SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 14/04/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ESEGUITE IERI LE AUTOPSIE SUI DUE CORPI TROVATI RIVERSI IN UN APPARTAMENTO DI FONTANELLE. POCHI DUBBI SULL'OMICIDIO-SUICIDIO TRA MARITO E MOGLIE. L'UOMO HA UCCISO CON UN SOLO COLPO DI FUCILE LA DONNA E POI SI E' AMMAZZATO.

241 MIGRANTI SONO GIUNTI IERI SERA A PORTO EMPEDOCLE. ALTRI 567 SONO ATTESI QUESTA SERA.

BILANCIO DELLE ATTIVITA' DELLA GUARDIA DI FINANZA DI AGRIGENTO. NON SI ESCLUDONO ALTRI "GETTONOPOLI" IN PROVINCIA.

CEDIMENTO STRUTTURALE DEL VIADOTTO HIMERA SULLA A19. IERI INCONTRO A ROMA. CIUCCI ANNUNCIA LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE ANAS.

ANCHE FAVARA OVEST SI PREPARA ALLA PROSSIMA COMPETIZIONE ELETTORALE DI AGRIGENTO. C'E' GIA' UN CANDIDATO UFFICIALE.

FAVARA. L'ABBEVERATORIO DI C.DA BURGIALAMONE VERSA IN CONDIZIONI PIETOSE. "CERTI AMMINISTRATORI" FAREBBERO MEGLIO A POLEMIZZARE MENO SU INTERNET E LAVORARE DI PIU' PER LA CITTA'.


Un solo colpo a distanza ravvicinata sotto l’ascella sinistra della moglie. Sarebbe morta così Patrizia Moscato, di 48 anni. A confermarlo l’esame autoptico eseguito ieri su incarico dalla Procura della Repubblica di Agrigento sul corpo della donna. L’ispezione cadaverica è stata effettuata nella camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. A fare fuoco con un colpo di fucile sarebbe stato il marito Giorgio Luparello, di 57 anni, che ha poi puntato l’arma su sé stesso, suicidandosi. L’autopsia è stata eseguita anche sul suo corpo: si è sparato sul petto. L’omicidio - suicidio è avvenuto giovedì scorso in un appartamento al quarto piano di un edificio di edilizia popolare sito in via Alessio Di Giovanni, a Fontanelle. A indagare sull’accaduto i carabinieri del NOR della Compagnia di Agrigento. Secondo quando ricostruito, l’omicidio sarebbe stato conseguenza di una accesa lite. Sarà adesso cura del sostituto procuratore Brunella Sardoni firmare il nullaosta per la restituzione delle salme ai familiari.


Altri 241 migranti sono approdati ieri sera a Porto Empedocle. Sono giunti in porto dopo essere stati tratti in salvo nel canale di Sicilia dal mercantile Cougar battente bandiera liberiana. Tra i 241 migranti: 28 donne, due delle quali incinte, e un neonato di due mesi. A coordinare le operazioni di trasbordo e sbarco dei migranti provenienti da Eritrea, Etiopia, Gambia, Nigeria, Senegal, Somalia, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle. Intanto altri 128 migranti sono stati trasferiti ieri sera a P. Empedocle a bordo del traghetto di linea SANSOVINO proveniente da Lampedusa, mentre la M/V CP 765 della Guardia Costiera ha fornito supporto alle autorità di polizia per il pattugliamento del tratto di mare antistante Torre Salsa dove, sempre nella giornata di ieri, i carabinieri hanno rintracciato, a terra, 11 extracomunitari, presumibilmente sbarcati prima dell’alba. Dall’inizio dell’anno, compresi gli arrivi di ieri, sono 2.686 i migranti sbarcati a P. Empedocle in occasione di 9 operazioni di trasbordo o sbarco.


È stato arrestato ieri a Naro dai carabinieri, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, un 23enne bracciante agricolo. Si tratta di Andrei Ionut Manole. Lo stesso deve scontare due anni di reclusione per un’aggressione a mano armata, lesioni e minaccia commessi nel proprio Paese di origine nel maggio del 2011. Il giovane è stato rinchiuso presso la casa circondariale di c.da Petrusa. E sempre ieri militari della Stazione di Naro, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Ufficio Sorveglianza del Tribunale di Agrigento, hanno arrestato Giuseppe Morello, bracciante agricolo 54enne del luogo, già noto alle Forze dell’ordine, ammesso in prova al servizio sociale poiché resosi responsabile di ripetute violazioni della misura alternativa alla detenzione in carcere a cui era sottoposto. L’uomo è stato quindi tradotto dai carabinieri in carcere ad Agrigento. A Ravanusa invece i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato Valentin Iancu, 32enne, per evasione. L’uomo è stato infatti sorpreso dai carabinieri fuori dalla propria abitazione in violazione delle prescrizioni che doveva osservare per una misura cautelare a cui era sottoposto.


E’ stato arrestato dalla Polizia per evasione dagli arresti domiciliari il canicattinese Calogero Messina, di 33 anni. L’uomo è stato colto in flagranza di reato nei pressi della propria abitazione mentre vi stava facendo rientro. Secondo quanto raccontato agli agenti, si sarebbe recato in un’autofficina, violando così la misura cautelare.


Una conferenza “inusuale” quella svoltasi in mattinata al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento per illustrare alla stampa il bilancio delle attività svolte sul territorio nel 2014. Insolita perché il Comandante, il Col. Massimo Sobrà, non si è voluto soffermare sui numeri ma ha parlato del costante impegno che i suoi uomini svolgono quotidianamente nelle molteplici azioni volte alla legalità. Come nel DNA della Guardia di Finanza, particolare attenzione è stata posta alle attività di polizia tributaria, con la scoperta di reati fiscali che hanno portato all’individuazione di frodi ai danni dello Stato e dell’Unione Europea di circa 2,8 milioni di euro. In conferenza non poteva non essere affrontata la questione “Gettonopoli”, l’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento e condotta dalle Fiamme Gialle che mira a fare luce sui costi della politica a Palazzo dei Giganti. Essendo l’inchiesta ancora in corso di svolgimento, gli ufficiali della Guardia di Finanza non hanno fornito ulteriori dettagli. Tuttavia il comandante della Compagnia di Agrigento, il Capitano Stilian Cortese, non esclude che inchieste del genere possano investire anche altri comuni dell’agrigentino.


Un blocco di roccia è ceduto all’alba di ieri dalla parete che sovrasta la via XXV Aprile, ad Agrigento. Il fatto non ha creato danni. Il grosso pezzo di pietra, staccatosi da un pezzo di casa costruita migliaia di anni fa, è rimasto in mezzo al verde della collina. Sul posto la Polizia Municipale e la Protezione Civile.


Altro colpo inferto dalla Polizia Municipale di Agrigento all’abusivismo edilizio. I servizi di tutela del territorio espletati dal nucleo speciale antiabusivismo, in collaborazione con il settore pianificazione urbanistica comunale, hanno portato al controllo di 75 cantieri, di cui 33 controllati grazie all’ausilio di personale tecnico comunale, della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Genio Civile. 21 i cantieri risultati irregolari e denunciati all’autorità giudiziaria, di cui 19 in zona sottoposta a vincolo archeologico-paesaggistico-ambientale e di salvaguardia delle aree boschive; 1 in zona sottoposta a vincolo archeologico-paesaggistico-ambientale- per aree forestali e 1 in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Inoltre sono state identificate 92 persone, di cui 29 segnalati all’Autorità giudiziaria. L’attività si è svolta tra San Leone, Villaggio Mosè, Zingarello e nel centro storico cittadino


Un anno e mezzo di lavori e circa 30 milioni di euro. Tanto costerebbe il ripristino del viadotto Himera, il ponte dell’autostrada A19 Palermo – Catania chiuso a causa di un cedimento strutturale. La prima valutazione dei costi si è avuta ieri a Roma nel corso di un incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il Governatore della Regione Rosario Crocetta e il Presidente di ANAS Pietro Ciucci. L’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade si sarebbe impegnata a valutare le condizioni della carreggiata opposta al viadotto. Qualora questa non risultasse danneggiata dalla frana, si potrebbe entro due mesi avviare la demolizione del tratto compromesso. Nel caso in cui non fosse possibile, allora si deve necessariamente predisporre una viabilità alternativa con il potenziamento della rete secondaria esistente. Intanto sul cedimento del pilone del viadotto Himera indaga la Procura della Repubblica di Termini Imerese. Dopo i cedimenti a inizio anno del viadotto “Scorciavacche” lungo la Statale Agrigento – Palermo, e prima ancora dei ponti Verdura e Petrulla, rispettivamente a Ribera e Ravanusa, il Presidente di ANAS, Pietro Ciucci, in un incontro con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio ha annunciato le sue dimissioni. Ciucci dovrebbe lasciare la guida dell’azienda entro il mese prossimo.


Anche "Favara Ovest" si prepara alla prossima competizione elettorale che interesserà la città di Agrigento. Come sapete, da qualche mese cittadini favaresi sono divenuti abitanti di Agrigento. E allora per far valere i propri diritti e non cadere nel dimenticatoio si organizzano per portare all’interno del Comune di Agrigento un proprio rappresentante. Non abbiamo ancora il numero esatto di quanti saranno i candidati di Favara Ovest ma c’è già chi si è presentato ufficialmente alle prossime competizioni elettorali. Parliamo di Salvatore Chiarenza, che afferma: “Ora è ufficiale: eravamo cittadini di Favara, oggi di Agrigento, città in cui si pagano le tasse più alte d'Italia, ma, in quanto tali, chiediamo i nostri diritti. Per tutto ciò ho deciso di scendere in campo –scrive Chiarenza- per rappresentare al consiglio comunale di Agrigento la nostra comunità ed essere il portavoce di tutta "Favara ovest". Come abitante della zona conosco a pieno i disagi e i problemi che questa situazione ci ha creato. Ho scelto di appoggiare la candidatura a sindaco di Giuseppe di Rosa perché si è già speso per noi, conosce bene la problematica e ha lottato per i nostri diritti con fatti concreti e battaglie pubbliche”.


L'assessore comunale di Porto Empedocle, Giuseppe Prato, che nei giorni scorsi aveva rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco Lillo Firetto a seguito di un documento politico del suo partito, il PDR, nei confronti dell'Amministrazione Comunale (dimissioni subito respinte dal sindaco Firetto), come atto di protesta ha deciso di autosospendersi dal suo partito. "In considerazione che la mia volontà di garantire continuità all'azione amministrativa - scrive Prato in una lettera al sindaco Firetto - non possa né debba costituire un impedimento per le scelte politiche del mio partito di riferimento, mi trovo costretto, mio malgrado, a sospendermi dal Pdr, consentendo alla dirigenza locale e provinciale di intraprendere tutte le azioni politiche e amministrative che riterranno opportune".


In una città come Favara “certi amministratori”, anziché perdere tempo a polemizzare sui social network, farebbero meglio a dedicarsi maggiormente a ciò per cui sono stati investiti, ovvero alla complicata gestione della cosa pubblica. Oggi ci occupiamo di un altro, l’ennesimo, caso di degrado urbano. Siamo in c.da Burgialamone dove è presente uno storico bevitoio che definire abbandonato a sé stesso, forse, è poco. Tra la tanta sporcizia accumulata grazie all’inciviltà dei passanti e al permissivismo generale che consente a Favara queste azioni, è tuttavia ancora possibile scorgere l’antico bevitoio. Ciò che salta subito all’occhio è la rottura della vasca di accoglimento dell’acqua che sgorga dalla fontana. Il prezioso liquido, quindi, non essendo trattenuto, fluisce direttamente in strada. Lo stato di abbandono in cui versa il bevitoio e l’intera area circostante non ci stupisce più di tanto. Situazioni del genere, a Favara, oramai sembrano essere una costante. Quello che invece ci meraviglia è come gli amministratori e consiglieri non si accorgano di quello che accade sotto gli occhi di tutti. L'abbeveratoio di c.da Burgialamone è visibile da tutti coloro che si recano ad Agrigento da contrada S. Pietro. Come è possibile allora che nessuno abbia visto questo scempio? Un vecchio detto siculo recita: "A meglio parola è chiddra ca un si dici”. Affidiamo quindi alle immagini ogni ulteriore commento.


Un computer, soldi prelevati dai distributori automatici di caffè e merendine e due impianti stereo. Ladri all’interno dell’istituto “Mariano Rossi” di Sciacca. Malviventi, dopo essersi intrufolati nell’edificio di c.da Perriera, hanno cercato di portare via quanto più possibile. Ad accorgersi del fatto nella mattinata di ieri il personale scolastico, che ha avvisato i carabinieri.


Domani, 15 aprile, alle ore 11.00, presso la chiesa di San Diego di Canicattì sarà celebrata una Santa Messa per il trentesimo anniversario della morte dell’Appuntato Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, ucciso in agro di Racalmuto il 15 aprile del 1985 ad opera di tre giovani favaresi, autori di due rapine consumate poco prima del tragico evento ai danni di distributori di carburanti di Racalmuto e Aragona. Prima della Santa Messa, alle ore 10:00 un mazzo di fiori verrà deposto sulla tomba del cimitero “Bonamorone” di Agrigento, alla presenza dei familiari dell’eroico graduato dell’Arma.


Ritorna l’appuntamento del primo maggio dei giovani della Chiesa agrigentina. La trentunesima edizione del Giovaninfesta dalla montagna (lo scorso anno si svolse a San Giovanni Gemini) si trasferisce al mare, a Realmonte con precisione. “Condivideremo – spiega don Marco Farruggia, direttore del Centro per i giovani della diocesi di Agrigento - i cammini fatti durante l'anno nei nostri gruppi giovanili, nelle associazioni e nei movimenti. Vivremo insieme anche la gioia dello stare insieme, del conoscere ed esprimere il lato giovane della nostra Chiesa agrigentina, che crede ancora nei giovani e che vede nei loro volti la speranza per costruire il futuro illuminato dalla forza che viene dal Signore Gesù”. “Sull’onda del coraggio” sarà lo slogan che accompagnerà quest'anno il Giovaninfesta e che nasce dalla riflessione sulla lettera dal titolo “Coraggio alzati, ti chiama!” che il Vescovo Montenegro ha inviato per questo anno pastorale a tutte le comunità.


È stata prorogata fino al 2 maggio 2015 all'ex Collegio dei Filippini di via Atenea la mostra fotografica di Giovanni Pepi "Il sentimento della luce" curata da Angelo Pitrone e Nino Giaramidaro e con la collaborazione di Donatella Aiosa. La mostra è organizzata dal Centro Culturale Pier Paolo Pasolini, dall’ex Provincia Regionale di Agrigento, denominata Libero Consorzio Comunale, dal Comune di Agrigento e con il patrocinio della Regione Siciliana - Assessorato Regionale ai Beni Culturali. La mostra ha visto il ritorno a casa di un agrigentino che ha avuto successo nella sua professione di giornalista e ora ci mostra la sua anima nuda, la sua passione per lo sguardo e l’immagine fissa.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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