SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 25/06/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

AGRIGENTO. INTIMIDAZIONE A UN MARESCIALLO DELLA GUARDIA DI FINANZA. IN UNA LETTERA L'INVITO A NON RECARSI PIU' A LAMPEDUSA. SI INDAGA

ANCORA AUTO IN FIAMME A LICATA. A BRUCIARE LA VETTURA DI UNA CASALINGA IN USO AL MARITO E AL FIGLIO.

FAVARA OVEST. TRE PERSONE VENGONO SORPRESE DAI CARABINIERI A RUBARE CAVI DI RAME. UNO VIENE ACCIUFFATO E ARRESTATO.

POLITICA FAVARESE. SALVATORE LUPO E' IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. L'ELEZIONE IERI SERA. INTANTO FANNO INGRESSO 4 NUOVI CONSIGLIERI.

COMUNE DI FAVARA: PRECARI E PIANO ECONOMICO. GLI ONOREVOLI MOSCATT E BOSCO ANCORA QUESTA MATTINA IN MINISTERO.

DOMANI SERA FAVARA HA L'OPPORTUNITA' DI DIRE BASTA A QUESTO MODO SCELLERATO DI GOVERNARE LA CITTA'. MANIFESTAZIONE PACIFICA IN PIAZZA CAVOUR.

SAN LEONE. NESSUNO SVERSAMENTO DAGLI IMPIANTI DI GIRGENTI ACQUE. LA PRECISAZIONE ARRIVA DALLA SOCIETA' DOPO LA MACCHIA SCHIUMOSA AVVISTATA IERI.


Un messaggio intimidatorio è stato recapitato da ignoti al maresciallo della Guardia di Finanaza, in servizio presso la Compagnia di Agrigento, Francesco Licari. Nella cassetta della posta il sottufficiale ha trovato una busta. Al suo interno l’inquietante messaggio: “Noi ti consigliamo di non venire più qui a Lampedusa” firmato “gli amici di Lampedusa”. Il maresciallo Licari è uno dei militari che ha partecipato alle indagini condotte dal 2008 al 2012 sull’Isola agrigentina e volte a fare luce su un presunto giro di mazzette all’ufficio tecnico comunale e che coinvolsero anche l’ex sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, e l’ex dirigente Capo dell’UTC, Giuseppe Gabriele. Il sottufficiale delle Fiamme Gialle ha denunciato l’intimidazione subita durante la sua deposizione nell’udienza del processo che si è svolta ieri al Tribunale di Agrigento. La lettera sarebbe stata scoperta lo scorso 18 giugno.


Si indaga a Licata per capire la matrice di un incendio scoppiato nella notte tra martedì e mercoledì in via Canada. Interessata dalle fiamme l’auto di proprietà di una donna del luogo di 48 anni ma in uso al marito di 56 e al figlio di 19 anni. A spegnere le fiamme i vigili del fuoco del locale distaccamento. Pare non sia stata trovata alcuna traccia di liquido infiammabile. Ad indagare sono i carabinieri.


Pensavano di farla franca e invece, grazie all’intuito e all’incessante lavoro di controllo del territorio dei militari della Tenenza di Favara, guidati dal Luogotenente Giuseppe Tararà, sono stati sorpresi sul fatto. Parliamo di tre persone che questa notte, intorno alle 2.30, sono stati beccati intenti a tranciare i cavi della pubblica illuminazione in via Perosi, zona Favara Ovest. Alla vista dei militari si sono dileguati; due di loro sono riusciti a scappare, uno invece è stato bloccato dai carabinieri e arrestato con l’accusa di furto aggravato in concorso. Si tratta di un giovane incensurato di 24 anni, A.N. le iniziali del nome. Gli altri due sono in corso di identificazione da parte dei militari e quanto prima, assicura Tararà, verranno denunciati a piede libero. Per il 24enne il magistrato di turno ha concesso i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Un problema quello dei furti di cavi di rame che in questo ultimo periodo ha interessato Favara Ovest. Si sono infatti registrati già diversi furti alla linea pubblica, lasciando al buio un’intera zona.


E ci spostiamo a Licata dove i carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato nella serata di ieri in flagranza di reato Gabriele Calderaro, di 33 anni, operaio, e Luciano Vecchio, di 39, macellaio, entrambi del luogo e già noti alle Forze dell’ordine. I due si sarebbero resi responsabili dei reati di furto aggravato, danneggiamento e combustione illecita di rifiuti in concorso e, per il solo Calderaro, anche di violazione degli obblighi inerenti alla Sorveglianza Speciale. Nello specifico, sono stati sorpresi a bruciare circa 1.200 metri di guaina in plastica dei cavi in rame adibiti al cablaggio e al funzionamento della stazione e della linea ferroviaria di contrada Sant’Oliva. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.


Nei giorni scorsi ad Agrigento si è registrata una escalation di furti commessi da ignoti ai danni di edifici pubblici. Visitati dai ladri sono infatti stati l’ambulatorio veterinario dell’ASP di viale della Vittoria, la sede dell’ex Poliambulatorio di via Manzoni e gli uffici dell’Orto botanico. Magro comunque il bottino. Dalle strutture dell’Azienda Sanitaria Provinciale sarebbero stati portati via solo qualche risma di carta e un gruppo di continuità. Dall’Orto botanico, invece, i ladri hanno rubato tre televisori. Su tutti e tre gli episodi indagano i poliziotti della Questura di Agrigento.


Sarà una perizia psichiatrica a stabilire se il 40enne favarese, L.L, abbia un’infermità mentale oppure no. L’uomo è accusato di abusi e violenza sessuale ai danni di una ragazza commessi a Favara il 13 luglio dell’anno scorso. A disporre la perizia è stato il Gip del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato, che ha affidato l’incarico alla dottoressa Cristina Camilleri. L’uomo avrebbe compiuto la violenza in strada. La vittima era stata soccorsa da due agenti del Corpo di Polizia Municipale a cui la donna aveva fornito le generalità del suo presunto aguzzino. Recatisi nell’abitazione del 40enne, i due vigili urbani sarebbero stati aggrediti. Per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale l’uomo è già stato rinviato a giudizio.


Un operaio di 48 anni, originario di Barrafranca, nell’ennese, è morto ieri pomeriggio a Serradifalco mentre lavorava in un impianto per la produzione di calcestruzzo ubicato nei pressi della Strada Statale 640 Agrigento – Caltanissetta. L’uomo si sarebbe sentito male e accasciato a terra. A notare la scena e chiamare i soccorsi sono stati i colleghi dell’uomo. Giunti sul posto, inutili sono stati i tentativi dei sanitari del 118 di strapparlo alla morte. Con molta probabilità il 40enne è stato colpito da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Sull’episodio comunque indagano le forze dell’ordine.


Una donna agrigentina di 35 anni sottoposta agli arresti domiciliari, da scontare in una comunità, è stata sorpresa da carabinieri e poliziotti fuori dalla struttura. Gli uomini in divisa hanno notato la donna mentre erano impegnati nei rilievi di un incidente stradale avvenuto lungo la Strada Statale 640. La 35enne è stata subito fermata e identificata e successivamente, su disposizione del Tribunale di Agrigento, è stata riaccompagnata in comunità, dove dovrà rimanere in regime di arresti domiciliari.


Salvatore Lupo è il nuovo Presidente del consiglio comunale di Favara. L’elezione è avvenuta ieri sera in consiglio comunale dopo le recenti dimissioni dell’ex presidente Leonardo Pitruzzella, che lascia anche l’incarico di consigliere. 22 i voti espressi a favore di Lupo su 26 votanti. Sempre ieri sera hanno fatto ingresso in consiglio Mariella Schifano, prima dei non eletti per scorrimento di graduatoria, al posto della dimissionaria Matina; Giuseppe Plicato al posto di Pitruzzella, Alessandro Fanara al posto di Grova e Lino Sorce al posto di Antonio Alaimo. A loro vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, convinti come siamo che occorre lavorare seriamente per il bene della città. Siamo sicuri che sapranno dare un fattivo contributo per risollevare le sorti di questa martoriata città.


"Ancora una volta, per l'ennesima volta, a dispetto dei malpensanti, presso il Ministero dell'Interno siamo intervenuti per una verifica sulla questione dei precari comunali di Favara". A parlare, a margine dell'incontro coi dirigenti ministeriali, sono i deputati nazionali favaresi Tonino Moscatt e Nino Bosco. "Le notizie acquisite - spiegano i due parlamentari - sono confortanti e il sette luglio il caso Comune di Favara e la proroga dei contratti passerà ancora in disamina verso una soluzione definitiva che appare realizzabile. Certamente in questi importanti giorni che separano la conclusione di un iter monitoreremo ancor di più gli sviluppi della questione". Moscatt e Bosco, nella stessa mattinata di oggi in Ministero, si sono soffermati anche sul Piano di riequilibrio economico-finanziario del Comune al vaglio della commissione che dovrà esaminarlo. "La pratica non è ancora stata istruita, i tempi non sono certo brevi, ma anche in questo caso - concludono gli esponenti nazionali Moscatt e Bosco - saremo sentinelle attente del destino del Piano del Comune”.


L’opprimente pressione fiscale dei tributi locali e in virtù dell’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Favara votato favorevolmente, su proposta dell’amministrazione, dal consiglio comunale lo scorso 14 giugno, potrebbe ulteriormente stringere la morsa ai già tartassati cittadini/contribuenti. Adesso l’approvazione di questo piano dai Palazzi romani significherà l’aumento quasi al massimo delle tasse per dieci anni. Dopo l’approvazione del piano in consiglio diversi gruppi politici e semplici cittadini hanno espresso il loro dissenso per questo modo scellerato di risanare le casse comunali. E proprio da due cittadini, l’architetto Antonio Crapanzano e la signora Maria Nona, è partita l’idea di organizzare delle manifestazioni di protesta contro la poca oculata gestione politica della città. Una provocazione goliardica quella lanciata sui social network dall’architetto Crapanzano che con tanto di manifesto funebre ne annunciava ai cittadini la “morte”, intesa come deficit finanziario del Comune di Favara e degli amministratori che nel necrologio sono definiti “ciechi e incapaci”. La Sig. Nona, invece, più che a un semplice sit-in aveva invitato i favaresi a scendere in piazza e manifestare pacificamente il dissenso, non solo per il caro tasse ma anche per l’ inefficienza dei servizi dati ai cittadini, come ad esempio le carenze idriche, il problema dei rifiuti e l’elenco, trattandosi di problematiche favaresi, potrebbe allungarsi a dismisura. In un primo momento per domani, venerdì, si erano organizzate due distinte manifestazioni ma poi si è convenuto svolgerle insieme. La casalinga e l’architetto quindi si sono uniti in un’unica iniziativa che si svolgerà domani sera alle ore 20.00 in piazza Cavour. Dai nostri microfoni l’appello della Sig.ra Maria Nona, che invita i favaresi a partecipare in massa.


Saranno affrontate in una conferenza stampa le problematiche sui rifiuti di Agrigento. Ad indirla il sindaco Lillo Firetto e l’assessore Domenico Fontana. L’incontro si svolgerà alle ore 11 presso la Sala giunta del Palazzo Comunale.


Girgenti Acque non ci sta a passare per quella che ha le colpe, specie quando colpe no ne ha. E, in riferimento alla notizia di ieri riguardante una macchia scura comparsa nel mare di San Leone e denunciata dall’associazione Mareamico, vuol fare delle precisazioni. Con quella comunicazione si alimenta il sospetto che la causa possa, in qualche modo, essere riconducibile agli impianti gestiti dalla Girgenti Acque. “Nessun inconveniente –scrivono da Girgenti Acque- si è verificato lungo la rete fognaria o negli impianti di sollevamento gestiti dalla Società. È il caso di rammentare che il cosiddetto “pennello a mare” denominato “Padri Vocazionisti” non è più in esercizio da oltre un anno ed è stato, per di più, sigillato dalla Procura della Repubblica; anche la condotta sottomarina, un tempo alimentata dall’impianto di sollevamento denominato “Pubblica Sicurezza”, –continuano dalla società- è stata sigillata e, pertanto, anche da tale condotta non è possibile alcuno sversamento, nemmeno accidentale, in mare. Gli altri impianti di sollevamento esistenti lungo la costa, peraltro continuamente monitorati dal personale della Girgenti Acque, -precisano- sono dotati di allarmi ottici, acustici e telefonici e non hanno avuto alcun problema di funzionamento”. Quindi Girgenti Acque si sente di escludere categoricamente qualsiasi responsabilità degli impianti fognari gestiti dalla società rispetto al fenomeno verificatosi nel mare di San Leone. Infine, Girgenti Acque invita la cittadinanza e tutte le Associazioni “che si prefiggono la tutela dell’ambiente e del mare in particolare, a valutare con maggiore serenità quanto si verifica quotidianamente, evitando di ricondurre sempre e comunque al gestore degli impianti fognari tutti i fenomeni di inquinamento ambientale e marino”. E#8195;


Si è parlato di Piano Urbano di Mobilità sostenibile (P.U.M.) ieri all’ex collegio dei Filippini di Agrigento. Durante l’incontro promosso dall’amministrazione comunale si sono illustrate le finalità dello strumento che, sostanzialmente, pianifica il nuovo modo di muoversi degli agrigentini. Presenti infatti i progettisti del gruppo “Sintagma”. Si tratta di un team di professionisti del settore che vantano numerose esperienze in altre città italiane ed europee. Presenti all’incontro anche gli attori del P.U.M. ovvero: commercianti, semplici cittadini e responsabili delle associazioni territoriali che contribuiranno, da cittadini utenti, alla stesura del piano. Il P.U.M. di Agrigento quindi inizia a muovere i primi passi di un cammino che si preannuncia abbastanza faticoso, essendo il capoluogo di Provincia una città orograficamente complessa e avendo al suo interno anche zone estremamente sensibili e vincolanti come sono, ad esempio, il centro storico e la Valle dei Templi.


Domani uffici del Libero Consorzio Comunale chiusi ad Agrigento per disinfezione, disinfestazione e derattizzazione. Rimarranno chiusi al pubblico i locali di via Acrone, ex Enel, il Punto Informativo della Stazione, gli uffici di via Esseneto, ex IPAI, l’ufficio Tecnico di viale della Vittoria; il Giardino Botanico in via Demetra e il Punto Informativo Porta Quinta. Rimarranno regolarmente aperti invece gli Uffici Centrali e la sede URP di Agrigento di piazzale Aldo Moro. Le regolari attività di lavoro negli altri uffici della provincia riprenderanno lunedì il 29 giugno.


L'Associazione culturale Koinè presenta la personale di pittura del maestro Mario Passarello dal titolo "Migrazioni e Integrazioni". Sulle tele di Mario Passarello sono dipinti i sogni, le speranze, il dolore dei migranti, emozioni che parlano attraverso il colore. L’inaugurazione della mostra avverrà dopodomani, sabato, alle ore 18.00 presso l’Auditorium San Gerlando di Porto Empedocle. Prima invece si avrà un’estemporanea nello spiazzale antistante all’auditorium San Gerlando.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV