SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 15/07/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OPERAZIONE ANTIDROGA ALL'ALBA DI OGGI DEI MILITARI DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI LICATA. 11 IN TUTTO LE ORDINANZE DI CUSTODIA, 5 GLI ARRESTATI.

TENTO' DI UCCIDERE UN SUO VICINO DI CASA. CHIESTI 10 ANNI DI RECLUSIONE PER IL LICATESE CALOGERO ANTONA.

TRAGICO SCONTRO TRA AUTO E MOTO SULLA PALERMO - SCIACCA. TRE LE PERSONE MORTE. UNA IN GRAVISSIME CONDIZIONI.

PER LA SOLA CITTA' DI FAVARA LA GRANDE GUERRA EBBE INIZIO GIA' DAL 1910, OVVERO CINQUE ANNI PRIMA. LO SI EVINCE DALLE DATE RIPORTATE NEL MONUMENTO AI CADUTI DI PIAZZA CAVOUR.

RITORNA LA TANTO ATTESA TRANSENNA IN VIA FONTE CANALI A FAVARA. DA GIORNI SI E' NUOVAMENTE ROTTA LA CADITOIA E DAL COMUNE COLLOCANO LA TRANSENNA. CHISSA' QUANTO TEMPO PASSERA' PRIMA DELLA SUA RIMOZIONE.


Operazione “Bazar” a Licata. I carabinieri della locale Compagnia della città del faro, diretti dal Capitano Marco Currao, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Agrigento, Alessandra Vella, nei confronti di 11 soggetti. L’attività investigativa, partita nel 2012, ha permesso di scoprire come a Licata è sempre vivo e fiorente lo spaccio di sostanze stupefacenti. Si era infatti formato negli ultimi tempi un nuovo gruppo di giovani pusher che, capeggiati dal pregiudicato sancataldese conosciuto come "Gianpiero" o "Piero", facevano arrivare da Palermo e/o Canicattì la droga a Licata. Lo stupefacente, conseguentemente, attraverso una fitta rete di fiancheggiatori, veniva spacciato da vari soggetti di interesse operativo e immesso sul mercato licatese. Cinque persone sono state poste agli arresti domiciliari, ovvero: Gianpiero Arrostuto, Giuseppe Tinnirello, Faouzi Ben Habit, Giusy Manuela Angileri e Gisella Angileri. A sei persone invece è stato disposto l’obbligo di dimora nel territorio del comune di loro residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 21.00 alle ore 7 del mattino, e si tratta di Rosario Consagra, Antonio Montana, Vincenzo Bugiada, Diego Pelonero, Melchiorre Salvatore Alabiso e Salvatore Paraninfo. A coordinare le indagini, la Procura della Repubblica – sostituto procuratore dr. Andrea Maggioni, dipartimento delitti in materia di stupefacenti, coordinato dal Procuratore Aggiunto Ignazio Fonzo.


Avrebbe cercato di uccidere un suo vicino di casa rimasto vivo, probabilmente, solo perché l’arma si è inceppata. Parliamo di Calogero Antona, il 43enne licatese fermato dai militari dopo un violento litigio avuto col vicino. Il P.M. Matteo Delpini ha chiesto 10 anni di reclusione per l’uomo. Ricordiamo che il fatto avvenne l’11 maggio dell’anno scorso in via Gela, a Licata. Antona nella colluttazione riportò gravi ferite in quanto la vittima riuscì a strappargli la pistola e a colpirlo con il calcio dell’arma al volto.


È di tre morti e un ferito in gravi condizioni il bilancio dell'ennesima tragedia stradale verificatasi ieri lungo la statale Palermo-Sciacca, nei pressi di San Cipirello. Lo scontro fatale è avvenuto tra una Peugeot 307, con a bordo due persone, e una motocicletta Suzuki Gsx 600, con in sella due uomini. Sono deceduti Beraldo Angino, 63 anni, di Castello di Godego (Treviso), conducente della berlina francese, e i due centauri Giancarlo Spina, 21 anni, di San Cipirello, e Agostino Bufalo, 36 anni, di San Giuseppe Jato. Versa in gravi condizioni l'altro passeggero dell'automobile, una donna di 56 anni, che attualmente è ricoverata all'Ospedale Civico di Palermo. Ancora da accertare le cause del sinistro. Secondo i primi rilievi la Peugeot avrebbe sbandato e centrato la moto giapponese, scaraventando i due motocilisti, per poi ribaltarsi. Non è purtroppo il primo tragico incidente sullo scorrimento veloce che collega il capoluogo di Regione con la parte occidentale della provincia di Agrigento. Premettendo che la prima opera la devono costruire gli utenti della strada dentro di sé, e si chiama prudenza, urgono interventi di manutenzione da parte degli enti preposti, su questa arteria come su tante altre nell'Isola, per porre fine a questa carneficina.


Gli agenti della Polizia Stradale di Agrigento, lungo la Strada Statale 640 Agrigento – Caltanissetta, nei pressi del bivio per Castrofilippo, hanno rinvenuto un furgone bruciato. Dalle successive analisi, i poliziotti agli ordini del vicequestore aggiunto, Giuseppe Andrea Morreale, sono risaliti al proprietario del mezzo. Si tratta del titolare di un’agenzia funebre di Castrofilippo. Il furgone sarebbe stato rubato da una abitazione ubicata nelle campagne di Canicattì e lo stesso proprietario si sarebbe accorto del furto subito solo dopo la comunicazione dei poliziotti. Sull’episodio indagini sono in corso.


A Campobello di Licata un 32enne viola gli arresti domiciliari e viene portato in carcere dai carabinieri. Si tratta di Giuseppe Ciuni, di 32 anni. In particolare, i militari della locale Stazione hanno sorpreso l’uomo mentre si trovava a piedi fuori dalla propria abitazione. Espletate le formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Agrigento, in attesa dell’udienza di convalida, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Nella giornata di ieri in una villetta di San Leone sono stati rubati alcuni gioielli e del denaro in contante. A denunciare lo spiacevole episodio sono stati i proprietari dell'abitazione che, dopo aver trascorso il pomeriggio in spiaggia, al rientro si sono resi conto dello svaligiamento. Probabilmente i malviventi sono riusciti a effettuare il colpo grazie a una finestra lasciata aperta, accedendo così all'interno della residenza e a impossessarsi del bottino. Si sono recati sul posto gli agenti della Volante per fare i rilievi e avviare le indagini, con l'obiettivo di consegnare alla giustizia i rapinatori protagonisti.


Sorpresi nei pressi della stazione ferroviaria a sottrarre piastre in ferro per il fissaggio dei binari. Due licatesi in manette arrestati dai militari del locale Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri. Si tratta del licatese Emanuele Lo Vullo, di 39 anni, già noto alle Forze dell’Ordine, e Andrea Castellino, di 25 anni, di Palma di Montechiaro. Per loro l’accusa è di furto aggravato di materiale ferroso ai danni della ferrovia. Tutto il materiale ferroso, circa 230 kg, è stato recuperato, sequestrato e affidato a personale autorizzato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.. I due sono stati arrestati e tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. E#8195;


La memoria di un popolo è la storia; alle istituzioni è affidato il compito di tramandarla alle generazioni future. Ma quando gli stessi organi dello Stato confondono l’opinione pubblica si deve parlare di revisionismo storico o di altro. Ci spieghiamo meglio. L’argomento è la prima guerra mondiale. Su tutti i libri di storia, per quanto riguarda l’intervento diretto dell’Italia nel conflitto, si riportano le date 1915 – 1918. Proprio quest’anno, in occasione del centenario della “Grande Guerra”, in tutta Italia e più dipartimenti ministeriali hanno promosso molteplici manifestazioni commemorative. Ma dopo aver visto, con i nostri occhi, quanto accade a Favara ci siamo un po’ confusi. Abbiamo messo in discussione il periodo storico relativo alla prima guerra mondiale e addirittura i filmati realizzati sul fronte. In redazione è giunta una singolare segnalazione sulle date riportate nel monumento ai caduti di piazza Cavour, a Favara. Sulle lapidi che riportano gli elenchi dei militari favaresi morti nella prima guerra mondiale (che ricordiamo essere 1915-1918), si leggono invece le date 1910 – 1915. Ed ecco il dilemma: saranno stati gli storici di tutto il pianeta a prendere un’enorme cantonata indicando il ‘15 – ‘18 quale periodo di riferimento o l’errore nasce proprio dal Comune di Favara? Come è possibile che in un Comune, la cui amministrazione vanta al suo interno insegnanti ed ex insegnanti di scuola primaria, non si siano adottati i giusti accorgimenti sul palese errore. Nell’eventualità di una correzione, suggeriamo anche di reperire un dieci romano, ovvero una X, da collocare nella parte centrale della stele marmorea. Fortuna che il barone Mendola, recentemente ritornato in piazza Cavour, dalla Biblioteca non riesce a leggere le date…


Pericoli pubblici a Favara. Ci risiamo. Per l’ennesima volta, e vi risparmiamo la cronologia dei precedenti, la caditoia in ferro del largo Fonte Canali di Favara si è nuovamente rotta. Sette bacchette in ferro si sono staccate dalla struttura metallica, mettendo così a rischio l’incolumità dei passanti. Venerdì scorso, dopo la segnalazione di una cittadina, i cui familiari abitano proprio in quella zona, la Polizia Municipale per interdire il passaggio dei mezzi ha collocato del nastro monitore. Sul posto dal Comune hanno anche collocato un segnale stradale a libera interpretazione dei passanti. Alla cittadina che aveva segnalato il pericolo i vigili urbani avevano garantito che lunedì 13 luglio in largo Fonte Canali sarebbero state messe delle transenne. Cosa che è avvenuta solo oggi, dopo l’ennesima segnalazione della signora che, in mattinata, aveva anche avvertito la nostra redazione. La celerità a Favara nel sistemare i problemi, purtroppo, non esiste. Quindi il copione è sempre lo stesso. Anziché risolvere il problema, si sceglie la strada della segnalazione, come a dire: “Cittadini state attenti che se per caso non ve ne foste accorti, lì c’è un pericolo”. Tra i tanti fruitori della strada ci sono anche i piccoli ciclisti la cui incolumità è in serio pericolo. Si sa, i bambini certe volte sfidano la sorte, non vorremmo che qualcuno si facesse seriamente male. Ma che fine hanno fatto le bacchette in ferro dissaldatesi dalla caditoia? Probabilmente qualcuno ha preferito prelevarle e magari rivenderle come ferro vecchio. Un commerciante della zona, comunque, è riuscito a metterne una in salvo.


Ad Agrigento con l’insediamento del neo sindaco Lillo Firetto sono iniziati i lavorati di miglioramento del decoro urbano. Lavori che proseguono quotidianamente. Le squadre di operai sono al lavoro per dare un volto nuovo a viale della Vittoria grazie alla pitturazione delle ringhiere. A San Leone, invece, si lavora intorno alle aiuole per migliorare l'estetica del centro balneare. Intanto sono stati avviati anche i lavori di manutenzione straordinaria del manto stradale, in alcuni tratti maggiormente critici, del viale dei Pini a San Leone. "Si tratta di interventi urgenti -dice il sindaco- in attesa di un intervento radicale da eseguirsi non in periodo estivo caratterizzato da intenso traffico".


Un saggio di cucina a favore dei meno abbienti. È quanto programmato quest’anno dalla Green Life Soc. Coop. Ente di Formazione Professionale a conclusione dei percorsi formativi per cuoco, pasticciere e pizzaiolo. “A differenza degli anni passati –ci dice il legale rappresentante, Alessandra Baio, ‘As.saggi di cucina’ si trasforma in ‘As-saggi di solidarietà’ “. I futuri cuochi, pizzaioli e pasticceri, coordinati dagli chef/docenti, domani, giovedì, e dopodomani, venerdì 17 luglio, presso la Mensa della Solidarietà di via Gioeni Agrigento daranno prova delle competenze acquisite preparando il pranzo per gli ospiti della mensa, promuovendo così un gesto concreto di amicizia e fratellanza nei confronti dei più bisognosi. E#8195;


Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha ricevuto il console generale della Federazione Russa, Mikhail Colombet, in occasione della "Settimana Russa in Sicilia" nel corso della quale 130 artisti, ballerini, cantanti e ginnasti provenienti dalla città di Perm’, si sono esibiti in uno spettacolo di cultura russa davanti al tempio di Giunone. La città di Perm', tra le più grandi del territorio degli Urali, è gemellata con Agrigento fin dal 2005.


Lo Spazio Temenos di via Pirandello, ad Agrigento, ospita stasera con inizio alle ore 22.00 Francesco Forgione, ex presidente della Commissione Nazionale Antimafia e attuale direttore generale della Fondazione Federico II. Si presenta il suo recente volumetto "La 'ndrangheta spiegata ai turisti". A parlare sul tema delle mafie, dialogando con Forgione nel corso dell' “Incontro con l'Autore”, il procuratore aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo. All'incontro organizzato dall'Assessorato Comunale alla Cultura e introdotto dal sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, presente anche Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Roma, che ne ha curato la prefazione.


La Fortitudo Moncada Agrigento viaggia a ritmi elevati nella composizione del nuovo roster per la prossima stagione agonistica 2015/16 del campionato di A2; subito dopo la firma di Rino De Laurentiis, arriva una nuova certezza: l'under Federico Vai. La giovane ala alta (classe '95) proveniente dal Campus Varese ha firmato per il rinnovo di un altro anno in biancazzurro. "Ciuffo", così lo hanno ribattezzato in squadra e tra i tifosi la passata stagione, è un giovane approdato alla Fortitudo come prima esperienza in A2. Con umiltà, dedizione e tanto duro lavoro è riuscito a guadagnarsi pian piano minutaggio nelle rotazioni e sopratutto la fiducia di coach Ciani, tanto da metterlo in campo durante i quarti di finale a Verona contro la prima della classe in una partita che sicuramente ha rappresentato la sua maggior affermazione in maglia biancazzurra. E#8195;


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