SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 27/02/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MALTEMPO, STRADE BLOCCATE IN MEZZA SICILIA PER FRANE E SMOTTAMENTI. LE PRECIPITAZIONI CI DANNO UNA TREGUA PER QUESTO FINE SETTIMANA. DAL 4 MARZO CI ATTENDEREBBE SECONDO GLI ESPERTI UNA SCIABOLATA ARTICA

INCIDENTE STRADALE IERI SERA IN VIA UMBERTO A FAVARA. UN CENTAURO CADE A TERRA DOPO AVER PRESO IN PIENO UNA VORAGINE PRESENTE SULLA CARREGGIATA.

NONOSTANTE LA FORTE PIOGGIA RIUSCITISSIMA LA MANIFESTAZIONE "NOUS SOMMES". DA FAVARA PARTE UN IMPORTANTE MESSAGGIO: IL DIALOGO PRIMA DI TUTTO.

CROLLO DEL PONTE PETRULLA SULLA STATALE 626 TRA LICATA E RAVANUSA. NELLA PRIMA DECADE DI MARZO I LAVORI SARANNO APPALTATI.


Viabilità in tilt in tutta la Sicilia per smottamenti e frane avvenuti a causa delle forti piogge. Ben 17 Km dell'autostrada A19 Palermo-Catania in direzione Catania sono stati chiusi per il distacco di materiale roccioso in prossimità della galleria "Scaldaferro”, fra Caltanissetta ed Enna. Gli automobilisti sono stati costretti ad utilizzare l'uscita dello svincolo di Caltanissetta. Sulla SS 189, Agrigento-Palermo, c’è presenza di fango e detriti. Nella zona di San Carlo, fra Chiusa Sclafani e Caltabellotta, è crollato un ponte. La strada statale 191, tra Mazzarino e Barrafranca, al confine tra le province di Caltanissetta ed Enna, è stata chiusa per tutta la giornata di ieri. Numerose le famiglie evacuate. "La viabilità è in crisi nell'intera regione - dice Calogero Foti della Protezione civile regionale - In particolare nelle province di Palermo, Caltanissetta e Agrigento sia per frane e crolli che per smottamenti e cedimenti del manto stradale. Stiamo monitorando tutte le situazioni critiche". Intanto per questo fine settimana è prevista una tregua, ma dal 4 marzo la situazione potrebbe tornare critica. Gli esperti parlano di sciabolata artica.


Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi l’incidente stradale verificatosi ieri sera intorno alle 18.30 in via Umberto a Favara. A causa probabilmente dell’asfalto reso viscido dalla pioggia e dalla profonda e larga buca presente sulla carreggiata, un giovane alla guida di una moto ha perso il controllo, finendo rovinosamente per terra. Nell’urto il 17enne, che viaggiava sprovvisto di casco, ha sbattuto la testa, procurandosi un taglio al di sopra del sopracciglio destro. Dolorante anche il polso. Per il giovane si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118, arrivati circa una mezz’oretta dopo il fatto poiché già impegnati in altri incidenti, di cui due con codice rosso, avvenuti in altri punti della città, tra cui via Agrigento e piazza Commendator Angelo Giglia. Assenti gli agenti della Polizia Municipale e i carabinieri della locale Tenenza, nonostante avvisati da chi ha prestato un primo soccorso al giovane. Purtroppo è stato risposto che non c’erano uomini e mezzi a disposizione perché impegnati nella manifestazione “Nous sommes”, la marcia del dialogo e della pace. (Gli agenti della Polizia Municipale sono arrivati non appena liberatisi dalla manifestazione) Come dicevamo, l'incidente poteva avere conseguenze ben più gravi. La profonda buca presente, specie se piena d’acqua che non permette di vedere la reale profondità, mette seriamente a rischio la pubblica incolumità dei passanti. Secondo alcune testimonianze raccolte sul posto, circa un’ora prima era passato da via Umberto il corteo della manifestazione organizzata da fra’ Giuseppe Maggiore dove era presente, tra gli altri, anche il primo cittadino. Proprio lui in quella voragine, ci è stato riferito, avrebbe rischiato di cadere. Quella presente in via Umberto non è la sola buca in città. Altre purtroppo, a causa delle abbondanti piogge, si sono formate. I cittadini, stanchi di essere bistrattati, chiedono un pronto e immediato intervento degli organi competenti. Non basta dire “è competenza di altri”, perché la vostra… è quella di controllare come vengono eseguiti i lavori e garantire la sicurezza dei cittadini!


Un’ordinanza di arresti domiciliari è stata eseguita ieri dai carabinieri della Tenenza di Favara. Protagonista una donna di 46 anni, C. M. queste le iniziali del nome. La stessa è stata ritenuta responsabile del reato di tentata violenza privata, fatti commessi nel luglio 2009, e dovrà scontare due mesi di reclusione domiciliare. A emettere l’ordinanza il Tribunale di Sorveglianza di Palermo.


Neanche la pioggia ha fermato la marcia della pace di ieri pomeriggio a Favara che ha visto insieme le comunità cattoliche e islamiche unite nella lotta al terrorismo. Un segnale forte quello che è stato lanciato dal centro favarese, giunto in un periodo particolarmente critico, e che ha dimostrato come il dialogo tra i popoli possa essere l’unica arma disponibile se si vuole raggiungere veramente la concordia e la pace. Il lungo pomeriggio della manifestazione promossa dal padre guardiano del convento dei Frati Minori di Favara, fra’ Giuseppe Maggiore, e sposata dalla comunità islamica agrigentina guidata dall’Imam Driss Solulib, è iniziato in piazza Cavour con l’incontro simbolico delle due comunità. Cattolici da una parte e musulmani dall’altra si sono incontrati nel centro della principale piazza cittadina e insieme hanno liberato le colombe, simbolo universale della pace. Subito dopo un lungo corteo si è diretto alla volta della collina San Francesco. Presenti centinaia di migranti provenienti dai diversi centri della Regione, le autorità e gli allievi degli istituti scolastici "Falcone e Borsellino" e "Martin Luther King". In una sala gremita del teatro del Boccone del Povero poi le due comunità hanno pregato insieme, con letture del Vangelo e del Corano, curate rispettivamente dal Cardinale Francesco Montenegro e dall’Imam Driss Solulib. Presenti all’iniziativa, oltre all’amministrazione, anche il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, il Questore Mario Finocchiaro, i comandanti di Guardia di Finanza e Carabinieri, rispettivamente Massimo Sobrà e Mario Mettifogo, e il Viceconsole del Marocco Amine El Kattani.


Saranno appaltati il prossimo 9 marzo i lavori di rifacimento del ponte Petrulla sulla SS 626 tra Licata e Ravanusa. La strada, ricordiamo, risulta chiusa dallo scorso luglio quando una delle campate del viadotto è crollata. Un’automobile, che in quel momento si trovava a transitare quell’arteria, era fortunatamente riuscita a frenare in tempo e rimanere in bilico tra l’asfalto e il dislivello. Quella frenata provocò però un tamponamento a catena con quattro feriti. Dai primi accertamenti effettuati dai tecnici dell’Anas, la causa del crollo era imputabile a una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l’impalcato. Sull’episodio la Procura della Repubblica aveva aperto un’inchiesta.


Chiudono i punti nascita di Licata, Paternò e Cefalù in quanto non avrebbero i requisiti minimi previsti per continuare a svolgere il servizio pubblico. Lo sostiene la Regione Sicilia. L’assessore Lucia Borsellino avrebbe già firmato i decreti. Un quarto provvedimento prevede la chiusura del reparto di Ostetricia «finalizzato alla nascita» anche nella casa di cura Argento di Catania. Un decreto nazionale fissa in 500 all’anno il minimo di parti, e queste strutture sembrano non rientrare in questo parametro, divenendo quindi centri non sicuri. Il provvedimento della Borsellino, già previsto da diverso tempo, arriva dopo le polemiche per la morte della piccola Nicole, la neonata che ha visto la luce nella clinica Gibiino di Catania ma che è morta durante il trasporto in ambulanza verso un ospedale ragusano. La clinica infatti non dispone di una terapia intensiva neonatale. Adesso questi provvedimenti, pare che siano gli ultimi, nascono anche dalla nuova rete ospedaliera che riscrive la mappa di reparti in tutta la Sicilia. Contraria al taglio dei punti nascita il commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara. “I risparmi –scrive- si fanno eliminando gli sprechi e approntando un piano oculato delle spese da sostenere, non tagliando i servizi necessari alla collettività. Ci opporremo alla chiusura”.


“Abbiamo votato un atto di indirizzo netto, che blocca quello che sarebbe un vero e proprio sopruso amministrativo e legislativo”. Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD e promotore delle iniziative di legge sull’acqua pubblica. Ieri mattina la commissione Territorio e Ambiente dell’Ars ha approvato all' unanimità una risoluzione per chiedere la revoca del provvedimento con il quale, nelle scorse settimane, il dirigente del Dipartimento acque e rifiuti dell’Assessorato Regionale all’Energia aveva intimato i comuni che non lo avessero ancora fatto alla riconsegna degli impianti idrici. “Questa richiesta –dice- è in aperta violazione della legge regionale 2 del 2013. Abbiamo già presentato una interrogazione parlamentare e i comuni interessati hanno votato appositi ordini del giorno. A questo però -conclude- serve un atto di chiarezza da parte dell’assessore Contrafatto e del presidente Crocetta”.


Altro lavoro di risistemazione del centro urbano a Porto Empedocle. Un muro usurato della strada che conduce al "Caliato" è stato abbattuto nelle ultime ore a "Marinella". Dopo la messa in sicurezza, il muro verrà nuovamente ricostruito in tempi brevi, consentendo a quanti transitano di percorrere la strada con maggiore sicurezza e un miglioramento estetico dei luoghi.


«Chiesa in uscita, Vangelo e società» è il filo conduttore della ricca offerta di incontri-dibattito che il Dipartimento Pastorale e il Centro per la Cultura e la Comunicazione dell'arcidiocesi di Agrigento promuovono alla luce della recente Lettera Pastorale del Card. Francesco Montenegro «Coraggio! Alzati ti chiama». Questa sera alle 18.00, presso la sala convegni della Fondazione MondoAltro di via Barone, ad Agrigento, si terrà il secondo appuntamento sul tema: «L’uomo nella stagione della post-modernità: vicolo cieco o opportunità?» Interventi di Margherita La Rocca, docente di Antropologia Culturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore e di Anna Pia Viola, docente di Filosofia presso la Facoltà Teologica di Sicilia. A chiudere i lavori il cardinale Francesco Montenegro.


Il parroco della Cattedrale, don Giuseppe Pontillo, comunica che la processione con le reliquie di San Gerlando si terrà domenica 1 marzo. Dopo la messa delle ore 17,00 dalla Chiesa S. Domenico muoverà la processione con l'urna contenente le reliquie di San Gerlando per via Atenea, Porcello, Salita Cognata, Badiola, S. Girolamo, Bibbiria per fare rientro in Cattedrale.


Appuntamento alle 21.00 con la terza puntata di “Buonasera 287” la trasmissione di intrattenimento di Sicilia TV. Anche per stasera giochi, ricchi premi e momenti di svago, con musica e ospiti in studio. Nel salotto di “Buonasera 287” il candidato sindaco di Agrigento del M5S, Emanuele Dalli Cardillo. Si parlerà ovviamente della situazione agrigentina e soprattutto di Favara Ovest. Proprio questi cittadini ex favaresi andranno a eleggere i propri rappresentanti al palazzo dei Giganti. Ricordiamo a quanti volessero interagire con “Buonasera 287” di chiamare in diretta dalla ore 21.00 il numero di telefono 0922.32709


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