SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 02/02/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' STATO AGGREDITO DOPO ALCUNI CONTROLLI EFFETTUATI SU PESCHERECCI. PARLIAMO DEL COMANDANTE DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI PORTO EMPEDOCLE, MASSIMO DI MARCO. LE SUE CONDIZIONI FORTUNATAMENTE NON SONO GRAVI. A INDAGARE SULL'ACCADUTO LA POLIZIA.

ARRESTATO DAI CARABINIERI DI FAVARA UN GIOVANE. IL 22ENNE E' STATO SORPRESO CON DELLA DROGA ADDOSSO E A CASA.

FAVARA PERICOLO PUBBLICO IN VIA SANT'ANGELO. DELLE LAMIERE CONTORTE DOPO CHE QUALCUNO C'E' FINITO SOPRA CON L'AUTO, METTONO A SERIO RISCHIO LA SALUTE DEI PASSANTI. LAMIERE CHE SONO PRESENTI SUL POSTO DA OLTRE 4 ANNI.

FAVARA. IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE LA REVOCA DELLA NOMINA DI ASSESSORE DI SARA CHIANETTA. NON HA DATO RISPOSTE SUGLI ASILI NIDO ED E' TROPPO LITIGIOSA CON GLI STESSI CONSIGLIERI. INTANTO DIVERSI PARTITI E CONSIGLIERI COMUNALI CHIEDONO IL RIPRISTINO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE TRAMITE TV. “APPARE VITALE -DICONO- PER IL CAMBIAMENTO DELLA PA NELLA LOGICA DELL'EFFICIENZA, MERITO E DELLA TRASPARENZA".


Massimo Di Marco, comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, è stato aggredito ieri nei pressi del presidio militare da lui guidato. L’ufficiale ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Le sue condizioni di salute non sarebbero gravi. L’aggressione sarebbe scaturita in seguito alle operazioni di controllo che i militari della Capitaneria hanno eseguito in porto su alcuni pescherecci. Le verifiche avrebbero riscontrato delle irregolarità, con due pescatori che si sarebbero opposti alle forze dell’ordine. I due soggetti sarebbero stati accompagnati in caserma per l’espletamento delle formalità di legge, ma familiari e amici, appresa la notizia, si sarebbero recati dinanzi alla sede della Capitaneria di Porto per protestare. Da lì poi l’aggressione al Comandante Di Marco. Le indagini del caso sono a cura dei poliziotti del locale commissariato che vagliano le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza per risalire all’identità degli aggressori.


È stato arrestato sabato sera un 22enne favarese per detenzione di droga ai fini di spaccio. Si tratta di Alfonso Botta, che è stato pedinato per alcune ore dai militari della Tenenza di Favara. Nello specifico, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale dopo essere entrato all’interno di un circolo privato della città. È stato trovato in possesso di sette dosi di hashish per un peso complessivo di 10 grammi. A casa i carabinieri di Favara hanno poi trovato all’interno di uno zainetto un panetto di hashish di 100 grammi. Con la droga, sequestrati anche un cutter e la somma di € 280, ritenuta dagli inquirenti provento di precedente attività di spaccio dello stupefacente. Nello stesso contesto è stato identificato e segnalato alla Prefettura di Agrigento, quale assuntore di sostanze stupefacenti, un 16enne. L’arrestato, invece, dopo le formalità di rito nella sede dell’Arma di via Olanda, è stato accompagnato nella propria dimora ai domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento.


Una frana a Santo Stefano di Quisquina ha provocato la parziale chiusura al traffico veicolare della Strada Provinciale 24. Lo smottamento si è verificato sabato sera nei pressi del bivio che collega la stessa Strada Provinciale alla Statale 118, la Corleonese – Agrigentina. I grossi massi e il fango staccatisi da un terrapieno hanno invaso la carreggiata senza fortunatamente coinvolgere nessun mezzo in transito.


Nuovo appuntamento con la nostra rubrica “La Voce del Cittadino”. A chiamare in redazione i signori Domenico e Alfonso Simone, titolari di un’attività commerciale sita in via Sant’Angelo a Favara. Oggetto della loro segnalazione è il pericolo pubblico rappresentato dalla recinzione prospiciente a un’immobile pericolante che da oltre quattro anni restringe la carreggiata della trafficata arteria urbana. Secondo quanto riferitoci dai signori Simone, nel primo pomeriggio di ieri, domenica 1 febbraio, un mezzo in transito ha sbattuto violentemente contro la struttura in lamiera che contiene l’opera di puntellamento del vetusto edificio. Il violento impatto, nel punto di scontro, ha scoperchiato i lamierati che si sono deformati e che, sporgendo sulla carreggiata, diventano delle vere e proprie trappole per i passanti, soprattutto per i conducenti di mezzi a due ruote. I signori Simone da circa due anni chiedono ufficialmente al Comune di Favara di rimuovere la struttura, e lo hanno fatto sia dai nostri microfoni prima e con delle note protocollate al Comune poi, in data 16 luglio 2013 e 21 gennaio 2014. Fortunatamente nell’incidente di ieri pomeriggio in via Sant’Angelo sembrano non esserci stati feriti ma non è ammissibile affidare sempre alla sorte la speranza che non si verifichino eventi spiacevoli. Favara è un Comune italiano, la sua organizzazione territoriale quindi è disciplinata secondo le leggi dello Stato come tutti gli altri Enti locali dello stivale. Come è possibile quindi che dal luglio del 2013 cittadini segnalino al Comune questo pericolo e nessuno di loro abbia ancora dato delle risposte? Come si spiega il disinteresse delle istituzioni ai pericoli che insistono sul proprio territorio? In altri periodi avremmo chiuso questo servizio con la classica frase “a chi di competenza le dovute risposte”, oggi però, a essere realistici, visto il silenzio registrato negli anni dagli amministratori, non siamo certi dell’arrivo delle dovute risposte.


E intanto 14 consiglieri comunali di Favara sulla questione Asili nido chiedono a gran voce che il sindaco accolga l’indirizzo politico del consiglio e revochi la nomina ad assessore di Sara Chianetta. “Dopo 28 lunghi anni –dicono Giuseppe Bellavia, Salvatore Broccia, Gaspare Scalia, Filippo Ceresi, Maria Vella, Antonio Fallea, Tania Sgarito, Paolo Dalli Cardillo, Salvatore Lupo, Antonio Palumbo, Giovanni Bennardo, Carmelo Vassallo Todaro, Gioacchino Crapanzano e Michele Lombardo- il servizio è stato interrotto pur ritenendolo un servizio pubblico essenziale. La continuità è indispensabile per assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati. A quasi un mese dalla chiusura non è stata ipotizzata una reale soluzione al problema sul mantenimento del servizio da parte dell’amministrazione comunale e, nello specifico, dell’assessore comunale Chianetta. Assessore che non perde occasione –dicono- per alimentare la polemica e accrescere disaccordi all’interno del consiglio comunale e tra questo e l’amministrazione comunale. Il Consiglio Comunale –concludono- impegna il Sindaco ad accogliere l'indirizzo dato della pubblica assise e di revocare la nomina dell'assessore Chianetta per manifeste incapacità amministrative e di sostituire la posizione con una professionalità notevole che sappia affrontare e risolvere fin da subito i problemi di Favara”.


“La comunicazione istituzionale in città va ripristinata”. Lo scrivono 15 consiglieri comunali di Favara e 5 rappresentanti di partito che si impegnano a presentare una mozione di indirizzo politico all’amministrazione comunale. “La comunicazione pubblica –scrivono i rappresentanti di partito e i consiglieri- appare vitale per il cambiamento della PA nella logica dell'efficienza, del merito e della trasparenza”. A firmare la nota Giuseppe Alba di Sicilia Democratica, Carmelo Vitello del PD, Michele Montalbano NCD, Giuseppe Lentini Favara Riformisti socialisti e Francesco Giancani Rifondazione Comunista e i consiglieri: Leonardo Pitruzzella, Giuseppe Bellavia, Salvatore Broccia, Gaspare Scalia, Filippo Ceresi, Maria Vella, Antonio Fallea, Tania Sgarito, Paolo Dalli Cardillo, Salvatore Lupo, Antonio Palumbo, Giovanni Bennardo, Carmelo Vassallo Todaro, Gioacchino Crapanzano e Michele Lombardo. “La comunicazione pubblica permette di superare l' asimmetria informativa tra cittadini e amministrazione che è alla base della sfiducia e della mancanza di partecipazione. Per questi motivi riteniamo che questa amministrazione, eliminando la comunicazione istituzionale, –scrivono- non abbia fatto altro che mascherare la sua inattività. La comunicazione istituzionale a Favara –dicono ancora i rappresentanti dei cinque partiti e i 15 consiglieri comunali- è stata gestita negli anni scorsi dall’unica emittente televisiva locale, Sicilia TV, che si è sempre rivelata preziosa cassa di risonanza di tutta la città. Anche nell’era dei social network e dei giornali online –continuano- Sicilia TV rappresenta ancora oggi il canale di informazione principale dei favaresi, soprattutto per quei numerosi concittadini che non posseggono un collegamento internet. La comunicazione è democrazia –concludono- per questo motivo chiederemo con forza di ripristinare questo utile servizio pubblico, al fine di riallacciare un rapporto istituzionale, oramai perso, con i cittadini”.


Nessuna raccolta dei rifiuti solidi urbani oggi ad Agrigento. Lo stop sarebbe dovuto alla scadenza del contratto di servizio stipulato tra l’Ente Comune e le ditte incaricate. In pratica, la scadenza del rapporto era stata fissata al 31 gennaio, ovvero sabato scorso, e da Palazzo dei Giganti non sarebbe stata siglata una proroga del servizio. Delibera che dovrebbe essere sottoscritta dal Commissario Straordinario della città dei Templi, Luciana Giammanco. Da calendario, il dirigente inviato dalla Regione subito dopo le dimissioni dell’ex sindaco Marco Zambuto dovrebbe essere presente al Municipio domani.


“La vicenda delle commissioni consiliari, che sta animando la politica agrigentina e nazionale, merita la giusta attenzione da parte di tutti i partiti e movimenti”. Lo sostiene il Segretario provinciale del PD, Peppe Zambito. “A pochi mesi dalla campagna elettorale, il dibattito in corso rischia di focalizzare il confronto politico, facendo passare in secondo piano le tante emergenze di Agrigento. È chiaro a tutti che da parte dei consiglieri comunali coinvolti c’è la responsabilità di avere fatto abuso di uno strumento importante come le commissioni, sminuendone di fatto il valore politico-programmatico a supporto dell’attività dell’Ente. Alla luce di quanto emerso, –dice Zambito- il Partito Democratico, a cominciare dai circoli agrigentini, ha avviato una seria riflessione per andare oltre alla semplice protesta ed elaborare proposte concrete per una sostanziale modifica del regolamento comunale per il funzionamento delle commissioni. Nelle more che ciò avvenga, -conclude- per quanto ci riguarda, a partire dalla prossima campagna elettorale adotteremo un Codice Etico, da far sottoscrivere ai nostri candidati, che impegni tutti alla rinuncia del gettone di presenza per le commissioni consiliari, prevedendo esclusivamente il rimborso delle spese vive. Inoltre, considerando che il problema non riguarda esclusivamente Agrigento, Giovanni Panepinto, deputato PD all’ARS, si farà promotore di un disegno di legge di riforma che riguarderà complessivamente l’abbattimento dei costi della politica”.


Continuano i messaggi di solidarietà rivolti all’ex imprenditore e testimone di giustizia Ignazio Cutrò che recentemente ha scelto di chiudere la propria attività. “La storia di una famiglia di imprenditori onesti spazzata via, non per colpa della mafia, bensì a causa del disinteresse e del menefreghismo delle Istituzioni nazionali e locali”. Sono le parole espresse in una nota da Piera Aiello, la ristoratrice di Partanna, testimone di giustizia, che ha denunciato gli assassini del proprio marito. “La chiusura della Ditta Cutrò rappresenta un fallimento per tutti e tutti dobbiamo riflettere. Auspichiamo un intervento deciso da parte delle istituzioni nazionali e regionali affinché la famiglia Cutrò possa provvedere alle esigenze economiche”. Così invece commenta la vicenda Confartigianato Agrigento. Rammarico per quanto accaduto è stato espresso anche dalla segreteria provinciale della CGIL di Agrigento che dichiara:” Non crediamo che questa vicenda possa finire in questo modo, noi non possiamo assistere impotenti a tutto questo”.


Medaglia D’Oro al merito a Lampedusa, esempio italiano di umanità e accoglienza. A conferirla al Comune la Croce Rossa Italiana. Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità: le sette ragioni per cui il Presidente della C.R.I., Francesco Rocca, conferisce la Medaglia d’Oro al merito alla popolazione di Lampedusa. La cerimonia di consegna della medaglia al sindaco di Lampedusa e Linosa è prevista venerdì prossimo, 6 febbraio, alle ore 18.00 presso piazza Garibaldi.


Questo pomeriggio alle ore 16 presso il Cupa, sede del Consorzio universitario di Agrigento, convegno dal titolo: "Turismi agrigentini". Il dibattito è stato organizzato dall'intergruppo “sviluppo locale” all'Ars presieduto dal sindaco di Bivona Giovanni Panepinto. Intento dell’intergruppo, oltre a migliorare tutto ciò che è legato allo sviluppo del territorio, è quello di informare e ascoltare il più possibile i cittadini e coloro i quali tramite la professione o l’impegno civico possono creare migliori condizioni di sviluppo delle realtà locali. Questo pomeriggio, insieme agli operatori culturali e turistici, relazione delle attività svolte e gli impegni futuri. Presenti anche gli assessori regionali Cleo Li Calzi e Antonino Purpura, rispettivamente assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo e assessore regionale Beni Culturali e dell’Identità siciliana.


La Fortitudo continua a vincere e conclude in positivo questa domenica di campionato battendo 69 a 61 il Givova Napoli. “È stata una partita insidiosa, -afferma il coach Franco Ciani.- È chiaro che senza americani il Napoli è stata una squadra con una rotazione molto ristretta, nonostante ciò e nonostante tutti gli accadimenti di questa settimana, ha portato in campo una grande carica nervosa e spirito agonistico, giocando una partita straordinaria. Noi –dice Ciani- non siamo stati sempre brillanti ma abbiamo avuto grandi momenti di lucidità e di grande intensità, soprattutto gli ultimi 4 - 5 minuti sono stati decisivi per portare la partita a casa”.


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