SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 31/03/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

68 DIPENDENTI IN SERVIZIO AL COMUNE DI FAVARA A RISCHIO LICENZIAMENTO. 500 SONO SENZA STIPENDIO E NON POTRANNO FESTEGGIARE NEANCHE LA PASQUA.

AMMINISTRATIVE DI AGRIGENTO. IL PD E I SUOI RIPENSAMENTI. RINNOVATA LA FIDUCIA AL CANDIDATO SINDACO DELLA COALZIONE AGRIGENTO 2020. ALESSI FRENA: "ADESSO DEVO RIFLETTERCI".

OPERAZIONE ANTIDROGA NELL'AGRIGENTINO DELLA SQUADRA MOBILE DI AGRIGENTO.

L'EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA D'ORSI CONDANNATO A UN ANNO PENA SOSPESA PER ABUSO D'UFFICIO. D'ORSI E' STATO ASSOLTO DA TUTTE LE ALTRE ACCUSE, A PARTE LA VICENDA DELLE PALME

RIUSCITISSIMA ANCHE LA DODICESIMA PUNTATA DI BUONASERA 287. GIOCHI, TRADIZIONI, MUSICA E RICORDI HANNO RIEMPITO LA SERATA.


Il piano di riequilibrio approvato dal Comune quale grande differenza potrebbe portare con la dichiarazione di dissesto finanziario? Intanto diciamo subito che grazie al consiglio comunale al municipio sono stati concessi tre mesi di tempo, anche se in piena agonia, per permettere al sindaco di proporre al civico consesso, che dovrà ovviamente approvarlo, il piano di riequilibrio che in pratica traccerà le linee sul come i cittadini e le imprese di Favara dovranno pagare con lacrime e sangue i debiti contratti dall’Ente. Ma poi i nodi arrivano al pettine. La previsione del piano di riequilibro non prevede per i 68 precari storici del Comune il rinnovo del contratto, ponendoli sull’orlo del licenziamento. 68 famiglie perderanno probabilmente la loro fonte di sostentamento. Per non farci mancare nulla, vi diciamo anche che questa sarà una Pasqua magra per TUTTI i 500 lavoratori che lo scorso 27 marzo non hanno ricevuto lo stipendio. Nelle casse comunali non c’è liquidità e non si possono più chiedere prestiti alle banche per via degli interessi che poi verranno richiesti. Prestiti, chiamati in gergo “anticipazioni di cassa”, sono stati chiesti troppe volte e la Corte dei Conti ha più volte fatti richiami all’amministrazione comunale. Davvero un’ottima politica quella fatta da Manganella. Appena insediato, lui che conosceva bene la situazione politico-finanziaria ha fatto guerra all’AIPA, che era la società che si occupava di recuperare il denaro dai cittadini morosi e che quindi rimpinguava le casse comunali. E dopo averla buttata fuori, con i suoi 500 impiegati, gli stessi che ora sono senza stipendio, non ha fatto di tutto per impegnarli a lavorare per recuperare denaro, facendo pagare tutti per fare pagare meno! E pensare che proprio Manganella, per sopperire al lavoro dell’AIPA, aveva fatto spendere altri 60mila euro circa per acquistare un innovativo software che sarebbe dovuto servire proprio a recuperare denaro. Programma che, ovviamente, non è stato utile allo scopo. Quindi, altri soldi spesi “bene” dal buon padre di famiglia. Bravo! Finale della storia? Che non ci sono soldi, neanche un centesimo ,e che 500 dipendenti forse non festeggeranno nemmeno la Pasqua! Ritornando alla domanda iniziale: quale differenza ci potrebbe essere tra il dissesto finanziario e il piano di riequilibrio? Il primo impegna i cittadini a soffrire per due anni, l’altro dovrebbe impegnarli per dieci. Insomma comunque vadano le cose, gli attuali amministratori lasceranno ai propri concittadini una eredità tremenda. E se la colpa si vuol dare solo agli amministratori del passato, Manganella e buona parte della politica, di certo, conoscendo la situazione comunale, non posso esimersi dal dire di aver sferrato il corpo di grazia all’Ente invece di adoperarsi a risollevarlo. Colpo di grazia, dicevamo, che adesso non porterà purtroppo alla fine delle sofferenze ma a una lenta, dolorosa e lunga, forse lunghissima, agonia per tutte le imprese e i cittadini. Intanto dalla Corte dei Conti sono in allarme proprio sul caso Favara e sottolineano come l’amministrazione Manganella non abbia nemmeno dato corso alle misure correttive che erano state richieste dal Consiglio Comunale, organo chiamato a indirizzare e controllare ma che praticamente è stato snobbato dal sindaco, e questo non fa onore nemmeno ai 30 rappresentanti del popolo che comunque alla fine approvano l’operato di Manganella e non lo mandano a casa. E proprio sul rendiconto Enti locali e sul consuntivo 2013, la Magistratura contabile ha convocato l’amministrazione comunale per il prossimo giovedì 2 aprile. Speriamo che Manganella sia presente all’incontro e non capiti anche in questa occasione che impegni lo costringano fuori sede.


Prima si formano in coalizione, firmano un programma condiviso, indicono le primarie, poi mettono il proprio candidato sindaco che non ce la fa, poi scaricano il vincente della coalizione dicendo che non rappresenta la gente di centrosinistra e vogliono metterci un proprio candidato, iniziano a circolare già i primi nomi autorevoli della sinistra; infine (forse), si riuniscono attorno a un tavolo con la coalizione e rinnovano la fiducia e la stima al vincitore delle primarie. Tutto questo succede ad Agrigento nel giro di una settimana. Protagonista il PD, il primo partito in Italia. Ecco quindi che il PD dopo le criticità emerse nei giorni scorsi sottolinea come Alessi è “un uomo perbene e un serio imprenditore che grazie al suo impegno professionale e nel mondo dello sport riesce ad incarnare i valori della coalizione. Un uomo premiato dagli elettori che in massa si sono recati ai gazebo domenica 22 marzo e che può rappresentare la svolta per una città che merita un'amministrazione capace di rilanciare il territorio". Ma Alessi non ci sta a essere preso, mollato e poi ripreso. Si dice compiaciuto della rinnovata fiducia e stima: "Ringrazio i rappresentanti della coalizione ma, viste le recenti dichiarazioni apparse sulla stampa e il clima avvelenato creatosi anche a livello nazionale ma anche le problematiche rappresentate, prima di prendere qualsiasi decisione ritengono necessario riflettere alcune ore per sciogliere definitivamente la riserva". Nella riunione erano presenti, oltre ai rappresentanti della coalizione "Agrigento 2020”, anche gli esponenti del Pd: l'on. Angelo Capodicasa, l'on. Maria Iacono, l'on. Giovanni Panepinto, Nelli Scilabra, il presidente del PD regionale Marco Zambuto e il segretario provinciale Giuseppe Zambito; per il Megafono il vicepresidente della Regione Sicilia, Mariella Lo Bello, e l'on. Maria Grazia Brandara; per il Pdr il segretario regionale, l'on. Michele Cimino, il coordinatore provinciale Paolo Ferrara; per il Patto per il Territorio Piero Macedonio.


Un 25enne coltivava e deteneva droghe varie in casa della nonna, per un valore di circa 900 mila euro. Stiamo parlando del palmese Antonino Di Rosa che è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, che unitamente ai loro colleghi del Commissariato di Palma di Montechiaro, monitoravano le attività illecite del giovane. L’operazione antidroga, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, ha portato al sequestro di 144 piantine di marijuana; 66 semi della stessa pianta; oltre 300 grammi di ketamina; 13 chili e 590 grammi di hashish; 1 chilo e 214 grammi di cocaina; 61 cartucce per pistola di vario calibro. Ieri pomeriggio il blitz degli agenti nell’immobile adibito alla coltivazione della canapa indiana. Il 25 enne infatti, nella casa della nonna aveva allestito una vera e propria serra, con adeguati impianti di irrigazione e ventilazione in modo da poter trarre maggiore profitto dal raccolto della cannabis. I dettagli dell’operazione, che hanno portato all’arresto di Antonino Di Rosa, sono stati illustrati in tarda mattinata, nella sala stampa della Questura di Agrigento dal capo della Squadra Mobile Giovanni Minardi e dal dirigente del Commissariato di Palma di Montechiaro, Angelo Cavaleri. Le indagini del caso sono state coordinate dal sostituto procuratore Matteo Delpini. Espletate le formalità di rito, Antonino Di Rosa è stato portato presso il carcere Petrusa il 25enne è accusato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di munizioni e furto aggravato.


Eugenio D’Orsi, ex Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per il reato di abuso d’ufficio. La sentenza è stata emessa ieri al Tribunale di Agrigento. Per D’Orsi l’accusa aveva chiesto una pena a sei anni e l’interdizione dai pubblici uffici. La condanna del dirigente scolastico, originario di Palma di Montechiaro, scaturisce dai rimborsi spesa per buoni pasto presentati dallo stesso all’Ente Provincia. Per i giudici nelle richieste di rimborso non sarebbe stato adeguatamente motivato il fine istituzionale dei pasti consumati. Per quanto concerne la vicenda legata alle 40 palme destinate al giardino botanico della Provincia e che invece sarebbero state piantumate nella villa di D’Orsi, i relativi incarti sono stati rispediti al vaglio della Procura della Repubblica al fine di riqualificare il reato da peculato in corruzione.


Violenza, minaccia, resistenza e ingiurie a pubblico ufficiale. Questi i reati contestati dai carabinieri della Compagnia di Nicosia al 37enne Francesco Li Vosi. La scorsa notte, a causa di qualche bicchiere di troppo, Li Vosi aveva deciso di fermarsi in strada con la sua auto. Sfortunatamente per lui, una pattuglia di militari lo ha notato. L’uomo, alla richiesta di sottoporsi ai test alcolemici, ha preferito effettuare i controlli in ospedale dove comunque è stato confermato un tasso di alcool nel sangue superiore a quello consentito. In ospedale, durante le visite mediche, il 37enne è andato in escandescenza, minacciando e lanciando una sedia in ferro contro un militare. Immediatamente immobilizzato, l’uomo è stato arrestato e condotto nella sua abitazione ai domiciliari in attesa di giudizio con il rito direttissimo.


“Sicurezza sul lavoro nei cantieri”. Il Commissario straordinario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, ha approvato lo schema di convenzione da stipulare tra l’Ente Comune e il Comitato Paritetico Territoriale di Agrigento. Scopo della convenzione è quello di promuovere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei cantieri, prevenire gli infortuni e le malattie professionali dei lavoratori edili.


A Porto Empedocle proseguono senza sosta i lavori di manutenzione stradale. Su disposizione dell’Amministrazione Comunale, una squadra di operai è intervenuta in diverse zone urbane per coprire le pericolose buche. Per individuare i tratti di strada dove necessitavano i lavori, i responsabili dell’Ufficio Tecnico hanno elaborato un’apposita mappatura della rete viaria cittadina. Intanto il sindaco Calogero Firetto invita i cittadini a segnalare le buche stradali tramite il servizio “Servizio di Cittadinanza Collaborativa” chiamando il Comando dei Vigili Urbani al numero 0922.53.17.30, o inviando una e-mail all’indirizzo poliziamunicipale@comune.portoempedocle.ag.it.


Puntata speciale quella di ieri di “Buonasera 287”. Cultura e tradizioni sono state le protagoniste del 12° appuntamento con il programma di intrattenimento atteso durante la settimana da grandi e piccini. Trasmissione che adesso si ferma per una settimana in vista delle festività pasquali. Le puntate in programma per venerdì e lunedì prossimi, infatti, non andranno in onda. Appuntamento sarà per martedì 7 aprile. A “Buonasera 287” spazio anche ai ricordi, dove non è mancata qualche lacrima di commozione. Ospite in studio il noto poeta dialettale Salvatore Sciortino, che ha ripercorso la sua carriera artistica che, prima ancora della poesia, da cantante lo ha portato a calcare numerosi palcoscenici. In studio anche il Cav. Nello Butticè, che ha forgiato in studio un tradizionale agnello pasquale di mandorle e pistacchi, rigorosamente favaresi. Ampio spazio è stato dato, come sempre, ai giochi. A Salvatore e Vanessa, per ieri sera, si è aggiunta anche la piccola Viola Sampino. Per il canto, ad intrattenere il pubblico ci ha pensato la brava Francesca Ferreri, artista emergente di Lercara Freddi, allieva dell'Accademia di Canto “Sirius” di Rita Costa, insegnante Denise Lombardo. L’appuntamento con “Buonasera 287” quindi si rinnova per dopo Pasqua, a martedì 7 aprile.


In occasione dei riti della Settimana Santa, i Piccoli Cantori e il Coro di Santa Cecilia di Agrigento promuovono i concerti “ Cantare il Mistero”. Primo appuntamento domani alle ore 19:00 nella Chiesa S. Domenico. Nel pomeriggio del Venerdì Santo, invece, alle ore 18,00 concerto nella Chiesa di Sant’Alfonso.


Dissesto Agrigento. Viaggio nella città che crolla. Ripartire dalle Politiche Ambientali per affrontare le emergenze e cogliere le opportunità. Saranno questi i temi su cui ci si confronterà domani, mercoledì 1° aprile, ad Agrigento, nel corso di un incontro-dibattito finalizzato ad affrontare con approccio scientifico le questioni legate al dissesto idrogeologico e all’erosione costiera. Scopo quello di aprire una discussione “politica” che, oltre ad individuare cause e responsabilità, riesca soprattutto a fornire una visione prospettica per affrontare e risolvere lo stato di continua emergenza in cui versa la città e anche per trasformare talune criticità in opportunità. L’iniziativa è promossa da Legambiente, di concerto con l’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, con l’Associazione Geologi di Agrigento e con l’Ordine Provinciale degli Architetti. Si partirà alle 15.30 con una passeggiata didattica di ricognizione tra viale della Vittoria e Salita Coniglio. Poi nella sala di un Hotel il convegno.


Si è appena conclusa a Catania la 3^ gara Regionale Federale di tiro a segno, valida per le qualificazioni alla fase finale dei Campionati Italiani . Angelo Mauro e Giacomo Fidanza, eccellenze sportive della Sezione del “Tiro a Segno Nazionale di Agrigento”, hanno cominciato la stagione SPORTIVA FEDERALE 2015 imponendo un ritmo indiavolato a suon di vittorie. Mauro si è aggiudicato anche la 3^ prova di Catania nella specialità “pistola a 10 metri” con un punteggio di 379 su 400, conquistando la seconda medaglia d’oro dopo quella di Milazzo. Sempre nella specialità “pistola a 10 metri” categoria “Master” Giacomo Fidanza conquista la medaglia d’oro nella 1^ prova a Milazzo con 372 su 400 e si impone nella 3^ prova a Catania con una prestazione impeccabile, totalizzando 376 su 400. Per i due alfieri agrigentini l’ammissione alla fase finale dei Campionati Italiani sarà una mera formalità, considerando che mancano ancora due prove di qualificazione da svolgere.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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