Secondo la Procura della Repubblica di Agrigento un ex consigliere comunale della città dei Templi per ottenere dall’Ente i pagamenti dei contributi e i permessi retribuiti avrebbe falsamente dichiarato di essere stato assunto da un’associazione con la mansione di direttore. Versamenti indebiti che secondo la magistratura agrigentina ammonterebbero a circa 18 mila euro. Stiamo parlando dell’ex consigliere comunale Giuseppe De Francisci per il quale i procuratori Ignazio Fonzo e Alessandro Macaluso hanno aperto un fascicolo di inchiesta con le accuse di falso ideologico aggravato e truffa aggravata. I P.M. hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari di mettere i sigilli sui beni percepiti dal 35enne ex membro di Aula Sollano. L’istanza non è stata però accolta dal GIP e la Procura ha già avanzato un ricorso in appello.

Altri 252 migranti, fra cui 83 minori, sono arrivati ieri sera a Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea proveniente da Lampedusa. Una situazione che rischia seriamente di mettere in emergenza l’Isola. Intanto proseguono le attività di trasferimento dei migranti ospiti del centro di accoglienza di contrada Imbriacola. Per oggi 130 persone lasceranno Lampedusa a bordo dei mezzi aerei messi a disposizione dal Governo.

Vasto controllo delle Forze dell’Ordine ieri e oggi nella vicina Naro. A pochi giorni dall’omicidio del commerciate Salvatore Terranova avvenuto in via Crispi, i carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento, unitamente ai militari della Compagnia di Licata coordinati dal magistrato della Dda di Palermo, Maurizio Scalia, e i poliziotti della Sezione Anticrimine di Palermo, sotto le direttive della Questura di Agrigento hanno setacciato in lungo e largo la cittadina. Nello specifico, l’Arma ha continuato a investigare sull’omicidio e a sentire diverse persone. Effettuate anche delle perquisizioni. Controlli alle auto in strada sono stati effettuati invece dagli agenti. L’omicidio del commerciante ha sicuramente scosso la cittadina barocca. Sarebbero due, almeno così pensano gli inquirenti, i killer che lo hanno freddato. Forse qualcuno avrà visto o sentito qualcosa. Proprio su questo stanno lavorando incessantemente gli inquirenti. Ispezionate anche le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti nella piazza. A pochi metri insistono sulla zona un ufficio postale e un distributore di carburante. Importanti ai fini delle indagini saranno anche gli esiti degli esami autoptici . Due cose sembrano essere chiare per gli inquirenti: Terranova è stato ucciso con due colpi di fucile caricato a pallettoni e a distanza ravvicinata. L’omicidio è avvenuto intorno alle 20.00 all’interno dell’auto di Terranova, una Jaguar grigia, parcheggiata nella piazzetta vicina a via Crispi.

Continua a Favara la protesta degli operai delle ditte che si occupano del servizio di nettezza urbana. I circa 70 dipendenti che operano nella Città dell’Agnello Pasquale hanno incrociato le braccia anche oggi, e per il secondo giorno consecutivo. I lavoratori rivendicano il sacrosanto diritto di ricevere il pagamento dello stipendio di gennaio. Ieri dinanzi al Municipio di piazza Cavour una delegazione di operai aveva dato vita a un sit-in di protesta proprio mentre al Comune era in corso una riunione tra gli amministratori locali e i rappresentanti delle ditte per cercare una soluzione al problema. Dopo l’incontro, ai dipendenti è stato promesso il pagamento, entro la prossima settimana, del 50% dello stipendio del mese scorso. Soluzione questa che però non è servita a placare la protesta dei lavoratori. Intanto nelle strade di Favara imperversa la spazzatura con gli immancabili sacchetti rimasti appesi ai lacci e le discariche abusive che crescono a vista d’occhio. Addirittura ci sono strade che oramai sono chiuse al passaggio per via della presenza dell’enorme quantitativo di rifiuti. Ci riferiamo alla strada che collega Favara-Naro, sotto il ponte. Situazione che si è venuta a creare nel tempo. L’area tra l’altro risulta sottoposta a sequestro e, lo scarso controllo di questa porzione del territorio, evidentemente, ha portato anche a questo. Non sappiamo se la protesta dei lavoratori continuerà anche nei prossimi giorni. Per domani, domenica, da calendario non è previsto il ritiro dei rifiuti, salvo sviluppi dell’ultima ora. La mancata raccolta dei rifiuti, si sa, oltre all’aumento della spazzatura in strada, ha risvolti negativi per la salute pubblica, per l’ambiente e per l’immagine della città.

21 comuni delll’agrigentino su 27, la cui gestione idrica è a cura di Girgenti Acque SpA, sono pronti a scindere il contratto con la società guidata da Marco Campione. Gli Enti comunali che hanno già pronta la delibera da sottoporre ai rispettivi consigli comunali e nella quale si chiede al Commissario Regionale dell’Ato idrico della Provincia di Agrigento di avviare le procedure per lo scioglimento del rapporto che li lega a Girgenti Acque sono: Sciacca, Canicattì, Ribera, Racalmuto, Casteltermini, Lucca Sicula, Calamonaci, Villafranca Sicula, Montevago, Realmonte, Caltabellotta, Sambuca di Sicilia, Grotte e Castrofilippo. L’atto deliberativo di rescissione contrattuale con Girgenti Acque è stato già approvato dalle pubbliche assise cittadine di Canicattì, Ribera, Montevago e Sambuca di Sicilia. A indurre gli amministratori degli Enti locali a chiedere la revoca i diversi disservizi registrati dai cittadini e le presunte incongruenze contrattuali della società gestore del servizio idrico integrato. Nell’elenco dei comuni pronti al divorzio con Girgenti Acque segnaliamo l’assenza, tra gli altri, della città capoluogo di Provincia, ovvero Agrigento, e del Comune di Favara.

È stato necessario l’intervento della polizia per sedare una rissa ad Agrigento scoppiata in una struttura di via Picone che ospita migranti. Quattro le volanti impiegate. Tutti minorenni invece i giovani coinvolti che se le sono date di santa ragione. Calci, pugni e non solo: durante la rissa sarebbero stati utilizzati anche bastoni e altri oggetti. Fortunatamente l’arrivo dei poliziotti della Questura di Agrigento ha evitato il peggio.

Debutto positivo ieri per “Buonasera 287”, il nuovo programma di intrattenimento di Sicilia TV condotto in studio dall’inedita coppia formata da Salvatore Sorce e Vanessa Miceli. Alle ore 21:00 in punto la diretta e i centralini più volte in tilt a causa delle tante chiamate dei telespettatori, potenziali concorrenti de “La Soglia”, “L’Isola” e “I Chicchi di caffè”; i giochi che affidano alla sola sorte la vincita dei tanti premi messi a disposizione dagli sponsor. Chiamate di apprezzamento sono giunte anche dall’estero, dove ci seguono da internet. Quello di “Buonasera 287”, nei moderni palinsesti, potrebbe essere inquadrato ad esempio come un format interattivo, che interagisce direttamente con i telespettatori e li intrattiene. Ma poi nulla di nuovo… Negli anni ’80 e ’90 erano molti i programmi televisivi del genere. Da circa un decennio, i cosiddetti quiz sono quasi completamente spariti dal piccolo schermo e sui canali nazionali del digitale terrestre si propongono quasi esclusivamente trasmissioni di approfondimento politico, fiction e reality, dove il coinvolgimento con il pubblico da casa è riservato esclusivamente al televoto. “Buonasera 287”, invece, entra direttamente nelle vostre case allo scopo di farvi trascorrere un’oretta e mezza di sano divertimento e spensieratezza ritornando all’interazione. Ospiti della prima puntata i coniugi Antonio e Giovanna Moscato, che mercoledì scorso hanno festeggiato le nozze di platino, ovvero, 65 anni di matrimonio. Dallo studio di “Buonasera 287” la collaudata coppia ha parlato dei segreti di un amore così duraturo e non è mancata neanche qualche lacrima di commozione. Ad allietare il pubblico ci hanno pensato anche le voci dei giovani cantanti Davide Puleri e Samuela Vullo, entrambi allievi dell’Accademia Palladium di Favara. L’appuntamento con la diretta di “Buonasera 287” è quindi fissato per lunedì prossimo, 23 febbraio, alle ore 21:00. In questa puntata ci saranno delle importanti novità. Oggi, subito dopo l’edizione del tg delle ore 13.55, la replica della prima puntata.