SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/03/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

APPROVATO CON 18 SI E 6 NO IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE AL COMUNE DI FAVARA. DURANTE LA SEDUTA DI IERI SERA CINQUE CONSIGLIERI SI SONO DIMESSI. INTANTO MANGANELLA NE FA ANCORA DELLE SUE. LA COLPA DELLA GRAVE CRISI ECONOMICA E' DEGLI ALTRI E NON SUA.

UNA GIOVANE FAVARESE E' STATA TROVATO MORTA ALL'INTERNO DI UN'AUTO INSIEME AL FIDANZATO. E' SUCCESSO A PORDENONE. SI INDAGA

LETTERA INTIMIDATORIA AL VICE SINDACO DI COMITINI E ALL'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI."ABBANDONATE TUTTE LE COSE ALTRIMENTI FARETE UNA BRUTTA FINE" IL CONTENUTO DEL MESSAGGIO.

DOVRANNO RISPONDERE DI ABUSO D'UFFICIO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA E L'EX MAGISTRATO INGROIA ISCRITTI INSIEME AD ALTRE SETTE PERSONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DALLA PROCURA DI PALERMO.

RICORDATO OGGI A FAVARA L'EROE CALOGERO MARRONE. A LUI DEFINITO DA ISRAELE UOMO "GIUSTO TRA LE NAZIONI" E' STATO DEDICATO UN MONUMENTO E UN'EPIGRAFE IN PIAZZA DELLA PACE.


Si sono dimessi dalla carica di consiglieri comunali di Favara Mariella Vella (NcD ex PDL), Erica Matina (indipendente ex PID), Paolo Dalli Cardillo e Tania Sgarito (Socialisti riformisti ex FLI) e, alla fine della seduta, Giuseppe Grova (Udc ex Favara Futura). L’annuncio durante la riunione del consiglio comunale di ieri sera con argomento il piano di riequilibrio finanziario proposto dall’Amministrazione Comunale e approvato dal consiglio. Vella, Matina, Dalli Cardillo e Sgarito, rassegnate le dimissioni intorno alle ore 20.00, subito dopo la ripresa dei lavori interrotti di un’ora per mancanza di numero legale, hanno abbandonato l’aula con l’applauso dei presenti. Diversi infatti i lavoratori precari e quelli degli asili nido presenti alla seduta. Grova, invece, ha rassegnato le dimissioni dopo aver esitato positivamente il punto riguardante il piano di riequilibrio pluriennale. Ma cosa significa l’approvazione di questo punto? Cosa comporterà per i cittadini? In poche parole: l’innalzamento dei tributi per 10 anni e una drastica riduzione dei già precari servizi. L’Ente Comune, secondo quanto scritto recentemente in una relazione dalla Dirigente alle Finanze, avrebbe un deficit economico di circa 4 milioni e 130 mila euro e quindi, questo, dopo l’esito della votazione di ieri sera, sarà colmato con l’aumento dei tributi alla collettività. Durante la seduta di ieri diversi gli interventi registrati favorevoli o sfavorevoli all’approvazione del piano di riequilibrio finanziario. Alla votazione sei gli assenti (compresi i quattro dimissionari più i consiglieri Antonio Fallea e Antonella Crapanzano) 18 sì e 6 no (Palumbo, Broccia, Bennardo, Lombardo, Ceresi e Scalia). Votata anche l’immediata esecutività del punto: 21 sì, 3 no e 6 assenti. Dopo le dimissioni dei 5 consiglieri si parla già della loro surroga. I primi dei non eletti nei rispettivi partiti e/o liste che prenderanno il loro posto sono: Popolo della Libertà: Gaetano Airò; Popolari Italia Domani: Gaetano Agliata; FLI: Gerlando Nobile e Carmelo Vitello, e Favara Futura: Calogero Cinquemani.


"Favara merita passione, dedizione e coraggio e le argomentazioni e lo sfogo del consigliere Grova, che ne hanno accompagnato le dimissioni, sono frutto di passione, dedizione e coraggio. Sono questi i segni distintivi che hanno caratterizzato la sua esperienza amministrativa”. A dirlo il coordinatore UDC Favara Adriano Barba. “Da coordinatore Udc –scrive Barba- ho potuto conoscere da vicino il suo impegno e il suo amore per questa nostra terra. Un giovane politico che ha creduto, come chi scrive, nel rilancio di una città inerte e abbandonata in un declino irreversibile. Le dichiarazioni che hanno accompagnato le sue dimissioni non possono che scuotere le coscienze della parte più sana e illuminata della nostra città perché questa decida, in uno scatto di orgoglio, di ribellarsi all'arroganza, ignoranza e improvvisazione di una classe dirigente fallimentare. Sono certo che l'azione amministrativa condotta da Giuseppe Grova, in piena libertà e con alto senso di responsabilità e rispetto per i cittadini, -conclude- servirà da monito per quanti vorranno ricoprire la carica di consigliere comunale. Da cittadino prima e da coordinatore dopo –conclude- esprimo tutta la mia gratitudine al consigliere uscente Grova”.


Dopo aver fatto un'altra delle sue solite "manganellate", stavolta contro i dipendenti del Comune di Favara, il primo cittadino ieri sera assolve tutta la politica locale. La colpa dello stato delle cose è ovviamente degli altri, dei politici di Palermo e Roma. Insomma Manganella non sa più cosa dire per cercare di scaricare le sue colpe sugli altri. Avendo capito che l'altra sua "manganellata" contro i consiglieri comunali, quella della precedente pubblica assise, ha sortito un effetto bumerang, adesso per accaparrarsi le simpatie dei 30 inquilini di aula "Falcone e Borsellino" afferma che se nelle casse del Comune di Favara non ci sono soldi, è perché ne arrivano pochi da Palermo e Roma: sono loro a mandarne meno. Ma quale novità ha scoperto? Che questo era il loro modo di operare non si sapeva e si dice già da almeno 5 anni? Da buon padre di famiglia avrebbe invece dovuto trovare le soluzioni per portare avanti la sua casa. Parafrasando un esempio dell'assessore Chianetta, intervenuta poco prima, immaginiamoci di star vedendo allagare la nostra casa. Che facciamo? Giriamo le spalle o cerchiamo di pulirla e trovare le soluzioni? Non lasciamo di certo allagare la nostra casa! Invece, per sua stessa ammissione, Manganella non ha nemmeno fatto lavorare bene i dipendenti per il recupero crediti. Certo, da Palermo e da Roma hanno diminuito le entrate economiche ai comuni. Ma Manganella, nella spasmodica ricerca di scaricare le sue colpe verso gli altri (magari non locali per cercare di farseli amici), scorda che Palermo e Roma non ce l'hanno mica con Favara. Il gettito economico sempre minore nelle casse comunali colpisce tutti i comuni, non solo la Città dell'Agnello Pasquale. E poi non scordiamo che Palermo, e soprattutto Roma, sono città molto ben rappresentate dagli stessi uomini della sua stessa corrente partitica (renziana). Ma cosa voleva dire che questi uomini politici ce l'hanno con lui? Pure loro?!?! Ce l'hanno con un uomo del loro stesso partito? Cosa pensare ??? Avranno forse immaginato o saranno giunti alla conclusione che Manganella non è un loro buon rappresentante, e quindi hanno deciso di tagliare i fondi solo a Favara? Povera Città dell'Agnello Pasquale, allora! Costretta a subire le angherie dei politici per colpa di Manganella. Insomma, il primo cittadino si aggrappa sugli specchi ma scivola rovinosamente. All'inizio della sua arringa, il buon padre di famiglia si scaglia contro i dipendenti del comune che gestisce, "non tutti" , sottolinea, ma contro la parte che "si gratta la pancia e passeggia nei corridoi" e dice: "Adesso devono lavorare". Ecco quindi alcuni dipendenti comunali presenti alla seduta alzarsi dalle loro sedie, abbandonare l'aula in segno di protesta, mentre qualcuno gli urla anche contro. Ma Manganella si è forse scordato che è sindaco da 4 anni? Ma dove è stato fino ad adesso? Si è forse scordato che in questi quattro anni la delega al personale ce l'ha avuta sempre e solo lui? Considerato che dopo 4 anni non sono stati presi provvedimenti, è facile presumere che l'uomo con la delega al personale non si sia nemmeno accorto del modo di lavorare dei suoi dipendenti. Ma per questi 4 anni che cos'altro era impegnato a fare? E poi, alla luce del fatto che la sua stessa dirigente Russello ha chiaramente detto che Manganella non ha messo in atto le direttive date dal consiglio comunale per salvare l'Ente, siamo proprio sicuri che a grattarsi la pancia e a passeggiare siano solo i lavoratori precari del Comune? Non resta ancora che dire povera Favara, governata da un uomo di piccole vedute, spesso, troppo, assente nei momenti del bisogno per i cittadini. Meglio sarebbe, a detta di molti, che lasciasse l'incarico per dare spazio a uomini che potrebbero dimostrare di saperci fare meglio.


Trovati morti all’interno di una Suzuki davanti al palazzetto dello sport di Pordenone. Parliamo di una favarese, Tersesa Costanza, di 30 anni, e Trifone Ragone, di 29 anni, di Monopoli, in provincia di Bari. A ucciderli quasi sicuramente dei colpi di arma da fuoco. Qualcuno sembra averli colpiti anche alla testa. Ad accorgersi del fatto, intorno alle 20 di ieri sera, un istruttore di judo uscito dalla palestra. Secondo una prima ricostruzione la giovane era uscita poco prima. Sul posto i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e i carabinieri. Presenti anche gli esperti della Scientifica. In un primo momento era circolata la voce che accreditava la tragedia come un omicidio/suicidio, ma i successivi rilievi hanno rimosso alcune certezze. Saranno decisivi gli accertamenti che verranno eseguiti nelle prossime ore e l’autopsia sulle vittime. La favarese Teresa Costanza si era laureata nel 2010 alla Bocconi in Marketing Management, mentre il fidanzato era un sottufficiale dell’Esercito.


"Abbandonate tutte le cose altrimenti farete una brutta fine" sarebbe il messaggio contenuto in una lettera intimidatoria indirizzata al vicesindaco di Comitini, Gennaro Fiorello, e all’assessore al Lavori Pubblici, Salvatore Bruno. La missiva è stata fatta recapitare ieri al Municipio di Comitini. Oltre a delle scritte in stampatello, alcune delle quali anche in dialetto siciliano, vi era una foto dell’Isis. Si indaga per capire chi e perché abbiano voluto intimorire i due amministratori.


Inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo su presunte violazioni di legge commesse nelle assunzioni fatte nella partecipata regionale Sicilia e Servizi. Iscritti nel registro degli indagati l’ex magistrato, nonché amministratore unico della partecipata, Antonino Ingroia, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’ex ragioniere generale della Regione, Mariano Pisciotta, e sei assessori della prima giunta Crocetta. Per loro l’accusa è di abuso d’ufficio


Ha dell’incredibile quello che sta succedendo da qualche tempo a questo parte a Canicattì. Malviventi aspettano i giorni dei funerali per compiere dei furti nelle abitazioni lasciate incustodite. È successo nuovamente lunedì scorso nella città dell’Uva Italia. Hanno aspettato che tutti si spostassero in chiesa per partecipare alle esequie per poi fare irruzione. Magro il bottino, solo qualche oggetto in oro. Sul fatto indagano le forze dell’ordine.


Incendiata una casa disabitata in p.zza Fontana a Racalmuto. Ignoti hanno fatto irruzione forzando la porta d’ingresso. Poi hanno ammassato materassi e mobili e appiccato il fuoco. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i carabinieri della Stazione di Racalmuto. La casa è di proprietà di una signora che vive nel Norditalia. Indagini sono in corso.


Nel 70esimo anno della liberazione dal regime dittatoriale nazi-fascista, Giornata della Memoria oggi a Favara in ricordo dell’eroe Calogero Marrone. Al funzionario del Comune di Varese, riconosciuto da Israele uomo “Giusto tra le nazioni”, in mattinata sono stati dedicati un monumento e un’epigrafe, collocati nel giardino della memoria allestito in piazza della Pace. Alla cerimonia era presente, tra gli altri, anche la nipote, la signora Daniela Marrone. Per lei era la prima volta nella città natale del nonno. Alla presenza delle autorità guidate dal Prefetto di Agrigento Nicola Diomede gli alunni di diversi istituti scolastici hanno avuto modo di conoscere le gesta eroiche compiute dal loro illustre concittadino che, falsificando i documenti di molti cittadini ebrei, riuscì a salvargli la vita. Per l’occasione a Favara era presente anche il coordinatore regionale dell’ANPI, Ottavio Terranova. Calogero Marrone fu arrestato e deportato nel lager nazista di Dachau, dove morì il 15 febbraio del 1945. Autore del monumento dedicato al favarese “Giusto tra le nazioni” l’architetto Calogero Giglia. Subito dopo l’inaugurazione del giardino della memoria, le manifestazioni si sono spostate al castello Chiaramonte, dove si è svolto un interessante convegno.


E adesso lo sport e, nello specifico, il rally. Ottima prestazione per la scuderia S.G.B. Rallye che conquista grazie alla maiuscola prestazione del suo alfiere, Alfonso Di Benedetto, uno strepitoso 4° posto assoluto dominando la classe S2000. L’edizione 2015 della Ronde delle Miniere sarà certamente archiviata come una gara di alto livello, dove lo spettacolo, la bravura degli organizzatori, la qualità dei partecipanti e la bellezza della prova hanno fatto da cornice a un evento davvero ben riuscito. Di Benedetto, ancora una volta, ha dimostrato le sue doti di aggressività, tecnica e combattività che gli hanno consentito, grazie anche all’apporto del suo navigatore Carlo De Luis, di concludere la corsa in 4° posizione assoluta a un soffio dal podio, perso solo per una piccola dose di sfortuna nell’ultima prova e stravincendo nella sua classe.


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