SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 26/03/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' STATO SEQUESTRATO UN TRATTO DELLA S.S. 640 DOVE SI EFFETTUANO LAVORI PER IL RADDOPPIO. LA PROCURA DI CALTANISSETTA VUOLE CAPIRE SE VI SIA UN PRESUNTO INQUINAMENTO AMBIENTALE. INTANTO LA PROCURA DI AGRIGENTO DISSEQUESTRA IL VIADOTTO PETRULLA. ANAS POTRA' QUINDI PROVVEDERE AL RIPRISTINO DEL PONTE.

A RACALMUTO LA POLIZIA TROVA UN'AREA ADIBITA AL DEPOSITO ILLECITO DI MATERIALE DI RISULTA. DENUNCIATO IL TITOLARE ANCHE PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI.

FAVARA. SEMBRANO NON ARRIVARE LE TANTE ANNUNCIATE DIMISSIONI DI MASSA IN CONSIGLIO. TUTTO RIMANE FERMO. INTANTO DOPO LE DIMISSIONI DI CINQUE CONSIGLIERI LE SURROGHE. MA CON QUALE SPIRITO SI APPRESTANO A ENTRARE IN CONSIGLIO?

PRIMARIE "AGRIGENTO 2020". DOMANI CONFERENZA STAMPA DEL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD RACITI DOVE SE NE CHIEDERA' L'ANNULLAMENTO.


La Procura della Repubblica di Caltanissetta indaga su un presunto caso di inquinamento ambientale che sarebbe stato causato dal non corretto smaltimento di materiali in un cantiere dei lavori per il raddoppio della Strada Statale 640 Agrigento – Caltanissetta. La magistratura nissena ha disposto il sequestro preventivo di una parte del cantiere allestito dal consorzio di imprese “Empedocle 2”, in contrada Bigini, per la realizzazione della galleria “Sant’Elia”. Secondo la procura, il percolato prodotto nella vasca di decantazione che accoglie il materiale di risulta si riverserebbe nel torrente Niscema. A scopo precauzionale, due dirigenti della “Empedocle 2” e il direttore dei lavori sono stati iscritti nel registro degli indagati. Nonostante il sequestro parziale del cantiere, i lavori di raddoppio dell’importante snodo viario continuano normalmente.


La Procura della Repubblica di Agrigento ha tolto i sigilli al viadotto Petrulla, il ponte della Strada Statale 626 che collega i centri agrigentini di Ravanusa e Licata, parzialmente crollato lo scorso 7 luglio. Il P.M. Carlo Cinque, archiviate le perizie tecniche sulle cause del cedimento che sono state redatte dai consulenti, ha disposto il dissequestro. Adesso ANAS potrà quindi eseguire i lavori di ricostruzione del viadotto ed effettuare la manutenzione del ponte Salso. Le opere prevedono una spesa pari a circa 12 milioni di euro.


Notte da incubo a Montevago per due donne, madre e figlia, rispettivamente di 92 e 59 anni, che sono state sequestrate in casa e derubate da una banda di malviventi. A fare irruzione nell’abitazione di via Madonna delle Grazie cinque uomini incappucciati, entrati in casa probabilmente da una finestra. Secondo quanto denunciato ai carabinieri, i banditi, che parlavano con un forte accento straniero, dopo aver minacciato le due donne si sarebbero fatti consegnare gli oggetti preziosi custoditi e denaro contante per circa 300 euro. Subito dopo sono fuggiti facendo perdere le tracce. A lanciare l’allarme è stata la figlia sessantenne. Sul posto, per i rilievi di rito, hanno lavorato anche i militari del reparto scientifico dei carabinieri.


Furto ai danni della Cooperativa Olivicoltori di Sciacca. Ignoti malviventi, dopo aver forzato una saracinesca, sono penetrati nei locali dell’azienda ubicata in c.da Piana e hanno rubato materiali e attrezzature varie, per un valore complessivo stimato di circa 40 mila euro. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale Compagnia.


Rosario Failla, 33 anni, di Ribera, è finito agli arresti domiciliari perché trovato in possesso di 18 grammi di cocaina. A fermare l’uomo sono stati i carabinieri della Tenenza di Ribera impiegati in attività di controllo del territorio. Il 33enne deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


Due scale in alluminio, un compressore, una smerigliatrice e 200 litri di gasolio è il materiale rubato in un cantiere edile di c.da Burraitotto, ad Agrigento. A scoprire il furto sono stati gli operai della ditta che hanno allertato i carabinieri di Villaggio Mosè, i quali hanno tempestivamente avviato le indagini.


Continua senza sosta in provincia di Agrigento l’attività della Polizia di Stato nella prevenzione e nel contrasto dei furti e ricettazione di rame. Martedì personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Agrigento, congiuntamente a militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e a personale della Polizia Provinciale di Agrigento, ha effettuato un controllo a Racalmuto. È stata trovata un’area adibita a deposito illecito di materiale di risulta. Per questo motivo è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria P.P, di 66 anni, titolare dell’area, in quanto si è reso responsabile dei reati di violazione di sigilli, gestione illecita di rifiuti e discarica non autorizzata di rottami di autovetture, ferro e altro materiale pericoloso, combustione illecita di rifiuti pericolosi e non e attività di autodemolizione priva di autorizzazione. Lo stesso 66enne è stato anche denunciato per maltrattamento di animali. Sono stati infatti trovati degli animali custoditi in violazione della normativa di legge. Nello specifico, sono stati sequestrati numerosi capi di bestiame, tra cui 9 equini, 13 ovini, nonché cani di varia razza e animali da cortile.


I cittadini di Favara, che da diversi giorni attendono le annunciate dimissioni di massa dei consiglieri comunali in carica, possono stare tranquilli. Secondo alcune fonti interne a palazzo di Città, i membri di aula "Falcone e Borsellino" sarebbero intenzionati a proseguire il loro mandato fino a fine legislatura. Nelle ore prima e dopo l’ultima riunione della pubblica assise cittadina, erano circolate insistenti le voci sulle imminenti dimissioni, con conseguente scioglimento del parlamento cittadino. Durante la riunione del 17 marzo scorso solo 5 sono stati i consiglieri che hanno rassegnato le dimissioni. Circostanza che ha aperto le porte ai primi dei non eletti nelle rispettive liste. Ora, per un attimo, proviamo a metterci nei panni di questi cinque nuovi aspiranti consiglieri comunali di Favara che, a breve, dovranno comunicare se accetteranno o rinunceranno all’incarico. Prima però, ci sembra opportuno fare alcune riflessioni sullo stato di salute della città, che gli stessi dovranno rappresentare. È sotto gli occhi di tutti, compresi quindi amministratori e consiglieri comunali, lo stato pietoso in cui versa Favara; strade groviera, servizi per i cittadini pressoché inesistenti, edifici pubblici inadeguati e tasse alle stelle. La giustificazione degli amministratori per queste gravi carenze è stata e continua ad essere la mancanza di soldi. Che le casse dell’Ente siano in rosso lo testimonia la stessa approvazione del consiglio comunale della richiesta da parte dell’amministrazione comunale di un piano di rientro pluriennale. Per i cittadini contribuenti, che secondo quanto dicono gli addetti, a Favara sarebbero solo il 40% della popolazione, significherà l'ennesimo sacrificio, con l’innalzamento ulteriore dei tributi per colmare i debiti accumulati dalla classe politica locale. Con quale spirito si appresterebbero ad entrare nel civico consesso i cinque aventi diritto? Forse per il famigerato “bene della città”? Questo termine ha avuto il suo fascino nelle passate campagne elettorali ma adesso, vista l’emergenza del Comune, probabilmente non farà presa sui favaresi. Accettare di sedere per 12 mesi tra i banchi di Aula" Falcone e Borsellino", sapendo di avere le mani legate proprio per mancanza di fondi, cosa comporterebbe? Un sacrifico o un onore? Il rischio di compromettere la propria immagine con la macchia indelebile della “mala politica” è alto. È anche vero che la rinuncia ad entrare a far parte del consiglio comunale potrebbe far pensare a una mancata assunzione di responsabilità. E allora che fare? Per molti cittadini di Favara forse sarebbe auspicabile la chiusura anticipata della legislatura, con la sfiducia al sindaco e lo scioglimento del consiglio comunale. Fantasie? Certo che sì se confermate dalla volontà di arrancare fino al prossimo maggio 2016. In attesa di conoscere i nomi ufficiali dei nuovi cinque consiglieri comunali, gli aspiranti Gaetano Airò e Gerlando Nobile annunciano a priori la loro rinuncia al tanto discusso “gettone di presenza”.


Il Presidente del Consiglio Comunale di Favara, Leonardo Pitruzzella, scrive al sindaco Rosario Manganella. Nella missiva il Presidente, dopo l’approvazione del piano di rientro e forte del capoverso della Dirigente Russello, che nella sua relazione scrive: “Corre l’obbligo di far presente che se fossero state attuate le misure correttive approvate dal Consiglio Comunale negli anni, oggi non ci sarebbero le attuali preoccupazioni che stiamo vivendo'', chiede al sindaco una ungente convocazione. Nello specifico, Pitruzzella chiede di essere convocato dall’amministrazione comunale, insieme ai consiglieri comunali e ai tecnici dell’Ente, in più riunioni da programmare nell’immediato, al fine di far prendere coscienza al consiglio comunale della reale situazione finanziaria che il Comune sta attraversando e decidere quali iniziative intraprendere nella programmazione del piano di rientro stesso.


I Dirigenti del Partito Democratico di Agrigento sono stati chiamati a rapporto dal Segretario Regionale del partito. Fausto Raciti per domani, a Palermo, ha convocato una riunione con il gruppo dirigenziale della città dei templi per discutere della complessa e confusa situazione politica che si è creata all'indomani delle primarie "Agrigento 2020". Per il segretario del PD di area renziana le consultazioni per la scelta del candidato sindaco di Agrigento, svoltesi domenica scorsa, devono essere annullate. La corrente politica che fa capo al Premier, quindi, propone di commissariare la segreteria provinciale del PD di Agrigento e riproporre le primarie per la scelta di un nuovo candidato sindaco targato PD.


“Nel Partito Democratico non può che esserci solidarietà nei confronti di chiunque contrasti la mafia, compreso il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Se Crocetta immagina che all’interno del suo partito ci siano dei censori, si sbaglia”. Questo è quanto dichiarato dal Presidente Regionale del PD in Sicilia, Marco Zambuto, in replica all’intervento del Governatore Rosario Crocetta in un convegno svoltosi a Roma.


“Cittadini d'Europa. Italiani all’estero: il dialogo, la collaborazione, le opportunità” è la denominazione del convegno che domani, alle ore 17:30, si svolgerà presso la Biblioteca Comunale di Cattolica Eraclea. L’iniziativa è promossa dalle associazioni “Rifare l’Italia” e “Fianco a Fianco”. All’incontro è prevista la partecipazione, tra gli altri, anche del parlamentare europeo Laura Garavani, del sindaco di Veaux En Amienois Daniel Lelelu e dei parlamentari, nazionale e regionale, Tonino Moscatt e Giovanni Panepinto.


L’agrigentino Salvatore Montaperto è stato eletto presidente del coordinamento regionale dei collegi degli infermieri siciliani, istituzione formalmente riconosciuta dalla Federazione nazionale Ipasvi. Ad esprime soddisfazione per l’elezione di Montaperto il presidente del collegio degli infermieri agrigentini Salvatore Occhipinti. “Mi complimento con il collega per la sua elezione, -dice Occhipinti- perché è attestazione delle doti di un professionista che noi abbiamo avuto modo di apprezzare nel nostro ambiente e adesso avremo modo di usufruire della sue capacità anche in ambito regionale”.


“ANFASS open Day” da domani a domenica prossima anche in viale Berlinguer a Favara. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni indette in occasione della VII^ giornata nazionale della disabilità intellettiva e/o relazionale che quest’anno coincide anche con il 57° anniversario di fondazione dell’associazione. Il programma delle iniziative promosse a Favara prevedono domani mattina l’incontro con gli istituti scolastici cittadini; nel pomeriggio la celebrazione di una S. Messa e momenti di intrattenimento musicali. La giornata di sabato, invece, sarà interamente dedicata al servizio di accoglienza e informazione. Domenica 29, “ANFFAS Open Day” si chiude in piazza Don Giustino dove, in mattinata, i volontari dell’associazione saranno presenti con uno stand informativo.


Emiliano Mondonico, uno dei personaggi sportivi più conosciuti d'Italia legati al mondo del calcio, domani sarà a Favara per presentare il suo libro dal titolo: “La sedia in cielo”. L’appuntamento è per le ore 19.00 presso la Farm Cultural Park. Il libro parla della vita sportiva di mister Mondonico, il quale nel 1992, dopo aver battuto il grandissimo Real Madrid con il suo Torino, approdò alla finale di Coppa Uefa contro gli olandesi dell'Ajax. La sfida fu vinta dai più quotati giocatori dell'armata olandese ma al Torino venne negato un calcio di rigore netto che lo avrebbe portato sul tetto d'Europa. In quell'occasione, preso dalla rabbia, Emiliano Mondonico afferrò una sedia da bordo campo e la alzò al cielo in senso di protesta. Quel gesto gli costò la squalifica ed entrò nella storia. Saranno presenti, oltre all’autore del libro, anche Renzo Zambito, presidente regionale dell’associazione “Picciotti del Toro” e l’assessore allo sport Davide Lumia. A coordinare i lavori il giornalista, sociologo e docente universitario Francesco Pira.


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