SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 23/01/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

OGGI RICORRE IL QUINTO ANNO DALLA TRAGICA MORTE DELLE SORELLINE MARIANNA E CHIARA PIA BELLAVIA. ERA IL 23 GENNAIO 2010... AD OGGI, NEL CENTRO STORICO, COSA E' CAMBIATO?

INTIMIDAZIONE AL SINDACO DI NARO CREMONA. NUMEROSI ATTESTATI DI SOLIDARIETA'. INTANTO PER DOMANI L'ON. MOSCATT HA ORGANIZZATO UN PRESIDIO DI LEGALITA' PROPRIO A NARO CHIAMATO #CIMETTOLAFACCIA.

IMU AGRICOLA. A TRE GIORNI DALLA SCADENZA REGNA LA CONFUSIONE PIU' TOTALE SUL PAGAMENTO DEL TRIBUTO. AL MOMENTO VIGE UN'ALTRA SOSPENSIVA LA CUI SENTENZA VERRA' DATA IL 4 FEBBRAIO. TASSA CONGELATA QUINDI?

ELEZIONI AMMINISTRATIVE. AD AGRIGENTO SI PROGRAMMANO I VARI INCONTRI TRA I PARTITI E I MOVIMENTI PER LE COALIZIONI E LE EVENTUALI PRIMARIE. SI SCENDE IN PIAZZA PER PROGRAMMARE INSIEME IL FUTURO DELLA CITTA'.

SCIACCA. CARNEVALE 2015, LUNEDI' LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA GENERALE


Nel quinto anniversario del tragico crollo di via del Carmine a Favara nel quale persero la vita le sorelle Marianna e Chiara Pia Bellavia vogliamo soffermarci sulle questioni legate al degrado e all’abbandono del centro storico di cui a Favara si iniziò a parlare, non a caso, all’indomani del fatto luttuoso che scosse e sconvolse l’intera comunità. Dopo aver preso coscienza della portata della tragedia e dei tanti potenziali rischi a cui sono esposti, i pochi abitanti del vecchio agglomerato urbano vennero interessati da innumerevoli ordinanze da parte del Comune di messa in sicurezza e demolizioni dei loro edifici considerati pericolanti. Interi quartieri vennero fatti sgomberare. Alle azioni materiali seguirono anche diversi incontri-dibattiti sul futuro del centro storico favarese che, in seguito, fu da molti descritto come possibile fonte di risorsa per lo sviluppo economico e sociale della città. Da Favara si avviò una discussione più ampia che evidenziò come il pericolo delle vecchie case in gesso, abbandonate da decenni e a rischio crollo, non era un problema solo locale ma della quasi totalità dei Comuni siciliani. La volontà di scrollarsi di dosso la polvere delle macerie di via del Carmine e di programmare attività volte alla rinascita del centro storico di Favara ricordiamo essere stata oggetto della campagna elettorale alle elezioni amministrative del 2011, anche dell’attuale sindaco, quando ancora molte erano le strade chiuse al traffico veicolare a causa proprio della presenza di edifici pericolanti. Alle parole, come spesso avviene in politica, purtroppo non seguirono i fatti. E quel centro storico che nel 2011 i futuri amministratori vedevano come il volano dell’economia locale è rimasto abbandonato al suo destino. Nel 2012 le nostre telecamere vi avevano mostrato lo stato spettrale in cui versava la zona di via del Carmine, con le vecchie abitazioni aggredite e depredate dai vandali. Adesso quel quartiere è presidiato da cani randagi, che facilmente trovano riparo nelle abitazioni abbandonate. Tutto è rimasto tale e quale dal nostro precedente sopralluogo: con i vicoli sbarrati dai muri in tufo e le macerie della tragedia da cui affiora la vegetazione spontanea. Situazione immutata anche nella vicina via Umberto, dove da oltre quattro anni e mezzo insiste la struttura di contenimento in acciaio installata dentro un recinto di protezione che nel tratto compreso tra i numeri civici 137 e 153 restringe la carreggiata e causa disagi alla circolazione veicolare. Proprio di questo problema ve ne avevamo parlato anche lo scorso 27 dicembre. In quella occasione avevamo chiesto lumi all’ingegnere capo del Ufficio Tecnico Comunale, Alberto Avenia. L’area delimitata dal muro nel 2010 era stata sottoposta a sequestro dalla Procura della Repubblica di Agrigento e, dopo due o tre istanze di dissequestro avanzate dal Comune, niente era stato più fatto. L’ultima richiesta di dissequestro presentata dal Comune risale al 2011, da allora nessuna richiesta. In pratica quel muro e quel gabbione metallico collocato a ridosso di un edificio fatiscente non danno più fastidio a nessuno. Tralasciando questo, vogliamo invece parlarvi di un altro aspetto che è cambiato dal 2010 ad oggi, un aspetto sicuramente positivo del centro storico. La splendida piazza Cavour, i Sette Cortili rinati, così come altre realtà, grazie ai diversi imprenditori che hanno avuto il coraggio di investire nella città di Favara. Sforzi che da qualche anno sono ripagati dalle numerose presenze di avventori provenienti da ogni parte della provincia e che scelgono le attività commerciali del centro storico di Favara per trascorrere le loro serate. Se Favara è diventata il centro principale della movìda agrigentina, lo deve solo ed esclusivamente ai privati, perché, restando in piazza, basta voltare l’angolo per comprendere meglio la demarcata linea di confine tra la gestione dei beni privati e quelli pubblici.


Ennesimo crollo di calcinacci nel centro storico di Favara e questo avviene nel giorno del quinto anniversario del tragico crollo di Via del Carmine. Del materiale si è staccato da un fatiscente immobile sito in vicolo Arnone capitolando in strada. L’incessante pioggia delle ultime ore ha sicuramente appesantito il già precario stato di salute dell’immobile. Fortunatamente non si registrano feriti. Un nuovo episodio quindi che, qualora ce ne fosse bisogno, evidenzia il pessimo stato di salute in cui versa il cuore antico della città. Sul posto, il passaggio è stato interdetto con del nastro monitore. È ovvio che solo questo non servirà a ridurre i pericoli per la pubblica incolumità presenti in quel tratto di strada o nel centro storico in genere.


Incidente stradale autonomo in tarda mattinata lungo la Strada Statale 122 Agrigento – Favara. Forse a causa dell’asfalto reso viscido dalle battenti piogge, un autotrasportatore ha perso il controllo di un Iveco Daily. Il mezzo, che viaggiava in direzione Favara, ha dapprima invaso la corsia opposta e poi si è adagiato su un lato, ribaltandosi. L’incidente si è verificato in prossimità della pericolosa curva che dista poco meno di un chilometro dal centro abitato favarese. L’autotrasportatore, a scopo precauzionale, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento con l’ambulanza del 118. Le sue condizioni di salute non sarebbero gravi. Sul posto per i rilievi di rito hanno lavorato i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento.


Per il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, il fatto che qualcuno abbia danneggiato l’auto del legale del Comune, si tratterebbe di una intimidazione. La BMW, di proprietà dell’avv. Claudio Trovato, è stata rigata con una chiave o con un oggetto appuntito mentre si trovava parcheggiata in via Alcatraz, nei pressi del Municipio. Il raid sarebbe stato consumato mentre il professionista era al Comune.


Non si arrestano gli attestati di solidarietà nei confronti del sindaco di Naro, Calogero Cremona, vittima mercoledì scorso di un atto intimidatorio. “Sono accanto all'amico e al collega, certo che la sua tempra manterrà costante l'impegno appassionato espresso nei confronti della sua città. Sia fatta luce presto." Queste sono state le parole espresse in merito dal sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto. Al parlamentare regionale empedoclino si associano anche le note dei suoi colleghi all’ARS, Giovanni Panepinto e Vincenzo Fontana. Attorno al sindaco di Naro Calogero Cremona si stringono i membri della sua giunta e quelli di Favara. Ieri nel Municipio della città barocca visita del Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, e del Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri della città dei templi, il Col. Andrea Azzolini. Ricordiamo che le indagini che mirano a identificare gli autori dell’atto intimidatorio sono a cura dei militari della Compagnia di Licata agli ordini del Cap. Marco Currao. A lanciare il molotov contro la porta del sindaco sarebbero state due persone. Intanto per domani è stata organizzata una giornata di mobilitazione in sostegno del primo cittadino narese con il presidio di legalità #cimettolafaccia fortemente voluto dal deputato nazionale Tonino Moscatt e che si svolge alle ore 16:30 in piazza Garibaldi.


Deve espiare una pena di due anni e nove mesi di reclusione per lesioni personali aggravate, reato commesso ad Ancona nel settembre 2013. Si tratta dell’empedoclino Giuseppe Sacco, di 45 anni. A eseguire il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Ancora i militari della Stazione di Porto Empedocle. Il 45enne è stato tradotto presso al Casa Circondariale di c.da Petrusa di Agrigento.


Imu agricola sì, no o forse? Questi i punti della domanda che si sono posti in questi ultimi giorni milioni di contribuenti italiani e a cui il governo nazionale sembra non aver dato ancora una risposta certa. Ricordiamo che la scadenza prevista per il pagamento dell’Imposta Municipale Unica sui terreni agricoli è per lunedì prossimo, 26 gennaio. Sul tributo gravava una sospensiva che, però, mercoledì scorso è stata bocciata dai giudici del T.A.R. del Lazio. Attualmente è ancora in corso un’altra sospensiva la cui sentenza di merito è attesa per il 4 febbraio. Tuttavia rimane ancora in vigore la data di scadenza dell’Imu agricola, ovvero quella del 26 gennaio. Sulla controversa vicenda dovrà necessariamente pronunciarsi il Governo, il cui Consiglio dei Ministri è stato fissato per mercoledì prossimo. Stamattina intanto vertice fra i Ministri Padoan e Martina per trovare una soluzione. Cosa devono fare quindi i contribuenti? Pagare l’imposta entro la data di scadenza prestabilita o attendere la sentenza sulla sospensiva del prossimo 4 febbraio? A chiedere il blocco e le successive modifiche alla legge che introduce l’imposta era stata l’Unione nazionale dei Comuni e degli Enti montani che non accettano il criterio dell’altitudine come parametro relativo al calcolo del tributo. Prima del nuovo decreto, infatti, tutti i terreni ubicati nelle zone montane erano esenti dal pagamento dell’Imu agricola. Con il nuovo sistema, invece, a non pagare sono solo i terreni dei comuni con altitudine superiore ai 601 metri. Altitudine fra i 281 e 600 metri esenti solo i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. Pagamento completo dell’IMU invece per quei terreni agricoli al di sotto dei 280 metri. Se la sentenza di merito attesa per il prossimo 4 febbraio confermerà il pagamento dell’IMU agricola, in Provincia di Agrigento i terreni esenti saranno solo quelli ubicati in 4 comuni, ovvero Santo Stefano di Quisquina, San Giovanni Gemini, Cammarata e Caltabellotta.


Sull’IMU agricola interviene il deputato nazionale Nino Bosco, capogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) in commissione Agricoltura della Camera. “Sulla vicenda dell’Imu agricola –scrive- abbiamo raggiunto livelli farseschi. A pochi giorni dalla scadenza della rata e dopo la sentenza del Tar Lazio, il Governo ancora non ha pronunciato parole chiare e definitive, lasciando migliaia di agricoltori nel caos più totale. Il Nuovo Centrodestra –scrive- aveva dato una soluzione di buon senso, che è stata ignorata. Ora il presidente del Consiglio Renzi e il ministro Martina intervengano con urgenza per mettere la parola fine a questa assurda vicenda che rischia di mettere in seria difficoltà migliaia di coltivatori e aziende agricole.”


Le primarie sono l’unico strumento per dare ad Agrigento il miglior candidato sindaco e soprattutto scelto con la totale partecipazione della cittadinanza. Questo è il punto di riflessione per il quale, alla presenza del Coordinatore regionale del PDR, on. Michele Cimino, lunedì, 26 gennaio, alle 17.30 si terrà un incontro ad Agrigento con tutti gli aderenti e simpatizzanti del PDR presso i locali di via Giovanni XXIII° per delineare e organizzare le primarie indette dalla coalizione “Agrigento 2020”.


Domani, sabato 24 gennaio, dalle 17,00 alle 20,30 a Porta di Ponte ad Agrigento e domenica 25, dalle 10,00 alle 13,00 al piazzale Aster a San Leone gli attivisti dei meetup del Movimento Cinque Stelle di Agrigento allestiranno dei banchetti informativi. Verrà presentato agli elettori il programma elettorale del movimento in vista delle prossime elezioni amministrative. Sarà un momento di confronto con i cittadini che potranno dialogare con gli attivisti per individuare insieme nuove indicazioni programmatiche e nuove soluzioni per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita.


Concessione bonus figlio anno 2014. Prorogati al 28 febbraio 2015 i termini per la presentazione delle istanze. La notizia arriva dal Comune di Agrigento. Il Ministero ha infatti emanato un nuovo decreto relativo alla compilazione del modello ISEE. Per consentire ai cittadini interessati alla concessione del “bonus” di allegare all’istanza il nuovo modello ISEE, i termini di presentazione delle domande sono stati prorogati, per i nati in entrambi i semestri del 2014, al 28 febbraio 2015. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici dei Servizi Sociali al numero di telefono 0922 590207.


Questo pomeriggio alle 16.00 presso la sala teatro dell'Istituto Granata di Agrigento incontro tematico: “Migranti… dalla periferia del mondo alle periferie esistenziali”. L’iniziativa è organizzata dal Centro per la Carità e dal Centro per le Missioni dell’Arcidiocesi di Agrigento. Tra i relatori anche l'attivista per i diritti umani Alganesh Fessaha.


Verrà reso noto lunedì, 26 gennaio, il programma generale della prossima edizione del Carnevale di Sciacca. Il programma dettagliato della manifestazione verrà presentato nel corso di una cerimonia dal titolo “Arriva la festa!” che si svolgerà dentro il Museo del Carnevale di contrada Perriera dopo le celebrazioni per la ricorrenza della patrona della città, Maria Santissima del Soccorso. !In quella occasione -dice l’assessore Salvatore Monte- verrà presentato il programma in ogni suo aspetto, dalle sfilate alle attività collaterali. Verranno presentati i costumi e le coreografie dei gruppi che parteciperanno alla prossima edizione del Carnevale di Sciacca”.


Niente di clamoroso a Verona dove la Fortitudo Moncada Agrigento non è riuscita nell’impresa di imporsi sulla prima in classifica. Il match giocato ieri in terra veneta, infatti, si è concluso con il risultato di 83 a 78 per i padroni di casa. Nel dopo gara il coach Franco Ciani ha commentato così la sconfitta: ”Non abbiamo giocato male, in particolare è stata positiva la seconda parte della gara. Abbiamo fatto – ha aggiunto il tecnico friulano - un piccolo passo in avanti, in una delle situazioni che era certamente la peggiore per riprendere a giocare, dopo la pausa.” Il prossimo impegno per la Fortitudo Moncada Agrigento è per dopodomani, domenica, alle ore 18:00 al PalaMoncada di Porto Empedocle contro il Casale Monferrato.


Festa grande oggi per la famiglia Puma di Favara dove i coniugi Gaspare e Rita Carmela hanno raggiunto il prestigioso traguardo delle nozze d’oro. Un percorso di vita insieme lungo 50 anni e iniziato con il loro sì pronunciato dinanzi all’altare della chiesa B.M.V. del Carmelo il 23 gennaio del 1965. Dalla loro unione sono nati tre figli, Vincenzo, Maria e Rosetta che, a loro volta, li hanno resi nonni di sei nipoti. Questo pomeriggio alle ore 17:30 i coniugi Puma rinnoveranno la loro promessa di matrimonio nella stessa parrocchia di mezzo secolo fa. Subito dopo la celebrazione eucaristica i signori Gaspare e Rita Maria Puma, unitamente ad amici e parenti, festeggeranno i loro 50 anni di matrimonio in un noto ristorante di Villaggio Mosè. A loro vanno i migliori auguri dei parenti e ovviamente anche da parte nostra.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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