SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 16/07/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PERDE IL CONTROLLO DELL'AUTO E IL MEZZO SI RIBALTA SU SE STESSO. UNA GIOVANE FAVARESE FINISCE IN OSPEDALE. HA RIPORTATO DIVERSE FRATTURE E TRAUMI.

CASO ECAP. A GIUDIZIO TRE DEI SEI INDAGATI. TRA QUESTI L'AVV. VALENZA.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE. RICORSI AL TAR SUGLI ESITI DELLE VOTAZIONI DI RAFFADALI E CAMMARATA.

ABOLIRE IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALL'EDITORIA. CONTRARIO AL PROVVEDIMENTO DELLE OPPOSIZIONI SI DICE L'ONOREVOLE MOSCATT (PD): "SAREBBE DANNOSO PER LA PLURALITA' DELL'INFORMAZIONE".

RIFIUTI E DISCARICHE A CIELO APERTO A FAVARA. UN'ALTRA BOMBA ECOLOGICA E' STATA SEGNALATA IN VIA CARLO SALINARI, ZONA A VALLE DI VIA OLANDA.


Un incidente stradale apparentemente autonomo si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 17.00 lungo la Strada Statale 122, Agrigento – Favara. In c.da Petrusa una giovane donna favarese alla guida di una Peugeot 206, giunta in prossimità del tratto rettilineo su cui insiste una nota rivendita di auto usate, ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato su sé stesso. Sul posto per i rilievi di rito i carabinieri del N.O.R. di Agrigento e un’ambulanza del 118 per il trasferimento della ferita in ospedale. All’automobilista i sanitari del San Giovanni di Dio di Agrigento avrebbero riscontrato diverse fratture e traumi vari. L’incidente ha causato rallentamenti al traffico veicolare. La strada è tornata libera solo dopo l’intervento della squadra di ripristino post-incidente della ditta Pullara di Favara.


Tre persone sono state rinviate a giudizio dal Gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, su richiesta del P.M. della Procura Andrea Maggioni, su presunte irregolarità legate alla gestione dell’istituto di formazione Ecap di Agrigento. Si tratta dell’avv. agrigentino Ignazio Valenza. Il 50enne è il legale rappresentante dell’Ecap; Antonio Arnese, di 45 anni, maresciallo dei carabinieri ed ex comandante del Nucleo Ispettorato del lavoro di Agrigento, e Vincenzo Mangiavillano, di Ribera. Il 59enne, maresciallo dei carabinieri, è stato comandante della Sezione di Polizia giudiziaria alla Procura di Agrigento. Prosciolti invece Mario Carmina, 49 anni, di Canicattì ma residente a Ravanusa; Giuseppe Valenza, 47 anni, di Ravanusa e Sebastiandaniele Castelli, di Agrigento, 34 anni, residente a Porto Empedocle. Il protagonista principale dell’inchiesta è l’avv. Valenza, coinvolto per un presunto abuso di ufficio legato alla stabilizzazione di quattro dipendenti. L’avvocato si sarebbe anche appropriato di una porzione dei finanziamenti regionali destinati alle spese del personale per i progetti formativi dell’Ecap e di aver costretto una dipendente a firmare delle buste paga senza la relativa retribuzione. Inoltre avrebbe trasformato, nonostante il diniego dell’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione, i contratti di questi quattro dipendenti da “a progetto” a “tempo indeterminato” denunciando l’avv. Laura Grado, che nel frattempo era venuta a conoscenza della corrispondenza postale tra Valenza e l’Assessorato. I due marescialli dei carabinieri sono invece accusati dalla Procura di corruzione: avrebbero barattalo l’assunzione della moglie di Arnese in cambio di un controllo erroneo, blando e lacunoso all’istituto di formazione agrigentino.


Verranno discussi il prossimo 20 ottobre al Tar di Palermo i ricorsi presentati dai candidati sindaci sconfitti a Raffadali e Cammarata nelle scorse elezioni comunali del 31 maggio, rispettivamente Pietro Giglione e Vincenzo Carità, nei confronti degli eletti Silvio Cuffaro e Vincenzo Giambrone. In entrambi i casi, infatti, i due ricorrenti ipotizzano delle irregolarità che secondo loro hanno viziato l'esito elettorale. Il raffadalese Giglione sostiene che in una sezione ci siano state delle anomalie durante lo scrutinio, chiedendone quindi la ripetizione del voto solo per quel seggio. Il candidato non eletto del comune montano, invece, afferma di aver visto nei pressi del proprio studio medico una scheda che sarebbe stata sottoscritta da uno scrutatore, supponendo il vizio denominato "scheda ballerina", reclamando in questo caso il rinnovo delle elezioni in tutte le sezioni. In entrambi i dibattimenti si costituiranno in giudizio sia Cuffaro che Giambrone, oltre ai consiglieri eletti per rigettare i rispettivi ricorsi. Potrebbero quindi prefigurarsi dei colpi di scena che ribalterebbero i due risultati elettorali. Lo scarto a Raffadali è stato di appena 5 voti, mentre a Cammarata Giambrone ha distanziato Carità di 11 preferenze.


“Le opposizioni vogliono l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria e far morire le emittenti locali”. A dirlo è il parlamentare nazionale del PD Tonino Moscatt che in Commissione Affari europei è relatore del provvedimento, voluto e proposto con urgenza dall’opposizione. “Se il provvedimento dovesse essere approvato, le radiotelevisioni locali, i quotidiani e quanto utile a garantire la pluralità d’informazione e l'aggregazione sociale e culturale -scrive Moscatt- chiuderebbero i battenti. In questi mesi mi sono battuto con forza per difendere le aziende che operano nel settore, ottenendo buoni risultati. Per tali ragioni ritengo questo provvedimento inutile e dannoso. Sono relatore -spiega Moscatt- e per senso istituzionale dovrò limitarmi a verificare se esistono incompatibilità con le norme europee, senza farmi condizionare dai giudizi di merito. Se queste non esistono dovrò dare il nullaosta. Qualsiasi parere dovrò esprimere, non mi impedirà però dal formulare, in premessa, un giudizio fortemente negativo. So già che la commissione cultura manifesta le stesse paure e preoccupazioni ed è anch’essa orientata a dare un parere negativo. Sono convinto –conclude Moscatt- che la materia vada complessivamente riformata, ma non così. In questo modo non si riforma un settore, lo si uccide e basta”.


Un proverbio latino recita “Stultorum mater sempiter gravida”, ovvero: “La madre degli stolti è sempre incinta”. Come dare torto ai nostri antenati quando l’idiozia in questione si riferisce alle azioni che una parte della società cosiddetta “civile” compie a discapito dell’intera collettività. Per la nostra redazione quantificare il numero di servizi dedicati alle discariche abusive, più o meno pericolose, sorte nel territorio comunale di Favara potrebbe rivelarsi un lavoro complicato. Tra i siti favaresi preferiti dagli incivili ricordiamo, ad esempio, la discarica di viale Berlinguer, quella di via dello Sport e le due bombe ecologiche di c.da Stefano e c.da Malvizio, dove oltre alla semplice spazzatura alcune persone, e omettiamo i termini indicati dalla legge, si liberano indisturbati di rifiuti speciali tra i quali anche il pericoloso eternit i cui effetti disastrosi per la salute sono noti a tutti. In redazione nei giorni scorsi ci è giunta una nuova segnalazione. Questa volta da via Carlo Salinari. Il sig. Antonio Bellavia chiede a Sicilia TV, da sempre cassa di risonanza dei problemi che investono il territorio, di interessarsi di quello che avviene nella zona a valle della trafficata via Olanda al fine di segnalarlo al Comune di Favara perché a sua volta intervenga per risolvere il fastidioso problema. Il cittadino ha anche documentato con alcune foto il degrado in cui versa l’area urbana. Come nostra abitudine, abbiamo verificato la segnalazione inviando una troupe sul posto. Le sole immagini probabilmente basterebbero a descrivere la situazione. Una zona piena rifiuti di ogni tipo, soprattutto eternit. Un’altra bomba ecologica, quindi a pochi passi da abitazioni private, da una scuola e dalla caserma dei Carabinieri. Occorre fare delle riflessione sull’argomento rifiuti e discariche. Dallo scorso 29 maggio in Italia è in vigore la legge n°68 sui delitti contro l'ambiente, meglio conosciuta come legge sugli ecoreati. Dopo circa 20 anni di dibattiti il legislatore ha introdotto nell’ordinamento giuridico una norma che punisce pesantemente chi deturpa l’ambiente. Risparmiandovi l’intero testo della legge, vogliamo solo ricordare che in materia di inquinamento ambientale l’articolo 452 bis del codice penale punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con una multa variabile dai 10 mila ai 100 mila euro chiunque si macchia di questi delitti. La materia è vasta e complessa e un servizio giornalistico non basterebbe a riassumere il tutto ma, ritornando al discorso Favara, non riusciamo a comprendere come sia possibile che il suo territorio venga ripetutamente violentato da queste azioni scellerate e mai, ripetiamo mai, nessuno degli autori sia mai stato punito. Dai nostri archivi non risultano notizie di gente colta in flagranza mentre a Favara depositava eternit in strada. Qualora ci fosse, saremmo i primi a volerlo denunciare pubblicamente. Le leggi devono essere rispettate da tutti i cittadini, ma chi ha il dovere di vigilare assolve sempre ai suoi obblighi? Qualcuno potrebbe mostrare il solito copione della vastità del territorio, della mancanza delle risorse umane ed economiche per il controllo e altro. L’auspicio naturalmente è quello che quella stultorum mater sempiter gravida concepisca invece dei figli rispettosi della legge e dell’ambiente in cui vivono, senza quindi dover necessariamente incorrere in sanzioni o peggio ancora in pene detentive e che chi di dovere predisponga serrate attività di controllo. Bastano poche multe in città… e Favara, siamo sicuri, diventerà il paese più civile della provincia.


Il consigliere comunale di Favara Gerlando Nobile comunica l’ufficiale sua adesione al gruppo dell’UDC. Insediatosi poco più di tre mesi fa dopo le dimissioni del consigliere Paolo Dalli Cardillo, Nobile, primo dei non eletti per scorrimento di graduatoria nella lista FLI, fin da subito annunciò il suo ingresso da “indipendente”. A distanza di tre mesi comunica adesso la sua adesione al gruppo UDC facente riferimento all’on. Margherita La Rocca Ruvolo. Nella sua nota parla di come il deputato regionale si sia distinta nella sua attività di parlamentare per la città di Favara. Nobile, quindi, riscontra nel gruppo Udc e nell’on. Margherita La Rocca Ruvolo il suo ideale politico.


Il personale dipendente del Libero Consorzio di Agrigento è tornato oggi in assemblea. Continua lo stato di agitazione in attesa della discussione della riforma delle ex province in programma in questi giorni all’Assemblea Regionale Siciliana. Oggi i dipendenti del Libero Consorzio di Agrigento si sono radunati in assemblea nell’Aula Giglia della sede centrale dell’Ente. Si è discusso della situazione dell’ex provincia e del disegno di legge sulla “Istituzione dei Liberi Consorzi” già inserito nei lavori d’aula dell’Assemblea Regionale, un iter che dovrebbe concludersi entro il 31 luglio. Analoghe iniziative hanno avuto luogo nelle altre province.


Andrea Saccaggi (classe 1989) proseguirà il suo percorso anche per la nuova stagione 2015-16 con la Fortitudo Moncada Agrigento. Un giocatore che si incastra perfettamente nelle rotazioni di coach Ciani. “Un'altra pedina molto importante nello scacchiere tecnico e tattico della squadra –dice Ciani- è stata confermata e di questo non posso che essere molto contento. Anche per l’esterno toscano questo dovrà essere l’anno della conferma e della definitiva consacrazione a questo livello. La continuità nel nostro progetto si afferma ancora una volta!”.


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