenti, già in stato di agitazione, si sono dati appuntamento nell’ex aula consiliare “Luigi Giglia”. Non si esclude che la stessa sede che ha ospitato la pubblica assise provinciale possa essere occupata dai dipendenti per protesta.


Concluso l’iter amministrativo dell’aggiudicazione dei lavori di manutenzione ordinaria negli impianti sportivi, edifici provinciali e nelle scuole di proprietà o concessi in uso a qualsiasi titolo al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La gara, dell'importo complessivo di 79.000,00 euro, è stata aggiudicata dall'impresa G.F.G COSTRUZIONI, con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 37,69%.


L'attaccante di Palma di Montechiaro, Gaetano Monachello, classe 1994, corona finalmente il sogno di giocare in Serie A con il passaggio all'Atalanta. Il ventunenne bomber è stato acquistato dai nerazzurri di Bergamo a titolo definitivo dal Monaco, club che ne deteneva il cartellino, per 500.000 euro. Monachello la scorsa stagione ha indossato la maglia del Lanciano in Serie B, dove ha dato un contributo sostanzioso alla tranquilla salvezza del club abruzzese tra i cadetti realizzando 8 gol in 35 presenze. Per il centravanti palmese la grande occasione di calcare le arene della massima serie, dallo Juventus Stadium di Torino al Meazza di Milano, cercando magari di ripercorrere le orme di Vieri e Inzaghi, i quali hanno giocato da giovani tra i bergamaschi prima di andare nei grandi club.


In occasione del 30esimo anniversario dell’uccisione del commissario di Polizia, Beppe Montana, agrigentino di origine, barbaramente assassinato a Santa Flavia il 28 luglio 1985, lunedì prossimo ad Agrigento la segreteria provinciale del “Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti”, in collaborazione con l’Ente Parco Archeologico della Valle dei Templi, organizza un incontro proprio in memoria del dirigente della Polizia di Stato tragicamente scomparso. Al convegno, che si svolgerà presso Casa Sanfilippo, è prevista la partecipazione, tra gli altri, anche del Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, del Questore, Mario Finocchiaro, di Antonino Alletto, segretario nazionale del “ Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti”, e della vedova di Antonio Montinaro, il capo scorta del giudice Giovanni Falcone che il 23 maggio del 1992 perse la vita nella strage di Capaci.


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