SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 06/05/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

GIUDIZIO IMMEDIATO PER SALVATORE GESù AMATO ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO NEI CONFRONTI DI DOMENICO MANCUSO. IL FATTO E' AVVENUTO NEL DICEMBRE 2014. L'UDIENZA DI CELEBRERA' IL PROSSIMO 16 GIUGNO.

DA QUATTRO MESI NON PERCEPISCONO LO STIPENDIO. PROTESTA DI ALCUNI OPERATORI ECOLOGICI IN SERVIZIO AL COMUNE DI RACALMUTO.

ANCORA INCERTO IL FUTURO OCCUPAZIONALE DEI 69 PRECARI DEL COMUNE DI FAVARA. LA COMMISSIONE DEL MINISTERO DELL'INTERNO NON SI E' PRONUNCIATA E NON SI HA ANCORA UNA DATA CERTA. INTANTO COME ERA PREVEDIBILE, LA PISCINA COMUNALE DI C.DA PIOPPO E' RIMASTA CHIUSA AL PUBBLICO PER MANCANZA DI PERSONALE CONTRATTISTA.

AGRIGENTO. PREMIO MIMOSA D'ORO ALLA FONDATRICE DELLA COMUNITA' NUOVI ORIZZONTI CHIARA AMIRANTE. TESTIMONIAL DELL'EVENTO LO SHOWGIRL LORELLA CUCCARINI. NEL TG L'INTERVISTA ALLA PRESIDENTE DEL CENTRO CULTURALE GUTTUSO, LINA URSO GUCCIARDINO.


Tentò di uccidere un suo vicino di casa ma non ha mai dato spiegazioni del gesto. Parliamo di Salvatore Gesù Amato, il 28enne palmese ma residente a Camastra accusato del tentato omicidio del suo vicino di casa Domenico Mancuso, di 37 anni. Il difensore di Amato, l’avvocato Salvatore Collura, ha chiesto il giudizio abbreviato condizionato all’audizione dello stesso Mancuso. L’udienza si celebrerà il 16 giugno prossimo davanti al Gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. Come ricorderete, il fatto avvenne il 5 dicembre 2014 a Camastra. Il giorno dopo Amato si costituì ai carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro, forse spinto dal fatto che era stata trovata l’auto utilizzata per eseguire l’agguato, ovvero una Fiat Punto, che la sera prima era stata immortalata dalle telecamere presenti nel corso principale di Camastra. Da quanto emerge dalla ricostruzione dei fatti elaborata dagli inquirenti Mancuso era fermo in strada sulla sua Fiat 500 quando è sopraggiunta la Fiat Punto di Amato. Quest’ultimo, dopo aver affiancato l’auto della vittima, è sceso e ha sparato diversi colpi di pistola, due dei quali sono andati a segno, ferendo di striscio alla testa e all’inguine il 37enne. Salvatore Gesù Amato e Domenico Mancuso si conoscevano da tempo; entrambi hanno anche avuto precedenti penali legali allo spaccio della droga.


Cinque operatori ecologici della ditta ISEDA, in servizio al Comune di Racalmuto, esasperati perché da quattro mesi non gli pagano lo stipendio, decidono di protestare. Addirittura uno di questi si arrampica su una torre faro alta 25 metri. La protesta dei lavoratori ha preso inizio stamattina lungo la bretella di collegamento tra la rotatoria di Monserrato e il viadotto Morandi. “Resteremo qui ad oltranza. –spiegano- Non abbiamo i soldi nemmeno per comprare il pane. Non ci danno l'opportunità di vivere dignitosamente. Cosa dobbiamo fare? Andiamo a rubare per far mangiare i nostri figli? La cosa che più ci fa rabbia –continuano- è che a non prendere gli stipendi da quattro mesi siamo soltanto una quindicina. Tutti gli altri continuano a percepirli e ci chiediamo perché? Il mancato pagamento degli stipendi, secondo quanto spiegato ai netturbini da azienda e sindacati, sarebbe dovuto ai ritardi dei trasferimenti dal Comune di Racalmuto alle casse dell' ISEDA. Dal Comune invece riferiscono di aver eseguito correttamente i trasferimenti. Insomma, come è tipico dalle nostre parti, si passano la palla senza dare le giuste spiegazioni. Intanto a pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori e i cittadini.


“Ogni giorno di ritardo da parte della Regione per la riapertura della discarica pubblica di Sciacca costa ai cittadini 10 mila euro: questa è la spesa aggiuntiva che i comuni – e dunque i cittadini – devono sobbarcarsi per il conferimento nella discarica privata, che come è noto ha tariffe più alte”. Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD e sindaco di Bivona. “Mi rivolgo direttamente all’assessore Contrafatto e al presidente Crocetta - prosegue Panepinto - Non ci si lasci immobilizzare dalla burocrazia o peggio non la si usi come paravento: si riapra immediatamente la discarica pubblica e si eviti di sfilare dalle tasche dei cittadini 10 mila euro al giorno di costi aggiuntivi per conferire nella discarica privata”.


Il futuro occupazionale dei 69 precari del Comune di Favara è ancora incerto. Ieri ci sarebbe dovuta essere la risposta della Commissione del Ministero degli Interni sull’autorizzazione alla delibera di Giunta inoltrata dal Comune di Favara, ma così non è stato. Il parere sulla concessione dei due mesi di proroga del contratto a questi lavoratori è stato rinviato in quanto sarebbero stati chiesti degli ulteriori chiarimenti, questa volta alla Funzione pubblica. Nello specifico, il numero dei precari non deve superare il 20% del numero dei dipendenti di ruolo. Cosa assolutamente impossibile per Favara dove i precari superano più del doppio i dipendenti di ruolo. Insomma è ancora tutto sospeso. A seguire la vicenda ci sono comunque i due deputati locali Tonino Moscatt e Nino Bosco. Speriamo tutto possa risolversi nel migliore dei modi.


Secondo giorno di chiusura a Favara della piscina comunale di c.da Pioppo. L’assenza dei sette contrattisti, su cui grava la scure del licenziamento, ha indotto i responsabili a disporre la chiusura dell’impianto. La piscina, da come si legge nell’avviso posto in loco e pubblicato anche sul sito istituzionale del Comune di Favara, forse doveva riaprire oggi, ma così non è stato. Il rinvio della risposta da parte della Commissione Ministeriale, dal cui esito dipende il futuro occupazionale dei 69 precari dell’Ente, causa quindi il rinvio anche della riapertura della piscina. Dicevamo che i contrattisti in servizio nell’impianto natatorio sono 7: quattro pulizieri, due bagnini e un operatore addetto alla reception, tutti lavoratori contrattisti. Ci viene al quanto difficile comprendere l’immobilismo dell’amministrazione comunale alla problematica piscina. Se qualcuno manca quindi non si garantisce il servizio? E pensare che l’assessore comunale “tuttologo” affermava come l’Ente Comune abbia a disposizione una platea di circa 500 dipendenti. Perché non li spostano? Basterebbe applicare un turnover: sette operatori mancano, altrettanti devono essere pronti a sostituirli. Ma siamo a Favara, città nella quale purtroppo, e di questo ce ne rammarichiamo, l’ordinario diventa quasi sempre straordinario. Intanto gli sportivi non possono continuare gli allenamenti, le persone provenienti da altri centri sono costrette a fare dietrofront e chi ha necessità di utilizzare la vasca per scopi terapeutici deve cercare un’altra piscina. Il tutto a discapito sia dell’immagine della città che delle casse comunali. Dal Municipio, naturalmente, nessuna comunicazione in merito. A oggi attendiamo di sapere la data di riapertura al pubblico della piscina comunale in modo da informare i nostri telespettatori.


Si è dimesso dalla carica di presidente di Circolo NCD di Favara, nonché da membro nazionale del partito, il favarese Riccardo Montalbano. “La decisione –ci dice- è stata presa dopo aver accurato, in questi ultime settimane, che la mia persona è in forte contrasto con le varie scelte e decisioni a livello locale e nazionale. Oggi credo che si debba guardare in faccia alla realtà sociale che ci circonda e non stare dietro a giochi di potere, come quelle del Governo Renzi, e a futili battibecchi interni. Contrario anche all'appoggio all'attuale amministrazione comunale di Favara che, ad oggi, ha fortemente contribuito in tutte le sue salse e cambiamenti negli anni solo a tanta negatività, sporcizia e aumento dell'inciviltà nel nostro Paese. Sono un uomo libero e di pensiero, -conclude- e tale continuerò ad essere, adoperandomi come sempre nel mio piccolo da cittadino singolo”.


Critiche sul modo di operare dell’amministrazione comunale di Favara arrivano da più fronti. A tornare a scrivere è il gruppo Area Popolare di Favara. “La città –scrive il portavoce Michele Montalbano- è ridotta a un colabrodo; nulla è più funzionante a eccezione del piagnisteo del sindaco e alcuni suoi assessori che pateticamente inorridiscono la città e social network di autocelebrazioni che, a dire il vero, nulla hanno a che vedere con la politica dell'amministrare una città importante come Favara. Siamo diventati la città più caotica della provincia; quella con il più alto tasso di disoccupazione della provincia; città dove si licenzia e si gioca sulle aspettative lavorative di uomini e donne; siamo diventati la città più sporca della provincia con un servizio igienico-ambientale allucinante e senza controllo, per non parlare dei peggiori standard di vita e del forte disagio giovanile, dove le parole confronto e contraddittorio sono state eliminate dal vocabolario corrente. Siamo una città –continua Michele Montalbano- senza un sindaco, quello attuale non è più riconosciuto dal popolo. Noi siamo il partito che chiede ancora una volta al maestro Manganella di dimettersi e di lasciare quindi la carica che ricopre per la sua conclamata manifesta incapacità amministrativa”.


Campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle ad Agrigento. Domani pomeriggio alle ore 18.00 a Porta di Ponte è in programma un incontro con i cittadini alla presenza del presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Roberto Fico, della segretaria della commissione Finanze Azzurra Cancelleri e del deputato regionale Giancarlo Cancelleri. Nel corso della manifestazione interverrà il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle di Agrigento Emanuele Dalli Cardillo, che presenterà il programma elettorale.


Sarà presentato domani mattina alle ore 10.30 al Liceo M.L.K. di Favara il libro di Fabio Fabiano e Joseph Morici “Vittime di mafia”. Il pregio di questo libro sta non solo nell’esposizione di un fenomeno, il crimine, che è antico quanto l’uomo, ma soprattutto nella presentazione di esseri umani, divenuti loro malgrado eroi, e nel modo più tremendo. In questo libro si legge di uomini e donne, fatti di carne e sangue, di sudore e di fatica, di amore e di speranza. All’incontro di presentazione sono state invitate le istituzioni cittadine, primo fra tutti il Tenente dei carabinieri della locale Tenenza Gabriele Treleani.


È tutto pronto al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia di consegna del premio “Mimosa d’oro”. La prestigiosa kermesse organizzata dal centro culturale, artistico, editoriale “Renato Guttuso” di Favara giunge quest’anno alla 25esima edizione. L’ambito riconoscimento quest’anno è stato assegnato alla dott.ssa Chiara Amirante, fondatrice della Comunità “Nuovi Orizzonti”. Madrina dell’evento la nota showgirl Lorella Cuccarini. Come da tradizione, nel gran galà della manifestazione prestigiosi ospiti allieteranno la serata. Dalle ore 17:00 di sabato prossimo sul palco del Teatro Pirandello di Agrigento faranno staffetta i giovani talenti delle scuole di canto “Palladium” e “Le Muse” di Favara. La chiusura dello spettacolo è affidata ai cabarettisti Ernesto Maria Ponte e Giovanni Cacioppo. Ricordiamo che l’ingresso al teatro è gratuito fino a esaurimento posti. Nel tg l'intervista alla presidente del centro Lina Urso Gucciardino.


“Giustizia, democrazia e lavoro nell’era del capitalismo finanziario” è il titolo dell’incontro promosso dai redattori delle testate giornalistiche de “L’intellettuale Dissidente” e “InfoAgrigento.it” in programma sabato prossimo alle ore 09:30 presso l’Aula Livatino del Tribunale di Agrigento. Durante il convegno spazio anche alla promozione letteraria con la presentazione del libro “il ricatto dei Mercanti” di Lidia Undiemi.


Arriva ad Agrigento CircOLIamo, la campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Oli lubrificanti usati, rischi per l’ambiente e opportunità per l’economia nazionale e locale sono i temi principali della conferenza stampa che si terrà domani, giovedì 7 maggio, alle 11.30 in piazza Cavour all’interno del villaggio CircOLIamo alla presenza di Marco Paolilli, responsabile della rete di raccolta del COOU. L’evento rappresenta la seconda tappa siciliana della campagna educativa itinerante organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di ANCI, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta. Dalle 9 alle 11.30, all’interno del villaggio CircOLIamo, è previsto l’incontro con i ragazzi delle scuole, che parteciperanno agli educational loro dedicati; i ragazzi si fermeranno al villaggio allestito dal Consorzio e giocheranno a “Green League”, il primo social game finalizzato all’educazione ambientale.


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