SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/06/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

A FUOCO NELLA NOTTE UN'AUTOVETTURA A FAVARA. LA RENAULT DI PROPRIETA' DI UNA SOCIETA' ERA NELLE DISPONIBILITA' DI UN DIPENDENTE. SI INDAGA.

LICATA. ARRESTATO 38ENNE PER DETENZIONE ILLEGALE DI ARMA COMUNE DA SPARO ALTERATA. INTANTO UN 27ENNE AGGREDISCE UN POLIZIOTTO CON UN CACCIAVITE E VIENE ARRESTATO.

MAXI OPERAZIONE ANTIDROGA A RIBERA. I MILITARI DELLA LOCALE TENENZA SEQUESTRANO CIRCA 40 KG DI MARIJUANA.

DISCARICHE A CIELO APERTO A FAVARA. CHE FINE HANNO FATTO LE TELECAMERE E LE MULTE AI TRASGRESSORI? A CHIEDERLO E L'ASSOCIAZIONE ADICONSUM. INOLTRE SI EVIDENZIANO ANCHE I PROBLEMI DEGLI ABITANTI DELLE ZONE NON SERVITE DALLA RACCOLTA PORTA A PORTA.

FAVARA. SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DI GIOCHI SENZA BARRIERE "ASSOCIAZIONI IN FESTA". RIUSCITA ANCHE LA SETTIMA EDIZIONE DEL MOTORADUNO.


Stanotte è andata a fuoco un’auto a Favara. Il fatto è successo intorno all’1 all’inizio di via Olanda, quasi all’incrocio con via Cicchillo/Casello. L’auto, una Renault Modus, intestata a una società, era nelle disponibilità del dipendente V.F, di 53 anni. Le fiamme hanno anche avvolto due auto parcheggiate accanto, danneggiandole. Sul posto si sono portati i carabinieri della locale Tenenza e i colleghi della Radiomobile di Agrigento che hanno avviato le indagini.


Aveva nascosto in un tubo di plastica un fucile calibro 12 a canne mozze. Con l’accusa di detenzione illegale di arma comune da sparo alterata, i poliziotti del Commissariato di Licata hanno arrestato in flagranza di reato il 38enne del luogo Emanuele Marino. L’arma era occultata in un rudere che era nelle sue disponibilità. Il fucile, nonostante fosse scarico, era comunque in buono stato di conservazione. Espletate le formalità di rito, il 38enne è stato trasferito presso il carcere Petrusa di Agrigento.


Sorvegliato speciale, a causa di un diverbio legato alla circolazione stradale, aggredisce un poliziotto libero dal servizio con un cacciavite, lo ferisce a un braccio e scappa. Questo è quanto accaduto venerdì scorso in c.so Roma a Licata. Protagonista della vicenda il 27enne pregiudicato Giuseppe Famà che, subito dopo l’aggressione, è stato arrestato dai carabinieri del locale Nucleo Operativo e Radiomobile. Famà, che viaggiava a bordo di un ciclomotore, avrebbe avuto un diverbio con il poliziotto in borghese. L’agente comunque, che era in compagnia dei suoi familiari, si sarebbe qualificato e alla richiesta dei documenti per identificarlo il 27enne avrebbe estratto dal vano sottosella del ciclomotore un cacciavite, per poi scagliarsi contro il poliziotto. Datosi alla fuga è stato in seguito trovato dai carabinieri all’interno della villa comunale “Elena”. All’agente, colpito a un braccio, i sanitari hanno riscontrato una prognosi di 8 giorni. Oltre ai reati di violenza, resistenza, lesioni personali a un pubblico ufficiale, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, Giuseppe Famà, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, deve rispondere anche di guida senza patente perché mai conseguita. Il suo ciclomotore, infine, è stato sequestrato perché sprovvisto di polizza assicurativa.


Maxi sequestro di droga dei carabinieri della Tenenza di Ribera. Nascosti in un canneto di c.da Gulfa circa 40 kg di marijuana. La sostanza era contenuta in otto grossi sacchi neri, quelli comunemente usati per la raccolta dei rifiuti. I militari hanno trovato anche diverse piante e infiorescenze e 40 confezioni sigillate e pronte per essere immesse sul mercato. I carabinieri sono arrivati alla droga grazie all’intercettazione di un’auto sospetta, una Fiat Punto, che si è recata sul posto. Le persone a bordo dell’utilitaria comunque hanno abbandonato l’auto e sono riuscite a dileguarsi nelle campagne.


Angelo Bellia, 35enne licatese, è morto sabato notte in un incidente stradale autonomo verificatosi nei pressi di Mendolilli, in provincia di Ragusa. L’uomo, che viaggiava a bordo di un Suv, in prossimità di una curva avrebbe perso il controllo del mezzo e si sarebbe schiantato contro un muro. Inutili sono stati i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118. A ricostruire la dinamica dell’incidente gli agenti della Polizia Stradale di Ragusa.


L’Associazione Adiconsum chiede al Comune di Favara la verifica della raccolta dei rifiuti sul proprio territorio. La richiesta è stata avanzata dal responsabile territoriale dell’Associazione dei consumatori, l'avv. Giuseppe Di Miceli, e inoltrata al sindaco e al comandante del corpo di Polizia Municipale di Favara. Di Miceli pone l’accento sui problemi ambientali derivanti dalle discariche a cielo aperto; due in particolare: quella di via dello Sport, nella zona periferica della città, e quella di viale Berlinguer, sorta a poche decine di metri dall’abitazione dello stesso primo cittadino. Adiconsum chiede di conoscere i risultati delle attività di controllo effettuate dai vigili urbani che dallo scorso mese di dicembre sarebbero stati dotati di una telecamera per individuare e sanzionare i trasgressori. Di Miceli evidenzia anche i problemi degli abitanti delle zone non servite dalla raccolta porta a porta e ai quali l’amministrazione comunale, da quando ha disposto il ritiro dei cassonetti dalle strade, non ha ancora indicato i punti di raccolta dove poter conferire i rifiuti. Sulla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Favara Adiconsum scrive: "Questa raccolta era stata presentata quale strumento utile per poter effettuare nel territorio favarese la differenziata, invece oggi Favara – continua Di Miceli - è il primo comune d’Italia ad effettuare l’INDIFFERENZIATA. Pertanto – conclude il responsabile territoriale dell’associazione - occorre che venga rivisto il calendario attualmente in essere, al fine di ampliare la differenziazione dei rifiuti raccolti, affinché si possa realmente tutelare l’Ambiente e usufruire di uno sgravio economico sul servizio”.


Scatta l'allarme ad Agrigento dopo il recente crollo di un albero in città, il quale non ha fortunatamente provocato danni a persone e cose ma mette in risalto la cronica questione degli alberi situati nel capoluogo, ridotti in condizioni critiche a causa dell'età, delle avverse condizioni meteorologiche e della non sempre costante manutenzione. A pochi giorni dall'appuntamento più atteso dalla popolazione agrigentina, ovvero la festa di San Calogero che attirerà un enorme flusso di persone specie in viale della Vittoria, interviene il Movimento 5 Stelle di Agrigento. Tramite il portavoce Marcello La Scala e l'attivista Elio di Bella, il movimento sollecita la nuova amministrazione comunale ad attivarsi, al fine di assicurare la pubblica incolumità dei passanti. In particolare si chiede di far pubblicare al più presto il risultato di un bando apposito a individuare un esperto per la valutazione della stabilità degli alberi, in maniera da verificare l'esistenza di possibili difetti strutturali all'interno dei fusti.


Basta davvero poco per farli sentire importanti, per come meritano. Persone, che per la loro disabilità, purtroppo, vengono spesso emarginate. Da Favara parte un importante messaggio, ovvero: ridurre le differenze tra i cittadini ed eliminare le barriere architettoniche, che sono degli ostacoli per i disabili, abbattendo ancora di più quelle culturali e i comuni pregiudizi. È stato questo lo spirito che ha animato gli organizzatori della 1° edizione di “Giochi senza barriere”, svoltasi ieri a Favara. Una piazza Cavour colma di persone che con cappellini e magliette colorate hanno animato il pomeriggio e la serata favarese. Alcuni in carrozzella e altri accompagnati hanno potuto giocare e ballare. È stata la festa delle associazioni, che hanno così regalato un sorriso a chi, purtroppo, non sempre riesce a donarlo a chi gli sta vicino. Protagonisti sono stati proprio loro, i disabili della nostra città, e non solo. Presenti anche diverse associazioni di fuori. È stata la festa della città che, come sempre, è resa possibile dalla passione e dall’amore dei privati.


Archiviata a Favara la settima edizione del motoraduno, la manifestazione cicloturistica organizzata dall’Associazione “Favara Motoraduni” che ogni anno porta nella Città dell’Agnello Pasquale centinaia di bikers provenienti anche da oltre lo Stretto. Un appuntamento quello del motoraduno che coinvolge non solo gli amanti delle due ruote ma anche molti spettatori che osservano e apprezzano i tanti esemplari di moto presenti. Particolarmente gradito dal pubblico è stato anche lo spettacolo del sexy wash, che probabilmente avrà placato i bollenti spiriti dei motociclisti coinvolti contribuendo, però, ad accrescere il calore degli spettatori. Come da tradizione, la partenza delle moto in c.so Vittorio Veneto da dove il lungo corteo, in un rumore assordante, ha attraversato le vie del centro per poi dirigersi verso la valle dei Templi di Agrigento e, infine, in un noto locale agrigentino per la chiusura della manifestazione. Lodevole lo sforzo degli organizzatori che, nonostante i periodi di crisi, riescono ugualmente a portare avanti un evento a forte attrazione turistica che, grazie anche allo sforzo di sponsor privati, nei due giorni complessivi fa della città di Favara la capitale agrigentina delle due ruote.


Continua l'appuntamento con la tenda di evangelizzazione delle Chiese Cristiane Evangeliche "Assemblee di Dio in Italia" della provincia di Agrigento. Dopo Palma di Montechiaro, dove è stata fino a ieri sera, la tenda si è spostata adesso a Cattolica Eraclea, in via Calvario. Ogni sera alle ore 20.00 si avrà la possibilità di ascoltare la Parola di Dio, i canti e le testimonianze. La tenda rimarrà lì fino a domenica prossima, 28 giugno, poi si sposterà per un’altra settimana ad Aragona. In provincia di Caltanissetta invece, la tenda da oggi e sino al prossimo 28 giugno è stata installata a Montedoro, in via Della Cooperazione. Lo scopo è quello di ubbidire al mandato di Cristo: "E disse loro: Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato".


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