SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/03/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

GLI EDITORI DELLE TV LOCALI SICILIANE PRONTI A FARE FRONTE COMUNE PER GARANTIRE LA CONTINUITA' E LA STORIA DELLE EMITTENTE TELEVISIVE LOCALI. IERI INCONTRO A CALTANISSETTA.

DUPLICE OMICIDIO A PORDENONE. LA PISTA PRIVILEGIATA SEMBRA ESSERE QUELLA PASSIONALE. INTANTO DOPO L'AUTOPSIA LA SALMA DELLA GIOVANE TERESA COSTANZA VERRA' PORTATA A FAVARA PER LE ESEQUIE.

A SCIACCA PADRE E FIGLIO FINISCONO IN OSPEDALE D'URGENZA PER AVVELENAMENTO. AVREBBERO MANGIATO DELLA VERDURA RACCOLTA NEI CAMPI CREDENDO FOSSE DELLA BORRAGINE.

NON DICHIARANO IL DISSESTO DEL COMUNE. INDAGATI DALLA PROCURA DI MESSINA 62 PERSONE TRA QUESTI EX SINDACO, ASSESSORI, CONSIGLIERI COMUNALI E DIRIGENTI.

FAVARA E I SUOI TALENTI. UN'ALUNNA DELLA SCUOLA GUARINO SI AGGIUDICA LA FASE NAZIONALE DEI GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO.


Oltre 20 Editori delle emittenti televisive siciliane si sono incontrati ieri mattina nel cuore della Sicilia, a Caltanissetta, presso l'hotel San Michele. In discussione tra gli editori, che rappresentano l’informazione territoriale dell’intera Isola siciliana, le problematiche del settore radiotelevisivo analizzate alla luce dell’esperienza maturata dopo oltre 2 anni dal passaggio al digitale terrestre. Tutti sono stati concordi nel constatare come lo switch off del 2012 abbia comportato per le TV siciliane notevoli investimenti economici per predisporre delle tecnologie necessarie alla trasmissione digitale. Investimenti ancora del tutto improduttivi che rendono ancora più grave la situazione economica delle TV alla luce del notevole calo del numero degli inserzionisti dovuto alla crisi generale ma soprattutto all’incapacità di una classe politica regionale che non è stata in grado di gestire tramite i fondi europei proprio lo switch off del 2012. Politica regionale che successivamente si è riconfermata incapace dopo l’approvazione nel 2013 della legge sull’editoria, fortemente voluta dagli editori ma rimasta inapplicata perché senza decreti attuativi. Gli Editori Televisivi Siciliani aderenti alla ReaTvSicilia hanno quindi approvato una serie di iniziative che metteranno in atto già dalla prossima settimana per fare fronte comune e garantire la continuità e la storia delle emittenti televisive locali, che da oltre 30 anni svolgono un "Servizio Pubblico" non riconosciuto e troppo spesso sottovalutato dalla classe politica.


Ci sarebbe anche la pista passionale tra le ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri per risolvere il caso della coppia di fidanzati uccisa a Pordenone martedì scorso. L'omicidio non sarebbe figlio di un raptus omicida ma opera di un killer freddo e spietato, che avrebbe atteso il momento giusto per entrare in azione. Teresa Costanza e il compagno Trifone Ragone non passavano certo inosservati, i riconoscimenti ottenuti in vari concorsi di bellezza certamente lo testimoniano. Tutti li dipingono come una coppia affiatata, senza scheletri nell'armadio e con un futuro radioso: solo pochi istanti prima di essere uccisa, la giovane favarese, a Pordenone da poco più di un anno, aveva confidato al gestore della palestra tutta la propria felicità per la recente nuova occupazione in una primaria agenzia assicurativa. Il militare, invece, si apprestava ad essere inviato a Milano in missione nell'ambito dell'operazione "Strade sicure", in vista dell'Expo. L'uomo è stato colpito da tre proiettili mentre lei da due, tutti esplosi da una pistola calibro 7.65. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il killer avrebbe aperto la portiera dal lato passeggero, dove si trovava Ragone, puntandogli l'arma alla tempia, a bruciapelo. Una frazione di secondo dopo l'avrebbe rivolta contro la fidanzata, freddandola da distanza ravvicinata e mandando anche in frantumi il finestrino dell'utilitaria. Domani l'autopsia. Intanto le esequie della giovane Teresa si svolgeranno nella città di Favara, dopo che la Procura della Repubblica di Pordenone autorizzerà il trasporto della salma.


Il 33enne Diego Cutaia, operaio di Canicattì, è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia e danneggiamento. Per motivi apparentemente privi di rilievo, mentre Cutaia era seduto a tavola per pranzare con i familiari avrebbe aggredito la madre e il fratello Filippo, picchiandoli e danneggiando mobili, suppellettili e sfondando i vetri dell’abitazione. Cutaia, secondo una ricostruzione degli investigatori, avrebbe quindi brandito un’accetta per cercare di uccidere il fratello, indirizzandogli un fendente alla testa. Filippo è riuscito fortunatamente a schivare l’arma, anche se è stato colpito di striscio al mento. Scattato l’allarme, sul posto, avvertiti dai vicini, sono giunti i carabinieri. I feriti sono stati trasportati con un’autovettura al pronto soccorso del vicino ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. Intanto Diego Cutaia è fuggito da casa. I militari dell’Arma del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Agrigento lo hanno rintracciato e arrestato alcune ore dopo e lo hanno tradotto nel carcere agrigentino di contrada Petrusa.


Padre e figlio, rispettivamente di 50 e 12 anni, sono stati ricoverati d’urgenza a Sciacca all’ospedale Giovanni Paolo II per avvelenamento. I due si sarebbero sentiti male dopo aver mangiato della verdura, presumibilmente mandragora, che hanno raccolto nei campi credendo che fosse della borragine. Per il padre si è reso necessario l’intervento dei medici del reparto di rianimazione, le sue condizioni sarebbero gravi. Il 12 enne, invece, sottoposto a lavanda gastrica, non rischierebbe la vita.


Sarebbe di circa 10 mila euro il bottino di un furto commesso martedì scorso in un’abitazione rurale di c.da Monterosso a Realmonte. I ladri si sono introdotti nello stabile dopo aver forzato la porta d’ingresso e rubato un pc e un’automobile, una Skoda Fabia, che il proprietario custodiva nel garage. Sull’episodio indagano i carabinieri della Stazione di Realmonte.


A Messina i conti erano in rosso già nel 2009 e l’allora sindaco, Giuseppe Buzzanca, e la sua giunta avrebbero dovuto dichiarare il dissesto. Ma non lo hanno fatto, malgrado la “messa in mora” della Corte dei Conti. Per non incorrere nelle penalità previste dalla legge di stabilità, in caso di default avrebbero dovuto dimezzarsi le indennità e i gettoni di presenza e bloccare le assunzioni. "Il mancato default però – si legge in un articolo di Alessandra Serio, giornalista de “La Sicilia” - ha avuto (e ha ancora) un costo salatissimo per i cittadini, che si trovano a pagare tributi locali altissimi come l’Imu, tra le più alte d’Italia". Sarebbe questa la conclusione a cui è giunta la Procura della Repubblica di Messina, che sui bilanci comunali ha aperto un’inchiesta, passando in rassegna i documenti contabili dal 2009 al 2012. Inchiesta che ora è giunta al capolinea con 62 indagati finali. Tra questi: l’ex sindaco Buzzanca, la sua giunta, 27 consiglieri comunali, l’ex ragioniere capo del Comune, e ancora: l’ex segretario generale, i revisori dei conti e quasi tutti i dirigenti di settore. L’inchiesta della Procura messinese mira a capire se il mancato dissesto fu frutto di un accordo politico o di una precisa scelta amministrativa. In entrambi i casi, i bilanci approvati dal 2009 al 2012 non sarebbero stati veritieri. Secondo un consulente della magistratura, al Comune di Messina per far quadrare i conti non furono iscritti i debiti fuori bilancio, furono sovrastimate alcune voci di entrata (come l’alienazione del patrimonio immobiliare e crediti in realtà inesigibili) e iscritte in entrata voci che in realtà dovevano essere registrate come «in mero transito». Infine, furono registrate le entrate attese dalle partecipate, tradizionalmente insolventi col proprio municipio poiché con i conti altrettanto in rosso. A sindaco, ragioniere generale e tre dei revisori dei conti il P.M. Antonio Carchietti, titolare del caso, contesta inoltre il falso per aver attestato la conformità ai parametri dettati dal patto di stabilità.


Dopo le dimissioni del consigliere comunale di Favara Maria Vella, esprime un vivo ringraziamento per il suo impegno politico-amministrativo profuso in questi anni all’insegna della trasparenza, della coerenza e della forte appartenenza ai valori del partito e della società favarese, Michele Montalbano, portavoce NCD di Favara. ”Una scelta personale, le sue dimissioni, -dice Montalbano- che rispettiamo doppiamente: rispettosi della sua azione sempre limpida e meritoria. Con Mariella abbiamo tracciato sin dall'inizio della consiliatura una forte collaborazione politica in direzione della buona e sana proposta politica, intesa al raggiungimento di una migliore qualità della società che giornalmente viviamo. Oggi più che mai –conclude il portavoce Montalbano- il suo impegno cristallino rappresenta per tutti noi di NCD Favara un punto fermo di riferimento anche per il futuro; un modello di passione per i tanti che si impegneranno nella vita politica della città”.


Nel giorno di San Giuseppe, Santo a cui i favaresi sono devotissimi, e all’indomani del ricordo dell’eroe Calogero Marrone, il parroco della Chiesa San Vito, don Diego Acquisto ha un messaggio per la città. “Dopo l’ultima, oramai inevitabile, decisione del Consiglio Comunale suggerisco ai cittadini tutti –dice don Diego- di avviare decisamente un nuovo stile di partecipazione alla vita politica della collettività, con un graduale cambiamento anzitutto culturale di interessamento al bene comune”. A chi invece ha ruoli istituzionali, don Diego si sente di dire, ognuno per il suo ruolo e per la sua parte, di “imitare Calogero Marrone nel suo coraggio e nella sua furbizia. Ha usato i suoi poteri per alleviare le sofferenze di un paese stremato nelle sue fasce sociali medio-basse”. Nelle motivazioni che scrivono i consiglieri dimissionari si legge: “In una situazione di enorme criticità non ha più senso assurgere al ruolo di parafulmine delle altrui responsabilità. Democrazia –scrive don Diego- è capire anche (e forse soprattutto) le ragioni degli altri. Dopo la scelta operata dal Consiglio Comunale, che ha accolto la proposta dell’Amministrazione, bisogna avere il coraggio di ripartire, e subito, senza perdere tempo. Vorrei dire di aggredire con il coraggio di Marrone i problemi. Dal male ne deve venire il bene, per avviare l’aurora di un nuovo giorno, nell’ottica di una crescita in tutti i sensi e in tutte le direzioni. L'augurio –conclude- è che Favara possa davvero iniziare un nuovo capitolo. Guai a perdere questa speranza”.


Rifiuti. L’on. Giovanni Panepinto lancia l’allarme per la discarica Sciacca. “Se il governo non interverrà autorizzando l’uso della quarta vasca, entro 20 giorni –dice Panepinto- la discarica di Sciacca dovrà chiudere. Le conseguenze sarebbero facilmente immaginabili dal momento che la discarica, una delle poche pubbliche della Sicilia, riceve i rifiuti di ben 17 comuni: siamo di fronte a un vero e proprio allarme ambientale. Il presidente Crocetta –scrive Panepinto- convochi immediatamente i vertici dell’assessorato all’Energia e metta in campo tutte le iniziative necessarie a garantire il funzionamento della discarica”.


Domani, venerdì 20 marzo, alle ore 17 all'Hotel Dioscuri di San Leone primo incontro del Corso di Formazione Politica 2015 "La Sinistra e il suo futuro" organizzato dall'Associazione DEMOS Agrigento con la collaborazione del PD. Questo primo incontro affronterà il tema della "La Sinistra italiana ed europea dopo Syriza e prima di Podemos". Introdurrà Angelo Capodicasa, discuteranno Maurizio Iacono e Sergio D'Antoni, e concluderà i lavori Massimo D'Alema. L'edizione del 2015 del corso di formazione politica sarà dedicata a Giacomo Di Benedetto, dirigente democratico e sindaco di Raffadali, prematuramente scomparso.


Intanto domenica prossima, 22 marzo, si terranno le primarie di “Agrigento 2020” per la scelta del candidato sindaco della coalizione. Le primarie si svolgeranno tra Silvio Alessi, Epifanio Bellini, Piero Marchetta e Peppe Vita. Potranno votare tutti i residenti ad Agrigento, anche i giovani che hanno già compiuto 16 anni. Non è richiesto alcun contributo economico. Per esprimere il proprio voto è necessario recarsi in uno dei gazebo portando con sé un documento d’identità e la tessera sanitaria. Sono 10 i gazebo previsti in città e nei quartieri.


Noemi Di Gloria, 9 anni, alunna della 4^D dell’I.C. “Gaetano Guarino” di Favara, è tra gli 800 finalisti della fase nazionale dei giochi matematici del Mediterraneo che si svolgono a Palermo il prossimo 9 maggio. Noemi ha conquistato il biglietto di accesso alla finale, aggiudicandosi la fase di area nella categoria 4° primaria. La timida allieva ha superato brillantemente il test di matematica rispondendo esattamente a 14 quesiti preparati dai responsabili dell’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica “Alfredo Guido”. In mattinata Noemi ha ricevuto in classe la visita della dirigente scolastica, Maria Todaro, che si è complimentata con lei e con i suoi insegnanti, ovvero i maestri: Antonino Liotta, Germana Sutera Sardo, Antonietta Sanfratello, Daniela Giudice e Giovanna Sciortino. Noemi comunque, nonostante la passione per i numeri, si applica bene anche nelle altre materie scolastiche e con ottimi risultati. Intanto la piccola Noemi si gode il suo bel attestato e la medaglia, in attesa della finalissima di Palermo.


Nel giorno della festività di San Giuseppe nelle tavole dei favaresi non può certamente mancare un gustoso piatto di minestra di legumi, preparata secondo la tradizionale ricetta locale. Appuntamento, tra fede e tradizioni popolari, a cui si sono presentati puntuali anche alunni e personale dell’Istituto Comprensivo "Falcone e Borsellino". Nel cortile della scuola la preghiera di benedizione è stata effettuata da fra’ Giuseppe Maggiore, guardiano del convento dei Frati Minori.


Si terrà domani, venerdì, presso il centro civico di Menfi #risorsaagricoltura “prospettive ed opportunità”. L’evento, che è stato promosso dall’Associazione “Rifare l’Italia” e organizzato dall’Ordine degli Agronomi di Agrigento insieme a “Fianco a fianco”, ha lo scopo di favorire momenti di confronto, dibattito e informazione sui temi dell’agricoltura e del territorio, sulle opportunità e sul ruolo che questi possono avere per la crescita socio-economica della comunità interessata e più complessivamente del Paese. All’incontro parteciperanno nella qualità di relatori il deputato nazionale e componente della Commissione Affari europei della Camera Antonino Moscatt, il Sindaco di Menfi Enzo Lotà, l’assessore comunale Saverio Palminteri, il Presidente Ordine Agronomi e Forestali Germano Boccadutri, il deputato all’Ars e sindaco di Bivona Giovanni Panepinto e Giuseppe Cacopardi del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali della Direzione generale dello sviluppo locale.


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