SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/02/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SI SVOLGE AL TRIBUNALE DI PALERMO IL PROCESSO CHE VEDE IMPUTATO L'EX SINDACO DI AGRIGENTO CALOGERO SODANO PER CONCORSO ESTERNO A COSA NOSTRA. LEGAMBIENTE E' STATA AMMESSA PARTE CIVILE NEL PROCESSO.

SONO STATI ARRESTATI I DUE EMPEDOCLINI CHE AVEVANO AGGREDITO IL COMANDANTE DELLA CAPITANERIA DI PORTO, MASSIMO DI MARCO. L'ORDINANZA E' STATA FIRMATA DAL GIP DI AGRIGENTO, PROVENZANO.

PRIMA CELEBRAZIONE AD AGRIGENTO PER IL NEO CARDINALE MONTENEGRO CHE RINVOLGE UN MONITO AGLI OPERATORI PASTORALI. "CHI E' CONTRARIO ALL'ACCOGLIENZA DEI FRATELLI MIGRANTI DEVE SOSPENDERE IL SERVIZIO NELLA COMUNITA'"

FAVARA. UN BLACKOUT DI CORRENTE E IL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLE LUCI D'EMERGENZA COSTRINGE UN CENTINAIO DI PERSONE ANCHE DISABILI A USCIRE AL BUIO DALLA VASCA DELLA PISCINA RISCHIANDO DI FARSI SERIAMENTE MALE.


Legambiente è stata ammessa parte civile nel processo che al Tribunale di Palermo vede imputato l’ex sindaco di Agrigento, Calogero Sodano, per concorso esterno a Cosa Nostra. Secondo la pubblica accusa, l’ex senatore alle elezioni amministrative del 1993 sarebbe stato eletto sindaco grazie anche al sostegno della criminalità organizzata. L’udienza del processo è stata fissata per il prossimo 15 aprile.


I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, unitamente ai militari della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano nei confronti dei due empedoclini accusati di aver aggredito il Comandante della Capitaneria, Massimo Di Marco. Il fatto è avvenuto il primo febbraio scorso. Si tratta del 45enne D.G. e del 21enne D.C., queste le iniziali dei nomi. Per il più grande il GIP ha disposto gli arresti domiciliari e il divieto di comunicazione con persone terze che non siano stretti familiari o il medico personale. Al 21 enne invece è stato applicato il divieto di dimora nei comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Siculiana e Realmonte. Entrambi sono accusati di resistenza e minaccia continuata, oltraggio, lesioni e danneggiamento, introduzione arbitraria all’interno di locali militari e interruzione di pubblico servizio, con le aggravanti specifiche di aver commesso i fatti nei confronti di pubblici ufficiali.


Gli agenti della sezione Volanti di Agrigento indagano su un maxi furto di caffè avvenuto ieri notte in un deposito di Villaggio Mosè. Secondo quanto denunciato dai titolari, dal magazzino sarebbero state portate via 250 scatole di caffè, per un complessivo di circa 5 tonnellate e 10 distributori automatici di bevande. I ladri avrebbero avuto accesso al deposito da una saracinesca, che è stata forzata.


“Gli sbarchi nella nostra terra sono l’aperta denuncia delle tragedie legate al terrorismo, ai genocidi, agli attentati, ai disastri ecologici e noi credenti, davanti a tutto questo, non possiamo restare spettatori né possiamo sentirci apposto con la nostra fede se pensiamo che questi fratelli che vengono con le barche, questa gente, qualche volta si usa anche il termine gentaglia, deve tornarsene indietro perché sono un inquietante disturbo”. Così ha parlato ieri il Presidente della Commissione Episcopale della CEI per le migrazioni, Cardinale Francesco Montenegro, in un passo dell’omelia pronunciata dall’altare della chiesa S. Alfonso di Agrigento in occasione della celebrazione eucaristica delle Ceneri. Per il neo porporato quella di ieri è stata la prima uscita pubblica nella sua arcidiocesi dopo il concistoro chiusosi domenica scorsa a Roma. Don Franco, sempre durante la predica della sentita funzione religiosa che per i cattolici segna l’avvio della Quaresima, ha anche avvertito gli operatori pastorali che, anziché accogliere i migranti, preferirebbero che gli stessi tornassero indietro nei loro paesi d’origine. “Stento a capire – ha detto il pastore della chiesa agrigentina – come si ci possa definire cristiani o impegnati operatori pastorali se poi si nutrono sentimenti antievangelici o si resta indifferenti dinanzi a tanti fratelli immigrati. Agli operatori pastorali, ai catechisti, agli animatori della liturgia, della carità, delle missioni – ha aggiunto il Cardinale – che pensano così che questi fratelli se ne devono tornare e non meritano attenzione, io - ha continuato don Franco – consiglio, invito, dico che per coerenza devono sospendere il loro servizio nelle comunità”. Dismessi i paramenti sacri, dai nostri microfoni il Cardinale Montenegro ha anche affrontato la questione relativa al rischio paventato da fonti dell’intelligence italiana che parlano di oltre 200 mila persone pronte a lasciare la Libia per raggiungere le coste siciliane.


Ridurre i costi della politica è stato il motto delle campagne elettorali di molti aspiranti amministratori e consiglieri comunali che però, dopo le elezioni, non hanno mantenuto del tutto la promessa con gli elettori. Eclatante è stato il caso delle 1.133 riunioni di commissione svolte dai consiglieri comunali di Agrigento lo scorso anno ma che, comunque, non resta un caso isolato. Essere eletti nelle pubbliche assise cittadine, per molti, specie nei grossi centri dell’agrigentino, ha significato e continua ad essere la garanzia di uno stipendio mediamente dignitoso. Ma questo non accade fortunatamente in tutti i comuni. A Joppolo Giancaxio sapete quanto percepiscono i consiglieri comunali? Il gettone di presenza è pari a un euro per ciascuna seduta consiliare e le riunioni di commissione invece sono a costo zero per i contribuenti. Un bel esempio quindi che arriva dalla suggestiva località agrigentina, il cui hinterland è stato additato, purtroppo, specie negli ultimi periodi, come il territorio degli sprechi del denaro pubblico. Un bel ‘bravi’ ai consiglieri comunali di Joppolo Giancaxio ci sta tutto.


“La strada Esa-Chimento presenta un pericolo mortale”. Lo scrivono i consiglieri comunali del NCD di Favara, Antonio Fallea e Mariella Vella, e il portavoce locale del partito, Michele Montalbano. “La strada –dicono- versa in condizioni pietose e allarmanti, con smottamenti sempre più evidenti nella zona di competenza del Comune di Favara”. Ricordiamo che l’importante via di collegamento tra Favara e Villaggio Mosè vede diverse competenze territoriali. “Riteniamo come partito non più procrastinabile non interessarsi a salvaguardia dell’incolumità dei nostri concittadini e di quanti giornalmente transitano per quella strada. Invitiamo il sindaco e la sua amministrazione –scrivono- a porre subito dei rimedi strutturali e di rifacimento del manto stradale. Noi vigileremo –concludono- affinché l’amministrazione comunale non clicchi il solito pulsante della crisi economica e metta già da subito le proprie maestranze per migliorare la viabilità sulla strada Esa-Chimento”.


Protesta a Canicattì degli operatori ecologici che vantano alcune mensilità arretrate. I lavoratori hanno quindi deciso di protestare sospendendo la raccolta dei rifiuti. Nei giorni scorsi il Comune aveva versato nelle casse dell’Ato AG3 circa 80 mila euro che consistono nel saldo finale per il servizio di nettezza urbana relativo al mese di settembre 2014 e per pagare le tredicesime agli operai. Soldi, però, che sarebbero stati bloccati dal Commissario Straordinario della società d’ambito che vanterebbe dal Comune di Canicattì arretrati per oltre mezzo milione di euro. Stato di agitazione anche per gli operatori ecologici di Favara. Anche loro vanterebbero lo stipendio. Lo stato di agitazione potrebbe tramutarsi in protesta nelle prossime ore. Minacciata la mancata raccolta dei rifiuti già a partire da domani.


Un blackout alla luce ha costretto centinaia di frequentatori della piscina comunale di c.da Pioppo a Favara a uscire dall’acqua ancora bagnati e senza neanche potersi fare doccia e asciugarsi. È successo ieri sera intorno alle ore 20.30. La segnalazione ci è arrivata da chi, in quel momento, si trovava all’interno della struttura. “Eravamo circa un centinaio. –ci spiega al telefono- Oltre a grandi e piccoli in vasca, c’erano anche disabili. Ed ecco che tutto a un tratto la luce si è staccata e siamo rimasti completamente al buio. Neanche le luci d’emergenza hanno funzionato”. Fino a ieri sera non si capiva il motivo. Se è stato un problema dell’Enel o se magari è saltato qualche fusibile nella struttura. Fatto sta che una flotta di persone, compresi disabili, è stata costretta ad uscire al buio dalla vasca, facendo attenzione a non farsi male. Noi ci siamo informati con il personale comunale che ci ha confermato il blackout. Buio totale che eri sera li ha costretti a chiudere la struttura e andare a casa. Comunque questa mattina si sarebbe provveduto a ripristinare la corrente. Sarebbe saltato un trasformatore della media tensione. Provveduto anche a far riattivare le luci d’emergenza. E’ tutto bene quel che finisce bene, diceva Shakespeare in una sua commedia. Non possiamo sempre trovarci impreparati… occorre gestire la cosa pubblica come se fosse nostra.


Con l'inizio della Quaresima riprendono attivamente le attività della Consulta Pastorale Giovanile di Favara coordinata da Angela Castronovo. Il primo appuntamento è per domani sera, venerdì, in piazza Cavour, alle ore 20.30, con un incontro di preparazione alla Pasqua dal titolo "Testimoni della Passione". In caso di pioggia, le attività previste si svolgeranno all’interno della chiesa del Rosario.


Nella tarda mattinata di domani il Prefetto di Agrigento, dott. Nicola Diomede, insieme al commissario straordinario della provincia, Alessandra Di Liberto, e al commissario straordinario del Comune di Agrigento, Luciana Giammanco, riceveranno presso la Prefettura le rappresentanze dei gruppi folkloristici partecipanti alla 70esima edizione del Mandorlo in Fiore.


Ancora un rinvio per Serradifalco - Pro Favara, la partita che si sarebbe dovuta disputare ieri allo Stadio "Bordonaro" di Canicattì dopo il primo rinvio dell'8 febbraio. Non è stato possibile giocare la gara di recupero per impraticabilità del campo. Constatata la somiglianza del terreno di gioco a un più rurale acquitrino, l'arbitro Inzerillo della sezione di Palermo ha saggiamente deciso di rinviare la partita a data da destinarsi.


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