SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 25/02/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

IL MALTEMPO SEMBRA NON LASCIARE TREGUA ALLA SICILIA. NELL'AGRIGENTINO DANNI SI SONO REGISTRATI ANCHE ALL'AGRICOLTURA. SI FA LA CONTA. LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CHIEDONO LO STATO DI CALAMITA' NATURALE.

UCCISE IL FIGLIO 24ENNE A COLTELLATE. GIUDIZIO IMMEDIATO PER L'EMPEDOCLINO PIETRINO FALZONE.

LA PROCURA DI AGRIGENTO APRE UN'INCHIESTA DOPO LA MORTE DEI DUE FIDANZATI PAOLO TODARO E SARA CAMILLERI AVVENUTA A SEGUITO DI UN INCIDENTE STRADALE SULLA STATALE 115.

ARRESTI NELL'AGRIGENTINO. A LICATA IN MANETTE UN 50ENNE E UNA 31ENNE RISPETTIVAMENTE PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE E VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI INERENTI ALLA SORVEGLIANZA.

APPALTATI A PORTO EMPEDCOLE I LAVORI DI RIFACIMENTO DEL LUNGOMARE NETTUNO. IN MOMENTI DI CRISI IL COMUNE RIESCE A FINANZIARE CON FONDI PROPRI L'OPERA.


Con il maltempo che ancora non allenta la morsa, nell’agrigentino si inizia a fare la conta dei danni. Nella città dei Templi ieri pomeriggio un muro di contenimento è crollato in via Matteo Cimarra, zona Quadrivio Spinasanta. I grossi blocchi di cemento armato hanno investito l’area adiacente a un deposito di materiale edile, senza fortunatamente colpire nessuna persona. A scopo precauzionale sono state fatte evacuare le 8 famiglie che abitano nelle palazzine ubicate a ridosso del muro crollato. L’ordinanza di sgombero è stata emessa anche per il deposito di materiale edile. In provincia di Agrigento le forti e abbondanti precipitazioni hanno causato danni ancora in corso di quantificazione, soprattutto all’agricoltura. Nello specifico, oltre 200 ettari di terreni con vigneti e frutteti sarebbero stati fortemente compromessi. Le associazioni di categoria sono intenzionate a chiedere alla Regione lo stato di calamità naturale. A chiedere l’intervento urgente della Regione è stato anche il deputato all’ARS Vincenzo Fontana, che annuncia la presentazione di un’interrogazione al Governo Regionale. Intanto Confagricoltura Agrigento chiede agli organi istituzionalmente competenti di accertare le eventuali responsabilità per le aperture delle dighe: Gammauta di Ribera, S. Giovanni e Furore di Naro. Lo svuotamento dei bacini idrici e la conseguente esondazione dei fiumi secondo Confagriocoltura avrebbe provocato danni alle aziende agricole.


Il Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto il giudizio immediato per il pescatore empedoclino Pietrino Falzone, il 56enne accusato dell’omicidio volontario aggravato del figlio 24enne Marco. Il delitto si consumò tra le mura domestiche della famiglia Falzone, in una palazzina di via Pietro Nenni, nella notte tra il 26 e 27 maggio scorsi. Una lite tra padre e figlio sfociò poi nell’omicidio del giovane; letale per lui fu una coltellata al torace. Tra i due pare non corresse buon sangue; frequenti infatti sembrano essere state le liti, alcune delle quali anche denunciate alle forze dell’ordine e che in passato avevano portato alla condanna per violenza in famiglia di Marco. Pietrino Falzone ai carabinieri poche ore dopo il delitto raccontò di aver agito per difesa, essendo stato precedentemente aggredito dal figlio. La richiesta del giudizio immediato accolta dal Gup Stefano Zammuto era stata avanzata dal Pubblico Ministero Alessandro Macaluso. Pietrino Falzone dovrà comparire dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Agrigento il prossimo 17 aprile.


Dopo l’incidente stradale costato la vita alla giovane coppia di fidanzati Paolo Todaro e Sara Camilleri, la Procura della Repubblica di Agrigento ha deciso di aprire un’inchiesta. Come ricorderete, l’incidente è avvenuto il lunedì pomeriggio del 16 febbraio sulla Strada Statale 115. I due, che viaggiavano a bordo di una Ford Fiesta, all’altezza della “Curva dello scoglio”, in contrada Poggio di Guardia, si sono scontrati con un furgone isotermico. Violentissimo l’impatto, che è stato fatale per i due giovani licatesi. Adesso la Procura vuole vederci chiaro. Troppi morti in quella strada. Il sostituto procuratore Santo Fornasier, che coordina le indagini, ha disposto un accertamento tecnico sul luogo dell’incidente, dove verrà eseguita una verifica sulle reali condizioni della strada.


Si è reso responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di oggetti atti a offendere e giuda senza patente. Parliamo di Felice Bonelli, 50enne licatese che nei giorni scorsi è stato arrestato dai carabinieri del NOR della locale Compagnia. In particolare, i militari dell’Arma hanno intimato l’alt all’autovettura con alla guida il 50enne il quale, con una manovra repentina, ha cercato di fuggire. Immediato è scattato l’inseguimento e il raggiungimento. A seguito di perquisizione dell’auto, che tra l’altro era sprovvista di copertura assicurativa, è stato trovato in possesso di due coltelli a serramanico. Dopo le formalità di legge è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Successivamente l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto disponendo nei confronti dello stesso la misura dell’obbligo di dimora e di firma presso la Polizia Giudiziaria.


Nei giorni scorsi i carabinieri della Stazione di Licata hanno arrestato Anna Maria Virgadamo, 31 enne del luogo, già nota alle Forze dell’Ordine. La donna, in atto sottoposta agli arresti domiciliari, è stata arrestata in esecuzione dell’ordinanza di carcerazione emessa dall’ufficio esecuzione penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca. È stata condannata a sette anni e cinque mesi di reclusione per cumulo di pena, perché ritenuta responsabile del reato di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza, fatti commessi a Ribera negli anni 2007 e 2008. L’arrestata, dopo le formalità di legge, è stata condotta presso la casa circondariale di Agrigento.


I carabinieri della Stazione di Cattolica Eraclea hanno arrestato Ambrogio Valenza, 32 enne del luogo, perché si è reso responsabile del reato di furto di energia elettrica. L’uomo si era allacciato arbitrariamente alla rete elettrica pubblica per alimentare la propria abitazione. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.


Sono stati appaltati i lavori di rifacimento del “Lungomare Nettuno”. L’importo a base d’asta dell’opera è di oltre 800 mila euro, somma interamente di pertinenza comunale. Un altro progetto di riqualificazione urbana quindi si fa concreto a Porto Empedocle. I lavori, destinati ad ammodernare il water-front, avranno inizio a breve, superate le ultime verifiche di legge. Il progetto prevede la risistemazione stradale con nuova pavimentazione, completamento dei sottoservizi, nuova illuminazione pubblica, nuovo arredo urbano con marciapiedi, pista ciclabile, panchine, aree a verde e passerelle in legno di accesso alle spiagge del Lido. L’appalto è stato aggiudicato da una ditta della provincia agrigentina, che ha presentato un ribasso del 36 per cento. I lavori avranno una durata di sei mesi e prenderanno il via alla fine del mese di marzo. “È un’altra promessa mantenuta – tiene a rimarcare il sindaco Firetto– che rigenera un altro pezzo del fronte mare e riqualifica il Lido storico della località balneare in una logica di città moderna con forte caratterizzazione mediterranea!”


Si è svolto ieri a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tecnico sull’utilizzo dei fondi Mise, recentemente sbloccati dal Governo nazionale. Presente nella capitale una folta delegazione di sindaci del Mezzogiorno. Queste risorse potrebbero dotare i comuni di importanti infrastrutture, come la metanizzazione, in quei centri che ne sono ancora sprovvisti. Nell’agrigentino i comuni non ancora metanizzati sono Favara, Siculiana e Realmonte. Per questo motivo a Roma è volata anche in rappresentanza della città di Favara una delegazione formata dal sindaco Manganella, dal presidente del consiglio comunale Pitruzzella e dal presidente della Commissione Consiliare Sviluppo Economico, Lupo. Ad accompagnare la delegazione favarese nelle stanze del Ministero c’erano i due parlamentari favaresi Bosco e Moscatt. E sull’incontro di ieri a Roma esprimono soddisfazione i consiglieri comunali NCD di Favara Vella e Fallea e il portavoce locale Montalbano.


Il Comitato Intercomunale per la gestione pubblica dell’acqua ha indetto per il prossimo 7 marzo ad Agrigento una manifestazione pubblica a cui sono stati invitati, tra gli altri, anche i sindaci dei 43 comuni della provincia di Agrigento. Il Comitato, che richiama la non ancora applicata volontà espressa dagli italiani nel 2011 con il referendum sulla gestione pubblica dell’acqua, in una nota pone l’accento sulle inefficienze del servizio idrico attuato in provincia da Girgenti Acque. Ricordiamo che ben 21 comuni agrigentini stanno valutando l’ipotesi di rescindere il contratto con la società presieduta da Marco Campione. Scelta che secondo il Comitato Intercomunale per la gestione pubblica dell’acqua potrebbe portare i comuni al pagamento di circa 30 milioni di euro di penali. “La risoluzione anticipata per inadempienze invece –secondo il comitato- eviterebbe oneri aggiuntivi a carico dei comuni e quindi dei cittadini”.


Archiviata la vittoria contro il Barcellona, la Fortitudo Moncada Agrigento prepara il match casalingo di domenica prossima contro la pallacanestro Trieste. Intanto sulla pagina ufficiale facebook della squadra biancazzurra è attivo il Contest Road to play off, dove i fan possono inviare un selfie con i due hashtag assegnati all'evento #linchiemulu #roadtoplayoff e far parte del mosaico di foto finali che, domenica prossima, sarà posizionato al Palamoncada. Tra tutti i partecipanti, 2 di loro avranno l’opportunità di cenare con altrettanti atleti della Fortitudo. Sabato pomeriggio, invece, il roster del coach Ciani incontrerà tifosi e bambini, dalle 16.00 alle 17.30, in piazza Cavour, ad Agrigento.


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