SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/06/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI AGRIGENTO. AFFLUENZA IN CALO. FAVARA OVEST HA RISPOSTO ALLA CHIAMATA ALLE URNE DELLA CITTA' DEI TEMPLI.

ARRESTATO UN 46ENNE DI REALMONTE. L'ACCUSA E' DI TENTATO OMICIDIO NEI CONFRONTI DI UNA COPPIA DI CONIUGI.

CARNI IN CATTIVO STATO DI CONSERVAZIONE E PRODOTTI ITTICI SCADUTI. BLITZ DEI CARABINIERI IN UN AGRITURISMO DELL'ENNESE. DENUNCIATO E MULTATO IL TITOLARE.

FAVARA. SCONTRO TRA AUTO E MOTO IN CORSO VITTORIO VENETO. DUE I FERITI.

L'INCENDIO CHE HA COMPROMESSO IL CIPRESSO IN PIAZZA DELLA PACE INDIGNA CHI HA IL COMPITO DI EVITARLO. INTANTO I FEDELI SUL DEGRADO DI VILLA DELLA PACE: "MANCATO RISPETTO PER NOI E PER LA MADONNA". RISCHIO INCENDIO ANCHE IN UN ALTRO LUOGO PUBBLICO DELLA CITTA'. SICILIA TV HA FATTO UN SOPRALLUOGO.

BASKET. GARA 1 DEI PLAY-OFF TRA TORINO E AGRIGENTO. SCONFITTA LA SQUADRA DI CIANI.


Ieri sera, alla chiusura dei seggi elettorali, nei 7 comuni dell’agrigentino interessati al voto alle urne si è recato solo il 46,06% degli aventi diritto che equivale a 67.051 elettori. Nella città capoluogo di provincia alle ore 23:00 di ieri a recarsi alle urne sono state 27.087 persone, per una percentuale pari al 51,39%: affluenza in calo (-3,32%) rispetto alle precedenti elezioni quando nel primo giorno di consultazioni si era espresso il 54,70% degli agrigentini. Restando nella Città dei Templi, quest’anno per la prima volta nelle liste elettorali erano presenti anche gli abitanti della zona denominata “Favara Ovest”. Nel corso della campagna elettorale si era paventato il rischio di un astensionismo in massa degli elettori ex favaresi, costretti a spostarsi ad Agrigento città o al Villaggio Mosè per espletare il diritto al voto. Nelle due sezioni, la 27 del Quadrivio Spinasanta e la 52 di Villaggio Mosè, i neocittadini agrigentini invece si sarebbero recati massicciamente alle urne. Potrebbero quindi fare la differenza. Meno votanti anche a Cammarata, che segna un -4,05% rispetto alle scorse elezioni. Nel centro montano alle 23:00 di ieri aveva votato il 57,99% degli aventi diritto. Trend negativo anche a Licata: si registra un’affluenza pari al 35,85% che segna un -1,76% rispetto alla precedente tornata. A Raffadali i votanti sono stati 6.864 che equivalgono al 49,40% degli aventi diritto. Alle scorse amministrative l’affluenza del primo giorno era stata del 52,75%. Unico comune agrigentino che registra un incremento del numero di votanti è stato Ribera dove ai seggi si è recato il 48,50%, cioè il 4,80% in più rispetto alle precedenti amministrative, quando invece l’affluenza era stata pari al 43,70%. A Realmonte alle ore 23:00 di ieri hanno espresso il proprio voto 2.432 persone che equivalgono a un’affluenza pari al 47,07% ovvero - 3,21% rispetto alle precedenti elezioni. Anche a Siculiana nel primo giorno delle consultazioni si sono avuti meno votanti: alle urne si è recato il 43,71% degli aventi diritto, ovvero il 3,62% in meno rispetto alle scorse elezioni, quando invece l’affluenza aveva registrato un picco del 47,32%.


È stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Agrigento con l’accusa di tentato omicidio. Parliamo del realmontese Filippo Nicosia Gonzalez, che si è reso protagonista di una sparatoria in via Firenze. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’uomo, che non avrebbe accettato l’ennesimo rifiuto alle sue avance da parte di una donna, ha cercato di uccidere a colpo di pistola la coppia di coniugi. Secondo il 46enne la “colpa” dei due, marito e moglie, sarebbe stata quella di avergli chiesto di allontanarsi. La lite sarebbe scoppiata alcune ore prima del tentativo di omicidio, quando Nicosia Gonzalez, incontrando la coppia per le vie del paese, avrebbe avuto atteggiamenti che hanno disturbato la donna e il marito. Il 46enne poco dopo, presentandosi davanti a una casa dove i due coniugi si trovavano a cena, ha aspettato che uscissero per poi iniziare a sparare. Almeno tre i colpi esplosi. I carabinieri della locale Stazione e i colleghi del Nor hanno poi rintracciato e arrestato l’uomo, che si trova adesso nel carcere Petrusa.


200 Kg di carne, in cattivo stato di conservazione e destinata al consumo umano, sono stati sequestrati dai carabinieri in un agriturismo dell’ennese, ubicato nel territorio compreso tra i comuni di Nissoria e Nicosia. Le operazioni di verifica sono state condotte dai militari della Compagnia di Nicosia, unitamente ai N.A.S. di Catania e al personale dell’ASP N°4 di Enna. Nelle celle frigorifere dell’azienda sono stati scoperti, oltre a carni in stato già di necrosi, anche prodotti ittici scaduti. Per il titolare dell’agriturismo è scattata la denuncia a piede libero per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e in stato di alterazione e sono state elevate sanzioni per un importo complessivo di 2.000 euro per carenze igienico-sanitarie. E#8195;


È di due feriti il bilancio di un incidente stradale avvenuto sabato sera poco prima della mezzanotte all’incrocio di corso Vittorio Veneto, a Favara. A scontrarsi quasi frontalmente un motorino Scarabeo, con a bordo due giovani minori, e un’auto Dacia Sandero, con a bordo un 20enne. Ad avere la peggio i due centauri, che sono stati trasportati in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della locale Tenenza lo scooter stava percorrendo corso Vittorio Veneto quando, spostandosi sulla sinistra per svoltare verso via Cicchillo, è sopraggiunta l’auto che percorreva nel senso opposto corso Vittorio Veneto, in direzione Itria. L’impatto sembra essere stato violento, tant’è che la ruota anteriore dello scooter è finita sul cofano dell’auto. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri. Si aspettano adesso gli esami tossicologici effettuati all’ospedale. Pare che i feriti non versino in gravi condizioni.


Salgono a 3.091 i migranti giunti dall’inizio dell’anno a Porto Empedocle. Sabato scorso altre 90 persone, tra cui anche 12 minorenni, hanno raggiunto il molo empedoclino. Si tratta di un gruppo di migranti soccorso venerdì scorso nel Canale di Sicilia dalla nave mercantile “Seavalour”. Le operazioni di trasbordo sono state coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle. I migranti, provenienti da Gambia, Guinea Bissau, Mali, Senegal e Sierra Leone, sono stati accompagnati sulla terra ferma dalle motovedette CP 819 e CP 527 della Guardia Costiera.


14 consiglieri comunali di Favara in un documento unitario annunciano il loro voto contrario al piano di riequilibrio pluriennale che entro il 15 giugno prossimo dovrà essere portato dall’amministrazione ad Aula "Falcone e Borsellino". I consiglieri di opposizione, che assumono quindi una posizione di critica e di distanza da chi si è reso unico responsabile del rischio dissesto finanziario, invitano i loro colleghi di maggioranza che hanno sostenuto in passato e sostengono attualmente il sindaco a essere coerenti con il loro operato e votare il piano. Si vocifera infatti che sei consiglieri comunali di maggioranza sarebbero pronti a non votare il piano. Se questi decidessero realmente di non votarlo unitamente ai 14 consiglieri, cosa succederà a Favara? La risposta la lasciamo agli addetti ai lavori. L’unica cosa certa che ci sentiamo di dire è che la città è stufa di questi giochetti politici e si dice stanca di certi arroganti comportamenti che lasciano il tempo che trovano.


Ha suscitato particolare scalpore a Favara il recente incendio che ha compromesso il cipresso di Villa della Pace: atto vandalico avvenuto in pieno giorno nell’indifferenza assoluta della collettività. Da più parti si sono elevati cori di condanna, eppure Favara non è nuova a episodi del genere. È facile parlarne ad atti vandalici perpetrati. Perché invece non prevenirli, magari creando un adeguato sistema di controllo del territorio? Perché solo adesso devono gettare sentenze e condanne? È vero quando si scrive che bruciando quel cipresso “Favara ha perso culturalmente”, ma è altrettanto vero che chi scrive queste frasi, che è lo stesso che dovrebbe da quattro anni guidare il cambiamento, deve assolutamente contrastarli, programmando un serio controllo del territorio e punire chi commette illeciti. Sapete da dove è stato generato il fuoco che ha compromesso il cipresso? Ve lo diciamo noi: dalle sterpaglie sottostanti. Se l’aiuola fosse stata ripulita dalle sterpaglie, si sarebbe potuto evitare tutto questo. Spinti dal senso di amarezza dopo l’incendio in pieno giorno del cipresso, sabato scorso ci siamo recati presso Villa Ambrosini, il parco urbano retrostante al cimitero Piana Traversa. Villa Ambrosini, o ciò che resta di essa, si è presentata agli obbiettivi delle nostre telecamere in un gravissimo stato di abbandono. Volendo appositamente evitare di soffermarci sulle devastazioni perpetrate negli anni da ignoti, poniamo l’attenzione sulla folta vegetazione spontanea che invade il parco. Nell’ipotesi non rara di un incendio, il rischio di perdere quel poco che resta è elevato. Perché si arriva a tanto? Perché non assicurare uno spazio all’aperto a quanti vorrebbero trascorrere delle ore in un ambiente comune e in assoluto relax? Invece no, c’è sempre il timore di vedersi tutto a un tratto le fiamme accanto. A Villa Ambrosini qualche tentativo di appiccare roghi c’è già stato. Qualcuno ha infatti messo insieme delle assi di legno, che un tempo formavano la struttura di uno scivolo per bambini, e appiccato il fuoco. Fortunatamente le fiamme si sono autoestinte, altrimenti a pagarne le conseguenze sarebbe stata una siepe di alloro. Poco distante, in mezzo alle alte sterpaglie, qualche altro fiammifero è stato sprecato, ma anche in questo caso l’incendio non si è innescato. L’amministrazione comunale di Favara è avvisata: Villa Ambrosini necessita di un tempestivo e radicale lavoro di pulizia. Il nostro compito è quello di segnalare e denunciare; quello dell’Amministrazione è di agire per il “Bene Comune”. Il nostro giro nei luoghi pubblici a rischio incendi della città di Favara continua.


E restando in tema di degrado, sempre a Favara, ieri in redazione ci sono giunte diverse segnalazioni di cittadini indignati per lo stato in cui versa Villa della Pace. Ieri il sito pubblico, che si affaccia lungo viale Pietro Nenni, ha accolto la tradizionale manifestazione di chiusura del mese mariano, con la solenne celebrazione eucaristica. I cittadini si sono lamentati per la mancata pulizia del sito che ha accolto centinaia di fedeli. “Bastava poco – ci hanno detto – per rendere la villa accogliente. Aver lasciato le aiuole piene d’erba secca, –hanno aggiunto- oltre a una mancanza di rispetto per noi che abbiamo assistito alla cerimonia, è stata anche una mancanza di rispetto nei riguardi della Madonna”. E#8195;


I 7 punti in più hanno consentito alla Manital Torino di aggiudicarsi la prima sfida della finale play-off contro la Fortitudo Moncada Agrigento. In Piemonte gli agrigentini hanno giocato un match equilibrato, dimostrando che la sfida per la storica promozione in serie A1 è ancora aperta. “Per 32 minuti abbiamo fatto una partita tosta, degna di questa finale – ha dichiarato a fine gara coach Ciani. È chiaro – ha aggiunto - che quando si arriva alla finale si affrontano le squadre più forti, altrimenti non sarebbero arrivate in finale, per cui ogni piccolo errore – ha concluso il tecnico friulano - viene spesso pagato a caro prezzo”. Il secondo atto di Torino – Agrigento è in programma domani alle ore 20:30 sempre al PalaRuffini di Torino. L’incontro sarà trasmesso in diretta dal canale 203 di Sky.


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