SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/01/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OMICIDIO DEL FAVARESE CARMELO BELLAVIA. EMERGONO NUOVI PARTICOLARI. A SPARARE UNA PISTOLA CALIBRO 7.65; L'IMPIANTO DI VIDEO SORVEGLIANZA DELL'ATTIVITA' COMMERCIALE NON ERA ATTIVO. INTANTO IL FATTO HA INDUBBIAMENTE SCOSSO LA CITTA'. LA GENTE ONESTA DI FAVARA NON VUOLE ASSOLUTAMENTE CHE L'IMMAGINE DI FAVARA SIA COMPROMESSA DA QUESTI FATTI.

OMICIDIO NEL MAGGIO DEL 2011 A PALMA DI MONTECHIARO. LA CORTE D'APPELLO DI PALERMO CONDANNA A 21 ANNI DI CARCERE GIUSEPPINA RIBISI ACCUSATA INSIEME AL FIGLIO DELL'OMICIDIO DEL COGNATO DAMIANO CARAVOTTA.

TROVATO UN REVOLVER ILLEGALMENTE DETENUTO IN UN FONDO AGRICOLO DI UN PENSIONATO DI RACALMUTO. I CARABINIERI LO ARRESTANO.

CARNEVALE DI SCIACCA. RESO NOTO IL PROGRAMMA GENERALE DELLA FESTA CHE AVRA' INIZIO IL PROSSIMO 14 FEBBRAIO.


È stata una pistola calibro 7.65 a freddare lunedì sera l’imprenditore favarese Carmelo Bellavia. I sei colpi sparati dai sicari lo hanno raggiunto al petto e al fianco, provocandone il decesso. Non si conosce ancora la marca della pistola. Si è parlato di un modello vecchio che gli inquirenti però non confermano. Nuovi particolari emergono: la telecamera di videosorveglianza installata fuori dal magazzino di via Coppi, luogo dove si è consumato il delitto, non era funzionante. Quindi non ha ripreso chi ha fatto irruzione all’interno dell’attività commerciale, se l’ha fatto, e con quale mezzo ci sia arrivato. Gli inquirenti stanno comunque vagliando se nel vicinato ci siano altre telecamere che possano aver ripreso qualcosa. Qualsiasi indizio potrebbe essere utile per le indagini. Gli inquirenti chiedono la collaborazione dei cittadini: ”Se qualcuno ha visto o sentito qualcosa si faccia avanti”. Nel vicinato nessuno sembra aver sentito niente, eppure sono stati esplosi sei colpi di pistola intorno alle 18.45 di lunedì sera. L’attenzione degli inquirenti si sposta sul movente del delitto: chi ha ucciso e perché? Per questo si continua a indagare a 360 gradi, nonostante la pista privilegiata dagli investigatori sia quella mafiosa. Una vendetta? Un regolamento di conti? Si cerca quindi di dare delle risposte e le indagini proseguono senza sosta, mentre in città e in provincia sembra ritornare l’ombra di una guerra di mafia.


L'omicidio dell'imprenditore Carmelo Bellavia ha indubbiamente scosso l'equilibrio dell'intera comunità favarese. Lasciando agli investigatori il compito di stabilire se si sia trattato o meno di un delitto di matrice mafiosa, il timore, soprattutto della gente onesta, che a Favara rappresenta la stragrande maggioranza dei suoi abitanti, è quello che l'immagine della città sia nuovamente compromessa da fatti criminali quasi del tutto sconosciuti alle nuove generazioni. Da qualche anno l'audacia e il coraggio di imprenditori locali hanno fatto di Favara la capitale della movida agrigentina. Certamente non sono i locali di intrattenimento a scrollare di dosso la nomea di centro "poco raccomandabile", ma a loro va sicuramente dato il merito di essere riusciti ad attrarre a Favara visitatori provenienti da ogni parte della Provincia. Cosa alquanto impensabile negli anni '90 del secolo scorso quando proprio la Città dell'agnello Pasquale era tra i centri più attivi nella guerra tra Stiddra e Cosa Nostra. Che l'ombra della mafia sia presente nel territorio probabilmente è un dato di fatto (abbiamo anche ospitato il boss di Cosa nostra Gerlandino Messina) ma, ripetiamo, la stragrande maggioranza dei favaresi è gente onesta, così come lo sono gli abitanti di Gela, Palermo, Corleone e qualsiasi altro centro siciliano macchiato dal sangue dalla criminalità. A Favara sono molti i lavoratori che, dovendo fare i conti con una crisi economica senza precedenti, stanno rivivendo l'esperienza dei propri padri, ovvero quella dell'emigrazione. Migliaia sono infatti i Favaresi che negli ultimi 5 anni hanno lasciato la propria terra in cerca di un'occupazione, di un lavoro onesto capace di garantire almeno la giusta sopravvivenza alle loro famiglie. È in virtù di questi sacrifici che i Favaresi onesti non accettano di essere additati come gli abitanti di una città "mafiosa". In molti vorrebbero invece essere riconosciuti, ad esempio, come i concittadini di Gaspare Ambrosini o, per restare a passo coi tempi, del P.M. Laura Vaccaro. A Favara, tra le altre cose, si celebra ogni anno la festa della legalità, e proprio il rispetto delle regole e delle istituzioni deve essere il messaggio che deve essere tramandato alle nuove generazioni.


21 anni di reclusione è la condanna inflitta a Giuseppina Ribisi, la palmese di 42 anni accusata insieme al figlio dell’omicidio del cognato Damiano Caravotta. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Palermo: Ribisi non era a conoscenza che il figlio tenesse in casa la pistola, ma è responsabile insieme a lui dell’omicidio. Il commerciante di auto, di soli 26 anni, era il fratello del marito della donna. Venne ucciso a colpi di pistola dopo una lite nel pianerottolo. Il fatto avvenne l’11 maggio del 2011a Palma di Montechiaro. A sparare a Caravotta fu il figlio di Giuseppina, Damiano, all’epoca dei fatti minorenne, già condannato definitivamente a dieci anni di carcere. In primo grado la donna venne condannata a ventitré anni di carcere dalla Corte d’Assise del Tribunale di Agrigento. Adesso la pena è stata ridotta di due anni.


Un pensionato di 66 anni di Racalmuto, Salvatore Lo Cicero, è stato arrestato in flagranza di reato. L’uomo, durante una perquisizione presso il proprio fondo agricolo di contrada “Fra Paolo” eseguito dai carabinieri del NOR di Canicattì e della Stazione di Racalmuto, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Cinofili specializzati per la ricerca di armi, è stato trovato in possesso di un revolver calibro 38 special in buono stato d’uso con marca e matricola abrasa, nonché diciotto cartucce per la stessa arma. Dopo il sequestro dell’arma clandestina Salvatore Lo Cicero, già noto alle Forze dell’ordine, è stato tradotto dai militari dell’Arma nella propria dimora ai domiciliari, in attesa dell’ulteriore corso di legge.


Un giovane originario di Mazara del Vallo è stato arrestato in flagranza per essere evaso da una casa di cura di Sciacca dove stava scontando la misura alternativa degli arresti domiciliari. A seguito di un controllo, secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, il 22enne è stato sorpreso all’esterno della casa di cura e quindi arrestato e riaccompagnato all’interno della stessa e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le successive incombenze di legge.


Alla luce dell’ennesimo crollo nel centro storico di Agrigento, gli attivisti del tavolo operativo “Cultura, ambiente e centro storico” del Meetup 5 Stelle di Agrigento intervengono sulla problematica, al fine di individuare una proposta concreta atta a risolvere l’annosa questione “centro storico”. In particolare gli attivisti Roberto Campagna, Tonino Di Fazio. Alessio Rossano, Francescochristian Schembri, Massimo Puglisi e Filippo Schillaci vogliono porre l’attenzione su alcuni punti strategici atti a ripristinare il centro storico della città dei Templi. Per coloro i quali volessero investire nel centro storico (abitazioni, B&B e alberghi diffusi o per avviare altre attività commerciali): tempi veloci per le autorizzazioni; sgravi su IMU-TASI (quota comunale) per tre anni; sgravi su imposte comunali (addizionale IRPEF) per tre anni. Il Comune acquisirebbe gli immobili di cui i proprietari volessero liberarsi (ce ne sono tanti) e li venderebbe alla cifra simbolica di 1 € a coloro i quali ne garantissero la totale ristrutturazione entro sei mesi. Poiché il Segretario comunale ha il potere di rogare, si acquisterebbe gratis (1 euro) e non si pagherebbero spese notarili.


Continua la campagna della raccolta delle firme a sostegno della modifica tariffaria e del regolamento della gestione del servizio idrico integrato promossa dalla Cisl agrigentina. Le prossime tappe dell’iniziativa saranno domani, giovedì 29 gennaio, a Ribera, mentre venerdì 30 gennaio a Favara. Saranno allestiti degli appositi gazebo presso i mercatini settimanali.


Avrà inizio con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco al carro di Peppe Nappa l’edizione 2015 del Carnevale di Sciacca. Nello specifico sabato, 14 febbraio, dopo la consegna delle chiavi, ci sarà la prima sfilata dei carri allegorici aperta dai gruppi mascherati ospiti lungo il percorso storico che da via Cappuccini attraversa piazza Belvedere, via Friscia Maglienti, via Incisa sino ad arrivare in p.zza Mariano Rossi. Alle ore 21.30 spettacolo sul palco di p.zza Angelo Scandaliato con l’esibizione di apertura di Peppe Nappa e dei tre carri allegorici in concorso. Domenica mattina spazio ai più piccoli con animazioni di artisti di strada e personaggi dei cartoons. Nel primo pomeriggio, con partenza alle ore 15.30, la sfilata dei carri per le vie della Vittoria, Vittorio Emanuele, Gerardi, via Incisa e p.zza Rossi per poi la sera riproporre gli spettacoli sul palco di p.zza Scandaliato. La sfilata dei carri verrà riproposta anche lunedì 16 e martedì 17 febbraio alle ore 16.30 con lo stesso percorso. In serata spettacoli sul palco. All’1 di notte è prevista l’esibizione di una rappresentanza di tutti i gruppi mascherati dei carri allegorici sulle note del Peppe Nappa e riconsegna delle chiavi della città al sindaco. A seguire il tradizionale rogo del carro tipico saccense.


L'Ufficio Tecnico Comunale di Porto Empedocle ha ultimato le operazioni di gara relative all'appalto dei lavori di sistemazione dell'area antistante al palazzetto dello sport "Hamel" di piazza del Casellante, giungendo all'aggiudicazione provvisoria degli stessi. Ultimati i controlli e le verifiche previste per legge, potranno quindi essere avviati i lavori, finanziati interamente con fondo di bilancio. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio pedonale pavimentato con mattonelle di pietra lavica, adiacente all'area ferroviaria della stazione di Porto Empedocle Succursale (Stazione "Porto"). L'opera si inserisce in più ampio quadro di interventi volti alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della linea ferroviaria Agrigento - Porto Empedocle che porteranno a breve la ferrovia fino al cuore della città.


Ad Agrigento c’è tempo sino al prossimo 15 febbraio per presentare istanza per le iscrizioni alle scuole d’infanzia anno scolastico 2015/2016. Le istanze vanno presentate direttamente presso gli istituti scolastici o presso la sede comunale della Pubblica Istruzione di Agrigento. A darne comunicazione il commissario straordinario, Luciana Giammanco. Due le scuole d’infanzia comunali paritarie: “Il Cucciolo” di via Capuana a Villaggio Mosè e “Il Giardino Fiorito” di via Regione siciliana. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici comunali della Pubblica Istruzione allo 0922.59.04.46 e 0922.59.05.70.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV