SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 13/05/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PROROGATO DI UN MESE IL LORO CONTRATTO DI LAVORO. PARLIAMO DEI 69 LSU PRECARI DEL COMUNE DI FAVARA.

RITO ABBREVIATO PER PIETRINO FALZONE REO CONFESSO DELL'OMICIDIO DEL FIGLIO MARCO. IL PROCESSO SI SVOLGERA' IL PROSSIMO 25 MAGGIO.

LA GUARDIA DI FINANZA DI CATANIA SEQUESTRA UN PESCHERECCIO CON CIRCA 900 KG DI MARIJUANA E 2 KALASHNIKOV

FAVARA. A CIRCA DUE SETTIMANE DALLA CHIUSURA ESTIVA RIAPRE LA PISCINA COMUNALE. INTANTO RIMANE CHIUSO IL PALAZZETTO DELLO SPORT. LA "PROTESTA" DELL'A.S.D. FAVARA VOLLEY DEL PRESIDENTE NIESI.


Arriva un'altra boccata d'ossigeno per i 69 lavoratori tra PUC(13) e ex LSU(56) di Favara che sono riusciti a ricevere un'altra proroga lavorativa, anche se di un solo mese, al loro contratto scaduto il 30 aprile scorso. Fino alla fine del mese di Maggio, le 69 unità lavorative ritorneranno a svolgere le loro mansioni grazie ad una ordinanza sindacale firmata oggi dal sindaco Manganella. Risultato quasi insperato per le 69 famiglie di cittadini che attendevano invece con impazienza l'esito definitivo degli incontri tra gli onorevoli Bosco e Moscatt con i funzionari del Ministero degli Interni. La risposta della Commissione si avrà probabilmente mercoledì, 27 maggio prossimo, giorno nel quale è prevista la adunanza. L'ordinanza sindacale è stata firmata a seguito di una relazione sottoscritta dall'Ing. Avenia, capo dell'Ufficio Tecnico Comunale, che oggi mette in evidenza il blocco di alcuni servizi che sono o che sarebbero stati affidati ai 69 precari come la bitumazione del paese, la posa in opera di segnaletiche stradali, ma soprattutto il problema della esiguità dei loculi cimiteriali disponibili e la necessità di costruirne di nuovi. Proprio ieri, SICILIA TV NOTIZIARIO, aveva segnalato con dati alla mano, la grave emergenza sanitaria che la città di Favara sarà costretta ad affrontare proprio per la mancanza di loculi cimiteriali. Fino a ieri ne restano disponibili solo 14. E solo oggi giunge la relazione dell'Ing. Avenia che dà man forte al sindaco per la firma dell'atto di proroga del contratto. Certo è che, se dal Comune si fossero accorti prima di ordinanze sindacali su bitumazione e segnaletiche stradali già precedentemente firmate e si fossero presi la briga di contare qualche giorno addietro l'ormai esiguo numero di loculi cimiteriali disponibili, le 69 famiglie di precari non avrebbero passato quasi due settimane di calvario, nel limbo, e nell'incertezza del domani, nell'incertezza di poter mettere la pentola sul fuoco. Che senso ha avuto far vivere nell'angoscia tutto questo tempo il personale precario e le loro famiglie se poi si ci è presi comunque la responsabilità di firmare un atto che poteva essere sottoscritto tempo prima, con un minimo di vera programmazione. Senza considerare il danno economico che questo ritardo ha comportato per aver bloccato per 2 settimane i servizi che potevano invece essere resi. Intanto quello che tutti i lavoratori sperano è che si possa giungere finalmente alla conclusione positiva della loro vicenda. L'appuntamento è per mercoledì 27 maggio.


“La grave situazione finanziaria del Comune di Favara e le possibili conseguenti ricadute sul destino di centinaia di precari, nonché sui lavoratori degli asili nido, meritano una presa di coscienza immediata da parte del governo nazionale e di quello regionale”. Questo è quanto dichiarato in una nota dal parlamentare regionale ed ex segretario generale del Comune di Favara, on. Giovanni Panepinto. ”Sostengo con forza –dice- l’iniziativa dei deputati nazionali Moscatt e Bosco che hanno portato ‘il caso Favara’ all’attenzione del ministro Alfano chiedendo un intervento specifico in favore dei precari. Adesso – si chiude l’articolata nota dell’onorevole - è il momento del massimo impegno da parte di tutti, al di là degli schieramenti e dei colori politici, per salvare il Comune dal dissesto e tutelare il lavoro di centinaia di persone”.


Sarà giudicato con rito abbreviato il pescatore empedoclino Pietrino Falzone, reo confesso dell’omicidio del figlio 24enne Marco. A deciderlo i legali difensori dell’imputato dopo che il Gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ne ha disposto il giudizio immediato. Come ricorderete, il fatto avvenne nella notte tra il 26 e 27 maggio dell’anno scorso. Il delitto si consumò tra le mura domestiche della famiglia Falzone, in una palazzina di via Pietro Nenni. Una lite tra padre e figlio sfociò poi nell’omicidio del giovane; letale per lui fu una coltellata al torace. Il 57enne confessò l’omicidio ma allo stesso tempo si difese: “Avevo paura mi uccidesse. Volevo solo difendermi, mi aveva già messo le mani al collo, ma non volevo ucciderlo”. Il processo è fissato davanti al Gup del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, il prossimo 25 maggio.


Maxi sequestro di droga della Guardia di Finanza di Catania. Le fiamme gialle, a bordo di un peschereccio, hanno bloccato un carico di circa 900 chilogrammi di marijuana. Droga che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 1 milione di euro. Nell’ operazione 9 sono state le persone arrestate. La sostanza stupefacente era stata caricata a bordo del peschereccio “Fatima”. I militari del Gruppo Operativo Antidroga, che sapevano della presenza in zona di un notevole quantitativo di sostanze stupefacenti proveniente dall’Albania, avevano avviato una serrata attività di monitoraggio dell’imbarcazione. Venerdì scorso il “Fatima” era approdato nel porto catanese di Riposto ma ad attendere l’equipaggio sulla terra ferma oltre a 5 complici c’erano anche gli uomini della Guardia di Finanza. Dal peschereccio hanno cercato di disfarsi di un involucro che è stato successivamente recuperato dai sommozzatori e che custodiva 2 fucili d’assalto kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni. In manette sono finiti i due membri dell’equipaggio: Giuseppe Greco e Rosario Giuliano, rispettivamente di 45 e 32 anni. E ancora: Antonino Riela, 45 anni, Carmelo Bertolini, 37 anni, Massimiliano Brundo, di 41 anni. Arrestati anche Enrico Maria Giaquinta, di 42 anni, Vincenzo Spampinato ,di 42 anni, Fabio Spampanato, di 31 anni, e il più giovane William Patanè, di 25 anni. Tutte le persone fermate sono originarie di centri della Provincia di Catania.


I carabinieri della Stazione di Porto Empedocle, con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti Rosario Amato, 27enne, attualmente sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, e Loredana Prisma, 41enne. I due a seguito di perquisizione domiciliare sono stati trovati in possesso di 22 grammi di hashish, suddivisi in piccole barrette, nonché di un bilancino di precisione, che sono stati sottoposti a sequestro. Gli arrestati sono stati infine tradotti ai domiciliari e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento per l’ulteriore corso di legge.


La prima sezione del TAR Sicilia ha respinto il ricorso dell'azienda “Mangiare Sicilia – Sicilia Tavola” di Favara, alla quale il presidente dell'Irsap Alfonso Cicero nel giugno 2012, in qualità di commissario straordinario dell'Asi di Agrigento, aveva revocato il lotto nella zona industriale di Aragona-Favara per il rischio di infiltrazioni mafiose. L'impresa era stata raggiunta da informativa antimafia prefettizia “atipica” nel novembre 2011. “Il dovere dell'Irsap –scrive Cicero- non è solo quello di vigilare la destinazione d'uso dei lotti di terreno assegnati, ma di prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose nelle aree industriali”. Per Cicero “chi gestiva l'Asi di Agrigento aveva occultato l'informativa antimafia, favorendo così l'azienda del favarese Piscopo in odore di mafia”.


Alle prime luci dell’alba a Castrofilippo i carabinieri della locale Stazione e della Radiomobile di Canicattì hanno arrestato in flagranza di reato Vincenzo Marsala, 31enne, già noto alle Forze dell’ordine, sottoposto alla sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel piccolo centro abitato dell’agrigentino, nonché all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’uomo, nonostante obbligato a restare nella propria dimora dalle ore 22:00 alla 07:00, durante un controllo è stato sorpreso in viale Bonfiglio. Dopo le preliminari formalità di legge in Caserma è stato tradotto ai domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Dopo 13 giorni di stop forzato ha riaperto i battenti oggi la piscina comunale di Favara. È questa la notizia che siamo felici di fornire ai nostri telespettatori e internauti e che fa ben sperare ai frequentatori dell’impianto natatorio, specie quelli che sono “costretti” a frequentarla per problemi di salute. L’amministrazione comunale ha provveduto a inviare sul posto dei pulizieri e, in accordo con le associazioni che frequentano la struttura, coprire anche il servizio bagnini. Siamo venuti a conoscenza della riapertura tramite nostre fonti. Dal Comune nessuna comunicazione è arrivata alla nostra redazione, sopraggiunta poi in tarda mattinata solo dopo un nostro interessamento. Vi spieghiamo meglio. Deontologia professionale vuole la verifica delle fonti e per questo motivo abbiamo voluto contattare gli assessori comunali competenti: quello allo sport e al personale. Chi meglio di loro avrebbe potuto confermare o smentire la notizia? Il primo, Davide Lumia, non siamo riusciti a rintracciarlo. Dal secondo, Gioacchino Zarbo, siamo ancora in attesa di alcune risposte alle nostre domande sull’impiego degli addetti alla pulizia in sostituzione degli LSU. L’Assessore Zarbo, che ha ammesso al telefono di non avere giuste notizie in merito, ci ha rimandato a un’ulteriore chiamata dopo che si sarebbe informato col primo cittadino. Abbiamo anche contatto l’ufficio del Gabinetto del sindaco, che però non ci ha saputo fornire adeguate spiegazioni. Rimasti in attesa di conoscere meglio la situazione, ha chiamato in redazione l’assessore “tuttologo” Sara Chianetta. La stessa, nonostante la materia non sia di propria competenza, ci ha informati dell’avvenuta riapertura della piscina ed è stata cortese a rispondere alle nostre domande. Secondo quanto riferitoci, le pulizie della piscina saranno garantite dai titolari di borsa lavoro che utilizzeranno per questa mansione due delle loro tre ore di lavoro quotidiane e da un dipendente di ruolo del Comune già in servizio nell’impianto. Per quanto riguarda invece il servizio dei bagnini, sarà assicurato dalle associazioni di nuoto che svolgono le loro attività nella struttura di c.da Pioppo. Ricordiamo che la piscina è aperta dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 22:00. I borsisti che dovranno garantire la pulizia di mattina saranno impegnati dalle ore 8.30 alle ore 10.30. La restante ora la impiegheranno per espletare la mansione affidatagli precedentemente. Secondo quanto dettoci dall’assessore Chianetta il turno di pulizia pomeridiana può essere tranquillamente svolto dal personale con contratto a tempo indeterminato attualmente in servizio in piscina. Ma ad avere la mansione di puliziere è solo uno dei tre dipendenti che lavorano sul posto. Come potrà un solo addetto rispondere concretamente alle mansioni richiestegli? L’impianto è grande e nel pomeriggio e di sera l’affluenza è notevole. Dal Comune avrebbero dovuto, a nostro modo di vedere, disporre il trasferimento momentaneo di altro personale idoneo in modo da garantire nel migliore dei modi un importante servizio alla città. D'altronde la piscina a fine mese chiude i battenti, sarebbe stato per poco tempo!


“Può sembrare una bella giornata di sport all'aperto, invece ci troviamo davanti al continuo fallimento di questo gruppo di amministratori”. A dirlo è Gero Niesi, presidente dell’A.S.D. Favara Volley, in protesta ieri pomeriggio davanti al Municipio di p.zza Cavour. “Il PalaGiglia –dice- è nuovamente chiuso. Oggi –continua- tutto è diventato precariato, anche fare sport”. Ieri pomeriggio una 50tina di bambini insieme all’allenatrice e ai dirigenti sono nuovamente rimasti fuori dal palazzetto e hanno deciso di “allenarsi” proprio davanti al Municipio di piazza Cavour. Niesi chiede al sindaco, all’assessore allo sport e agli impianti sportivi e al dirigente responsabile se sia veramente così difficile trovare le soluzioni. “Cosa ne sarà del futuro di questi bimbi? –chiede Niesi. In che paese dovranno vivere? Di che servizi potranno usufruire?” Anche in questo caso l’assessore tuttologo Chianetta ci ha confermato, su nostra domanda, la chiusura del palazzetto e che gli uffici competenti starebbero predisponendo un regolamento che prevedrebbe il pagamento di una quota per usufruire dell’impianto.


L’associazione ambientalista MareAmico Agrigento segnala un presunto caso di inquinamento ambientale verificatosi nella frazione balneare di S. Leone. Secondo quanto riportato in una nota, le dune di sabbia formatesi da diverso tempo sulla carreggiata stradale del viale Delle Dune e sulla pista ciclabile sono state rimosse. La sabbia asportata sarebbe però stata rimessa sull’arenile antistante. “Purtroppo – scrive MareAmico - la sabbia che sosta sulla strada è stata calpestata per mesi dalle auto che l'hanno inquinata con i residui dei pneumatici, con i residui dei ferodi dei freni, con gli oli e i carburanti. Per questi motivi – si legge ancora nella nota - questa sabbia si trasforma in rifiuto speciale e deve essere trasportata in discarica. Invece– aggiunge l’associazione ambientalista - è stata spinta in spiaggia e, ironia della sorte, i mezzi meccanici hanno pure danneggiato la sfortunata pista ciclabile. Quindi – conclude MareAmico - oltre il danno pure la beffa!"


Martedì 19 maggio alle ore 17.00 sarà presentato nella Sala Stampa della Camera dei deputati il libro del favarese Pasquale Cucchiara intitolato: “Altri Uomini” storie di antifascisti e partigiani favaresi. A fare gli onori di casa sarà la Vicepresidente della Camera dei deputati l'on. Marina Sereni. Previsti gli interventi degli onorevoli Antonino Moscatt e Sergio Boccadutri, il cui nonno oltre ad essere di Favara è un protagonista del libro. “Portare le storie dei partigiani favaresi a Palazzo Montecitorio nell’anno in cui si festeggia il 70° anniversario della Resistenza – dichiara l’autore Pasquale Cucchiara – è un modo per riscoprire e valorizzare le migliori risorse del nostro territorio che si sono spese per la Libertà e la Democrazia”.


Seminario formativo domani alle ore 09:00 all’ex Collegio dei Filippini di Agrigento sui finanziamenti europei del PO FSER 2014/2020. Si tratta di una giornata informativa sui programmi comunitari 2014/2020 per favorire l’utilizzo delle opportunità offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei. All’incontro partecipano i componenti del partenariato della comunicazione del Programma Operativo FESR, i referenti delle reti di informazione in rappresentanza della Commissione Europea e il personale addetto nei Comuni.


Chiusura domani per il Comune di Aragona del progetto prevenzione della corruzione. Alle ore 10:00 nella palestra del locale IPIA "E. Fermi" è in programma l’incontro “Prevenzione della Corruzione 2.0” – Andare oltre l’adempimento” a cui parteciperà il prefetto di Agrigento. All’iniziativa sono state invitate le massime autorità civili e militari della provincia di Agrigento. L’iniziativa, che volge al termine, è stata promossa dal segretario generale del Comune di Aragona Michele Iacono.


Buon risultato ai giochi matematici del Mediterraneo per Noemi Di Gloria, la studentessa di 9 anni di Favara alunna della 4^D dell’I.C. “Gaetano Guarino”. Dalla finale nazionale svoltasi sabato scorso a Palermo, secondo quanto riferitoci dalla scuola, la brillante alunna porta a casa un 28° posto in classifica. Soddisfatti del risultato ottenuto si dicono la dirigente scolastica Maria Todaro e gli insegnanti Antonino Liotta, Germana Sutera Sardo, Antonietta Sanfratello, Tania Mossuto e Giovanna Sciortino.


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