SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 24/01/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SARA' ESEGUITA LUNEDì L'AUTOPSIA SUL CORPO RITROVATO MERCOLEDì IN C.DA NICOLIZIA A LICATA. PER GLI INQUIRENTI C'E' LA QUASI CERTEZZA CHE SI TRATTI DI ANGELO TRUISI. IL CADAVERE TROVATO E' STATO UCCISO DA PIU' PERSONE.

NUOVO CROLLO DI CALCINACCI QUESTA MATTINA A FAVARA. INTERESSATA UNA PALAZZINA DI VIA EMILIA A DUE PASSI DAL MUNICIPIO DI P.ZZA DON GIUSTINO

MESSA IN SUFFRAGIO IERI A FAVARA PER LE SORELLINE MARIANNA E CHIARA PIA BELLAVIA. NELL'OMELIA L'ARCIPRETE D'ORIENTE PARLA DELL'INDIFFERENZA DELLA SOCIETA' MODERNA ALLE ISTANZE CHE GIUNGONO DAI PIU' DEBOLI.

SORGONO NUOVI PROBLEMI IN VIA UMBERTO A FAVARA. A DISTANZA DI POCO PIU' DI UN MESE DALLA RIAPERTURA VEDIAMO NEL TG QUALI SONO LE CONDIZIONI DELLA STRADA.

PAGAMENTO IMU AGRICOLA. IL GOVERNO PROROGA LA SCADENZA AL PROSSIMO 10 FEBBRAIO E REVISIONA I CRITERI DI CALCOLO. ESENTI I COMUNI MONTANI.


Verrà eseguita lunedì l’autopsia disposta dal P.M. Salvatore Vella sul cadavere di un giovane rinvenuto nella tarda mattinata di mercoledì scorso in c.da Nicolizia a Licata, a pochi passi dal mare. A eseguirla il medico legale Cataldo Ruffino dell’università di Catania e l’assistente dottor Angelo Montana. La prova del DNA sarà decisiva per stabilire se si tratta del giovane scomparso il 2 gennaio, Angelo Truisi. Per gli inquirenti ci sarebbero pochi dubbi sull’identità del cadavere trovato ma, ovviamente, si aspetta l’esame autoptico per avere certezza. La madre del giovane avrebbe anche riconosciuto una scarpa, degli indumenti e un mazzo di chiavi che portava con sé Angelo. Ricordiamo che il cadavere è stato trovato seminudo nel terrazzino di una villetta disabitata di proprietà di un professionista di Ravanusa, estraneo ai fatti. Una cosa sembra essere certa: l’hanno ucciso più persone. La vittima infatti sembra essere stata dapprima picchiata a sangue e poi colpita in più parti del corpo. Dopo aver avuto certezza dell’identità del cadavere occorrerà capire perché e chi l’ha ucciso. Interrogativi a cui dovranno rispondere gli agenti del Commissariato di Polizia di Licata che stanno indagando sull’accaduto. Diverse persone, tra amici e parenti, in queste ultime ore sono state sentite dagli inquirenti.


Nuovo crollo di calcinacci questa mattina a Favara. Questa volta non si è trattato di un episodio verificatosi tra i vicoli del centro storico ma nella centralissima via Emilia, traversa di via IV Novembre, zona a ridosso di piazza don Giustino. Porzioni di intonaco e altro materiale lapideo si sono staccati dalle pensiline dei balconi della palazzina a tre piani che, al piano terra, accoglie due attività commerciali. Per eliminare ulteriori pericoli, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Agrigento. Grazie al cielo non si registrano né feriti né danni a cose. E pensare che l’immobile è ubicato in prossimità di importanti edifici pubblici, quali il plesso scolastico Mons. Giudice, la Chiesa San Giuseppe Artigiano e la sede Municipale di piazza don Giustino. L’orario del crollo e la giornata di sabato, che prevede la chiusura al pubblico del Municipio, hanno probabilmente avuto un ruolo fondamentale.


È stato un ricordo composto quello tributato ieri in Chiesa Madre, a Favara, alle sorelle Marianna e Chiara Pia Bellavia in occasione del quinto anniversario della loro tragica scomparsa. Il silenzio ha accompagnato l’intera celebrazione eucaristica di suffragio officiata dall’arciprete di Favara, don Giuseppe D’Oriente. Funzione religiosa che si è svolta nella stessa chiesa da dove la comunità favarese dette l’estremo saluto alle sfortunate giovani. Migliaia di persone, molti delle quali, non riuscendo ad entrare nella maggiore chiesa di Favara perché colma, seguirono i funerali dalla piazza dei Vespri sfidando la pioggia. In prima fila nella funzione di ieri, mamma Giuseppina, papà Giuseppe e il figlio Giovanni, miracolosamente scampato alla tragedia. Presenti in chiesa anche le autorità cittadine e l’ex sindaco di Favara che il 23 gennaio del 2010 guidava il governo cittadino. Durante l’omelia don Giuseppe ha posto l’accento sull’indifferenza della società moderna alle istanze che giungono dalle persone deboli che vivono nella precarietà. Un richiamo alle responsabilità civili l’arciprete di Favara lo ha fatto anche a fine messa dai nostri microfoni. “Una società civile – ha detto don Giuseppe – deve stare attenta a quelle situazioni di pericolo che si conoscono e – ha aggiunto l’arciprete - non bisogna piangere solo dopo che succedono le tragedie”. Papà Giuseppe, dopo la celebrazione eucaristica, ha ringraziato i presenti e l’intera comunità per l’affetto dimostrato in questi 5 anni alla sua famiglia.


Nuovi problemi stradali sorgono in via Umberto a Favara dove da qualche giorno, all’altezza del civico 37, un dissesto del manto stradale minaccia l’incolumità dei passanti. Come detto, ci troviamo nella trafficata arteria del centro storico e, più precisamente, nel tratto che poco più di un mese fa è stato interessato dai lavori di scavo e sostituzione del grosso tubo della condotta sotterranea. Le opere furono eseguite da Girgenti Acque a seguito del crollo parziale della strada verificatosi lo scorso 4 dicembre. Secondo quanto appreso dagli abitanti della zona, in fase di chiusura dello scavo alla striscia di carreggiata che oggi si presenta dissestata non sarebbe stato riservato lo stesso trattamento che invece è stato dedicato alla sezione a monte. In pratica, secondo i residenti questo tratto di scavo sarebbe stato coperto con poco materiale e, tra l’altro, anche scadente. Naturalmente né noi né i cittadini che ci hanno segnalato questo problema siamo in grado di poter affermare con certezza che quanto detto dagli abitanti sia rispondente al vero. Non siamo dei tecnici! L’unica certezza comunque è che a poco più di un mese dalla fine dei lavori in via Umberto è sorto un problema e proprio in quel tratto di strada. I dubbi sulla corretta esecuzione dei lavori quindi rimangono. Forse un maggiore controllo dell’Ufficio Tecnico Comunale avrebbe potuto evitare l’insorgere di questo nuovo problema. Gli scavi, come detto, sono stati eseguiti da Girgenti Acque. Ma forse la società ha lavorato in assenza di controlli? Se così fosse, certo che sarebbe grave. Sul pericolo odierno gli abitanti ci hanno fatto notare anche l’errata segnalazione posta sul manto di strada dissestato, dove figura un cartello che indica i lavori in corso. Secondo quanto riferitoci, il segnale sarebbe apparso qualche giorno fa ma di operai in via Umberto, ci assicurano i residenti, neanche l’ombra.


Calogero Turco, canicattinese di 29 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri della locale Stazione in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo. L’uomo deve scontare in stato di detenzione domiciliare la pena di un anno e due mesi a cui è stato condannato per detenzione illegale di una pistola con matricola abrasa. La vicenda risale al mese di settembre del 2013.


Ci spostiamo a Licata dove è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri un 58enne per evasione. Si tratta di Filippo Moscato. L’ordinanza di arresto è arrivata qualche giorno fa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo. I fatti per i quali l’uomo è stato condannato a 5 mesi ai domiciliari sono risalenti all’anno 2007.


È stata posticipata al prossimo 10 febbraio la scadenza per il pagamento dell’ IMU agricola inizialmente prevista per lunedì prossimo, 26 gennaio. La proroga alla scadenza è stata decisa ieri a Roma dal Consiglio dei Ministri nel corso di una riunione nella quale si è anche varato un decreto legge di revisione ai criteri del calcolo dell’imposta 2014 sui terreni agricoli, con l’applicazione dei criteri di mondanità ISTAT. Il nuovo decreto quindi stabilisce che tutti i comuni montani sono esenti dal pagamento dell’imposta. Nei centri parzialmente montani non pagheranno l’IMU agricola tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Gli altri la pagheranno tutti. Con i nuovi criteri, fanno sapere dal Ministero, 3.546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti. “Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda IMU sui terreni montani. – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina. "Con questo decreto abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali."


La Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha affidato ai propri tecnici il compito di redigere il progetto di adeguamento del pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Nello specifico, le opere previste dal deliberato N°52 sottoscritto ieri dal Direttore Generale dell’ASP, Salvatore Lucio Ficarra, riguardano: l’ampliamento del presidio di soccorso e l’adeguamento sia funzionale che impiantistico della struttura ospedaliera. L’importo dei lavori a base d’asta è di € 575.324,67. “Le opere -spiegano dall’ASP di Agrigento- si rendono necessarie per rendere più funzionali i locali del Pronto Soccorso attualmente inadeguati per il numero di accessi registrati giornalmente, nettamente al di sopra della media nazionale: circa 60.000 accessi nell’anno 2014”. I lavori in itinere, quindi, dovrebbero eliminare gran parte delle criticità emerse in questi anni.


In Sicilia è stato approvato dall'Assessorato Regionale all'Istruzione e Formazione l'avviso per il reinserimento in percorsi di istruzione e formazione professionale nell'ambito del progetto "Garanzia Giovani" per gli anni 2014-2015. In merito, l'Assessore Regionale Mariella Lo Bello sottolinea l'importanza strategica dell'intervento, finalizzato al contrasto della dispersione scolastica e formativa nel territorio regionale e che, contribuendo alla riduzione del fenomeno dei NEET (ovvero coloro che non studiano e non lavorano), concorre al raggiungimento degli obiettivi del Piano di attuazione italiano della Garanzia Giovani. Le risorse disponibili ammontano a 10 milioni di euro e potrebbero ulteriormente incrementarsi. Il progetto interessa circa 3.500 giovani tra i 15 e i 19 anni che non possiedono alcun contratto di lavoro e non frequentano un regolare corso di studi o formazione. I corsi in itinere avranno una durata di 1.089 ore delle quali 528 nell'area delle competenze di base e 561 in quella delle competenze tecnico-professionali.


Trasferta ad Agrigento vietata domani per i tifosi della Leonfortese. La squadra ennese è impegnata allo stadio Esseneto contro i padroni di casa dell’Akragas. A disporre il divieto di vendita dei biglietti d’ingresso allo stadio per i supporter residenti nella provincia di Enna è stato il Comune di Agrigento su ordine della Prefettura. Per l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive Akragas – Leonfortese è considerato un match a rischio.


“Vittime di mafia da non dimenticare” è il tema del convegno che si svolge venerdì prossimo a Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. Il convegno è dedicato alla memoria dell’empedoclino Filippo Gebbia, vittima di mafia ucciso nel 1986 nella nota strage di Porto Empedocle. All’incontro sono previsti gli interventi, tra gli altri, anche del direttore dell’Ente Parco Giuseppe Parello e del Magistrato Alessandra Vella.


“Comunicare la Famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore” è il titolo del convegno che si svolge domani alle ore 17 nell’Aula Magna del Seminario Arcivescovile di Agrigento in occasione della festa liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. L’iniziativa è aperta a tutti ed è organizzata dal Centro per la Cultura e la Comunicazione e dal “Settore Pastorale Familiare” del Centro per l’Evangelizzazione e la Catechesi della Curia Arcivescovile di Agrigento. A loro si uniscono anche l’Unione Cattolica della Stampa, in collaborazione con l’Associazione Meter, Assostampa sezione di Agrigento, il settimanale L’Amico del Popolo e Radio Diocesana Concordia.


La sezione di Favara dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nel 70° anno dalla Liberazione, organizza una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori volti a inculcare nei giovani i valori della Costituzione Italiana. Il primo appuntamento in programma è per lunedì, alle ore 09:30, nell’aula magna dell’Istituto Alberghiero "Gaspare Ambrosini" di Favara.


Arriva anche a Favara il docufilm “Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry. La pellicola è stata tra le protagoniste fuori concorso della 71° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e racconta una delicata storia di immigrazione. Nella città dell’agnello pasquale il docufilm si proietta a Palzzo Cafisi sabato, 31 gennaio, alle ore 18:30. A seguire il dibattito “Giovani migranti si incontrano”, poi una cena etnica e musica. L’iniziativa è organizzata da WnetworkFavara.


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